Funzioni di Perdita Avanzate per Reti Neurali
Nuove funzioni di perdita migliorano la classificazione delle immagini nelle reti neurali.
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Indice
- Perché le nuove funzioni di perdita sono importanti?
- Gli obiettivi principali dello studio
- La ricerca di nuove funzioni di perdita
- Lavori precedenti nella ricerca delle funzioni di perdita neurali
- Il metodo dietro la ricerca
- Controllo dell'integrità delle funzioni di perdita
- Utilizzo di un algoritmo genetico
- La funzione surrogata
- Risultati del processo evolutivo
- Test della generalizzazione su diversi dataset
- Conclusione e direzioni future
- Fonte originale
Le reti neurali di solito imparano a classificare le immagini concentrandosi su un tipo specifico di matematica chiamata cross-entropia. Questa matematica aiuta le reti a indovinare quale possa essere l'etichetta corretta per un'immagine. Però, spesso controlliamo quanto bene queste reti funzionano guardando la loro accuratezza. Questa differenza indica che potrebbero esserci opzioni migliori per le funzioni di perdita, che aiutano a guidare il processo di apprendimento. Questa ricerca si concentra sulla ricerca di una nuova funzione di perdita che possa facilmente sostituire la cross-entropia nelle reti neurali focalizzate sulla classificazione delle immagini.
Perché le nuove funzioni di perdita sono importanti?
Quando le reti neurali vengono addestrate per classificare le immagini, di solito minimizzano la cross-entropia. La cross-entropia misura quanto i risultati previsti siano simili ai risultati effettivi. Il modello aggiusta le proprie previsioni sulla base di questa misura per migliorare l'accuratezza. Però, non c'è una connessione perfetta tra la minimizzazione della cross-entropia e il raggiungimento della massima accuratezza. Quindi, vale la pena indagare altre potenziali funzioni di perdita che potrebbero portare a una maggiore accuratezza quando vengono utilizzate in compiti di classificazione.
Gli obiettivi principali dello studio
In questo studio, volevamo trovare una funzione di perdita per grandi reti neurali, specificamente quelle con milioni di parametri. Il nostro approccio ha coinvolto l'uso del dataset CIFAR-10, che contiene varie immagini usate per l'addestramento e il test. Abbiamo progettato un nuovo spazio per esplorare varie opzioni di funzioni di perdita e abbiamo usato un metodo chiamato evoluzione regolarizzata, che simula la selezione naturale, per guidare la nostra ricerca. Dopo aver identificato potenziali nuove funzioni di perdita, le abbiamo testate su diverse architetture e dataset per vedere quanto bene si generalizzavano.
La ricerca di nuove funzioni di perdita
Abbiamo proposto un nuovo spazio di ricerca per esplorare potenziali funzioni di perdita. Questo spazio di ricerca è come un parco giochi per diverse operazioni matematiche che possono essere combinate in vari modi. Incoraggiando la diversità nei tipi di funzioni di perdita che esploriamo, volevamo scoprire nuove funzioni che potessero superare la tradizionale cross-entropia.
Dopo aver stabilito il nostro nuovo spazio di ricerca, abbiamo trovato diverse funzioni di perdita che potrebbero essere usate come alternative alla cross-entropia. Abbiamo chiamato queste nuove funzioni di perdita NeuroLoss1, NeuroLoss2 e NeuroLoss3. Quando testate contro la cross-entropia, queste funzioni hanno performato meglio in termini di accuratezza media nei test nella maggior parte degli esperimenti.
Lavori precedenti nella ricerca delle funzioni di perdita neurali
Prima della nostra ricerca, erano già stati fatti alcuni lavori sulla ricerca di nuove funzioni di perdita. Quest'area è nota come Ricerca di Funzioni di Perdita Neurali (NLFS). I ricercatori hanno usato tecniche come la programmazione genetica (GP) per creare nuove funzioni di perdita per compiti come il riconoscimento di oggetti e la segmentazione delle immagini. Tuttavia, questo studio si è concentrato specificamente sulla classificazione delle immagini e mirava ad espandere il lavoro precedente utilizzando più operazioni e migliorando l'approccio generale alla ricerca.
Il metodo dietro la ricerca
Per creare il nostro spazio di ricerca, abbiamo usato un metodo di grafico computazionale. Questo comporta la creazione di una struttura che collega varie operazioni e input per formare una funzione di perdita. Assicurandoci che il nostro spazio di ricerca permettesse una varietà di operazioni, volevamo scoprire nuove funzioni di perdita potenzialmente migliori.
Abbiamo inizializzato le nostre funzioni di perdita selezionando casualmente operazioni da un insieme che includeva sia funzioni unarie (con un solo input) che binarie (con due input). Campionando le connessioni e le operazioni in questo modo, speravamo di coprire un'ampia gamma di potenziali funzioni di perdita.
Controllo dell'integrità delle funzioni di perdita
Per garantire che le funzioni di perdita che abbiamo creato fossero valide e utili, abbiamo implementato un controllo dell'integrità. Questo controllo esaminava le connessioni e le operazioni per confermare che le funzioni di perdita risultanti non portassero a errori matematici o ridondanza. Se una funzione di perdita non superava il test di integrità, veniva ri-inizializzata per assicurarsi che solo le funzioni valide progredissero nel processo evolutivo.
Utilizzo di un algoritmo genetico
Abbiamo incorporato un algoritmo genetico per esplorare il nostro spazio di ricerca. In questo algoritmo, selezionavamo le funzioni di perdita in base a quanto bene performavano, permettendo alle funzioni con le migliori performance di riprodursi ed evolversi ulteriormente. Questo metodo imitava la selezione naturale, dove solo i tratti più forti vengono trasmessi alla generazione successiva. Incorporando processi di mutazione e selezione, miravamo a creare funzioni di perdita che migliorassero col tempo.
La funzione surrogata
Data la sfida di addestrare direttamente grandi reti neurali, abbiamo utilizzato una funzione surrogata. Questa è un modello più semplice che può essere addestrato più rapidamente, permettendoci di testare quanto bene performano le nuove funzioni di perdita senza bisogno di risorse extensive. Abbiamo scelto un modello specifico chiamato EfficientNetV2Small, che è conosciuto per la sua accuratezza ed efficienza, per servire come nostra funzione surrogata.
Risultati del processo evolutivo
Dopo aver eseguito il nostro processo evolutivo per un lungo periodo, abbiamo scoperto diverse funzioni di perdita che hanno superato le performance della cross-entropia. In particolare, NeuroLoss1, NeuroLoss2 e NeuroLoss3 si sono distinti come sostituti che potrebbero essere usati direttamente nei compiti di classificazione delle immagini. Le funzioni di perdita finali spesso coinvolgevano la scalatura delle previsioni di un certo valore e l'incorporazione di calcoli logaritmici.
Test della generalizzazione su diversi dataset
Per valutare quanto bene le nostre nuove funzioni di perdita si generalizzassero, le abbiamo testate su vari dataset e architetture. Abbiamo usato diverse immagini, modelli e tecniche di addestramento per valutare le loro performance. Attraverso test esaustivi, abbiamo trovato che NeuroLoss1 e NeuroLoss3 hanno costantemente superato la cross-entropia nella maggior parte degli scenari.
Conclusione e direzioni future
Questo studio ha introdotto con successo nuove funzioni di perdita che offrono alternative valide alla cross-entropia per la classificazione delle immagini nelle reti neurali. Lo spazio di ricerca e i metodi proposti possono aprire la strada a future ricerche sulle funzioni di perdita in altre aree, come il rilevamento di anomalie e i compiti di regressione. La ricerca riguardo l'NLFS è ancora in evoluzione e ottimizzare e comprendere queste nuove funzioni di perdita è un passo importante per migliorare le capacità delle reti neurali.
In sintesi, i nostri risultati sottolineano l'importanza di esplorare approcci matematici diversi per addestrare le reti neurali. Man mano che il campo avanza, l'incorporazione di nuove funzioni di perdita potrebbe portare a miglioramenti significativi in accuratezza ed efficienza in varie applicazioni nel machine learning.
Titolo: Neural Loss Function Evolution for Large-Scale Image Classifier Convolutional Neural Networks
Estratto: For classification, neural networks typically learn by minimizing cross-entropy, but are evaluated and compared using accuracy. This disparity suggests neural loss function search (NLFS), the search for a drop-in replacement loss function of cross-entropy for neural networks. We apply NLFS to image classifier convolutional neural networks. We propose a new search space for NLFS that encourages more diverse loss functions to be explored, and a surrogate function that accurately transfers to large-scale convolutional neural networks. We search the space using regularized evolution, a mutation-only aging genetic algorithm. After evolution and a proposed loss function elimination protocol, we transferred the final loss functions across multiple architectures, datasets, and image augmentation techniques to assess generalization. In the end, we discovered three new loss functions, called NeuroLoss1, NeuroLoss2, and NeuroLoss3 that were able to outperform cross-entropy in terms of a higher mean test accuracy as a simple drop-in replacement loss function across the majority of experiments.
Autori: Brandon Morgan, Dean Hougen
Ultimo aggiornamento: 2024-01-30 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2403.08793
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2403.08793
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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