GLARE: Un nuovo metodo per migliorare le immagini in condizioni di scarsa illuminazione
GLARE migliora le immagini in condizioni di scarsa illuminazione usando un approccio unico con un codice e controlli per l'utente.
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Indice
- Metodo GLARE
- Perché i metodi attuali faticano
- Approccio del Codice
- Fasi di GLARE
- Fase 1: Apprendimento del Codice
- Fase 2: Apprendimento delle Caratteristiche in Bassa Illuminazione
- Fase 3: Miglioramento con Caratteristiche Adattive
- Prestazioni di GLARE
- Sfide nel Miglioramento delle Immagini in Bassa Illuminazione
- Direzioni Future
- Conclusione
- Fonte originale
- Link di riferimento
Le immagini in condizioni di scarsa illuminazione spesso affrontano diversi problemi come la perdita di dettagli, il contrasto ridotto e un aumento del rumore. Questi problemi rendono difficile svolgere compiti come il riconoscimento e il tracciamento degli oggetti. Per questo motivo, il miglioramento delle immagini in bassa illuminazione (LLIE) è diventato un tema molto ricercato. Molti metodi esistenti cercano di migliorare queste immagini mappandole direttamente a immagini in normale illuminazione o utilizzando informazioni aggiuntive come mappe di luminosità o dettagli della scena. Tuttavia, questi metodi spesso faticano in situazioni di luce molto scarsa.
Metodo GLARE
Per affrontare queste sfide, è stato sviluppato un nuovo metodo chiamato GLARE. Questo metodo utilizza un codice speciale fatto di immagini in normale illuminazione che aiuta a guidare il processo di miglioramento. La parte chiave di GLARE è un modello generativo che può allineare le caratteristiche in bassa illuminazione con le rappresentazioni in normale illuminazione. Questo assicura che le informazioni corrette vengano recuperate dal codice durante il processo di miglioramento.
Un'altra caratteristica importante di GLARE è il modulo di Trasformazione delle Caratteristiche Adattiva (AFT). Questo modulo consente agli utenti di regolare come le caratteristiche in bassa illuminazione e quelle in normale illuminazione vengono mescolate, migliorando così la qualità finale dell'immagine. GLARE non solo migliora le immagini, ma mantiene anche dettagli realistici, facendo apparire le immagini migliorate naturali e accattivanti.
Perché i metodi attuali faticano
Le tecniche tradizionali si basano pesantemente su regole e vincoli fissi, il che limita la loro adattabilità in diverse condizioni di luce. Anche se il deep learning ha aperto nuove strade per questi metodi, spesso si rivelano insufficienti in scenari reali pieni di rumore e condizioni di luce variabili. Molti approcci recenti utilizzano anche guide esterne come caratteristiche semantiche o mappe di illuminazione per affrontare l'incertezza delle immagini in bassa illuminazione. Tuttavia, affrontano ancora difficoltà nel ottenere caratteristiche stabili da input fortemente degradati.
Usare solo le informazioni delle immagini in bassa illuminazione per creare una trasformazione verso immagini in normale illuminazione spesso porta a risultati scarsi quando testato in situazioni reali. Pertanto, GLARE mira a superare queste carenze utilizzando conoscenze pregresse di immagini in normale illuminazione.
Approccio del Codice
L'approccio unico di GLARE è quello di utilizzare un codice appreso pieno di caratteristiche da immagini di alta qualità. Questo codice aiuta a guidare il processo di miglioramento. Proiettando le immagini in bassa illuminazione su questo codice, molta della confusione nella trasformazione delle immagini in bassa illuminazione verso quelle in normale illuminazione viene ridotta, portando a miglioramenti di qualità superiori.
Molti metodi precedenti hanno usato strategie come regole fatte a mano e caratteristiche manuali per migliorare le immagini. Anche se questi erano efficaci fino a un certo punto, faticavano ancora con la coerenza in diverse situazioni di luce. Con GLARE, i ricercatori hanno creato un codice basato su immagini chiare in normale illuminazione, che cattura varie caratteristiche di alta qualità.
Fasi di GLARE
GLARE opera in tre fasi principali.
Fase 1: Apprendimento del Codice
Nella prima fase, viene costruito un codice completo utilizzando un modello speciale chiamato VQGAN. Questo modello analizza molte immagini in normale illuminazione per creare un database di caratteristiche che possono essere utilizzate successivamente durante il miglioramento.
Fase 2: Apprendimento delle Caratteristiche in Bassa Illuminazione
Durante la seconda fase, il modello impara a trasformare le caratteristiche delle immagini in bassa illuminazione per allinearle a quelle delle immagini in normale illuminazione. Questo viene fatto utilizzando un Flusso Normalizzante Latente Invertibile (I-LNF), che aiuta a mappare accuratamente le caratteristiche in bassa illuminazione ai loro corrispondenti in normale illuminazione.
Fase 3: Miglioramento con Caratteristiche Adattive
Nell'ultima fase, entra in gioco il modulo AFT. Questo modulo mescola le caratteristiche in bassa illuminazione e quelle in normale illuminazione in modo che gli utenti possano controllare quanto di ciascuna viene utilizzato. Questo aiuta a garantire che le immagini migliorate non siano solo chiare, ma mantengano anche la giusta texture e dettagli.
Prestazioni di GLARE
GLARE ha dimostrato prestazioni superiori quando testato su vari dataset di riferimento e scenari reali. I risultati mostrano che GLARE produce immagini di alta qualità rispetto ad altri metodi. È stato convalidato come uno strumento prezioso per migliorare immagini scattate in condizioni di scarsa illuminazione, rendendolo adatto per compiti avanzati come il riconoscimento degli oggetti.
Sfide nel Miglioramento delle Immagini in Bassa Illuminazione
Migliorare le immagini in bassa illuminazione è complesso a causa di vari problemi. Le immagini possono mancare di dettagli e i colori possono apparire distorti. Inoltre, il rumore del sensore diventa più pronunciato in situazioni di scarsa illuminazione, creando ulteriori complicazioni per qualsiasi metodo di miglioramento.
Molti approcci in precedenza si sono concentrati su queste sfide separatamente, ma GLARE combina più strategie per gestire efficacemente i vari elementi che influenzano le immagini in bassa illuminazione. Questo include non solo migliorare la visibilità, ma anche preservare l'accuratezza dei colori e i dettagli durante il processo di miglioramento.
Direzioni Future
Man mano che i ricercatori continuano a migliorare le tecniche di miglioramento delle immagini, l'approccio di GLARE potrebbe ispirare ulteriori innovazioni. I metodi futuri potrebbero esplorare più modi per utilizzare codici esterni e tecniche generative. Inoltre, migliorare il controllo degli utenti all'interno di questi sistemi potrebbe portare a risultati più personalizzati che soddisfano esigenze specifiche.
Attraverso la ricerca e i progressi continui, la qualità delle immagini in bassa illuminazione può essere notevolmente migliorata, consentendo prestazioni migliori in varie applicazioni che vanno dalla fotografia a sistemi avanzati di riconoscimento degli oggetti.
Conclusione
In conclusione, GLARE si distingue nel campo del miglioramento delle immagini in bassa illuminazione integrando un codice completo di caratteristiche in normale illuminazione e utilizzando tecniche generative avanzate per allineare le immagini in bassa illuminazione con le loro controparti normali. Il modulo AFT consente flessibilità per gli utenti, portando a miglioramenti che preservano dettagli realistici e migliorano la qualità complessiva dell'immagine. Questo approccio innovativo apre nuove strade per la futura ricerca e presenta una soluzione robusta per le sfide affrontate nel miglioramento delle immagini in bassa illuminazione.
Titolo: GLARE: Low Light Image Enhancement via Generative Latent Feature based Codebook Retrieval
Estratto: Most existing Low-light Image Enhancement (LLIE) methods either directly map Low-Light (LL) to Normal-Light (NL) images or use semantic or illumination maps as guides. However, the ill-posed nature of LLIE and the difficulty of semantic retrieval from impaired inputs limit these methods, especially in extremely low-light conditions. To address this issue, we present a new LLIE network via Generative LAtent feature based codebook REtrieval (GLARE), in which the codebook prior is derived from undegraded NL images using a Vector Quantization (VQ) strategy. More importantly, we develop a generative Invertible Latent Normalizing Flow (I-LNF) module to align the LL feature distribution to NL latent representations, guaranteeing the correct code retrieval in the codebook. In addition, a novel Adaptive Feature Transformation (AFT) module, featuring an adjustable function for users and comprising an Adaptive Mix-up Block (AMB) along with a dual-decoder architecture, is devised to further enhance fidelity while preserving the realistic details provided by codebook prior. Extensive experiments confirm the superior performance of GLARE on various benchmark datasets and real-world data. Its effectiveness as a preprocessing tool in low-light object detection tasks further validates GLARE for high-level vision applications. Code is released at https://github.com/LowLevelAI/GLARE.
Autori: Han Zhou, Wei Dong, Xiaohong Liu, Shuaicheng Liu, Xiongkuo Min, Guangtao Zhai, Jun Chen
Ultimo aggiornamento: 2024-07-17 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2407.12431
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2407.12431
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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