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# Fisica# Astrofisica delle galassie# Cosmologia e astrofisica non galattica

Collegamento tra Buchi Neri e Masse delle Galassie

La ricerca mostra legami forti tra la massa dei buchi neri e la massa degli aloni delle galassie.

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I buchi neri sono tra gli oggetti più affascinanti dell'universo. Si formano quando stelle massicce collassano sotto la loro stessa gravità alla fine dei loro cicli di vita. I Buchi Neri Supermassicci (SMBH) sono ancora più interessanti perché si trovano al centro della maggior parte delle galassie, compresa la nostra Via Lattea. Capire la relazione tra questi buchi neri e le loro galassie ospiti è importante per apprendere come evolvono le galassie.

La relazione massa buco nero-massa halo

Questa relazione esamina come la massa di un buco nero è collegata alla massa dell'halo della galassia. Un halo galattico è una regione di materia oscura che circonda e tiene insieme le galassie. L'idea è che buchi neri più massicci si trovano probabilmente in aloni più massicci. Questa connessione aiuta i ricercatori a capire come buchi neri e galassie si sviluppano insieme.

Misurare buchi neri e aloni

Per studiare questa connessione, i ricercatori spesso guardano ai Nuclei Galattici Attivi (AGN), che sono buchi neri che stanno attualmente attirando materia. Usando vari metodi, cercano di misurare le masse di questi buchi neri e le masse dei loro aloni circostanti. Un modo efficace per misurare la massa dell'halo è attraverso una tecnica chiamata Lente gravitazionale debole. Questo metodo osserva come la luce delle galassie distanti viene distorta dalla gravità di oggetti in primo piano, permettendo ai ricercatori di dedurre la massa di quegli oggetti.

Raccogliere dati

I dati sono cruciali per l'analisi. I ricercatori usano grandi indagini come il Sloan Digital Sky Survey (SDSS) per raccogliere informazioni sugli AGN. Il SDSS fornisce dati spettroscopici per misurare gli spostamenti verso il rosso-quanto velocemente gli oggetti si stanno allontanando da noi-cosa che aiuta a determinare le distanze. L'Ultraviolet Near Infrared Northern Survey (UNIONS) offre dati complementari, comprese immagini e misurazioni delle forme delle galassie.

Creare campioni

In questo studio, i ricercatori creano due tipi di campioni di AGN-tipo I e tipo II. Gli AGN di tipo I sono più facili da rilevare perché sono brillanti e hanno certe caratteristiche. Gli AGN di tipo II sono meno visibili ma possono comunque fornire dati preziosi. Suddividendo questi campioni in diverse categorie di massa, i ricercatori possono analizzare le relazioni in modo più accurato.

Analizzare la densità di superficie in eccesso

Uno dei compiti principali riguarda il calcolo della densità di superficie in eccesso (ESD) attorno a questi AGN. L'ESD misura quanto massa è presente rispetto a una massa di riferimento. Questo è utile per capire come la massa dell'halo contribuisce alla struttura generale attorno all'AGN. Analizzando l'ESD in categorie di massa del buco nero, gli scienziati possono ottenere informazioni sulla relazione massa buco nero-massa halo.

Confrontare i risultati

Dopo aver raccolto e analizzato i dati, i ricercatori trovano che gli AGN più massicci tendono a trovarsi in aloni più massicci. Non notano differenze significative basate sul tipo di AGN o sullo spostamento verso il rosso, il che indica che questa relazione è coerente tra vari gruppi di AGN. Questa scoperta si allinea con alcuni studi precedenti sulle galassie normali, suggerendo che le relazioni non siano fondamentalmente diverse tra AGN e non-AGN.

Guardando alla ricerca precedente

Studi precedenti hanno mostrato una connessione tra buchi neri e varie proprietà delle galassie, come luminosità delle galassie e massa del rigonfiamento. Tuttavia, la specifica relazione tra buchi neri e massa halo non è stata studiata a fondo fino ad ora. I lavori precedenti si basavano principalmente su metodi indiretti per misurare la massa dell'halo, portando a incertezze.

Il ruolo della lente gravitazionale

La lente gravitazionale fornisce un metodo più diretto per misurare la massa dell'halo. A differenza di altri metodi che si basano su modelli e assunzioni, le osservazioni di lente permettono ai ricercatori di studiare gli effetti reali della massa sulla luce. Usare questo metodo li aiuta a determinare la massa degli AGN e dei loro aloni in modo più accurato.

Risultati dello studio

In questo studio, i ricercatori osservano che le masse misurate degli aloni associati agli AGN differiscono rispetto ad altri metodi. In particolare, le misurazioni della lente gravitazionale forniscono stime di massa dell'halo inferiori rispetto a quelle dedotte dai dati di clustering delle galassie. Questa discrepanza indica che metodi diversi possono portare a risultati variabili riguardo la relazione tra massa dell'halo e massa del buco nero.

Implicazioni e ricerche future

I risultati di questa ricerca non solo offrono nuove intuizioni sulla relazione massa buco nero-massa halo, ma forniscono anche un limite per i modelli usati nelle simulazioni di formazione delle galassie. Capire questa relazione può aiutare a perfezionare i modelli esistenti che simulano come evolvono galassie e buchi neri. Inoltre, lo studio indica la necessità di campioni più ampi di AGN e misurazioni migliorate delle masse dei buchi neri.

Conclusione

In generale, questo lavoro evidenzia l'importanza di misurare direttamente la relazione tra buchi neri e i loro aloni ospiti. Utilizzando tecniche osservazionali avanzate, i ricercatori stanno gradualmente assemblando le complesse interazioni tra questi oggetti massicci e le loro galassie. Le intuizioni ottenute da questo studio aprono la strada per future ricerche, che potrebbero approfondire la nostra comprensione della struttura e dell'evoluzione dell'universo.

Fonte originale

Titolo: Black-Hole-to-Halo Mass Relation From UNIONS Weak Lensing

Estratto: This letter presents, for the first time, direct constraints on the black-hole-to-halo-mass relation using weak gravitational lensing measurements. We construct type I and type II Active Galactic Nuclei (AGNs) samples from the Sloan Digital Sky Survey (SDSS), with a mean redshift of 0.4 0.1 for type I (type II) AGNs. This sample is cross-correlated with weak lensing shear from the Ultraviolet Near Infrared Northern Survey (UNIONS). We compute the excess surface mass density of the halos associated with $36,181$ AGNs from $94,308,561$ lensed galaxies and fit the halo mass in bins of black-hole mass. We find that more massive AGNs reside in more massive halos. We see no evidence of dependence on AGN type or redshift in the black-hole-to-halo-mass relationship when systematic errors in the measured black-hole masses are included. Our results are consistent with previous measurements for non-AGN galaxies. At a fixed black-hole mass, our weak-lensing halo masses are consistent with galaxy rotation curves, but significantly lower than galaxy clustering measurements. Finally, our results are broadly consistent with state-of-the-art hydro-dynamical cosmological simulations, providing a new constraint for black-hole masses in simulations.

Autori: Qinxun Li, Martin Kilbinger, Wentao Luo, Kai Wang, Huiyuan Wang, Anna Wittje, Hendrik Hildebrandt, Ludovic van Waerbeke, Michael J. Hudson, Samuel Farrens, Tobias I. Liaudat, Huiling Liu, Ziwen Zhang, Qingqing Wang, Elisa Russier, Axel Guinot, Lucie Baumont, Fabian Hervas Peters, Thomas de Boer, Jiaqi Wang

Ultimo aggiornamento: 2024-02-16 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://arxiv.org/abs/2402.10740

Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2402.10740

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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