Efficacia dei farmaci per il COVID-19 nei gruppi ad alto rischio
Lo studio valuta i trattamenti per il COVID-19 in pazienti ad alto rischio durante i vari periodi delle varianti.
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Indice
- Fonte dei Dati
- Progettazione dello Studio e Selezione dei Pazienti
- Risultato e Follow-Up
- Strategie di Trattamento e Prova Obiettivo
- Analisi Statistica
- Caratteristiche dei Pazienti
- Risultati Chiave
- Analisi di Sottogruppo e Sensibilità
- Limitazioni dello Studio
- Contesto dei Risultati
- Implicazioni per Politiche e Ricerca
- Conclusione
- Fonte originale
- Link di riferimento
A dicembre 2021, sono iniziati a operare in Inghilterra dei nuovi reparti chiamati unità di consegna di medicinali COVID-19 (CMDUs). Il loro obiettivo era fornire farmaci antivirali e anticorpi monoclonali neutralizzanti (nMABs) a persone con COVID-19 che non erano in ospedale ma a rischio elevato di problemi di salute seri. Prima di febbraio 2022, si usavano comunemente due farmaci, Sotrovimab e Molnupiravir. Questi farmaci sono stati approvati in base ai risultati di due grandi studi clinici che coinvolgevano persone non vaccinate.
Con l'emergere di nuove varianti di COVID-19 e i cambiamenti nell'immunità della popolazione, era importante continuare a verificare quanto fossero efficaci questi farmaci. Confrontare le persone trattate con quelle che non hanno ricevuto il trattamento può portare a molti pregiudizi. È fondamentale controllare diversi fattori che potrebbero influenzare chi riceve il trattamento e chi no. Un’altra preoccupazione è il “pregiudizio del tempo immortale”, che si verifica se il tempo intercorso tra diagnosi e trattamento non è considerato correttamente. Questo può portare a collocare erroneamente le persone con esiti gravi nel gruppo non trattato.
Questo studio ha utilizzato dati da osservazioni nel mondo reale per simulare uno studio randomizzato che coinvolge gruppi ad alto rischio in Inghilterra. Abbiamo analizzato l'efficacia di sotrovimab o molnupiravir rispetto a nessun trattamento.
Fonte dei Dati
I dati sono stati ottenuti da registri elettronici di salute gestiti da TPP SystmOne, attraverso la piattaforma OpenSAFELY. Questo sistema consente il collegamento sicuro e l'analisi dei dati sanitari senza rivelare informazioni personali. Abbiamo controllato vari tipi di dati, tra cui registri di vaccinazione dei pazienti, visite ospedaliere, risultati dei test COVID-19 e registri di trattamento. Per proteggere la privacy, i dettagli dei pazienti non sono stati condivisi apertamente.
Progettazione dello Studio e Selezione dei Pazienti
Sono state effettuate due analisi principali, focalizzandoci sui periodi BA.1 e BA.2, quando diverse varianti di Omicron erano prevalenti. Abbiamo identificato tutti gli adulti over 18 che hanno testato positivo per COVID-19 nella comunità durante i periodi di studio. I pazienti eleggibili avevano specifiche condizioni di salute ad alto rischio, come la sindrome di Down o varie malattie degli organi.
Ci siamo assicurati che i gruppi utilizzati per il trattamento fossero distinti per consentire confronti accurati. I pazienti dovevano non aver ricevuto trattamenti precedenti per COVID-19 e non potevano essere stati ricoverati il giorno in cui hanno testato positivo.
Il 10 febbraio 2022, è stato introdotto Paxlovid, un altro farmaco antivirale, spingendoci ad escludere i pazienti che lo hanno ricevuto durante il periodo BA.2 per mantenere la coerenza con l'analisi BA.1.
Risultato e Follow-Up
Il principale risultato che cercavamo era l'ospedalizzazione o la morte legata al COVID-19 entro 28 giorni da un test positivo. Alcuni ricoveri legati al trattamento non sono stati conteggiati come esiti negativi. Abbiamo seguito i pazienti dal giorno in cui hanno testato positivo fino a quando non sono stati ricoverati, sono deceduti, si sono disiscritti dal loro medico di base, o fino a quando sono passati 28 giorni.
Strategie di Trattamento e Prova Obiettivo
Volevamo confrontare le seguenti opzioni di trattamento tra pazienti ad alto rischio:
- Iniziare entweder sotrovimab o molnupiravir entro 5 giorni dal test positivo per COVID-19.
- Nessun trattamento entro lo stesso periodo di 5 giorni.
Analisi Statistica
Abbiamo utilizzato metodi statistici per confrontare la probabilità di ospedalizzazione o morte tra pazienti trattati e non trattati. Per evitare pregiudizi, abbiamo adottato una tecnica che crea copie dei dati mentre li censura in base al trattamento. In questo modo, ci siamo assicurati che il tempo antecedente al trattamento non influisse sui risultati.
Nel nostro gruppo non trattato, abbiamo utilizzato modelli statistici per stimare quanti pazienti sarebbero rimasti non censurati entro 5 giorni. Abbiamo regolato per fattori come età, sesso, regione e stato di vaccinazione per minimizzare i pregiudizi.
Dopo l'adeguamento, abbiamo usato modelli statistici avanzati per stimare il rischio di ospedalizzazione o morte per i pazienti. Inoltre, abbiamo esaminato i tassi di sopravvivenza a 28 giorni tra i gruppi.
Caratteristiche dei Pazienti
Tra oltre 33 milioni di individui registrati nel sistema OpenSAFELY, quasi 19,5 milioni avevano 18 anni o più. Tra questo gruppo, oltre 35.000 e 39.000 pazienti hanno testato positivo durante i periodi BA.1 e BA.2 rispettivamente. Abbiamo anche notato il numero di pazienti trattati con ciascun farmaco entro 5 giorni dal loro test positivo.
Risultati Chiave
Durante il periodo BA.1, circa il 3,4% dei pazienti ha avuto esiti gravi, mentre nel periodo BA.2 era circa il 3,0%. I risultati hanno mostrato che sotrovimab era associato a un rischio inferiore di esiti gravi dopo l'infezione, anche se questo effetto sembrava più debole durante il periodo BA.2. Non c'era evidenza significativa che molnupiravir fornisse alcun beneficio in entrambi i periodi.
Analisi di Sottogruppo e Sensibilità
Poiché alcuni farmaci potrebbero aiutare i pazienti con condizioni specifiche come disturbi ematologici o trapianti d'organo, abbiamo effettuato analisi focalizzate su questi gruppi. I risultati sono stati simili all'analisi principale. Abbiamo anche condotto controlli di sensibilità per assicurarci che le nostre scoperte fossero solide ed esplorato l'influenza di varie tempistiche di trattamento.
Limitazioni dello Studio
Anche se questo studio ha utilizzato ampi dati sanitari, ci sono ancora alcune limitazioni. Anche se abbiamo controllato molte caratteristiche dei pazienti, potrebbero esserci ancora pregiudizi nascosti che influenzano i risultati. Ad esempio, alcuni pazienti apparivano idonei al trattamento ma potrebbero non essere stati ad alto rischio o avere sintomi lievi.
Inoltre, lo studio non ha potuto adeguarsi per la gravità dei sintomi in corso entro 5 giorni dall'infezione, il che potrebbe aver influenzato il trattamento ricevuto. La natura dei trattamenti è cambiata tra i due periodi, il che potrebbe aver impattato le caratteristiche e gli esiti dei pazienti.
Contesto dei Risultati
I nostri risultati supportano ricerche precedenti. Ad esempio, altri studi hanno trovato che molnupiravir era inefficace nel prevenire esiti gravi da COVID-19, e c'erano risultati misti per sotrovimab contro varianti più nuove. Questo illustra le sfide nella valutazione delle terapie per COVID-19 a causa dell'evoluzione rapida del virus.
Implicazioni per Politiche e Ricerca
Le linee guida per l'uso di sotrovimab variano da paese a paese. Nel Regno Unito, è raccomandato per pazienti che non possono assumere Paxlovid, mentre altri paesi hanno potuto ritirare il supporto per esso a causa di preoccupazioni sulla sua efficacia.
Il nostro studio sottolinea il valore di utilizzare dati sanitari collegati per valutare i trattamenti in modo efficace. La ricerca futura potrebbe beneficiare dall'allineamento della raccolta dati con le informazioni necessarie per condurre analisi solide rapidamente.
Conclusione
In sintesi, l'uso di sotrovimab rispetto a nessun trattamento ha mostrato un rischio ridotto di esiti gravi da COVID-19 durante il periodo BA.1, ma le evidenze erano meno forti durante il periodo BA.2. Non si è visto alcun beneficio con molnupiravir. I tassi complessivi di esiti gravi erano bassi tra i pazienti ad alto rischio, ma è necessaria una considerazione attenta dei potenziali pregiudizi per interpretare completamente i risultati.
Titolo: Effectiveness of Sotrovimab and Molnupiravir in community settings in England across the Omicron BA.1 and BA.2 sublineages: emulated target trials using the OpenSAFELY platform
Estratto: BackgroundThe effectiveness of COVID-19 monoclonal antibody and antiviral therapies against severe COVID-19 outcomes is unclear. Initial benefit was shown in unvaccinated patients and before the Omicron variant emerged. We used the OpenSAFELY platform to emulate target trials to estimate the effectiveness of sotrovimab or molnupiravir, versus no treatment. MethodsWith the approval of NHS England, we derived population-based cohorts of non-hospitalised high-risk individuals in England testing positive for SARS-CoV-2 during periods of dominance of the BA.1 (16/12/2021-10/02/2022) and BA.2 (11/02/2022-21/05/2022) Omicron sublineages. We used the clone-censor-weight approach to estimate the effect of treatment with sotrovimab or molnupiravir initiated within 5 days after positive test versus no treatment. Hazard ratios (HR) for COVID-19 hospitalisation or death within 28 days were estimated using weighted Cox models. ResultsOf the 35,856 [BA.1 period] and 39,192 [BA.2 period] patients, 1,830 [BA.1] and 1,242 [BA.2] were treated with molnupiravir and 2,244 [BA.1] and 4,164 [BA.2] with sotrovimab. The estimated HRs for molnupiravir versus untreated were 1.00 (95%CI: 0.81;1.22) [BA.1] and 1.22 (0.96;1.56) [BA.2]; corresponding HRs for sotrovimab versus untreated were 0.76 (0.66;0.89) [BA.1] and 0.92 (0.79;1.06) [BA.2]. InterpretationCompared with no treatment, sotrovimab was associated with reduced risk of adverse outcomes after COVID-19 in the BA.1 period, but there was weaker evidence of benefit in the BA2 period. Molnupiravir was not associated with reduced risk in either period. FundingUKRI, Wellcome Trust, MRC, NIHR and HDRUK.
Autori: Linda Nab, The OpenSAFELY Collaborative, J. Tazare, B. Zheng, W. J. Hulme, A. C. Green, H. J. Curtis, V. Mahalingasivam, R. Higgins, A. Schultze, K. Bhaskaran, A. Mehrkar, A. L. Schaffer, R. M. Smith, C. Bates, J. Cockburn, J. Parry, F. Hester, S. Harper, R. M. Eggo, A. J. Walker, M. Marks, M. Brown, C. Maringe, C. Leyrat, S. J. Evans, B. Goldacre, B. MacKenna, J. A. Sterne, L. A. Tomlinson, I. J. Douglas
Ultimo aggiornamento: 2023-05-16 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.05.12.23289914
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.05.12.23289914.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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