Il Modello 3-3-1: Una Nuova Prospettiva sulla Materia Oscura
Esplorando le intuizioni del modello 3-3-1 sui fermioni e la materia oscura.
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Indice
Il modello standard della fisica descrive i mattoncini fondamentali della materia e le forze che agiscono tra di loro. Però, ha qualche lacuna. Per esempio, prevede un numero arbitrario di Famiglie di fermioni, ma noi ne vediamo solo tre. Inoltre, non spiega bene perché i Neutrini, che sono particelle molto leggere, abbiano massa o perché esista la Materia Oscura. La materia oscura costituisce una grande parte dell'universo, ma il modello standard non ha candidati per essa.
Un approccio promettente per affrontare queste questioni è attraverso un modello noto come modello 3-3-1. Questo modello ha un'organizzazione unica delle famiglie e aiuta a fornire risposte a domande sui massi dei neutrini e sulla stabilità della materia oscura. L'idea è che considerando tre famiglie di particelle, possiamo comprendere meglio l'universo.
Il numero delle famiglie e il collegamento con la materia oscura
Nel modello 3-3-1, l'arrangiamento delle famiglie di fermioni è collegato alla stabilità della materia oscura. Questo modello ci permette di vedere come il numero di famiglie potrebbe essere legato alle proprietà della materia oscura. Esaminando come le particelle interagiscono in questo modello, possiamo esplorare le possibilità per i candidati della materia oscura.
Il modello introduce un quadro in cui una nuova simmetria può aiutarci a indagare queste relazioni. Le famiglie di particelle giocano un ruolo cruciale nel determinare come si comporta il modello, specialmente in relazione alla materia oscura.
Comprendere gli spettri di massa
Quando studiamo il modello, ci concentriamo sugli spettri di massa dei fermioni, come elettroni e quark. Guardiamo anche ai bosoni scalari, che possono essere considerati come particelle che mediano le interazioni, e ai bosoni gauge, le particelle che portano le forze dell'universo.
Includendo un termine di mescolanza tra i campi gauge, possiamo vedere come queste particelle interagiscono. Questa mescolanza è significativa quando consideriamo le proprietà della materia oscura, in particolare per stabilizzarla.
Higgs e neutrini
In questo modello, abbiamo bisogno di almeno tre doppietti di Higgs per generare masse appropriate per i quark. Tuttavia, possiamo anche lavorare con un solo doppietto di Higgs affiancato a uno scalare singolo. Lo scalare singolo è cruciale per rompere la simmetria e per generare la scala di massa dei neutrini destrosi.
I neutrini sono particolarmente interessanti. Il terzo neutrino destro funge da candidato per la materia oscura. Non decade in materia ordinaria, il che lo rende stabile e adatto al ruolo di materia oscura. Questo significa che può interagire con altre particelle attraverso canali specifici rimanendo nascosto.
Il ruolo dei bosoni gauge
I bosoni gauge sono le particelle che portano forze tra altre particelle. Il nostro modello contiene due tipi di bosoni gauge: quelli familiari del modello standard e nuovi introdotti attraverso questo quadro ampliato.
Questi bosoni gauge acquisiscono massa quando la simmetria viene rotta. Questo processo è essenziale perché porta a conseguenze osservabili nelle interazioni delle particelle. Quando analizziamo come questi bosoni gauge interagiscono con i fermioni, scopriamo nuove dimensioni del comportamento delle particelle.
Vincoli sperimentali
Un aspetto del nostro modello è la sua relazione con i risultati sperimentali esistenti. Ad esempio, recenti misurazioni della massa del bosone W da parte di collaborazioni hanno indicato deviazioni dalle previsioni fatte dal modello standard. Il nostro modello può spiegare queste deviazioni e fornire un quadro coerente che si allinea con questi risultati sperimentali.
Inoltre, esploriamo come vari vincoli sorgano dalle collisioni delle particelle nei collisori come il Large Hadron Collider (LHC) e misurazioni di precisione da strutture come LEP e SLC. Questi vincoli aiutano a definire gli intervalli validi per i parametri nel nostro modello.
Rilevamento della materia oscura
Una parte essenziale della nostra esplorazione è il collegamento tra il candidato materia oscura proposto e gli sforzi di rilevamento. Gli esperimenti di rilevamento diretto cercano prove di particelle di materia oscura che interagiscono con la materia ordinaria.
Nel nostro scenario, la particella di materia oscura interagisce principalmente attraverso un nuovo bosone gauge. Possiamo studiare quanto spesso si scontra con i nuclei in grandi rivelatori. Comprendere queste interazioni ci consente di stabilire limiti sulla massa e sulle proprietà del candidato materia oscura.
Abbondanza di relitti di materia oscura
L'abbondanza di relitti di materia oscura si riferisce a quanto di essa esiste nell'universo oggi. Per il nostro candidato materia oscura, analizziamo come sia stata prodotta nell'universo primordiale. È probabile che abbia subito un processo noto come freeze-out, in cui ha smesso di interagire frequentemente con altre particelle.
Calcolando l'abbondanza di relitti, vediamo quanto del candidato materia oscura rimane oggi. Questo è cruciale per collegare i modelli teorici alle osservazioni della composizione dell'universo.
Sintesi
In sintesi, abbiamo presentato un modello che si basa sul framework del modello standard, incorporando nuove simmetrie e particelle. Questo approccio non solo affronta domande sul numero di famiglie di fermioni, ma offre anche spunti sulla natura della materia oscura.
Il nuovo bosone gauge gioca un ruolo chiave nel plasmare le interazioni e le proprietà delle particelle all'interno del modello. Mentre esploriamo le implicazioni di questo modello, troviamo una gamma di scenari potenziali che si allineano con le evidenze sperimentali, fornendo un terreno ricco per future ricerche nella fisica delle particelle e nella cosmologia.
Direzioni future
I prossimi passi comportano affinare ulteriormente il modello attraverso dati sperimentali e avanzamenti teorici. Sforzi continui nei collisori e nei rivelatori aiuteranno a restringere gli spazi parametrici associati al modello.
Inoltre, man mano che la nostra comprensione delle particelle e della materia oscura evolve, miriamo a approfondire la nostra comprensione delle loro interazioni e implicazioni per l'universo. Indagando le relazioni tra particelle, possiamo svelare insight più profondi sulla natura della realtà e possibilmente scoprire nuovi fenomeni fisici.
Conclusione
In generale, il modello esteso offre una nuova prospettiva su domande fondamentali della fisica delle particelle. L'interazione tra famiglie di fermioni e stabilità della materia oscura apre nuove strade per l'indagine. Collegando framework teorici con evidenze empiriche, apriamo la strada a una comprensione più profonda dell'universo e dei suoi principi sottostanti.
Titolo: Phenomenology of a minimal extension of the standard model with a family-dependent gauge symmetry
Estratto: We consider a gauge symmetry extension of the standard model given by $SU(3)_C\otimes SU(2)_L\otimes U(1)_X\otimes U(1)_N\otimes Z_2$ with minimal particle content, where $X$ and $N$ are family dependent but determining the hypercharge as $Y=X+N$, while $Z_2$ is an exact discrete symmetry. In our scenario, $X$ (while $N$ is followed by $X-Y$) and $Z_2$ charge assignments are inspired by the number of fermion families and the stability of dark matter, as observed, respectively. We examine the mass spectra of fermions, scalars, and gauge bosons, as well as their interactions, in presence of a kinetic mixing term between $U(1)_{X,N}$ gauge fields. We discuss in detail the phenomenology of the new gauge boson and the right-handed neutrino dark matter stabilized by $Z_2$ conservation. We obtain parameter spaces simultaneously satisfying the recent CDF $W$-boson mass, electroweak precision measurements, particle colliders, as well as dark matter observables, if the kinetic mixing parameter is not necessarily small.
Autori: Duong Van Loi, Cao H. Nam, Phung Van Dong
Ultimo aggiornamento: 2023-11-14 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2305.04681
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2305.04681
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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