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ALock: Ridefinire la sincronizzazione nei sistemi RDMA

ALock semplifica la sincronizzazione in RDMA, aumentando le prestazioni e riducendo la latenza.

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Nel mondo dell'informatica di oggi, la velocità e l'efficienza contano davvero tanto. Con le industrie sempre più orientate verso sistemi di Remote Direct Memory Access (RDMA), c'è un bisogno urgente di modi efficaci per coordinarsi tra accessi alla memoria locale e remota. Le reti RDMA offrono accesso diretto alla memoria su dispositivi remoti con un ritardo minimo, il che può essere fondamentale per varie applicazioni. Tuttavia, gestire come più thread accedono a risorse condivise in questi sistemi può essere complicato.

Questo articolo parla di un nuovo sistema di locking chiamato ALock. Il suo obiettivo è semplificare il processo di Sincronizzazione nei sistemi RDMA senza compromettere le prestazioni. Analizzeremo i problemi che i sistemi attuali affrontano e spiegheremo come funziona ALock per risolverli.

La Sfida della Sincronizzazione

In un mondo in cui molti thread potrebbero voler accedere agli stessi dati contemporaneamente, è fondamentale assicurarsi che solo un thread alla volta possa utilizzare una risorsa. Questa situazione è conosciuta come sincronizzazione e diventa ancora più complessa quando si considerano i sistemi RDMA.

Problemi con le Soluzioni Attuali

I sistemi attuali spesso utilizzano un metodo chiamato loopback, che richiede a un thread di passare attraverso la scheda RDMA per accedere alla memoria remota. Anche se questo metodo funziona, può rallentare significativamente le prestazioni. Il ritardo si verifica perché il loopback trasforma gli accessi remoti in ciò che sembra essere accessi locali, il che non è un'operazione veloce.

In alternativa, alcuni sistemi usano chiamate di procedura remota (RPC) per gestire la sincronizzazione. Anche se le RPC possono funzionare in alcune situazioni, spesso annullano i vantaggi del RDMA e possono rallentare ulteriormente le operazioni. Quindi, c'è chiaramente bisogno di una soluzione migliore.

Presentiamo ALock

ALock è un sistema di locking progettato specificamente per ambienti basati su RDMA. Il suo obiettivo principale è consentire una sincronizzazione fluida tra accessi locali e remoti senza bisogno di loopback o RPC.

Come Funziona ALock

ALock si ispira a un algoritmo esistente noto come algoritmo di Peterson, che coordina con successo l'accesso tra due processi. Adattando questa idea alle nostre esigenze, ALock può gestire in modo efficiente più thread che cercano di accedere a risorse condivise.

  1. Due Coorti: ALock funziona con due gruppi - uno per gli accessi locali e un altro per gli accessi remoti. I thread all'interno di ogni gruppo competono per eleggere un leader.

  2. Elezione del Leader: I leader di entrambi i gruppi utilizzano poi una versione modificata dell'algoritmo di Peterson per ottenere accesso alla risorsa condivisa, consentendo ai thread di entrare in modo sicuro nella loro sezione critica.

  3. Nessun Loopback Necessario: Poiché ALock gestisce attentamente come i thread interagiscono, non c'è più bisogno di utilizzare il meccanismo di loopback per gli accessi locali. Questo aumenta drasticamente le prestazioni.

Vantaggi delle Prestazioni

Uno dei vantaggi significativi di ALock è la sua capacità di aumentare drammaticamente la capacità e ridurre la latenza, specialmente in scenari in cui molti thread cercano di accedere a risorse locali. Nei test, ALock ha dimostrato di superare altri meccanismi di locking fino a 29 volte in determinate condizioni.

Affrontare i Problemi di Scalabilità

Man mano che i sistemi RDMA crescono, possono affrontare problemi come congestione e scalabilità. ALock affronta efficacemente questi problemi.

Problemi di Congestione con il Loopback

Il traffico di loopback può creare colli di bottiglia, rallentando le prestazioni del sistema. Poiché ALock non si basa sul loopback, evita questo problema comune, portando a operazioni più fluide.

Scalabilità delle Connessioni

Un'altra sfida è la scalabilità delle connessioni. Le connessioni RDMA possono essere limitate in numero, influenzando le prestazioni. ALock aiuta a mitigare ciò riducendo il numero di operazioni remote richieste, rendendolo adatto per sistemi di scala maggiore.

Validazione Sperimentale

Per dimostrare l'efficacia di ALock, sono stati condotti esperimenti confrontandolo con metodi di locking esistenti. Sono state analizzate metriche come capacità e latenza attraverso diversi carichi di lavoro e configurazioni.

Metodologia di Test

È stata implementata una tabella di lock distribuita per misurare quanto bene ALock si comportasse rispetto ai sistemi di locking tradizionali. Variare il numero di lock, carichi di lavoro e il numero di thread coinvolti ha fornito un quadro completo delle sue prestazioni.

Risultati

Quando ALock era in ambienti con un alto numero di operazioni locali, ha superato significativamente i suoi concorrenti, mostrando un aumento di velocità notevole. Inoltre, la latenza per le operazioni era molto più bassa con ALock, rendendolo una scelta interessante per gli sviluppatori.

Conclusione

ALock rappresenta un passo significativo avanti nel modo in cui si può ottenere la sincronizzazione nei sistemi RDMA. Combinando caratteristiche di design innovative e affrontando le sfide esistenti, offre uno strumento potente per gli sviluppatori che devono gestire efficacemente l'accesso a risorse condivise. Questa nuova primitiva di locking non solo aumenta le prestazioni ma semplifica anche il modello di programmazione per gli sviluppatori che lavorano con sistemi RDMA.

Con la domanda di elaborazioni più veloci ed efficienti che crescerà sempre di più, metodi come ALock saranno fondamentali per soddisfare queste esigenze. Con i suoi risultati promettenti e un approccio unico alla sincronizzazione, ALock è pronto a lasciare un impatto duraturo su come vengono gestite le risorse in ambienti di calcolo distribuito.

Fonte originale

Titolo: ALock: Asymmetric Lock Primitive for RDMA Systems

Estratto: Remote direct memory access (RDMA) networks are being rapidly adopted into industry for their high speed, low latency, and reduced CPU overheads compared to traditional kernel-based TCP/IP networks. RDMA enables threads to access remote memory without interacting with another process. However, atomicity between local accesses and remote accesses is not guaranteed by the technology, hence complicating synchronization significantly. The current solution is to require threads wanting to access local memory in an RDMA-accessible region to pass through the RDMA card using a mechanism known as loopback, but this can quickly degrade performance. In this paper, we introduce ALock, a novel locking primitive designed for RDMA-based systems. ALock allows programmers to synchronize local and remote accesses without using loopback or remote procedure calls (RPCs). We draw inspiration from the classic Peterson's algorithm to create a hierarchical design that includes embedded MCS locks for two cohorts, remote and local. To evaluate the ALock we implement a distributed lock table, measuring throughput and latency in various cluster configurations and workloads. In workloads with a majority of local operations, the ALock outperforms competitors up to 29x and achieves a latency up to 20x faster.

Autori: Amanda Baran, Jacob Nelson-Slivon, Lewis Tseng, Roberto Palmieri

Ultimo aggiornamento: 2024-04-27 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://arxiv.org/abs/2404.17980

Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2404.17980

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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