Avanzare nella stima delle porzioni di cibo con modelli 3D
Un nuovo metodo migliora la precisione del tracciamento degli alimenti usando modelli 3D e immagini 2D.
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Indice
- Sfide nella Stima del Cibo
- L'importanza dei Modelli 3D
- Metodo Proposto
- Dataset SimpleFood45
- Vantaggi Rispetto ai Metodi Esistenti
- Panoramica del Framework
- Limitazioni degli Approcci Esistenti
- Il Dataset SimpleFood45 Spiegato
- Valutazione delle Prestazioni
- Generalizzazione ad Altri Dataset
- Importanza della Stima della Posizione degli Oggetti
- Direzioni Future
- Conclusione
- Fonte originale
- Link di riferimento
Stimare quanto cibo mangia qualcuno è importante per promuovere abitudini alimentari sane e capire la salute personale. I metodi tradizionali per tenere traccia dell'assunzione di cibo possono essere complicati. Spesso dipendono dalle persone per ricordare cosa hanno mangiato, il che può portare a informazioni imprecise. Con l'aiuto della tecnologia, ora abbiamo modi migliori per stimare le porzioni, specialmente tramite immagini scattate con gli smartphone.
Sfide nella Stima del Cibo
Anche se l'analisi delle immagini può rendere più facile tenere traccia dell'assunzione di cibo, ci sono ancora problemi significativi. Un problema principale è che le immagini scattate con le fotocamere mostrano solo una vista piatta e 2D del cibo. Questo significa che dettagli importanti in 3D vengono persi. Per esempio, se scatti una foto di una ciotola di zuppa, non puoi dire quanto è profonda solo guardando l'immagine. Per risolvere questo, i ricercatori stanno cercando di usare tecniche che analizzano più immagini o informazioni sulla profondità per ottenere un quadro più completo del cibo.
L'importanza dei Modelli 3D
I progressi nella modellazione 3D possono aiutarci a ottenere informazioni più accurate sul cibo. Ci sono nuovi database con immagini 3D di vari alimenti, che offrono risorse preziose per stimare meglio le porzioni. Tuttavia, le tecniche attuali non hanno combinato in modo efficace questi modelli 3D con immagini 2D normali per stimare le porzioni da una sola foto.
Metodo Proposto
In questo lavoro, viene introdotto un nuovo metodo che utilizza modelli 3D di cibo mentre si basa principalmente su immagini 2D. L'idea principale è ricreare la scena in un ambiente reale di mangiamento usando modelli 3D di cibo. Il metodo inizia stimando la posizione della fotocamera e la disposizione del cibo nell'immagine. Facendo così, può creare una versione renderizzata del cibo che corrisponde all'immagine originale.
Il metodo funziona confrontando quanto spazio occupa il cibo nell'immagine 2D con lo spazio che occupa nel modello 3D. In questo modo, può stimare efficacemente sia il Volume del cibo che il suo contenuto energetico. Il valore energetico è estratto usando dati alimentari da un database nutrizionale affidabile.
Dataset SimpleFood45
Per supportare questo nuovo approccio, è stato creato un nuovo dataset chiamato SimpleFood45. Questo dataset consiste in immagini di 45 diversi alimenti scattate da vari angoli e include dettagli come volume e contenuto energetico. Le immagini sono state catturate utilizzando una fotocamera smartphone per riflettere una situazione alimentare normale.
Vantaggi Rispetto ai Metodi Esistenti
Molti metodi esistenti per la stima delle porzioni alimentari utilizzano reti neurali complesse, che richiedono ampio addestramento su grandi dataset. Questi modelli possono essere difficili da spiegare e potrebbero non funzionare bene quando si trovano di fronte a nuove immagini di cibo. Il framework proposto offre un'alternativa più semplice e affidabile. Si concentra sull'uso della geometria del cibo e sulle stime delle pose della fotocamera e del cibo senza bisogno di configurazioni intricate di reti neurali.
Panoramica del Framework
Il nuovo sistema è organizzato in tre parti principali:
Rilevamento e Segmentazione degli Oggetti: Questa parte elabora l'immagine di input per identificare e delineare gli alimenti al suo interno. Qui viene utilizzato un modello di rete neurale per generare una maschera che indica dove si trova il cibo nell'immagine.
Stima della Posizione: Una volta che il cibo è stato rilevato, il passo successivo è stimare sia l'angolo della fotocamera che la posizione del cibo nello spazio 3D. Queste informazioni sono cruciali poiché consentono di creare una versione 3D realistica del cibo.
Rendering: Infine, questa parte utilizza le posizioni stimate per generare un'immagine renderizzata del cibo. La dimensione del cibo in questa versione renderizzata viene confrontata con l'immagine originale per aiutare a stimare il suo volume.
Limitazioni degli Approcci Esistenti
Gli approcci attuali per stimare le dimensioni delle porzioni alimentari possono essere ampiamente categorizzati in quattro tipi:
Approccio Basato su Stereo: Questo metodo si basa sull'analisi di più immagini per ricostruire una vista 3D del cibo. Spesso richiede diverse immagini, rendendolo meno pratico nella vita quotidiana.
Approccio Basato su Modelli: Questi metodi utilizzano forme 3D predefinite per stimare il volume del cibo. Tuttavia, potrebbero avere difficoltà con le variazioni degli alimenti, portando a stime di dimensioni imprecise.
Approccio Basato su Telecamere di Profondità: Questo utilizza telecamere speciali per creare mappe di profondità del cibo. Anche se efficace, richiede attrezzature di alta qualità e potrebbe non essere accessibile a tutti gli utenti.
Approccio di Deep Learning: Questi metodi sfruttano enormi quantità di dati per addestrare modelli complessi per stimare le porzioni alimentari. Tuttavia, dipendono dall'avere grandi dataset, che potrebbero non essere sempre disponibili. Inoltre, le loro prestazioni possono diminuire quando vengono testate su immagini di cibo sconosciuto.
Il Dataset SimpleFood45 Spiegato
Il dataset SimpleFood45 affronta alcune delle carenze dei dataset precedenti fornendo un'ampia gamma di immagini di cibo, ognuna annotata con informazioni veritiere come etichette di classe, volume, peso e energia. Contiene un totale di 513 immagini di 12 diversi tipi di alimenti, permettendo una valutazione robusta del metodo proposto.
Utilizzando questo dataset, i ricercatori ottengono una base migliore per confrontare i metodi di stima, specialmente poiché include immagini scattate da angolazioni diverse, mimando situazioni alimentari reali.
Valutazione delle Prestazioni
Il metodo proposto è stato testato contro tecniche esistenti utilizzando il dataset SimpleFood45. I risultati hanno mostrato che ha superato significativamente i metodi tradizionali e anche altre tecniche avanzate, specialmente in termini di stima del contenuto energetico.
Generalizzazione ad Altri Dataset
Oltre a valutare il metodo proposto sul dataset SimpleFood45, è stato testato anche su immagini provenienti dal dataset Nutrition5k. Questo dataset contiene immagini scattate da una posizione fissa della fotocamera e include una mappa di profondità. Il metodo proposto ha funzionato bene anche su questo dataset, dimostrando la sua adattabilità a diversi tipi di immagini di cibo.
Importanza della Stima della Posizione degli Oggetti
Per perfezionare le prestazioni del metodo, è stato condotto uno studio di ablation. Questa analisi ha mostrato che stimare la posizione e l'orientamento dell'oggetto è cruciale per una stima accurata del volume. Qualsiasi imprecisione nella posizione dell'oggetto influisce significativamente sull'area misurata nell'immagine renderizzata, il che a sua volta influisce sulle stime di volume.
Direzioni Future
Anche se il metodo proposto ha mostrato risultati promettenti, c'è una limitazione notevole: la dipendenza da modelli 3D accurati per ogni tipo di cibo. Se il modello 3D non corrisponde da vicino alla porzione di cibo reale (ad esempio, se un intero alimento è modellato anziché una versione affettata), le stime possono essere errate.
Per affrontare questi problemi in futuro, i ricercatori pianificano di sviluppare tecniche che riducano la dipendenza da modelli 3D fissi. Questo potrebbe essere raggiunto attraverso metodi di ricostruzione 3D da immagini 2D, permettendo maggiore flessibilità e accuratezza nella stima delle porzioni alimentari.
Conclusione
In sintesi, il framework sviluppato sfrutta sia immagini alimentari 2D che modelli 3D per fornire un metodo più accurato per stimare le dimensioni delle porzioni alimentari. Con l'introduzione del dataset SimpleFood45 e la combinazione efficace della tecnologia, questo lavoro getta le basi per futuri progressi nella valutazione dietetica. In definitiva, mira a semplificare il monitoraggio del cibo migliorando l'accuratezza complessiva, il che può svolgere un ruolo vitale nella comprensione e promozione di abitudini alimentari più sane.
Titolo: Food Portion Estimation via 3D Object Scaling
Estratto: Image-based methods to analyze food images have alleviated the user burden and biases associated with traditional methods. However, accurate portion estimation remains a major challenge due to the loss of 3D information in the 2D representation of foods captured by smartphone cameras or wearable devices. In this paper, we propose a new framework to estimate both food volume and energy from 2D images by leveraging the power of 3D food models and physical reference in the eating scene. Our method estimates the pose of the camera and the food object in the input image and recreates the eating occasion by rendering an image of a 3D model of the food with the estimated poses. We also introduce a new dataset, SimpleFood45, which contains 2D images of 45 food items and associated annotations including food volume, weight, and energy. Our method achieves an average error of 31.10 kCal (17.67%) on this dataset, outperforming existing portion estimation methods. The dataset can be accessed at: https://lorenz.ecn.purdue.edu/~gvinod/simplefood45/ and the code can be accessed at: https://gitlab.com/viper-purdue/monocular-food-volume-3d
Autori: Gautham Vinod, Jiangpeng He, Zeman Shao, Fengqing Zhu
Ultimo aggiornamento: 2024-10-10 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2404.12257
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2404.12257
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.
Link di riferimento
- https://support.apple.com/en-ca/guide/preview/prvw11793/mac#:~:text=Delete%20a%20page%20from%20a,or%20choose%20Edit%20%3E%20Delete
- https://www.adobe.com/acrobat/how-to/delete-pages-from-pdf.html#:~:text=Choose%20%E2%80%9CTools%E2%80%9D%20%3E%20%E2%80%9COrganize,or%20pages%20from%20the%20file
- https://superuser.com/questions/517986/is-it-possible-to-delete-some-pages-of-a-pdf-document
- https://lorenz.ecn.purdue.edu/~gvinod/simplefood45/
- https://github.com/cvpr-org/author-kit