Il viaggio della terapia antiretrovirale in Sudafrica
Panoramica dei progressi nel trattamento dell'HIV e delle sfide ancora da affrontare in Sudafrica.
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Indice
- Ospedalizzazione e Rischi per la Salute
- Cambiamenti nell'Accesso alla Cura dell'HIV
- Fonti Dati e Metodi di Ricerca
- Risultati Chiave su Cure dell'HIV e Tendenze di Ospedalizzazione
- Salute al Momento della Presentazione e Rischio di Ospedalizzazione
- Cambiamenti nella Qualità dell'Assistenza
- Implicazioni per le Cure Future
- Conclusione
- Fonte originale
Dal 2004, il Sudafrica ha avviato un programma per fornire terapia antiretrovirale (ART) alle persone che vivono con l'HIV. Questo programma è diventato il più grande al mondo, con circa 5,1 milioni di adulti che hanno ricevuto ART entro il 2020. Grazie a questo trattamento diffuso, c'è stata una significativa diminuzione di malattie e morti legate all'HIV. La necessità di ospedalizzazione a causa dell'HIV è diminuita, ma alcune persone si presentano ancora tardi per il trattamento e non sempre seguono la loro terapia, portando a problemi di salute continui.
Ospedalizzazione e Rischi per la Salute
Quando le persone che vivono con l'HIV vengono ricoverate in ospedale, spesso significa che ci sono seri problemi di salute. In Sudafrica, coloro che sono gravemente malati e necessitano di ospedalizzazione hanno un tasso di mortalità a sei mesi tra il 18 e il 31% dopo aver lasciato l'ospedale. I ricoveri per il trattamento dell'HIV possono anche essere costosi, con un costo medio di oltre $1.000 per ammissione.
Nonostante i progressi nel trattamento, molte persone non cercano ancora assistenza in tempo utile e l'aderenza all'ART rimane irregolare. Questo significa che alcuni individui continuano a fronteggiare notevoli sfide per la salute legate all'HIV, il che potrebbe portare a ricoveri che avrebbero potuto essere evitati.
Cambiamenti nell'Accesso alla Cura dell'HIV
Quando il Sudafrica ha avviato il suo programma ART, il governo offriva assistenza gratuita per l'HIV negli ospedali. Con l'aumento delle persone che cercavano trattamento e la diminuzione dei costi dei farmaci, il governo ha spostato molti servizi per l'HIV nelle cliniche comunitarie. Questo cambiamento mirava a facilitare l'accesso alle cure per le persone che vivono nelle aree rurali.
Negli anni, i criteri di idoneità per l'ART si sono ampliati, permettendo a più individui di iniziare il trattamento indipendentemente dal loro stato di salute immunitaria. Entro il 2015, quasi tutti i sudafricani vivevano a breve distanza da una struttura che offriva ART.
Fonti Dati e Metodi di Ricerca
Per capire le tendenze nei ricoveri ospedalieri per le persone che vivono con l'HIV, i ricercatori hanno utilizzato dati del National Health Laboratory Service (NHLS). Questo servizio si occupa di tutto il monitoraggio di laboratorio per le cure pubbliche dell'HIV nel paese. I ricercatori hanno analizzato persone che avevano almeno un test di laboratorio per i conteggi CD4 (una misura della salute immunitaria) o cariche virali (la quantità di HIV nel sangue) tra il 2004 e il 2017.
Collegando i registri del NHLS, i ricercatori hanno creato una coorte nazionale di HIV, che ha permesso loro di analizzare la salute degli individui che ricevevano assistenza per l'HIV. Lo studio ha incluso adulti over 18 che avevano almeno un test di laboratorio pertinente durante quel periodo.
Risultati Chiave su Cure dell'HIV e Tendenze di Ospedalizzazione
Lo studio ha rivelato una tendenza generale all'aumento dei pazienti che ricevono assistenza nelle cliniche comunitarie, mentre il numero di pazienti che cercano assistenza negli ospedali è diminuito nel tempo. Tuttavia, circa il 60% dei pazienti riceveva ancora assistenza negli ospedali quando il programma è iniziato.
Tra il 2004 e il 2008, c'è stato un iniziale aumento dei ricoveri. Tuttavia, è iniziata una diminuzione a partire dal 2010. Il rischio di ospedalizzazione tra i pazienti di età compresa tra 25 e 45 anni ha visto riduzioni significative, indicando che i giovani adulti, che costituiscono la maggior parte dei pazienti con HIV, hanno beneficiato di più dall'accesso migliorato al trattamento.
Al contrario, c'è stato un aumento dei ricoveri tra i pazienti più anziani durante questo periodo. Fattori come l'invecchiamento della popolazione e l'impatto dei farmaci antirretrovirali a lungo termine possono aver contribuito a questo aumento.
Salute al Momento della Presentazione e Rischio di Ospedalizzazione
Lo studio ha esaminato lo stato di salute degli individui al momento della presentazione per le cure dell'HIV. Coloro con conteggi CD4 più bassi all'arrivo avevano una maggiore probabilità di essere ricoverati entro due anni. Negli anni, i pazienti tendevano a entrare in cura con conteggi CD4 più sani, il che significa che in media erano in migliori condizioni di salute quando iniziavano il trattamento.
I ricercatori hanno scoperto che i pazienti ricoverati avevano conteggi CD4 significativamente più bassi e cariche virali più alte rispetto a quelli che non erano stati ricoverati. Questo evidenzia l'importanza di entrare in cura prima e mantenere la salute durante il trattamento.
Cambiamenti nella Qualità dell'Assistenza
Il rischio di ospedalizzazione tra i pazienti stabilizzati sull'ART è diminuito drasticamente dal 2004 al 2014. Questo può essere attribuito ai miglioramenti nel trattamento. I nuovi regimi ART sono meno tossici, e i pazienti ora devono prendere solo una pillola al giorno invece di più farmaci.
Tuttavia, dal 2012 in poi, c'è stata una leggera ripresa del rischio di ospedalizzazione. L'adeguamento per stato di salute e altri fattori ha mostrato che alcuni di questi cambiamenti potrebbero essere attribuiti a come l'assistenza veniva fornita negli ospedali e possibilmente a una maggiore capacità di trattare i pazienti.
Implicazioni per le Cure Future
Anche con i progressi nel trattamento dell'HIV, un numero significativo di pazienti entra in cura con conteggi CD4 molto bassi, il che suggerisce che c'è ancora lavoro da fare in termini di diagnosi precoce e accesso alle cure. L'assistenza che ricevono i pazienti più anziani è ancora una preoccupazione, dato che sono più propensi a essere ricoverati.
L'aumento dei tassi di ospedalizzazione alla fine del periodo di studio potrebbe suggerire che gli ospedali potrebbero registrare più casi di pazienti marginalmente più sani. Questo potrebbe indicare un cambiamento nell'utilizzo delle cure ospedaliere piuttosto che un aumento di problemi di salute gravi.
Conclusione
Lo sforzo del Sudafrica di ampliare l'ART ha portato a successi evidenti, incluso un calo delle cure ospedaliere e dei ricoveri. Anche se ci sono chiari miglioramenti nei risultati di salute, un numero considerevole di pazienti affronta ancora sfide.
Concentrarsi continuamente su test precoci, trattamento e adesione all'ART sarà fondamentale per ridurre ulteriormente i tassi di ospedalizzazione tra le persone che vivono con l'HIV. Inoltre, devono essere sviluppate strategie per affrontare le esigenze specifiche dei pazienti più anziani che potrebbero avere altre condizioni di salute insieme alla loro terapia per l'HIV.
Man mano che il panorama delle cure per l'HIV continua a evolversi, sarà necessario monitorare attentamente le tendenze nella salute dei pazienti e nelle Ospedalizzazioni per garantire che l'assistenza di qualità rimanga accessibile a tutti.
Titolo: The fall -- and rise -- in hospital-based care for people with HIV in South Africa: 2004-2017
Estratto: BackgroundART scale-up has reduced HIV mortality in South Africa. However, less is known about trends in hospital-based HIV care, which is costly and may indicate HIV-related morbidity. MethodsWe assessed trends in hospital-based HIV care using a novel database: the National Health Laboratory Service (NHLS) National HIV Cohort. Our study included all adults [≥]18 years receiving care in South Africas public sector HIV program from 2004 to 2017 with at least one CD4 count/viral load test in the NHLS database. We compared trends in the number of patients presenting for and receiving HIV care by facility type: hospitals vs. primary care clinics. We then assessed trends and predictors of incident hospitalization, defined as 2 or more hospital-based lab tests taken within 7 days. Finally, we assessed whether trends in incident hospitalizations could be explained by changes in patient demographics, CD4 counts, or facility type at presentation. ResultsData were analyzed on 9,624,951 patients. The percentage of patients presenting and receiving HIV care at hospitals (vs. clinics) declined over time, from approximately 60% in 2004 to 15% in 2017. Risk of hospitalization declined for patients entering care between 2004-2012 and modestly increased for patients entering care after 2012. The risk of hospitalization declined the most in age groups most affected by HIV. Over time, patients presented with higher CD4 counts and were more likely to present at clinics, and these changes explained almost half the decline in hospitalizations. ConclusionsThe percentage of HIV care provided in hospitals declined as patients presented in better health and as treatment was increasingly managed at clinics. However, there may still be opportunities to reduce incident hospitalizations in people with HIV. FundingThis work was supported by grant R01AI152149 from the National Institute of Allergy and Infectious Diseases. NIH had no role in study design, data collection and analysis, decision to publish, or preparation of the manuscript.
Autori: Evelyn Lauren, K. Shumba, M. P. Fox, W. MacLeod, W. Stevens, K. Mlisana, J. Bor, D. Onoya
Ultimo aggiornamento: 2023-06-20 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.06.12.23291312
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.06.12.23291312.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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