Simple Science

Scienza all'avanguardia spiegata semplicemente

# La biologia# Ecologia

Monitoraggio dei Granchi Blu: Una Minaccia per gli Ecosistemi del Mediterraneo

Lo studio usa l'eDNA per tenere traccia dei granchi blu invasivi nel Mediterraneo.

Erwan Delrieu-Trottin, M. Bianic, C. Miaud, M. Garcia, V. Arnal, R. Hocde, C. Cochet, N. Barre, L. Cornil, S. Manel

― 6 leggere min


Tracciamento dei granchiTracciamento dei granchiblu nel Mediterraneodiffusione dei granchi blu invasivi.Le tecniche di eDNA rivelano la
Indice

Le specie non native, o specie che sono state introdotte in aree dove non appartengono naturalmente, possono danneggiare la vita marina e influenzare le economie locali. L'introduzione di queste specie è aumentata nell'ultimo secolo a causa del commercio internazionale e dei cambiamenti climatici. Le specie invasive possono disturbare gli ecosistemi locali competendo per le risorse, predando specie autoctone o cambiando gli habitat.

Una di queste specie è il Granchio Blu, che si trova comunemente lungo la costa orientale degli Stati Uniti. Tuttavia, questo granchio è apparso anche nel Mare Mediterraneo, notato per la prima volta nel 1930. Scoperte recenti confermano che i Granchi Blu sono presenti in diverse località del Mediterraneo, spingendo il governo francese a creare piani d'azione per affrontare il loro impatto. A partire dal 2022, l'Europa ha regolamentato molte specie invasive e il Granchio Blu è in fase di monitoraggio.

La rilevazione precoce delle specie invasive è fondamentale per una gestione efficace. I pescatori spesso segnalano avvistamenti di Granchi Blu, soprattutto perché le loro reti possono essere danneggiate da questi granchi durante i mesi più caldi. Tuttavia, molte lagune restano non sorvegliate e mancano dati sulle popolazioni di Granchio Blu, in particolare durante l'inverno.

Il Ruolo del DNA ambientale (eDNA)

Il DNA ambientale, o eDNA, è un metodo che può aiutare a rilevare precocemente le specie invasive e monitorare la loro presenza in aree gestite. Analizzando campioni di DNA dall'acqua, i ricercatori possono identificare specie senza doverle avvistare fisicamente. Questa tecnica utilizza un tipo specifico di test chiamato reazione a catena della polimerasi quantitativa (qPCR), che consente agli scienziati di rilevare e misurare il DNA della specie target dai campioni d'acqua.

In questo studio, i ricercatori hanno testato un marcatore genetico specifico per rilevare i Granchi Blu nei campioni d'acqua. Hanno raccolto eDNA da varie località lungo la costa mediterranea francese, concentrandosi su lagune, canali e bocche di fiumi. L'obiettivo era monitorare la presenza di Granchi Blu e confrontare i loro risultati con i dati dei pescatori e studi precedenti.

Area di Studio e Campionamento

Il campionamento si è svolto lungo la costa mediterranea francese, dove sono stati raccolti campioni d'acqua attraverso un metodo di filtrazione speciale. Ogni campione consisteva in circa 30 litri di acqua di mare, filtrati nel corso di un periodo stabilito. Dopo la filtrazione, i campioni sono stati conservati per un'analisi successiva. Sono state effettuate diverse campagne di campionamento in collaborazione con i portatori di interesse locali, compresi i pescatori.

La prima campagna mirava a dimostrare l'efficacia del marcatore genetico e prevedeva la raccolta di campioni d'acqua da località note per l'alta densità di Granchi Blu. La seconda campagna si concentrava sul comprendere come la densità di Granchi Blu influenzasse la loro rilevazione.

Nella terza campagna, i ricercatori hanno campionato 31 siti lungo la costa per valutare la presenza di Granchi Blu in vari tipi di habitat costieri. Questo includeva lagune, canali tra lagune e mare, bocche di fiumi e aree costiere.

Metodi di Rilevazione dell'eDNA

L'estrazione del DNA dai campioni d'acqua raccolti è stata effettuata seguendo protocolli stabiliti. I ricercatori hanno eseguito test per garantire l'accuratezza e la specificità dei metodi utilizzati per rilevare il DNA del Granchio Blu. Hanno impostato controlli per evitare contaminazioni e utilizzato sequenze specifiche progettate per amplificare solo il DNA dei Granchi Blu.

I ricercatori hanno monitorato e registrato la presenza di Granchi Blu in diverse lagune e altri corpi d'acqua nel Mediterraneo. La rilevazione positiva dei Granchi Blu in questi campioni è stata annotata e ulteriori test sono stati condotti per confermare la specie.

Dati della Scienza dei Cittadini

La scienza dei cittadini ha avuto un ruolo fondamentale nella raccolta di dati riguardanti gli avvistamenti di Granchi Blu. Le informazioni ricevute dai pescatori sono state verificate con attenzione prima di essere incluse in un database. Questi dati sono stati cruciali per comprendere la distribuzione dei Granchi Blu e le loro interazioni con gli ecosistemi locali. Le osservazioni riportate dai pescatori sono state considerate affidabili e hanno aiutato a guidare gli sforzi di monitoraggio.

Risultati dello Studio eDNA

In tutte le campagne di campionamento, i ricercatori hanno trovato che i Granchi Blu erano rilevati in molti siti dove erano stati precedentemente segnalati. I risultati hanno mostrato che i Granchi Blu erano presenti in 24 sui 31 siti testati nella regione mediterranea. La maggior parte delle rilevazioni è avvenuta in lagune, con risultati limitati nelle bocche di fiumi e nelle aree costiere.

Lo studio ha confermato la presenza della specie in aree dove i Granchi Blu erano stati documentati in studi precedenti, oltre che in nuovi habitat dove non esistevano registrazioni precedenti. Questo ha confermato l'efficacia del metodo di test eDNA.

Confronto con Studi Precedenti

I risultati di questo studio sono stati confrontati con i record precedenti e i dati della scienza dei cittadini. I Granchi Blu sono stati rilevati in luoghi dove erano stati osservati in precedenza e sono stati identificati nuovi siti, dimostrando come il test eDNA possa integrare i metodi di osservazione tradizionali. I risultati indicano la rapida diffusione dei Granchi Blu nel Mediterraneo, sottolineando l'importanza di monitorare queste specie invasive.

Sfide e Limitazioni

Sebbene i metodi eDNA mostrassero potenzialità, non fornivano informazioni precise sulla dimensione della popolazione di Granchi Blu. Lo studio ha notato la variabilità nei tassi di rilevazione, suggerendo che altri fattori ambientali potrebbero influenzare la presenza di Granchi Blu in certe aree.

Inoltre, mentre le osservazioni dei cittadini catturavano Granchi Blu adulti, le fasi più giovani o larvali potrebbero non essere state rilevate, indicando lacune nella comprensione dell'intero ciclo di vita e della distribuzione della specie.

Raccomandazioni per il Monitoraggio Futura

Date le scoperte, i ricercatori raccomandano di concentrarsi sui corsi d'acqua che collegano lagune e mare. Queste aree sono cruciali per comprendere come i Granchi Blu si muovono e si diffondono. Un monitoraggio sistematico in queste regioni può aiutare a identificare come e quando la specie invade differenti habitat.

Integrare l'analisi eDNA con i dati esistenti delle osservazioni dei cittadini può offrire una visione completa delle popolazioni e dei movimenti dei Granchi Blu. Ottimizzando gli sforzi di monitoraggio, i ricercatori e i portatori di interesse possono collaborare per gestire efficacemente le specie invasive.

Conclusione

Questo studio evidenzia il potenziale del test del DNA ambientale come strumento per monitorare specie invasive come il Granchio Blu. Rilevando la presenza di queste specie in habitat vari, i metodi eDNA possono assistere nella gestione e conservazione degli ecosistemi marini. Gli sforzi combinati di scienziati cittadini e ricercatori possono aiutare a comprendere la diffusione delle specie invasive, assicurando che siano in atto misure proattive per mitigare il loro impatto sulla biodiversità locale e sulle economie.

Fonte originale

Titolo: Improving the monitoring of the invasive Blue Crab (Callinectes sapidus): combining environmental DNA and citizen observations

Estratto: O_LIEarly detection is a crucial tool for identifying and managing the spread of invasive species. C_LIO_LIIn this study, we validated a probe-based quantitative polymerase chain reaction (qPCR) assay for the detection of the invasive Blue Crab, Callinectes sapidus, in the Mediterranean Sea, using 22 initial eDNA environmental samples (eDNA) collected from three coastal lagoons. C_LIO_LIA subsequent large-scale eDNA sampling campaign (61 samples in 31 sites), conducted in collaboration with local stakeholders, was carried out to map the distribution of Callinectes sapidus along the Occitanie coastline (Western Mediterranean, France). C_LIO_LIUsing eDNA probe-based qPCR, Callinectes sapidus was detected in 32 out the 61 samples (52%), confirming its presence in 24 out of 31 sites surveyed, including the 13 lagoons where its occurrence had already been reported, as well as two additional lagoons and at sea where no prior records existed. C_LIO_LIOur results demonstrate the utility of eDNA probe-based qPCR for effective monitoring the invasive Blue Crab. The integration of eDNA analysis with citizen science observations enhances the monitoring framework, facilitating early detection and contributing to improved management strategies from a prevention perspective. C_LI

Autori: Erwan Delrieu-Trottin, M. Bianic, C. Miaud, M. Garcia, V. Arnal, R. Hocde, C. Cochet, N. Barre, L. Cornil, S. Manel

Ultimo aggiornamento: 2024-10-28 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.10.24.620022

Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.10.24.620022.full.pdf

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia biorxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

Altro dagli autori

Articoli simili