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# Scienze della salute# Epidemiologia

Età, colesterolo e rischio di malattie cardiache

La ricerca mostra come l'età influisca sul legame tra colesterolo, BMI e malattie cardiache.

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L'impatto del colesteroloL'impatto del colesterolosui cuori che invecchianocardiache.peso influenzano il rischio di malattieL'età cambia come il colesterolo e il
Indice

Con l'avanzare dell'età, le persone hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie coronariche (CHD). Due fattori importanti che possono influenzare questo rischio sono il Colesterolo LDL (LDLc) e l'indice di massa corporea (BMI). Il colesterolo LDL è spesso definito "cattivo" e è legato a problemi cardiaci, mentre il BMI è una misura che aiuta a capire se una persona è sottopeso, in forma, sovrappeso o obesa in base alla sua altezza e peso.

Sia il colesterolo alto che l'obesità hanno una situazione curiosa nota come il "paradosso dell'obesità". Questo paradosso significa che le persone obese o con colesterolo alto potrebbero mostrare tassi aumentati di alcune malattie, ma sorprendentemente, a volte hanno tassi di mortalità più bassi. Questo scenario solleva domande su come questi due fattori, LDLc e BMI, interagiscano con la salute in base all'età.

La Connessione Tra Età, LDLc e BMI

Ricerche recenti indicano che il colesterolo LDL e il BMI non si comportano sempre allo stesso modo in termini di rischi per la salute. Gli studi mostrano che, nelle persone oltre i 60 anni, la relazione prevista tra BMI e colesterolo LDL si indebolisce. Questo indica che l'impatto di questi due fattori sulla salute può cambiare man mano che invecchiamo.

Alcuni studi hanno esaminato come il colesterolo LDL influisca sulla CHD, ma i risultati variano e ci sono informazioni limitate su come l'età influenzi il legame tra BMI e CHD. Pertanto, c'è bisogno di ulteriori ricerche per capire come LDLc e BMI influenzino separatamente il rischio di CHD man mano che le persone invecchiano.

Perché Questa Ricerca È Importante

Con un numero crescente di persone che affrontano colesterolo alto e obesità, capire come questi due fattori influenzino la salute del cuore in diverse età è fondamentale. Questa conoscenza può aiutare a identificare strategie specifiche per età per ridurre il colesterolo LDL e controllare il peso, portando a migliori risultati per la salute.

L'obiettivo di questa ricerca è vedere come il colesterolo LDL e il BMI influenzano il rischio di sviluppare CHD dalla mezza età fino alla vita successiva. Lo studio considera anche altri fattori come il sesso, i Disturbi Metabolici e l'uso di farmaci per abbassare il colesterolo per vedere come possano cambiare gli effetti di LDLc e BMI sul rischio di malattie cardiache.

Il Design dello Studio

La ricerca ha utilizzato dati dal UK Biobank, che include oltre 500.000 residenti di età compresa tra 38 e 73 anni nel Regno Unito. I partecipanti hanno completato sondaggi sulla salute, hanno subito misurazioni fisiche e hanno fornito campioni di sangue tra il 2006 e il 2010. Coloro che avevano una storia di CHD, quelli che non avevano seguito il monitoraggio per almeno 180 giorni o quelli con dati mancanti su colesterolo o misurazioni fisiche sono stati esclusi dallo studio. Alla fine, oltre 368.000 partecipanti sono stati analizzati.

Valutazione delle Misurazioni della Salute

Il peso e l'altezza dei partecipanti sono stati misurati per calcolare il loro BMI. Sono stati raccolti campioni di sangue per analizzare i livelli di colesterolo. I ricercatori hanno seguito protocolli rigorosi per garantire l'accuratezza di queste misurazioni.

Sono stati raccolti dati sullo stile di vita dei partecipanti, comprese le abitudini di fumo, l'assunzione di alcol e l'attività fisica, tramite questionari. Inoltre, sono state raccolte informazioni su altre condizioni di salute come l'ipertensione e il diabete per valutare la salute metabolica.

Identificare i Risultati Sanitari

Il focus principale della ricerca era lo sviluppo di nuovi casi di CHD e attacchi di cuore (infarto miocardico). Questi sono stati monitorati utilizzando cartelle cliniche e condizioni di salute riportate dai partecipanti, garantendo che i dati fossero affidabili.

Analisi dei Dati

I ricercatori hanno analizzato i dati per vedere come il colesterolo LDL e il BMI fossero legati al rischio di sviluppare CHD in diverse fasce di età. Hanno esaminato partecipanti da sotto i 50 anni fino a quelli di 65 anni e oltre. L'analisi ha rivelato alcuni schemi chiave.

Lo studio ha trovato che gli adulti più anziani mostravano un'associazione più debole tra alto colesterolo LDL e rischio di CHD rispetto ai più giovani. Al contrario, la relazione tra BMI e rischio di CHD rimaneva costante in tutte le fasce di età. Questo significa che con l'età, il pericolo legato al colesterolo LDL alto diminuisce, mentre i rischi associati a un BMI più elevato non cambiano.

Il Ruolo del Sesso e della Salute Metabolica

Lo studio ha anche esaminato come il sesso e lo stato di salute metabolica influenzassero la relazione tra colesterolo, peso e malattie cardiache. È emerso che gli uomini avevano un legame più forte tra alto colesterolo LDL e CHD rispetto alle donne. Questo suggerisce che gestire i livelli di colesterolo potrebbe essere particolarmente importante per gli uomini.

In termini di salute metabolica, la relazione tra colesterolo LDL e rischio di malattie cardiache era più pronunciata nelle persone senza disturbi metabolici rispetto a quelle con tali disturbi. I ricercatori non hanno trovato differenze significative nella relazione tra BMI e rischio di malattie cardiache in base alla salute metabolica.

Uso dei Farmaci e Risultati Sanitari

Lo studio ha esaminato anche l'impatto dei farmaci per abbassare il colesterolo. I giovani adulti che non assumevano questi farmaci mostravano un rischio maggiore di malattie cardiache associato all'alto colesterolo LDL. Tuttavia, gli adulti più anziani che assumevano questi farmaci non mostravano la stessa associazione, indicando che i farmaci potrebbero cambiare il paesaggio del rischio nelle popolazioni più anziane.

Riepilogo dei Risultati

La ricerca ha dimostrato che sia il colesterolo LDL che il BMI sono importanti per comprendere il rischio di sviluppare CHD. Tuttavia, agiscono in modo diverso in base all'età dell'individuo. Con l'innalzarsi dell'età, l'effetto dannoso del colesterolo LDL alto sul rischio di malattie cardiache si indebolisce, mentre il rischio associato a un BMI più elevato rimane stabile. Questo suggerisce che mantenere un peso sano è cruciale per la salute del cuore, specialmente per gli adulti più anziani.

Inoltre, lo studio indica che la gestione del colesterolo potrebbe dover iniziare a un'età più giovane per prevenire efficacemente le malattie cardiache. Per gli anziani, concentrarsi sul controllo del peso potrebbe essere più critico poiché gestire il colesterolo potrebbe non dare gli stessi benefici che ha nei più giovani.

Implicazioni per la Ricerca Futura

C'è ancora molto da imparare su come età, sesso e salute metabolica influenzino la relazione tra colesterolo LDL, BMI e malattie cardiache. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi su fasce di età più anziane per vedere come questi fattori interagiscono e su popolazioni diverse per garantire che i risultati possano essere generalizzati a diversi gruppi demografici.

In conclusione, riconoscere i diversi effetti del colesterolo LDL e del BMI sul rischio di CHD è fondamentale per creare strategie sanitarie mirate. Comprendendo queste relazioni, possiamo anticipare meglio i benefici per la salute derivanti dalla gestione del colesterolo e del peso man mano che le persone invecchiano, portando a migliori risultati per la salute del cuore in generale.

Fonte originale

Titolo: Differential age-specific effects of LDL cholesterol and body mass index on the risk of coronary heart disease.

Estratto: BackgroundLow-density lipoprotein cholesterol (LDLc) and body mass index (BMI) are not always correlated and their relationship is probably dependent on age, indicating differential age-specific effects of these two factors on health outcomes. We thus aimed to discriminate the effects of LDLc and BMI on the risk of coronary heart disease (CHD) across different age groups. MethodsThis is a prospective cohort study of 368,274 participants aged 38-73 years and free of CHD at baseline. LDLc and BMI were measured at baseline, and incident CHD was the main outcome. Cox proportional hazards model and restricted cubic spline (RCS) regression were used to estimate hazard ratio (HR) and 95% confidence interval (CI) of exposure on CHD. ResultsSimilar relationships of LDLc and BMI with CHD risk were observed in overall population but in differential age-specific patterns. Across the age groups of =65 years, the LDLc-CHD association diminished with the adjusted HRs decreasing from 1.35, 1.26, 1.19, 1.11 to 1.08; while no declining trend was found in BMI-CHD relationship with the adjusted HRs of 1.15, 1.11, 1.12, 1.13 and 1.15, respectively. The interaction and mediation between LDLc and BMI on CHD risk were only present at young-age groups. And the LDLc-CHD but not BMI-CHD association was dependent on sex, metabolic syndrome and lipid-lowering drugs use. ConclusionThere were differential age-specific effects of LDLc and BMI on the risk of developing CHD, calling for future efforts to discriminate the age-different benefits from lipids management or weight control on the primary prevention for CHD. Clinical Perspective What Is New?O_LIThis study shows, for the first time, that there were differential age-specific effects of LDLc and BMI on the risk of developing coronary heart disease (CHD), in which the LDLc-CHD association diminished with increasing age while no declining trend was found in BMI-CHD relationship. C_LIO_LIThe interaction and mediation between LDLc and BMI on the risk of coronary heart disease were only present in young adults. C_LI What Are the Clinical Implications?O_LIFuture efforts are called to discriminate the age-different benefits from lipids management or weight control on the primary prevention for CHD. C_LIO_LIFindings from this study highlighted that lipids management at young age was expected to have a much more favorable benefit in CHD prevention; and weight control shouldnt be overlooked, especially for elderly adults, as lipid-lowering therapy might not contribute to the reduction of obesity-related CHD. C_LI

Autori: Wuqing Huang, J. Xiao, L. Chen, W. Ye

Ultimo aggiornamento: 2023-02-23 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.02.21.23286273

Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.02.21.23286273.full.pdf

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia medrxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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