Proteggere i Dati nel Cloud: Il Modello MAIDS
MAIDS offre sicurezza proattiva per i dati nel cloud contro accessi non autorizzati.
Kishu Gupta, Deepika Saxena, Rishabh Gupta, Ashutosh Kumar Singh
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Indice
Nel mondo di oggi, molte aziende stanno spostando i loro dati e applicazioni nel cloud. Questo cambiamento offre vari vantaggi, come una grande capacità di archiviazione e un facile accesso ai dati da qualsiasi luogo. Tuttavia, con questa comodità arriva anche un rischio significativo: la possibilità di accessi non autorizzati a informazioni sensibili da parte di agenti malintenzionati. Questi agenti possono abusare o diffondere dati, creando un'urgenza per misure di sicurezza efficaci. Questa situazione ha portato alla creazione di un nuovo modello specificamente progettato per migliorare la sicurezza dei dati negli ambienti cloud.
La necessità di sicurezza nel cloud
Il cloud computing ha trasformato il modo in cui le organizzazioni memorizzano e condividono i dati. Con il 94% delle organizzazioni che ora si affidano ai servizi cloud, è fondamentale riconoscere i rischi associati. La comodità dello storage cloud può far sentire i proprietari dei dati a disagio, specialmente quando si tratta di informazioni riservate o sensibili. Una volta che i dati vengono caricati sul cloud, i proprietari perdono il controllo diretto su di essi, il che può portare a preoccupazioni su chi può accedere alle loro informazioni.
Negli ultimi anni, il numero delle Violazioni dei dati è aumentato, con significativi incrementi sia nelle dimensioni che nei costi di questi incidenti. Per affrontare queste sfide, le organizzazioni devono non solo rispondere alle violazioni dei dati, ma anche adottare misure proattive per prevenirle prima che si verifichino.
Identificazione degli agenti malintenzionati
Per affrontare il problema delle violazioni dei dati, è essenziale identificare potenziali agenti malintenzionati prima che accedano a dati sensibili. Sono già in atto varie strategie, come il watermarking e approcci basati sulla probabilità, ma questi metodi spesso reagiscono dopo che una violazione è avvenuta. Ciò di cui c'è davvero bisogno è un modello che possa prevedere e identificare proattivamente gli agenti malintenzionati.
Il modello MAIDS: un approccio proattivo
Per rispondere a queste pressanti preoccupazioni di sicurezza, è stato sviluppato il modello di Sicurezza dei Dati basato sull'Identificazione degli Agenti Malintenzionati (MAIDS). Questo modello innovativo utilizza un algoritmo di machine learning noto come XGBoost per classificare gli agenti come "malintenzionati" o "non malintenzionati". Valutando i Parametri di Sicurezza e il comportamento degli agenti prima di concedere l'accesso ai dati, MAIDS mira a proteggere dati cruciali da perdite e accessi non autorizzati.
Come funziona MAIDS
Il modello MAIDS opera in due parti principali: l'unità di Stima dell'Idoneità dell'Agente (AEE) e l'unità di Predizione degli Agenti Malintenzionati basata su XGBoost (XC-MAP). L'unità AEE valuta vari parametri di sicurezza relativi alla richiesta di dati di ciascun agente. Basandosi su queste informazioni, genera punteggi che indicano se un agente è probabile che agisca in modo malevolo.
L'unità XC-MAP prende le intuizioni raccolte dall'AEE e le utilizza per prevedere se un agente rappresenta un rischio. Addestrandosi continuamente con nuovi dati, l'unità XC-MAP diventa più brava a identificare gli agenti malintenzionati col passare del tempo.
Caratteristiche chiave di MAIDS
Questo modello vanta diverse caratteristiche uniche che lo distinguono dagli approcci esistenti:
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Identificazione proattiva: A differenza dei sistemi tradizionali che reagiscono solo alle violazioni dei dati, MAIDS prevede il comportamento malevolo prima che accada.
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Valutazione completa: Il modello tiene conto di molti parametri di sicurezza quando valuta la richiesta di un agente, risultando in un'analisi approfondita.
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Elevati punteggi di prestazione: MAIDS ha dimostrato risultati impressionanti in termini di accuratezza, precisione, richiamo e punteggi F1, spesso superando il 95% in queste aree.
Il flusso operativo di MAIDS
Il flusso operativo del modello MAIDS è semplice. I proprietari dei dati caricano le loro informazioni nel cloud. Quando un agente richiede l'accesso ai dati, MAIDS valuta quella richiesta sulla base del comportamento e delle azioni storiche dell'agente. Solo quando l'analisi conferma che l'agente è affidabile, il modello consente l'accesso ai dati.
Questa valutazione sistematica aiuta a prevenire l'accesso non autorizzato pur consentendo agli utenti legittimi di ottenere le informazioni di cui hanno bisogno.
Valutazione delle prestazioni
Le prestazioni del modello MAIDS sono state rigorosamente testate attraverso vari esperimenti. I risultati mostrano costantemente che il modello può prevedere agenti malintenzionati con alta accuratezza. Infatti, lo studio ha dimostrato miglioramenti nelle prestazioni in termini di accesso ai dati autorizzati, precisione, richiamo e punteggi F1 rispetto ai metodi all'avanguardia.
Confronto di MAIDS con gli approcci esistenti
Rispetto ad altri modelli progettati per identificare agenti malintenzionati, MAIDS si distingue per la sua natura proattiva. Molti modelli esistenti aspettano che si verifichi una violazione prima di identificare il colpevole, mentre MAIDS si concentra sulla prevenzione di tali violazioni attraverso un'analisi avanzata del comportamento.
Per illustrare la sua efficacia, MAIDS è stato confrontato con diversi altri modelli utilizzando vari parametri. I risultati hanno rivelato che MAIDS ha performato meglio in termini di accuratezza, richiamo e precisione, rendendolo una scelta affidabile per le organizzazioni che cercano di proteggere i propri dati nel cloud.
L'importanza della sicurezza dei dati
Con le violazioni dei dati che diventano sempre più comuni, è vitale per le organizzazioni dare priorità alla sicurezza dei dati. Implementando soluzioni come il modello MAIDS, le aziende possono proteggersi meglio contro potenziali minacce. La natura proattiva di MAIDS offre alle organizzazioni tranquillità, assicurando che i dati sensibili rimangano al sicuro.
Conclusione
Man mano che sempre più aziende si rivolgono al cloud per le loro esigenze di archiviazione, la domanda di soluzioni efficaci per la sicurezza dei dati continuerà a crescere. Il modello MAIDS presenta una risposta convincente a queste sfide. Con la sua capacità di prevedere comportamenti malevoli prima che si verifichino, MAIDS fornisce uno strato necessario di protezione che i modelli tradizionali semplicemente non possono offrire.
Concentrandosi su misure proattive e valutazioni complete, il modello MAIDS consente alle organizzazioni di proteggere i propri dati cruciali da violazioni sia intenzionali che non intenzionali. Il futuro della sicurezza dei dati nel cloud potrebbe dipendere da soluzioni innovative come MAIDS, quindi è ora di abbracciare questo nuovo approccio.
Direzioni future
Guardando avanti, c'è una grande opportunità per migliorare ulteriormente il modello MAIDS. Miglioramenti continui nel machine learning e nell'analisi comportamentale possono portare a previsioni e misure di sicurezza ancora migliori. Sarà anche importante adattare il modello a diversi ambienti cloud e tipi di dati, mantenendo gli stessi elevati standard di sicurezza.
In definitiva, l'obiettivo è garantire che la protezione dei dati tenga il passo con le sfide in evoluzione del mondo digitale. Mentre navighiamo nelle complessità della condivisione dei dati nel cloud, modelli come MAIDS saranno essenziali per aiutare le organizzazioni a rimanere sicure ed efficienti.
In un mondo in cui ogni azienda può beneficiare dell'assistenza cloud, ricordiamo: mentre condividere dati può essere un gioco da ragazzi, tenerli al sicuro non dovrebbe essere un pensiero secondario.
Titolo: MAIDS: Malicious Agent Identification-based Data Security Model for Cloud Environments
Estratto: With the vigorous development of cloud computing, most organizations have shifted their data and applications to the cloud environment for storage, computation, and sharing purposes. During storage and data sharing across the participating entities, a malicious agent may gain access to outsourced data from the cloud environment. A malicious agent is an entity that deliberately breaches the data. This information accessed might be misused or revealed to unauthorized parties. Therefore, data protection and prediction of malicious agents have become a demanding task that needs to be addressed appropriately. To deal with this crucial and challenging issue, this paper presents a Malicious Agent Identification-based Data Security (MAIDS) Model which utilizes XGBoost machine learning classification algorithm for securing data allocation and communication among different participating entities in the cloud system. The proposed model explores and computes intended multiple security parameters associated with online data communication or transactions. Correspondingly, a security-focused knowledge database is produced for developing the XGBoost Classifier-based Malicious Agent Prediction (XC-MAP) unit. Unlike the existing approaches, which only identify malicious agents after data leaks, MAIDS proactively identifies malicious agents by examining their eligibility for respective data access. In this way, the model provides a comprehensive solution to safeguard crucial data from both intentional and non-intentional breaches, by granting data to authorized agents only by evaluating the agents behavior and predicting the malicious agent before granting data.
Autori: Kishu Gupta, Deepika Saxena, Rishabh Gupta, Ashutosh Kumar Singh
Ultimo aggiornamento: Dec 18, 2024
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2412.14490
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2412.14490
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
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