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# Fisica# Esperimento nucleare# Strumentazione e rivelatori

Progressi nelle Misure delle Reazioni Fotonucleari

Un nuovo metodo per misurare le reazioni fotonucleari usando un acceleratore di elettroni.

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Misurare quanto è probabile che si verifichi un certo tipo di reazione nucleare è fondamentale per vari settori, inclusi applicazioni mediche, ingegneria e astrofisica. Queste misurazioni aiutano a progettare schermature radiologiche, calcolare dosi per trattamenti e garantire la sicurezza nelle strutture nucleari. Questo articolo discute un metodo sviluppato per misurare le sezioni di reazione fotonucleare usando un acceleratore di elettroni.

Che cosa sono le Reazioni fotonucleari?

Una reazione fotonucleare si verifica quando fotoni ad alta energia interagiscono con i nuclei atomici e li fanno reagire. Questo processo è importante per produrre alcuni Isotopi utilizzati in medicina e ricerca. Le interazioni mostrano solitamente un modello distintivo, specialmente un picco chiamato risonanza dipolo gigante (GDR). A certe energie, il comportamento dei nuclei cambia, il che può essere sfruttato a nostro favore nelle misurazioni.

La necessità di misurazioni precise

Misurazioni accurate delle reazioni fotonucleari sono fondamentali. Supportano la progettazione di misure di sicurezza per reattori, terapie mediche e altro. Con i nuovi acceleratori di elettroni compatti ora disponibili, misurare queste reazioni è diventato più accessibile.

L'acceleratore di elettroni al METAS

L'Istituto Federale di Metrologia Svizzero (METAS) ospita un acceleratore di elettroni microtron. Questa struttura può produrre fasci di elettroni di diverse energie, essenziali per condurre esperimenti legati alle reazioni fotonucleari. L'acceleratore funziona generando elettroni ad alta energia diretti verso un bersaglio per produrre fotoni.

Panoramica del metodo di misurazione

Il processo prevede di misurare l'attività degli isotopi prodotti durante le reazioni. Conoscendo le caratteristiche del fascio di fotoni, si può determinare quante reazioni si sono verificate. I risultati degli esperimenti condotti al METAS mostrano che il metodo può misurare con precisione le Sezioni trasversali relative a queste interazioni.

Processo sperimentale

Impostazione del dispositivo

Il microtron al METAS è impostato per accelerare elettroni e indirizzarli su un materiale bersaglio, tipicamente oro. Quando gli elettroni collidono con questo bersaglio, producono uno spettro di energie fotoniche. Questi fotoni poi interagiscono con i nuclei nei bersagli d'oro.

Gestione dei prodotti

Dopo aver esposto i bersagli d'oro ai fotoni, il passo successivo è misurare gli isotopi creati nella reazione. Questo viene fatto con un rilevatore di Germanio ad Alta Purezza (HPGe), che cattura i raggi gamma emessi dagli isotopi in decadimento.

Analisi del flusso di fotoni

La quantità di fotoni generati dall'acceleratore di elettroni varia in base all'energia utilizzata e al tipo di bersaglio. Le simulazioni Monte Carlo aiutano a prevedere la fluente di fotoni, che ci dice quanti fotoni sono disponibili per l'interazione.

Raccolta dati

Durante l'esperimento, vengono registrati vari parametri, inclusi il peso del bersaglio e la quantità di carica nel fascio di elettroni. Questi dati aiutano a calcolare quante reazioni si sono verificate durante l'esposizione.

Sfide e soluzioni

Misurazione delle sezioni trasversali

Determinare la sezione trasversale non è semplice. L'energia fotonica deve essere ben compresa. Poiché lo spettro energetico può variare, vengono utilizzati aggiustamenti attenti e metodi come il fitting bayesiano per estrarre risultati significativi.

Gestione delle incertezze

Vari fattori possono introdurre incertezze nelle misurazioni, che spaziano dalla qualità del fascio al comportamento dei bersagli. Il metodo si basa sia su esperimenti accurati sia su simulazioni per minimizzare queste incertezze.

Risultati e scoperte

Gli esperimenti al METAS hanno dimostrato con successo la metodologia per misurare le reazioni fotonucleari. I risultati si allineano bene con valori noti da studi precedenti, confermando l'accuratezza delle misurazioni ottenute dal microtron.

Direzioni future

Questa tecnica di misurazione può essere applicata a una gamma di reazioni fotonucleari. I ricercatori sono particolarmente interessati a esplorare isotopi che possono essere prodotti su scala più ampia per applicazioni mediche. Affinando la metodologia e potenzialmente utilizzando fasci di energia più elevata, potrebbe essere possibile aumentare sia l'efficienza che l'accuratezza di queste misurazioni.

Conclusione

Lo studio rivela un metodo robusto per misurare le sezioni trasversali delle reazioni fotonucleari utilizzando un acceleratore di elettroni. Questo metodo ha il potenziale di migliorare la nostra comprensione delle reazioni nucleari e può essere applicato in vari campi scientifici, in particolare in medicina e sicurezza energetica. Con miglioramenti continui e ulteriori studi, le possibilità per applicazioni pratiche nella produzione di radionuclidi sembrano promettenti.

Fonte originale

Titolo: Methodology for measuring photonuclear reaction cross sections with an electron accelerator based on Bayesian analysis

Estratto: Accurate measurements of photonuclear reaction cross sections are crucial for a number of applications, including radiation shielding design, absorbed dose calculations, reactor physics and engineering, nuclear safeguard and inspection, astrophysics, and nuclear medicine. Primarily motivated by the study of the production of selected radionuclides with high-energy photon beams (mainly 225Ac, 47Sc, and 67Cu), we have established a methodology for the measurement of photonuclear reaction cross sections with the microtron accelerator available at the Swiss Federal Institute of Metrology (METAS). The proposed methodology is based on the measurement of the produced activity with a High Purity Germanium (HPGe) spectrometer and on the knowledge of the photon fluence spectrum through Monte Carlo simulations. The data analysis is performed by applying a Bayesian fitting procedure to the experimental data and by assuming a functional trend of the cross section, in our case a Breit-Wigner function. We validated the entire methodology by measuring a well-established photonuclear cross section, namely the 197Au({\gamma},n)196Au reaction. The results are consistent with those reported in the literature.

Autori: Saverio Braccini, Pierluigi Casolaro, Gaia Dellepiane, Christian Kottler, Matthias Lüthi, Lorenzo Mercolli, Peter Peier, Paola Scampoli, Andreas Türler

Ultimo aggiornamento: 2023-09-20 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://arxiv.org/abs/2309.11270

Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2309.11270

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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