Migliorare la cura dei pazienti con la valutazione dei segni vitali
Uno studio mostra i vantaggi di controllare i segni vitali prima delle visite dal dottore.
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Indice
Controllare i segni vitali dei pazienti è una parte fondamentale della sanità, specialmente per chi ha bisogno urgente di cure. I segni vitali offrono ai dottori un modo chiaro per monitorare la salute di un paziente. La sicurezza è una priorità assoluta nella sanità, e gli studi hanno dimostrato che controlli regolari dei segni vitali aiutano a garantire la sicurezza dei pazienti e riducono le possibilità di gravi problemi. Quindi, verificare regolarmente questi segni è cruciale per consentire ai fornitori di assistenza sanitaria di intervenire prontamente quando necessario.
Nonostante i benefici noti dei controlli dei segni vitali, molte strutture sanitarie impegnate faticano a farlo a causa della mancanza di personale. Gli studi hanno indicato che aggiungere le valutazioni dei segni vitali a ogni visita può creare problemi per le pressioni già esistenti nel sistema sanitario. Ad esempio, un sondaggio recente ha mostrato che i medici di base controllano i segni vitali solo in circa il 30% degli appuntamenti, impiegando in media tre minuti per ogni valutazione. Questo significa che i medici di base a tempo pieno possono passare oltre 100 ore all'anno semplicemente a misurare i segni vitali.
Il controllo dei segni vitali può anche portare a quella che è nota come "ipertensione da camice bianco", dove i pazienti possono mostrare letture di pressione alta a causa dello stress di essere in un contesto clinico. La ricerca ha scoperto che i controlli dei segni vitali a volte non sono apprezzati dai medici, non vengono registrati in modo affidabile e le informazioni raccolte possono essere considerate poco importanti. Questo può portare a problemi, poiché non seguire le procedure corrette per il controllo dei segni vitali può significare che seri problemi di salute potrebbero rimanere inosservati.
Per affrontare questi problemi, è stato condotto uno studio per introdurre una nuova procedura chiamata Valutazione dei Segni Vitali Pre-Clinici (PCVSA) in un centro sanitario affollato. In questo contesto, un Assistente di Cure Primarie (PCA) ha controllato i segni vitali di ogni paziente mentre attendeva di vedere il medico. Il PCA ha creato un rapporto su questi segni vitali e lo ha inviato al medico prima che il paziente entrasse nella stanza di consultazione, consentendo al dottore di concentrarsi di più sulle decisioni informate.
Progetto dello Studio
Lo studio ha utilizzato un mix di metodi, tra cui calcoli temporali per il PCVSA e sondaggi o interviste con le persone coinvolte. L'obiettivo era valutare quanto fosse fattibile e accettabile la nuova procedura secondo un quadro specifico. Questo quadro considerava vari fattori come se gli interessati trovassero utile la nuova procedura, se fosse richiesta e quanto fosse pratico attuarla.
Impostazione e Partecipanti
Lo studio si è svolto in un centro sanitario affollato a Dublino, in Irlanda, per tre giorni. Lo studio ha coinvolto sia il personale che lavorava nella pratica, sia circa 20 pazienti che si erano presentati per le loro visite mediche regolari. Sono stati stabiliti criteri specifici per determinare quali pazienti potessero partecipare allo studio. Questi includevano:
- Avere più di 18 anni.
- Essere in grado di dare consenso informato.
- Visitare il medico per un problema di salute fisica nuovo o in corso.
I pazienti giudicati troppo malati per aspettare il medico sono stati esclusi dallo studio.
Reclutamento dei pazienti
I pazienti sono stati reclutati mentre si trovavano alle loro visite programmate dal medico. Quando si sono registrati, il receptionist li ha informati riguardo il nuovo studio e ha fornito loro un foglio esplicativo. Il PCA ha assistito i pazienti con eventuali domande, e membri del team di studio erano disponibili per dare ulteriori dettagli. Ai pazienti è stata data la possibilità di portare a casa il foglio informativo se volevano riflettere sulla partecipazione prima di decidere.
Reclutamento del Personale
Anche i membri del personale sono stati invitati a partecipare. Se sceglievano di partecipare, ricevevano informazioni sullo studio e avevano l'opportunità di discuterne con il team di ricerca prima di firmare un modulo di consenso.
Durante la valutazione, ogni paziente riceveva un adesivo identificativo unico che aiutava a tenere traccia di quando si presentavano per il controllo dei segni vitali. Il PCA chiamava ogni paziente in un ufficio privato dove venivano misurati segni vitali come temperatura, pressione sanguigna, livelli di ossigeno, frequenza cardiaca e respirazione. Se qualche lettura era fuori norma, venivano effettuate ulteriori valutazioni.
Una volta che il PCA aveva controllato i segni vitali, i risultati venivano inviati al medico prima che il paziente passasse alla consultazione. Ai pazienti veniva anche chiesto di scansionare il loro adesivo identificativo all'inizio e alla fine del tempo trascorso con il medico per monitorare il tempo totale speso.
Raccolta Dati
Dopo il completamento del PCVSA, sia i pazienti che il medico compilavano brevi questionari sulle loro esperienze. Ai pazienti veniva chiesto riguardo la loro età, sesso e se trovavano utile o positivo il controllo dei segni vitali. Il questionario del medico si concentrava su quanto fosse benefico il PCVSA per le loro consultazioni.
Sono state anche condotte interviste approfondite con il personale della pratica per ottenere ulteriori informazioni sulla loro esperienza con il nuovo processo. Questo approccio ha fornito informazioni preziose su come funzionava la procedura e se fosse efficace in un contesto sanitario affollato.
Risultati
Un totale di 36 pazienti erano programmati durante il periodo dello studio, ma alcuni non hanno partecipato a causa di cancellazioni o altri motivi. Di quelli che si sono presentati, una significativa maggioranza ha deciso di partecipare. La demografia dei pazienti partecipanti mostrava che la maggior parte erano donne e che erano generalmente di età media.
Il tempo impiegato dal PCA per ogni valutazione dei segni vitali è stato di poco più di due minuti, mentre gli incontri faccia a faccia con il medico sono durati circa nove minuti. La maggior parte dei pazienti ha avuto un'opinione positiva riguardo l'esperienza e ha dichiarato che sarebbe stata felice di avere i segni vitali controllati a ogni visita.
I medici di base hanno anche riferito di sentirsi meglio nelle interazioni con i pazienti grazie alla disponibilità dei dati sui segni vitali. Hanno concordato che questo li ha aiutati a impegnarsi meglio con i pazienti e ha fornito informazioni sulle condizioni dei pazienti prima ancora che iniziassero le consultazioni.
Feedback del Personale
Le interviste con il personale hanno rivelato diversi temi chiave. Per cominciare, hanno concordato sul fatto che il nuovo processo migliorava il coinvolgimento dei pazienti e rendeva le consultazioni più efficienti. I partecipanti hanno osservato che conoscere in anticipo i segni vitali dei pazienti li ha aiutati a fornire cure migliori e a rispondere più efficacemente alle preoccupazioni dei pazienti.
La semplicità e la rapidità del PCVSA hanno anche suggerito che potrebbe facilmente adattarsi alla pratica regolare, permettendo potenzialmente a più medici di base di vedere più pazienti in un giorno. Tuttavia, il personale ha anche sottolineato che potrebbero essere necessari più operatori per gestire i compiti aggiuntivi di effettuare valutazioni dei segni vitali insieme alle loro responsabilità attuali.
Sebbene ci fossero alcune sfide, in particolare con le barriere linguistiche durante il consenso dei pazienti, il feedback complessivo sia del personale che dei pazienti è stato favorevole. Hanno espresso soddisfazione riguardo il processo e i suoi potenziali benefici per le pratiche sanitarie future.
Conclusioni
Lo studio ha evidenziato quanto possano essere preziose le valutazioni dei segni vitali in un contesto di medicina generale. L'iniziativa PCVSA ha mostrato buona potenzialità per migliorare le cure ai pazienti, identificare prima i problemi di salute e migliorare il flusso di lavoro e la gestione del tempo per i fornitori di assistenza sanitaria. Ha anche indicato che valutazioni ripetute dei segni vitali potrebbero portare a una migliore comunicazione tra pazienti e personale sanitario.
In generale, il feedback ha suggerito che avere una valutazione pre-clinica dei segni vitali potrebbe essere una aggiunta favorevole alle pratiche generali, aiutando a migliorare l'esperienza complessiva sia per i pazienti che per i professionisti medici. Si raccomanda ulteriori ricerche per esplorare e confermare ulteriormente i benefici di questo approccio, specialmente in diversi ambienti sanitari.
Titolo: Assessing the feasibility and acceptability of a pre-clinic vital signs assessment in primary care: a pilot study.
Estratto: BackgroundVital signs assessment can be crucial. However, such assessments are time-consuming and so are not always prioritised. Measuring vital signs before doctor visits may therefore be an effective and efficient strategy. We piloted a pre-clinic vital signs assessment (PCVSA) within a primary care centre to determine its feasibility and acceptability. MethodsA mixed methods cross-sectional design was piloted. Study participants included adult patients and practice staff. Patients had vital signs assessed by a Primary Care Assistant before GP visits. Data collected concerned participants study engagement, the timings of PCVSA / GP visits, and surveys / interviews investigating participants experiences. ResultsSixteen patients and four staff participated. The mean PCVSA was 2mins23secs (SD = 38.8) and the mean GP visit was 9mins21secs (SD = 252.4). Patients said the PCVSA was a Positive experience (87%), Helpful (81%), Valuable (44%), and Interesting (38%). The GP said the PCVSA was either Helpful (n=8, 54%) or Extremely Helpful (n=7, 47%) in each of their consultations, and that it improved engagement with 80% of patients, allowed them to spend more time gaining understanding of the conditions of 93% of patients, and enhanced productivity in 73% of consultations. The GP strongly agreed that collecting PCVSA data before appointments would benefit patients over time. Qualitative interviews with practice staff yielded three themes: (1) Improved patient engagement and efficient consultation, (2) Time-saving potential, and (3) Practicing in general practice and associated challenges. ConclusionThe PCVSA pilot showed good feasibility and acceptability as indicated by high participant engagement, short PCVSA and GP visit times (albeit GP visit times did not measure non-patient facing clinical activity), and positive feedback from patients and staff. Introducing PCVSA in healthcare settings may have potential in terms of improving the standard and efficiency of care. Author summaryChecking vital signs is important for patient care, as it helps doctors assess, monitor, and make clinical decisions. However, it is often overlooked to save time for other tasks considered more urgent. A new approach called pre-clinic vital signs assessment (PCVSA), where patients vital signs are measured before their one-on-one visit with the doctor, may help address this issue. This study tested the PCVSA at a primary care centre in Dublin, Ireland, to see if it could improve care quality, save time, and be accepted by both staff and patients. On average, the PCVSA took 2 minutes and 23 seconds, while the typical doctor visit lasted 9 minutes and 21 seconds. Most patients and staff saw the PCVSA as useful, highlighting its benefits for better patient-doctor communication and timesaving. Some concerns were raised about the extra demand it might place on clinic resources. Overall, the findings suggest that PCVSA could positively impact the quality and efficiency of care in primary care settings, with future research needed to explore its benefits in larger and more varied clinics.
Autori: John Broughan, S. McMahon, S. Gordon, N. Ravichandran, D. Bailey, J. Grant, G. McCombe, J. Sheil, W. Cullen
Ultimo aggiornamento: 2024-10-22 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.10.20.24315845
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.10.20.24315845.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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