Morti Eccedenti Durante la Pandemia di COVID-19: Uno Studio
Questo studio esamina i decessi in eccesso legati al COVID-19 e ai fattori di salute sottostanti.
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Indice
La pandemia di COVID-19 ha causato più morti del previsto in molte zone del mondo. Queste morti inaspettate, conosciute come Morti in eccesso, sono state osservate in vari luoghi e tra diversi gruppi di persone, specialmente gli anziani. Mentre molte di queste morti sono state causate direttamente dal virus, altri fattori legati alla pandemia, come problemi di accesso alle cure sanitarie e gestione della salute personale, hanno anche avuto un ruolo significativo. Inoltre, le interruzioni nella società hanno probabilmente contribuito a problemi come overdose, suicidi e crimine violento.
Il rischio di morire per COVID-19 e gli effetti della pandemia dipendono da diversi fattori, tra cui la salute generale di una persona. Per capire veramente perché ci siano state morti in eccesso durante questo periodo, è fondamentale guardare a informazioni dettagliate sugli individui piuttosto che solo a dati di gruppo. La maggior parte degli studi si è concentrata su tendenze generali nei decessi, confrontando i numeri con ciò che ci si aspettava prima della pandemia.
Collegando questi dati generali con informazioni individuali più specifiche, i ricercatori possono comprendere meglio cosa ha portato alle morti in eccesso. Tuttavia, i metodi precedenti potrebbero aver trascurato fattori individuali importanti che potrebbero aiutare a migliorare le iniziative sanitarie future. Utilizzando dati di un ampio sistema sanitario, i ricercatori possono colmare questa lacuna e scoprire quali gruppi specifici di persone hanno subito il maggior numero di morti in eccesso.
Fonte dei Dati
Negli Stati Uniti, il Dipartimento per gli Affari dei Veterani (VA) fornisce assistenza a circa 9 milioni di veterani ogni anno. Questa assistenza è registrata in un sistema elettronico di cartelle cliniche, che raccoglie informazioni quotidianamente. Questi dati includono demografia, visite mediche, diagnosi, risultati di laboratorio e registri di morte.
Lo studio attuale ha ricevuto approvazione dai necessari comitati di revisione e segue le leggi sulla privacy sanitaria. La segnalazione del disegno dello studio ha rispettato linee guida specifiche per gli studi osservazionali.
Disegno dello Studio e Popolazione
Questo studio ha analizzato un gruppo di pazienti di 18 anni e oltre che erano attivi nel sistema sanitario VA dal 1 marzo 2018 al 28 febbraio 2022. I ricercatori hanno valutato i dati per due anni prima della pandemia e due anni durante la pandemia. Hanno identificato pazienti che ricevevano assistenza in base a codici diagnostici specifici e hanno raccolto dati per comprendere i cambiamenti nel tempo. I decessi sono stati compilati utilizzando registri ospedalieri e registri di morte.
Lo studio si è concentrato su caratteristiche che possono contribuire alle morti legate al COVID-19, inclusa la demografia come età, sesso, razza e posizione. Inoltre, hanno valutato lo stato di salute dei pazienti utilizzando misure specifiche di Fragilità e Problemi di salute esistenti.
Caratteristiche della Popolazione Studiata
Durante il periodo pre-pandemia, più di 5,9 milioni di pazienti erano idonei al follow-up. La maggior parte di questi pazienti ha continuato a ricevere assistenza durante la pandemia. L'età mediana era di circa 66 anni, con una maggioranza di uomini e una parte significativa che si identificava come bianca o nera. Molti pazienti vivevano nel sud degli Stati Uniti e in aree urbane.
In termini di salute, più della metà dei pazienti è stata classificata nel gruppo di fragilità più basso, mentre una percentuale inferiore era nel livello di fragilità più alto. Molti pazienti non avevano problemi di salute registrati, mentre altri avevano vari gradi di problemi di salute.
Risultati sulla Mortalità in Eccesso
Dai dati raccolti, i ricercatori hanno scoperto che ci sono state più morti durante la pandemia rispetto al periodo pre-pandemia. Il tasso complessivo di mortalità in eccesso era di 10 morti per ogni 1.000 pazienti, per un totale di oltre 103.000 morti in eccesso. Aggiustando solo per età, si è registrato un aumento del 27% del tasso di mortalità durante la pandemia, che è leggermente sceso al 25% dopo aver considerato demografia, fragilità e problemi di salute dei pazienti.
Analisi dei Sottogruppi di Morti in Eccesso
Analizzando diversi gruppi di età, si è rivelato che i tassi più alti di morti in eccesso erano tra quelli di 85 anni e oltre. Al contrario, il numero maggiore di morti in eccesso si è verificato tra quelli di 65-74 anni. Curiosamente, i pazienti più giovani di 18-44 anni hanno avuto il maggiore aumento relativo nel rischio di morte durante la pandemia.
Guardando a razza ed etnia, le morti in eccesso sono state più comuni tra i pazienti bianchi. Tuttavia, i tassi più alti di mortalità in eccesso sono stati osservati tra i pazienti indigeni americani e nativi dell’Alaska, indicando la necessità di interventi sanitari mirati per questi gruppi.
I pazienti classificati come i più fragili avevano i tassi di mortalità più alti, mentre il gruppo con la fragilità più bassa aveva il numero maggiore di morti in eccesso. Lo stesso schema è stato osservato per i pazienti con condizioni di salute croniche, dove quelli con meno problemi di salute hanno registrato un aumento maggiore nei tassi di mortalità.
Analisi Secondarie
Esaminando condizioni di salute specifiche, i pazienti con demenza hanno mostrato sia il tasso di mortalità in eccesso più alto sia il maggiore aumento nel rischio di morte durante la pandemia. Al contrario, i pazienti con diabete hanno avuto il numero totale più alto di morti in eccesso.
I dati hanno mostrato che oltre 626.000 pazienti avevano casi confermati di COVID-19. Dopo aver considerato solo i pazienti senza COVID-19 registrato, l'aumento del rischio di mortalità è rimasto alto, indicando che altri fattori hanno contribuito alle morti in eccesso oltre il virus stesso.
Importanza dei Dati a Livello Individuale
Questo studio ha sfruttato dati dettagliati sulla salute individuale per fornire intuizioni sulla mortalità in eccesso legata alla pandemia di COVID-19. Le ricerche precedenti spesso utilizzavano dati di popolazione ampi, limitando la capacità di comprendere lo stato di salute sottostante dei gruppi colpiti.
I risultati hanno evidenziato che, sebbene i pazienti anziani e quelli con condizioni croniche abbiano affrontato il maggior numero di morti in eccesso, gli individui più giovani con meno problemi di salute hanno sperimentato i maggiori aumenti relativi nel rischio di mortalità. Comprendere questi schemi può aiutare i professionisti della salute e i responsabili politici a meglio prepararsi per future crisi sanitarie.
Conclusioni e Implicazioni
Lo studio ha mostrato differenze significative nelle tendenze di mortalità tra vari gruppi a rischio durante la pandemia. L'aumento dei tassi di mortalità è stato generalmente più piccolo per coloro con problemi di salute esistenti e livelli di fragilità a causa già di tassi di mortalità di base elevati in quei gruppi. Tuttavia, l'incremento assoluto della mortalità è stato maggiore tra queste popolazioni più vulnerabili.
Queste informazioni evidenziano la complessità nella gestione dei rischi per la salute durante una pandemia. Sottolineano la necessità di strategie sanitarie su misura che considerino sia le caratteristiche individuali che le tendenze complessive della popolazione. Le soluzioni a lungo termine dovrebbero concentrarsi sulla soddisfazione dei bisogni specifici di vari gruppi per migliorare i risultati sanitari, specialmente durante future crisi sanitarie.
In generale, le intuizioni dello studio sono fondamentali per comprendere l'impatto della pandemia di COVID-19 e prepararsi a sfide simili in futuro.
Titolo: Absolute and relative excess mortality across demographic and clinical subgroups during the COVID-19 pandemic: an individual-level cohort study from a nationwide healthcare system of US Veterans
Estratto: BackgroundMost analyses of excess mortality during the COVID-19 pandemic have employed aggregate data. Individual-level data from the largest integrated healthcare system in the US may enhance understanding of excess mortality. MethodsWe performed an observational cohort study following patients receiving care from the Department of Veterans Affairs (VA) between 1 March 2018 and 28 February 2022. We estimated excess mortality on an absolute scale (i.e., excess mortality rates, number of excess deaths), and a relative scale by measuring the hazard ratio (HR) for mortality comparing pandemic and pre-pandemic periods, overall, and within demographic and clinical subgroups. Comorbidity burden and frailty were measured using the Charlson Comorbidity Index and Veterans Aging Cohort Study Index, respectively. ResultsOf 5,905,747 patients, median age was 65.8 years and 91% were men. Overall, the excess mortality rate was 10.0 deaths/1000 person-years (PY), with a total of 103,164 excess deaths and pandemic HR of 1.25 (95% CI 1.25-1.26). Excess mortality rates were highest among the most frail patients (52.0/1000 PY) and those with the highest comorbidity burden (16.3/1000 PY). However, the largest relative mortality increases were observed among the least frail (HR 1.31, 95% CI 1.30-1.32) and those with the lowest comorbidity burden (HR 1.44, 95% CI 1.43-1.46). ConclusionsIndividual-level data offered crucial clinical and operational insights into US excess mortality patterns during the COVID-19 pandemic. Notable differences emerged among clinical risk groups, emphasising the need for reporting excess mortality in both absolute and relative terms to inform resource allocation in future outbreaks. KEY MESSAGESO_LIMost analyses of excess mortality during the COVID-19 pandemic have focused on evaluations of aggregate data, which may miss important individual-level drivers of excess mortality that may serve as future targets for improvement initiatives. C_LIO_LIUsing individual-level data from a national integrated healthcare system, we estimated absolute and relative excess mortality and number of excess deaths overall and within demographic and clinical subgroups. C_LIO_LIAbsolute rates of excess mortality were typically highest in groups where the baseline rate of mortality was higher; namely in older age groups and among those with more comorbidities and higher levels of physiologic frailty. C_LIO_LIRelative measures of excess mortality were typically greatest among younger age groups and among those with lower physiologic frailty and fewer comorbidities. C_LIO_LIRelative measures of excess mortality attenuated but remained elevated after censoring follow-up at first documented SARS-CoV-2 infection or COVID-19, suggesting that factors beyond SARS-CoV-2 infection contributed to the observed excess mortality during the pandemic. C_LI
Autori: Christopher T. Rentsch, D. M. Weinberger, K. Bhaskaran, C. Korves, B. P. Lucas, J. A. Columbo, A. Vashi, L. Davies, A. C. Justice
Ultimo aggiornamento: 2023-05-16 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.05.12.23289900
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.05.12.23289900.full.pdf
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