Semplificare l'uso della GPU per le applicazioni legacy
Nuovo metodo permette un accesso più facile alla GPU per software più vecchi.
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Indice
Introduzione
Le unità di elaborazione grafica (GPU) sono diventate essenziali per accelerare compiti di calcolo che richiedono un'elaborazione pesante. Molti programmi più vecchi sono stati creati per le unità di elaborazione centrale (CPU) tradizionali e non funzionano in modo efficiente sulle GPU. Questo articolo parlerà di un nuovo metodo pensato per facilitare agli sviluppatori l'esecuzione di questi programmi più vecchi sulle GPU senza doverli modificare.
L'importanza delle GPU
Le GPU sono preferite per gestire compiti che coinvolgono un sacco di calcoli contemporaneamente. Possono gestire molte operazioni simultanee perché hanno molti core progettati per l'elaborazione parallela. Questo le rende adatte per applicazioni come il rendering grafico, l'apprendimento automatico e le simulazioni scientifiche.
Tuttavia, molte applicazioni più vecchie non sono state create tenendo conto di questa tecnologia. Portare queste applicazioni a usare le GPU può essere un compito complesso e che richiede tempo, spesso richiedendo una profonda comprensione sia del codice originale che della programmazione per GPU.
Sfide nell'uso delle GPU
Usare le GPU per applicazioni legacy presenta alcune sfide:
Identificare il codice da accelerare: Gli sviluppatori devono trovare parti del codice che possono essere eseguite più velocemente su una GPU. Questo potrebbe non essere semplice, specialmente in programmi grandi.
Gestione della memoria: Le GPU hanno la loro memoria, che è separata da quella della CPU. Quando si esegue codice su una GPU, gli sviluppatori devono gestire il movimento dei dati tra questi due spazi di memoria. Questo aggiunge un ulteriore livello di complessità.
Sincronizzazione: La CPU e la GPU possono operare in modo indipendente, quindi gli sviluppatori devono assicurarsi che siano sincronizzate. Questo significa che i dati elaborati sulla GPU devono essere coordinati correttamente con le attività che avvengono sulla CPU.
Compatibilità delle librerie: Alcune funzioni di libreria su cui un programma si basa potrebbero non avere equivalenti diretti sulla GPU. Questo può portare a situazioni in cui gli sviluppatori non possono semplicemente eseguire il codice su una GPU senza modifiche estensive.
Questi fattori contribuiscono alla difficoltà di far funzionare le applicazioni più vecchie sui sistemi moderni delle GPU.
Introduzione del metodo "GPU First"
Per affrontare queste sfide, è stato introdotto un nuovo metodo chiamato "GPU First". Questo metodo consente alle applicazioni legacy CPU di funzionare su GPU senza richiedere modifiche al codice dell'applicazione. Ecco come funziona:
Compilazione automatica: Il metodo GPU First compila automaticamente il codice originale della CPU mirato alla GPU. Questo processo non richiede modifiche al codice sorgente, rendendolo accessibile a sviluppatori che potrebbero non essere esperti nell'elaborazione parallela.
Gestione delle chiamate alle librerie: Il metodo include un modo per gestire le chiamate alle librerie fatte nel codice originale della CPU. Se una funzione di libreria non può essere eseguita sulla GPU, il metodo creerà automaticamente un modo per chiamarla dalla CPU, mantenendo tutto il resto sulla GPU.
Testing semplificato: Con l'approccio GPU First, gli sviluppatori possono facilmente testare le loro applicazioni su hardware GPU reale. Questo consente loro di vedere quanto bene il codice originale si comporta quando viene eseguito in un ambiente diverso.
Performance comparabile: Le valutazioni iniziali dei programmi eseguiti con questo metodo mostrano che le performance possono essere comparabili a quelle delle versioni scaricate manualmente. Questo significa che gli sviluppatori possono ottenere risultati simili ai metodi tradizionali senza lo stesso livello di sforzo.
Valutazione del metodo
L'approccio GPU First è stato testato attraverso varie applicazioni e benchmark per assicurarsi che funzioni efficacemente. Rivediamo alcuni punti chiave di questi test.
Applicazioni Proxy
Il metodo è stato valutato con due applicazioni proxy ad alte prestazioni (HPC). Queste applicazioni sono state selezionate perché rappresentano carichi di lavoro tipici che gli sviluppatori potrebbero incontrare.
I risultati hanno mostrato che l'uso del metodo GPU First ha consentito di eseguire queste applicazioni sulle GPU in modo efficiente, ottenendo risultati comparabili alle versioni progettate specificamente per l'uso della GPU.
Micro Benchmark
Oltre alle applicazioni proxy, sono stati eseguiti anche diversi piccoli benchmark. Questi benchmark sono progettati per testare specifici schemi di codice e caratteristiche di performance.
I benchmark hanno rivelato che l'approccio GPU First potrebbe raggiungere miglioramenti significativi delle performance se confrontato con l'esecuzione della versione CPU. Alcuni test hanno mostrato che le performance potrebbero aumentare notevolmente quando si scaricano determinati compiti sulla GPU.
Benchmark SPEC OMP 2012
I benchmark SPEC OMP 2012 consistono in applicazioni ben note che sono frequentemente utilizzate per valutare le performance negli ambienti di programmazione parallela. L'approccio GPU First è stato applicato a tre benchmark specifici di questo suite.
I risultati hanno indicato che le esecuzioni GPU First si sono comportate in modo simile a quelle delle applicazioni ottimizzate per GPU. Questo ha messo in evidenza la capacità del metodo di facilitare la transizione delle applicazioni legacy alle GPU senza perdere efficienza.
Come funziona il metodo
Ora, vediamo come funziona il metodo GPU First dietro le quinte.
Compilazione per GPU
Il cuore del metodo GPU First si trova nel suo processo di compilazione. Quando l'applicazione originale della CPU viene compilata, il sistema la traduce in un formato adatto per la GPU.
Questo processo di compilazione include:
- Identificare e elaborare cicli e funzioni nel codice originale che possono essere eseguiti in parallelo.
- Configurare un ambiente di runtime sulla GPU che mimica l'applicazione originale senza richiedere modifiche al codice.
Chiamate Procedurali Remote (RPC)
Una delle caratteristiche migliori di questo metodo è l'uso delle Chiamate Procedurali Remote (RPC). Questo è come l'approccio gestisce le funzioni che non possono essere eseguite direttamente sulla GPU. Ecco come funziona:
Identificazione delle funzioni non disponibili: Quando il codice compilato cerca di chiamare una funzione non disponibile sulla GPU, il sistema traduce automaticamente questa chiamata in un RPC.
Gestione dei dati: I dati necessari vengono trasferiti tra GPU e CPU come parte di questo processo. Questo assicura che la funzione originale possa ancora funzionare correttamente, anche se viene eseguita sulla CPU.
Esecuzione e restituzione: Una volta che la CPU completa la funzione, restituisce il risultato alla GPU, permettendo al programma originale di continuare senza problemi.
Gestione della memoria
La gestione della memoria è una parte cruciale del metodo GPU First. Per garantire un'operazione fluida, il sistema deve gestire come i dati si spostano tra la memoria della CPU e quella della GPU. Ecco una breve panoramica:
Trasferimento dei dati: Il metodo gestisce automaticamente il movimento dei dati, trasferendo i dati necessari alla GPU prima dell'esecuzione e poi di nuovo alla CPU quando necessario.
Uso efficiente della memoria: Tracciando quali dati sono necessari e quando, il metodo GPU First riduce i trasferimenti di dati non necessari, contribuendo a mantenere le performance.
Vantaggi del metodo GPU First
Il metodo GPU First offre diversi vantaggi che semplificano il lavoro con le applicazioni legacy:
Complessi ridotti: Gli sviluppatori non hanno più bisogno di avere una conoscenza approfondita della programmazione per GPU. Il metodo gestisce automaticamente molti dettagli complessi.
Tempo di sviluppo più rapido: Poiché non è necessario modificare il codice sorgente originale, gli sviluppatori possono testare e distribuire rapidamente le applicazioni sulle GPU, accelerando i cicli di sviluppo.
Ampia applicabilità: Il metodo può funzionare con un'ampia gamma di applicazioni legacy, rendendolo versatile per diversi scenari di programmazione.
Performance migliorate: Utilizzando efficacemente le capacità della GPU, le applicazioni possono funzionare in modo significativamente più veloce, sfruttando appieno l'hardware moderno.
Limitazioni e lavoro futuro
Sebbene il metodo GPU First mostri promesse, non è senza le sue sfide. Ecco alcune limitazioni e miglioramenti pianificati:
Gestione di funzioni di libreria complesse: Anche se il sistema può gestire molte chiamate a librerie, alcune funzioni complesse presentano ancora sfide. Il lavoro futuro mira a migliorare come queste funzioni sono gestite nell'ambiente GPU.
Esecuzione multi-team: Le attuali implementazioni si concentrano su singoli team di thread. Sono previsti miglioramenti per consentire una migliore distribuzione dei carichi di lavoro tra più team, il che potrebbe portare a ulteriori guadagni di performance.
Supporto per più tipi di dati: Man mano che il sistema si sviluppa, l'obiettivo è aumentare il supporto per vari tipi di dati e strutture per ampliare ulteriormente la sua applicabilità.
Conclusione
Il metodo GPU First rappresenta un passo avanti significativo nel rendere la programmazione per GPU più accessibile, specialmente per le applicazioni legacy più vecchie. Compilando automaticamente queste applicazioni per l'uso della GPU senza richiedere modifiche al codice, questo metodo offre un approccio semplificato e user-friendly.
Con risultati promettenti provenienti da vari test e benchmark, GPU First è pronto ad aiutare gli sviluppatori a sfruttare la potenza delle moderne GPU senza la ripida curva di apprendimento tipicamente associata agli sforzi di porting manuali. Questo approccio ha un grande potenziale per futuri progressi nell'elaborazione ad alte prestazioni, rendendo più facile per più persone trarre vantaggio dalle capacità delle GPU.
Titolo: GPU First -- Execution of Legacy CPU Codes on GPUs
Estratto: Utilizing GPUs is critical for high performance on heterogeneous systems. However, leveraging the full potential of GPUs for accelerating legacy CPU applications can be a challenging task for developers. The porting process requires identifying code regions amenable to acceleration, managing distinct memories, synchronizing host and device execution, and handling library functions that may not be directly executable on the device. This complexity makes it challenging for non-experts to leverage GPUs effectively, or even to start offloading parts of a large legacy application. In this paper, we propose a novel compilation scheme called "GPU First" that automatically compiles legacy CPU applications directly for GPUs without any modification of the application source. Library calls inside the application are either resolved through our partial libc GPU implementation or via automatically generated remote procedure calls to the host. Our approach simplifies the task of identifying code regions amenable to acceleration and enables rapid testing of code modifications on actual GPU hardware in order to guide porting efforts. Our evaluation on two HPC proxy applications with OpenMP CPU and GPU parallelism, four micro benchmarks with originally GPU only parallelism, as well as three benchmarks from the SPEC OMP 2012 suite featuring hand-optimized OpenMP CPU parallelism showcases the simplicity of porting host applications to the GPU. For existing parallel loops, we often match the performance of corresponding manually offloaded kernels, with up to 14.36x speedup on the GPU, validating that our GPU First methodology can effectively guide porting efforts of large legacy applications.
Autori: Shilei Tian, Tom Scogland, Barbara Chapman, Johannes Doerfert
Ultimo aggiornamento: 2023-06-26 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2306.11686
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2306.11686
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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