La rappresentanza nel giornalismo scientifico è importante
Esaminando l'impatto del genere e delle origini dei nomi nella copertura delle notizie scientifiche.
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Indice
Il giornalismo scientifico ha un ruolo fondamentale nel far capire alla gente le nuove scoperte scientifiche e i loro effetti. Funziona da ponte tra i ricercatori e il pubblico, aiutando entrambi a capire argomenti complessi. Tuttavia, è importante riconoscere che il modo in cui la scienza viene trattata nei media può a volte favorire certi gruppi rispetto ad altri.
L'importanza della rappresentanza
La copertura della scienza influisce su chi viene visto come scienziato ed esperto nel campo. Questa riconoscenza può aiutare a mettere in luce persone che spesso rimangono nell'ombra o rinforzare Pregiudizi esistenti su chi è considerato credibile. I giornalisti si affidano spesso a Fonti per le loro storie, e queste scelte possono influenzare le percezioni della gente. Se i giornalisti citano prevalentemente certi gruppi demografici, può distorcere la comprensione pubblica di chi contribuisce alla scienza.
Rappresentanza di Genere nel giornalismo scientifico
Le ricerche hanno mostrato che c'è spesso un divario di genere in chi viene citato nelle notizie scientifiche. Studi indicano che tra il 17% e il 40% delle fonti in vari media stampati erano donne per diversi decenni. In alcuni campi, come la salute e le notizie internazionali, questa percentuale era ancora più bassa. Sebbene ci si sia concentrati sulle disparità di genere, è importante considerare altri fattori demografici, come le origini dei nomi, che possono influenzare come si sviluppa la rappresentanza nel giornalismo scientifico.
Pregiudizi sistemici e i loro effetti
Il giornalismo scientifico non esiste nel vuoto; riflette le questioni più ampie di rappresentanza di genere e razziale all'interno della comunità scientifica. Esaminando chi viene messo in evidenza nelle notizie, possiamo ottenere spunti su queste disparità. L'idea è confrontare le demografie delle fonti citate negli articoli con quelle degli scienziati che pubblicano attivamente ricerche.
Il ruolo dei giornalisti e le loro scelte
Quando i giornalisti preparano una storia, spesso intervistano più fonti. Tuttavia, le loro scelte su chi intervistare e quali citazioni includere possono rivelare pregiudizi personali, consapevoli o meno. Se un giornalista torna sempre agli stessi esperti, può portare a una rappresentazione squilibrata delle voci nel loro lavoro. Anche se un singolo articolo potrebbe non mostrare queste disparità, analizzando molti articoli insieme possiamo vedere il quadro più ampio.
Il nostro studio sul giornalismo scientifico
Abbiamo deciso di concentrarci su articoli scientifici pubblicati in una rivista ben nota. Abbiamo analizzato oltre 22.000 articoli di notizie per capire chi veniva citato e abbiamo confrontato questi dati con le demografie degli scienziati che pubblicano ricerche nella stessa rivista. Guardando agli articoli dal 2005 al 2020, abbiamo potuto capire meglio come la rappresentanza è cambiata nel tempo.
Analisi di citazioni e riferimenti
Nella nostra analisi, abbiamo identificato oltre 88.000 citazioni e più di 15.000 citazioni che fornivano informazioni sufficienti sui parlanti e sugli autori. Guardando ai nomi, abbiamo cercato di capire il genere previsto e le origini dei nomi delle persone citate. I risultati hanno rivelato una tendenza che mostra che gli uomini venivano citati più spesso delle donne, e questo era particolarmente vero negli articoli scritti prima del 2017.
Cambiamenti nel tempo
È interessante notare che abbiamo trovato che la rappresentanza delle donne nelle citazioni è migliorata nel corso degli anni. Nel 2005, circa l'87% delle citazioni era attribuito a uomini, ma nel 2020 quella cifra era scesa a circa il 69%. Un tipo di articolo noto come "Carriera in evidenza" ha raggiunto la parità di genere, dimostrando che è possibile avere una rappresentanza equa nel giornalismo scientifico.
Origini dei nomi e Diversità
Oltre al genere, abbiamo anche esaminato le origini dei nomi delle persone citate. La nostra analisi ha mostrato che i nomi previsti di origine celtica o inglese erano sovra-rappresentati, mentre i nomi previsti di origine dell'Est asiatico erano sotto-rappresentati sia nelle citazioni che nelle menzioni. Questa sotto-rappresentanza evidenzia la necessità di una gamma più diversificata di voci nelle notizie scientifiche.
Importanza dell'inclusione
Le disparità che abbiamo trovato sono significative perché riflettono chi viene visto come un esperto nella scienza. Quando certi gruppi demografici vengono costantemente messi in risalto mentre altri vengono esclusi, questo plasma la percezione pubblica e rinforza pregiudizi. I giornalisti giocano un ruolo vitale in questo processo, poiché possono scegliere di includere più voci e storie che potrebbero non essere coperte tipicamente.
Prossimi passi per il miglioramento
Per affrontare questi problemi, i giornalisti possono adottare strategie che promuovano la diversità nella selezione delle fonti. Ci sono guide e risorse disponibili che incoraggiano i giornalisti a cercare un'ampia gamma di esperti, in particolare quelli provenienti da background sotto-rappresentati. Cambiando i loro schemi di sourcing e prestando attenzione ai propri pregiudizi, i giornalisti possono contribuire a una rappresentazione più inclusiva della scienza.
Come i dati aiutano a capire la rappresentanza
Analizzando un gran numero di articoli, possiamo valutare quantitativamente la rappresentanza nel giornalismo scientifico. Questo approccio basato sui dati ci consente di identificare modelli e tendenze nel tempo, fornendo un quadro più chiaro di chi viene riconosciuto nel campo. Sebbene i nostri risultati siano specifici per una rivista, approcci simili possono essere applicati ad altre pubblicazioni per scoprire se questi modelli sono veri anche altrove.
La strada da percorrere nel giornalismo scientifico
In conclusione, il giornalismo scientifico funge da collegamento vitale tra la ricerca scientifica e la comprensione pubblica. È essenziale che i giornalisti riconoscano il loro ruolo nel plasmare le percezioni su chi contribuisce alla scienza. Lottando per una rappresentanza equa nei loro reportage, possono contribuire a creare un ambiente più inclusivo in cui tutte le voci nella scienza siano ascoltate e valorizzate.
Conclusione
Attraverso la nostra analisi, abbiamo dimostrato che ci sono disparità significative nella rappresentanza per genere e origine dei nomi nel giornalismo scientifico. Affrontare queste disparità è cruciale per promuovere una visione più equa di chi viene riconosciuto nel campo scientifico. Mettendo in risalto voci diverse, il giornalismo scientifico può non solo migliorare la comprensione pubblica, ma anche aiutare a livellare il campo per i gruppi sotto-rappresentati nella scienza.
L'impatto più ampio della rappresentanza
L'impatto di una rappresentanza adeguata nel giornalismo scientifico va oltre chi viene citato; influenza anche le future generazioni di scienziati. Quando i giovani vedono modelli di ruolo diversificati nei media scientifici, sono più propensi a seguire percorsi simili. Riconoscere i contributi degli scienziati provenienti da vari background rinforza il messaggio che la scienza è per tutti, indipendentemente da genere o etnia.
La chiamata al cambiamento
In sintesi, il giornalismo scientifico ha il potenziale di servire come uno spazio inclusivo che riflette la diversità della comunità scientifica. I giornalisti devono impegnarsi a esaminare le loro pratiche di sourcing e assicurarsi che stiano mostrando una gamma diversificata di voci. Con una rappresentanza più equa, il giornalismo scientifico può svolgere un ruolo fondamentale nel plasmare un futuro positivo per la scienza e la società nel suo complesso.
Titolo: Analysis of science journalism reveals gender and regional disparities in coverage
Estratto: Science journalism is a critical way for the public to learn about and benefit from scientific findings. Such journalism shapes the publics view of the current state of science and legitimizes experts. Journalists can only cite and quote a limited number of sources, who they may discover in their research, including recommendations by other scientists. Biases in either process may influence who is identified and ultimately included as a source. To examine potential biases in science journalism, we analyzed 22,001 non-research articles published by Nature and compared these with Nature-published research articles with respect to predicted gender and name origin. We extracted cited authors names and those of quoted speakers. While citations and quotations within a piece do not reflect the entire information-gathering process, they can provide insight into the demographics of visible sources. We then predicted gender and name origin of the cited authors and speakers. We compared articles with a comparator set made up of first and last authors within primary research articles in Nature and a subset of Springer Nature articles in the same time period. In our analysis, we found a skew toward quoting men in Nature science journalism. However, quotation is trending toward equal representation at a faster rate than authorship rates in academic publishing. Gender disparity in Nature quotes was dependent on the article type. We found a significant over-representation of names with predicted Celtic/English origin and under-representation of names with a predicted East Asian origin in both in extracted quotes and journal citations but dampened in citations.
Autori: Casey S Greene, N. R. Davidson
Ultimo aggiornamento: 2024-03-18 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2021.06.21.449261
Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2021.06.21.449261.full.pdf
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