Emozioni su un Grafico Bidimensionale
Questo articolo esamina come le emozioni influenzano il nostro pensiero e comportamento attraverso un modello dimensionale.
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Indice
- Modi Diversi di Vedere le Emozioni
- Modelli Emotivi
- Emozioni e Inferenza Attiva
- Come le Emozioni si Collegano all'Energia Libera
- Lo Spettro Emotivo
- Simulando una Ricerca per un Oggetto
- Scenari Diversi nella Simulazione
- Impatto delle Credenze sulle Emozioni
- Conclusioni e Spunti
- Direzioni Future
- Fonte originale
- Link di riferimento
Le emozioni influenzano come pensiamo e agiamo. Per capire davvero l'intelligenza, dobbiamo guardare alle emozioni e a come si collegano ai nostri pensieri. Questo pezzo spiega un modello che piazza le emozioni su un grafico bidimensionale, considerando due fattori principali: quanto è positiva o negativa l'Emozione (Valenza) e quanto è intensa o calma (arousal).
Modi Diversi di Vedere le Emozioni
Ci sono due scuole di pensiero principali su come classificare le emozioni. La prima, che è la più popolare, vede le emozioni come categorie distinte. Questo include sentimenti di base come rabbia, gioia, paura e tristezza. Ricerche mostrano che queste emozioni sono collegate a specifiche parti del cervello. Per esempio, la paura è spesso collegata all'amigdala.
La seconda visione, su cui ci concentreremo, vede le emozioni come un continuum. In questa visione, le emozioni possono cambiare in modo fluido. Ad esempio, se qualcuno è arrabbiato e poi si calma, potrebbe provare dispiacere. Le ricerche indicano che diverse aree del cervello sono collegate a questi due aspetti: l'arousal e la valenza.
Modelli Emotivi
Mentre la prima visione suggerisce un insieme fisso di emozioni, il secondo approccio suggerisce un modello più flessibile. Questa flessibilità permette una spiegazione migliore delle esperienze emotive complesse. Il modello dimensionale è utile perché cattura una gamma più ampia di esperienze emozionali e si allinea meglio a come le emozioni funzionano realmente nella vita.
Emozioni e Inferenza Attiva
Il framework dell'inferenza attiva aiuta a spiegare come viviamo le emozioni. In questo contesto, agiamo basandoci su ciò che crediamo accadrà. Le nostre sensazioni di gioia o frustrazione possono essere collegate alla nostra capacità di prevedere i risultati. Ad esempio, se ci aspettiamo un certo risultato e non si verifica, potremmo provare emozioni negative.
Alcuni ricercatori hanno esaminato come le emozioni si inseriscono in questo modello d'inferenza attiva, concentrandosi soprattutto sugli aspetti positivi e negativi (valenza). Tuttavia, l'arousal ha ricevuto meno attenzione. Questo articolo mira a colmare quella lacuna incorporando entrambi gli aspetti in un modello emotivo più completo.
Come le Emozioni si Collegano all'Energia Libera
Per illustrare come le emozioni possano essere piazzate sul nostro grafico, discuteremo come i sentimenti di positività o negatività (valenza) e i sentimenti di intensità o calma (arousal) possano essere legati all'energia libera. L'energia libera può essere vista come una misura di quanto bene le nostre previsioni corrispondano alla realtà.
Quando abbiamo una forte aspettativa su un risultato, la nostra esperienza emotiva può cambiare se le cose cambiano. Ad esempio, se ci aspettiamo di trovare qualcosa e non lo troviamo, se ciò ci sorprende, potremmo sentirci arrabbiati. Viceversa, se troviamo ciò che cercavamo, i nostri sentimenti possono cambiare in felicità.
Lo Spettro Emotivo
Usando un modello semplice, possiamo tracciare le emozioni combinando sia la valenza che l'arousal in una singola rappresentazione visiva. In questo modello, l'asse orizzontale mostra la positività da una parte e la negatività dall'altra. L'asse verticale rappresenta il livello di attività o calma. La distanza dal centro del grafico può rappresentare quanto sia forte il sentimento: più ci si allontana, più intensa è l'emozione.
Simulando una Ricerca per un Oggetto
Per vedere come si manifestano questi stati emotivi, consideriamo uno scenario in cui un agente virtuale cerca un oggetto perso, come un portafoglio. A seconda di ciò che l'agente crede riguardo a dove potrebbe trovarsi l'oggetto, il suo stato emotivo può cambiare.
Possiamo simulare varie situazioni per l'agente. Ad esempio, se l'agente pensa che l'oggetto sia in un posto ma non c’è, potrebbe sentirsi frustrato o arrabbiato. Se alla fine trova l'oggetto, i suoi sentimenti potrebbero cambiare in gioia. D'altra parte, se continua a cercare ma non trova mai l'oggetto, potrebbe sentirsi triste o rassegnato.
Scenari Diversi nella Simulazione
Consideriamo diversi scenari che l'agente potrebbe affrontare:
Credenze Uniformi: L'agente non ha idea di dove sia l'oggetto. Inizia all'erta, guardandosi intorno.
Credenze Corrette: L'agente sa esattamente dove si trova l'oggetto e rimane calmo mentre lo trova rapidamente.
Credenze Errate: L'agente pensa che l'oggetto sia in un luogo specifico, si sente frustrato quando non è lì, e cerca altrove.
Oggetto Non Presente: L'agente capisce che l'oggetto non è nei paraggi e rimane calmo mentre controlla i posti.
Convinto che l'oggetto sia Presente: L'agente crede che l'oggetto debba trovarsi in uno dei luoghi e diventa sempre più arrabbiato quando non riesce a trovarlo.
Questi scenari mostrano come le emozioni dell'agente possano cambiare in base alle sue aspettative e ai risultati che vive. Ad esempio, nel terzo scenario, l'agente inizialmente pensa che troverà il portafoglio, ma quando non è così, diventa rapidamente arrabbiato.
Impatto delle Credenze sulle Emozioni
La credenza iniziale dell'agente riguardo alla posizione dell'oggetto influenza fortemente la sua esperienza emotiva. Se l'agente parte con una credenza precisa e poi trova l'oggetto, si sente calmo per tutto il tempo. Tuttavia, se quella credenza è sbagliata, l'agente potrebbe provare rapidamente rabbia o frustrazione quando l'oggetto non appare dove previsto.
In scenari in cui l'oggetto non è presente ma l'agente crede che lo sia, l'agente può passare attraverso varie emozioni negative come rabbia e tristezza. Anche se l'agente inizia sentendosi vigile, potrebbe avere difficoltà ad accettare che non può trovare l'oggetto, portando a sentimenti negativi intensificati.
Conclusioni e Spunti
Questa esplorazione mostra come usare sia la valenza che l'arousal possa fornire una comprensione più chiara delle emozioni, specialmente in situazioni semplici come un compito di ricerca. In vari scenari, vediamo che gli Agenti possono diventare emotivi in base alle loro aspettative e a se queste vengono soddisfatte.
Ad esempio, quando un agente trova l'oggetto che cercava, vive un cambiamento nelle emozioni da negatività a positività. Eppure, nei casi in cui l'oggetto non viene trovato, gli stati emotivi dell'agente cambiano in base a quanto fosse sicuro riguardo alla presenza dell'oggetto.
Direzioni Future
Sebbene queste simulazioni forniscano intuizioni, hanno anche i loro limiti. Gli scenari sono semplici e la gamma di emozioni rappresentate è ristretta. La ricerca futura dovrà esplorare emozioni più complesse e come influenzano il comportamento nel tempo.
Esplorare come le emozioni fluttuano può anche aiutare a capire come si sviluppano nei contesti sociali. Ad esempio, gli agenti potrebbero dover interpretare le emozioni degli altri, il che potrebbe avanzare la comprensione dell'empatia nei sistemi artificiali.
In definitiva, pensare alle emozioni in termini di valenza e arousal potrebbe portare a modelli più sofisticati che simulano esperienze emotive negli agenti, offrendo preziose intuizioni su come comprendiamo le emozioni sia nei contesti artificiali che umani.
Titolo: Free Energy in a Circumplex Model of Emotion
Estratto: Previous active inference accounts of emotion translate fluctuations in free energy to a sense of emotion, mainly focusing on valence. However, in affective science, emotions are often represented as multi-dimensional. In this paper, we propose to adopt a Circumplex Model of emotion by mapping emotions into a two-dimensional spectrum of valence and arousal. We show how one can derive a valence and arousal signal from an agent's expected free energy, relating arousal to the entropy of posterior beliefs and valence to utility less expected utility. Under this formulation, we simulate artificial agents engaged in a search task. We show that the manipulation of priors and object presence results in commonsense variability in emotional states.
Autori: Candice Pattisapu, Tim Verbelen, Riddhi J. Pitliya, Alex B. Kiefer, Mahault Albarracin
Ultimo aggiornamento: 2024-07-02 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2407.02474
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2407.02474
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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