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# Fisica# Fenomeni astrofisici di alta energia# Astrofisica delle galassie# Strumentazione e metodi per l'astrofisica

La ricerca continua di vita oltre la Terra

Gli scienziati continuano a cercare prove di civiltà extraterrestri nell'universo.

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Indice

La ricerca di segni di vita oltre il nostro pianeta è in corso da più di sessant'anni. Questo campo di studio, conosciuto come la Ricerca di Intelligenza Extraterrestre (SETI), si concentra sul rilevamento di segnali che potrebbero indicare l'esistenza di civiltà avanzate altrove nell'universo. Nonostante gli sforzi, gli scienziati non hanno ancora trovato prove chiare di tali civiltà.

Perché non abbiamo trovato nulla?

La maggior parte delle ricerche si è concentrata su stelle nella nostra galassia, la Via Lattea. Anche se questo ha i suoi vantaggi, limita l'ampiezza della nostra ricerca. Pensala come cercare pesci solo in una piccola pozzanghera invece di esplorare l'immenso oceano che la circonda. Alcuni ricercatori sostengono che potremmo trascurare fonti di segnali potenziali nell'universo più ampio.

Per classificare le civiltà in base al loro uso di energia, gli scienziati usano la Scala di Kardashev. Questa scala ha tre tipi: una civiltà di Tipo I può sfruttare l'energia del proprio pianeta, una civiltà di Tipo II può catturare energia dalla propria stella, e una civiltà di Tipo III può sfruttare l'energia di un'intera galassia. Civiltà avanzate come i Tipi II e III produrrebbero teoreticamente segnali forti che potremmo rilevare con la tecnologia attuale.

Espandere la ricerca

Negli studi recenti, i ricercatori hanno iniziato a guardare oltre la nostra galassia per trovare prove di queste civiltà più avanzate. Hanno utilizzato dati dal progetto Breakthrough Listen, che osserva varie stelle e galassie per segnali potenziali. I ricercatori hanno esaminato le aree attorno alle stelle mirate per stimare quante galassie e, quindi, quanti stelle potrebbero avere la capacità di produrre segnali.

Per determinare quante civiltà potrebbero esistere in queste galassie, hanno calcolato il "tasso di trasmissione". Questo tasso stima quante civiltà potrebbero esserci basandosi sul numero totale di stelle e galassie nei campi osservati.

Sfide nella stima

Nella loro analisi, i ricercatori hanno scoperto che il numero di civiltà capaci di trasmettere segnali è incredibilmente basso. Hanno stimato che per ogni centinaio di trilioni di galassie nelle loro osservazioni, solo una piccola frazione-meno di uno-potrebbe avere la capacità di inviare segnali rilevabili dalla nostra tecnologia.

Hanno utilizzato uno sfondo di galassie nei loro campi di obiettivo per condurre un'analisi più raffinata. Confrontando i loro risultati con cataloghi esistenti di galassie, hanno cercato di avere un'idea migliore del numero di civiltà potenziali entro certe distanze.

Nessun segnale rilevato

Nonostante le ricerche approfondite, non sono stati trovati segnali da queste civiltà avanzate. Studi precedenti hanno riportato simili assenze di segnali radio da galassie vicine, il che suggerisce che se tali civiltà esistono, sono estremamente rare.

Gli scienziati hanno condotto ricerche utilizzando grandi telescopi radio che possono rilevare segnali deboli, concentrandosi su frequenze specifiche che potrebbero avere maggiori probabilità di dare risultati. Per esempio, una frequenza nota come la linea dell'idrogeno neutro è spesso considerata una "frequenza magica" perché è comunemente usata nell'astronomia radio.

Un focus più ampio

Questa ricerca indica che dobbiamo ampliare il nostro focus oltre le stelle nella nostra galassia. Includendo le galassie di sfondo nella ricerca di segnali, i ricercatori hanno la possibilità di tenere conto di un numero maggiore di fonti potenziali.

I ricercatori hanno raccolto e analizzato dati da varie osservazioni con telescopi radio e hanno scoperto che un numero considerevole di stelle di sfondo potrebbe fornire ulteriori spunti. Nei loro studi, hanno identificato centinaia di migliaia di stelle in background, il che potrebbe portare a una comprensione più completa su dove puntare i nostri telescopi.

Conclusione e passi futuri

I risultati suggeriscono che, sebbene le possibilità di trovare una civiltà capace di inviare segnali siano basse, vale la pena continuare la ricerca. Ogni nuova osservazione può fornire dati cruciali che potrebbero migliorare le nostre possibilità di rilevare un segnale.

Alla luce di questi risultati, i ricercatori sottolineano l'importanza di espandere la ricerca attuale per segnali. Considerando non solo la nostra galassia ma anche altre galassie e le loro numerose stelle, possiamo aumentare significativamente la nostra comprensione dell'universo e del potenziale per la vita oltre la Terra.

La ricerca di intelligenza extraterrestre è un forte promemoria del nostro posto nell'universo. Anche di fronte alle sfide, la ricerca di segni di vita incoraggia il progresso scientifico e una comprensione più profonda del nostro ambiente cosmico. Con l'emergere di nuove tecnologie e il miglioramento dei nostri metodi, la possibilità di scoprire vita intelligente nell'universo rimane una prospettiva allettante che continua a ispirare i ricercatori di tutto il mondo.

Fonte originale

Titolo: Upper limits on transmitter rate of extragalactic civilizations placed by Breakthrough Listen observations

Estratto: The Search for Extra-Terrestrial Intelligence (SETI) has been conducted for over sixty years, yet no technosignatures have been identified. Previous studies have focused on stars in our galaxy, with few searches in the extragalactic Universe despite a larger volume being available. Civilizations capable of harvesting energy from a star or a galaxy are classified as KII or KIII on the Kardashev scale, respectively. Technosignatures from such advanced civilizations would be extremely luminous and detectable by current radio telescopes, even from distant galaxies. To explore the frontier of extragalactic SETI, we investigate the likely prevalence of extragalactic civilizations possessing a radio transmitter, known as the transmitter rate, based on observational results from the Breakthrough Listen (BL) observations. We calculated the transmitter rate by considering the background galaxies in the field of view of target stars in BL observations. We used a statistical method to derive the total mass of stars in those background galaxies from a galaxy stellar mass function. Our statistical method suggests that less than one in hundreds of trillions of extragalactic civilizations within 969 Mpc possess a radio transmitter above 7.7$\times$10$^{26}$ W of power, assuming one civilization per one-solar-mass stellar system. Additionally, we cross-matched the BL survey fields with the WISE$\times$SuperCOSMOS Photometric Redshift Catalogue and compared with the statistical method. Our result sets the strictest limits to date on the transmitter rate at such high power levels, emphasizing the high efficiency of searching for radio transmitters in galaxies and the rarity of technologically advanced civilizations in our Universe.

Autori: Yuri Uno, Tetsuya Hashimoto, Tomotsugu Goto, Simon C. -C. Ho, Tzu-Yin Hsu, Ross Burns

Ultimo aggiornamento: 2023-04-08 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://arxiv.org/abs/2304.02756

Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2304.02756

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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