Impatto della vaccinazione COVID-19 sulle professioni nel Regno Unito
Esaminando come i tassi di vaccinazione influenzano i rischi di infezione da COVID-19 in vari lavori.
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Il COVID-19 ha colpito diverse professioni nel Regno Unito in modi differenti. Studi hanno dimostrato che i Lavoratori in alcuni lavori affrontano rischi più elevati di Infezione e morte a causa di questo virus rispetto ad altri. Questi rischi sono cambiati nel tempo e sembrano essere influenzati da fattori lavorativi, come quante persone ci sono in un luogo di Lavoro, la possibilità di mantenere la distanza dagli altri e se il lavoro si svolge all'interno o all'esterno. Tuttavia, non è del tutto chiaro quanto questi fattori legati all'occupazione influenzino il rischio rispetto ai fattori esterni al lavoro.
Un possibile fattore che potrebbe spiegare le differenze nel rischio è quante persone in vari lavori si sono vaccinate contro il COVID-19. La Vaccinazione aiuta a ridurre la possibilità di essere infettati e abbassa anche le possibilità di malattia grave o morte se qualcuno viene infettato. Nel Regno Unito, la vaccinazione non era obbligatoria, ma alcuni lavori come quelli nel settore sanitario erano prioritari per ricevere il vaccino per primi. È importante identificare quali professioni hanno basse percentuali di vaccinazione perché alcuni gruppi potrebbero aver bisogno di supporto extra per vaccinarsi. Questo è particolarmente rilevante se basse percentuali di vaccinazione portano a livelli più elevati di trasmissione del virus sul posto di lavoro.
Studi recenti hanno mostrato differenze significative nei tassi di vaccinazione tra diversi tipi di lavoro. Ad esempio, le persone in lavori manuali di base hanno mostrato livelli di vaccinazione più bassi. Tuttavia, diversi studi potrebbero avere difetti, come dati parziali o incompleti. È fondamentale confrontare i risultati provenienti da varie fonti per avere un quadro più chiaro. Inoltre, capire come diverse professioni si confrontano in termini di rischio COVID-19, sia considerando che non considerando il loro stato vaccinale, può aiutare a evidenziare l'importanza della vaccinazione tra i lavoratori.
Per raccogliere dati sui tassi di vaccinazione in diversi settori lavorativi, è stato condotto un sondaggio chiamato Coronavirus Infection Survey (CIS). Questo sondaggio raccoglie informazioni dalle famiglie nel Regno Unito e mira a rappresentare accuratamente la popolazione. È iniziato ad aprile 2020 e ha continuamente aggiunto partecipanti. Ogni partecipante è stato testato per il COVID-19 regolarmente fino ad aprile 2022, dopodiché il sondaggio è passato a metodi online e telefonici.
Per le persone che vivono in Inghilterra, i dati sulla vaccinazione sono raccolti e forniti dal National Immunization Management System (NIMS). Questi dati, combinati con le informazioni sulla vaccinazione auto-riferite dal CIS, aiutano a creare una visione completa dell'adesione al vaccino nella popolazione adulta. Tuttavia, ottenere dati sulla vaccinazione da Scozia, Galles e Irlanda del Nord è più complicato a causa delle differenze nei metodi.
Lo studio si è concentrato su adulti di età compresa tra 20 e 64 anni, consentendo ai ricercatori di confrontare i risultati con studi precedenti. I lavori sono stati classificati usando codici specifici che hanno permesso ai ricercatori di raggrupparli in base al rischio di infezione da COVID-19. Le categorie lavorative includevano sanità, istruzione, ospitalità, cura personale e altro. Invece di escludere le persone con dati lavorativi mancanti, è stata creata una categoria speciale per i 'mancanti'.
L'esito principale dello studio è stata l'infezione da COVID-19, determinata da un risultato positivo al test PCR. Per affrontare la sfida di identificare le infezioni ripetute, i ricercatori hanno utilizzato due approcci: trattare qualsiasi nuovo test positivo come una nuova infezione se seguiva un test negativo o richiedere un intervallo di 6 mesi tra i test positivi per definire una nuova infezione.
L'analisi è iniziata riassumendo le caratteristiche dei partecipanti e i dettagli sulla vaccinazione per tipo di lavoro. Poi, i ricercatori hanno esaminato le differenze nei rischi di infezione da COVID-19 tra i lavori, notando come lo stato vaccinale influenzasse questi rischi. Hanno utilizzato metodi basati sul tempo per monitorare i rischi di infezione dal 1° dicembre 2020 all'11 maggio 2022.
I dati del CIS includevano 256.598 adulti in età lavorativa. La maggior parte delle persone in diverse categorie lavorative aveva ricevuto tre dosi di vaccino entro maggio 2022, ma c’erano notevoli differenze nei tassi di vaccinazione in base al tipo di lavoro. Ad esempio, i lavoratori nel settore della lavorazione alimentare avevano i tassi di vaccinazione tripla più bassi. Al contrario, i lavoratori sanitari in contesti d'ufficio avevano i tassi di vaccinazione più alti.
In generale, lo studio ha trovato che il rischio di infezione da COVID-19 variava tra i diversi gruppi di lavoro. I lavoratori sanitari avevano un alto tasso di vaccinazione, il che sembrava proteggerli. Tuttavia, i lavoratori nella cura personale, nella lavorazione alimentare e nell'ospitalità avevano tassi di vaccinazione più bassi e tassi di infezione relativamente alti. Gli insegnanti avevano un rischio di infezione più alto ma anche una forte presenza di vaccinazione.
I ricercatori hanno calcolato il rischio di infezione analizzando come la vaccinazione influenzasse queste stime. In molti casi, aggiustando per la vaccinazione è diminuito il rischio stimato per i lavori con tassi di vaccinazione più bassi. Al contrario, il rischio relativo per i ruoli sanitari è aumentato dopo aver considerato la vaccinazione, suggerendo che la vaccinazione abbia giocato un ruolo cruciale nella protezione di questi lavoratori.
Questo studio si distingue perché evidenzia la connessione tra i tipi di lavoro, i tassi di vaccinazione e i rischi di infezione da COVID-19. Tuttavia, devono essere riconosciute alcune limitazioni. I ricercatori si sono basati sull'assunzione di aver tenuto conto dei fattori che influenzano sia il rischio di infezione legato al lavoro che la vaccinazione. Fattori non misurati, come il comportamento personale al di fuori del lavoro, potrebbero anche avere un ruolo significativo nei tassi di infezione.
Inoltre, potrebbero esserci lacune nella comprensione di quando sono avvenute le vaccinazioni in relazione alle infezioni. Se qualcuno risultasse positivo durante un sondaggio, indicherebbe che era infettato da qualche parte dal suo ultimo controllo, ma identificare se quell'infezione sia avvenuta prima o dopo la vaccinazione è difficile. La rappresentatività dei dati del CIS potrebbe anche influenzare i risultati, poiché altri studi hanno riportato tassi di vaccinazione diversi in vari settori di lavoro.
Entro l'11 maggio 2022, una larga maggioranza delle persone nel campione del CIS aveva ricevuto tre vaccinazioni, potenzialmente indicando tassi di vaccinazione più elevati tra i partecipanti rispetto alla popolazione generale. Questa disparità evidenzia l'importanza di capire queste dinamiche poiché influiscono su come la vaccinazione influisce sul rischio di infezione tra le professioni.
I risultati suggeriscono che le differenze di vaccinazione contribuiscono a alcune variazioni nel rischio di infezione tra i tipi di lavoro. Tuttavia, anche altri fattori, comprese le condizioni lavorative e i comportamenti al di fuori dal lavoro, probabilmente giocano un ruolo. Sforzi continui per comprendere questi elementi e un'analisi costante degli effetti della vaccinazione saranno essenziali per sviluppare strategie mirate a proteggere i lavoratori, specialmente in occupazioni ad alto rischio.
In sintesi, mentre la vaccinazione aiuta a ridurre il rischio di COVID-19, alcuni settori lavorativi affrontano ancora tassi di infezione più elevati. Identificare e affrontare i bassi tassi di vaccinazione tra i lavoratori è vitale per garantire un ambiente di lavoro più sicuro mentre le misure di salute pubblica continuano a evolversi.
Titolo: The potential contribution of vaccination uptake to occupational differences in risk of SARS-CoV-2: Analysis of the ONS COVID-19 Infection Survey
Estratto: ObjectivesTo assess variation in vaccination uptake across occupational groups as a potential explanation for variation in risk of SARS-CoV-2 infection. DesignWe analysed data from the UK Office of National Statistics COVID-19 Infection Survey linked to vaccination data from the National Immunisation Management System in England from December 1st 2020 to 11th May 2022. We analysed vaccination uptake and SARS-CoV-2 infection risk by occupational group and assessed whether adjustment for vaccination reduced the variation in risk between occupational groups. Setting ResultsEstimated rates of triple-vaccination were high across all occupational groups (80% or above), but were lowest for food processing (80%), personal care (82%), hospitality (83%), manual occupations (84%), and retail (85%). High rates were observed for individuals working in health (95% for office-based, 92% for those in patient-facing roles) and education (91%) and office-based workers not included in other categories (90%). The impact of adjusting for vaccination when estimating relative risks of infection was generally modest (ratio of hazard ratios reduced from 1.38 to 1.32), but was consistent with the hypothesis that low vaccination rates contribute to elevated risk in some groups. Conversely, estimated relative risk for some occupational groups, such as people working in education, remained high despite high vaccine coverage. ConclusionsVariation in vaccination coverage might account for a modest proportion of occupational differences in infection risk. Vaccination rates were uniformly very high in this cohort, which may suggest that the participants are not representative of the general population. Accordingly, these results should be considered tentative pending the accumulation of additional evidence.
Autori: Jack D Wilkinson, E. Demou, M. Cherrie, R. Edge, M. Gittins, S. V. Katikireddi, T. Kromydas, W. Mueller, N. Pearce, M. van Tongeren, S. Rhodes
Ultimo aggiornamento: 2023-03-26 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.03.24.23287700
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.03.24.23287700.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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