Xenofobia e Rifugiati: Uno Sguardo Più Vicino
Esaminando gli incidenti xenofobi e la copertura mediatica legata ai rifugiati nel 2022.
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Indice
La gente si sposta nel mondo cercando vite migliori o scappando da conflitti e disastri. Ci sono 281 milioni di migranti internazionali, che corrisponde a una persona su 30 a livello globale. Oltre 82 milioni di queste persone sono state costrette a lasciare le loro case. Cercano di vivere pacificamente nelle loro nuove comunità. Tuttavia, spesso affrontano xenofobia e violenza, rendendo difficile trovare pari opportunità e dignità di base. Pertanto, è fondamentale esaminare questi incidenti xenofobi e i fattori che portano a atteggiamenti negativi nei confronti dei rifugiati.
In questo studio, abbiamo utilizzato un grande database regolarmente aggiornato noto come GDELT per indagare sugli eventi xenofobi riportati nei notiziari nel 2022. Raccogliendo dati di quest'anno, abbiamo cercato di ottenere informazioni sugli eventi riportati legati ai rifugiati.
L'importanza del GDELT
GDELT sta per Global Database of Events, Language, and Tone. È una fonte di dati con miliardi di registrazioni dal 1979. I ricercatori usano GDELT per vari studi, tra cui violenza politica e impatto delle fake news. Nonostante il suo valore, lavorare con GDELT per compiti specifici, come il monitoraggio degli eventi xenofobi, può essere difficile. I ricercatori hanno notato che richiede una buona comprensione delle complessità dei dati e un notevole tempo per l'analisi.
Alcuni studi hanno esaminato la migrazione forzata e il suo impatto sulle politiche nei paesi che accolgono rifugiati. Analizzando i dati di GDELT, possiamo apprendere il tono e il contenuto della copertura mediatica relativa ai rifugiati, rivelando la presenza di atteggiamenti negativi oltre che di empatia.
Domande di ricerca
Il nostro studio si è concentrato su due domande principali:
- Possiamo identificare paesi con un numero più elevato di eventi legati ai rifugiati riportati nei media rispetto a quanto previsto in base alle loro popolazioni di rifugiati?
- Possiamo categorizzare i tipi di eventi riportati come "Diretti" e "Indiretti", e qual è la prevalenza di queste categorie nel nostro dataset?
I nostri risultati mettono in discussione l'idea che un numero maggiore di rifugiati porti direttamente a più incidenti xenofobi. Abbiamo anche scoperto che molti eventi riportati erano classificati come "Indiretti", il che significa che coinvolgevano discussioni piuttosto che azioni dirette.
Contesto e lavori correlati
GDELT è una risorsa significativa perché cattura informazioni da varie fonti in tutto il mondo. Molti ricercatori hanno utilizzato questi dati in diversi contesti, tra cui disordini civili e attività politiche. Gli studi hanno dimostrato che GDELT può aiutare a prevedere i flussi di rifugiati e valutare la copertura mediatica dei rifugiati.
La nostra ricerca è simile a studi passati in quanto si propone di analizzare eventi legati a questioni di migranti e rifugiati. Tuttavia, il nostro obiettivo principale è creare un sistema di monitoraggio in tempo reale per eventi xenofobi utilizzando i dati di GDELT. Questo aiuterebbe a identificare dove potrebbe verificarsi violenza. Anche se organizzazioni come le Nazioni Unite hanno iniziative per combattere la xenofobia, non esiste uno strumento globale per monitorare questi eventi.
Comprendere il database GDELT
Abbiamo utilizzato il database GDELT 2.0, che viene continuamente aggiornato e traduce articoli di notizie da 65 lingue in inglese. Nella nostra analisi, ci siamo concentrati su tre tabelle principali nel database:
- Tabella degli eventi: Contiene dati sugli eventi globali con dettagli come numeri identificativi degli eventi e informazioni sugli attori.
- Tabella delle menzioni degli eventi: Cattura ogni menzione di un evento negli articoli di notizie, codificata con informazioni sul tono della menzione.
- Global Knowledge Graph (GKG): Collega i dati per formare una rete di eventi, contesti, attori e sentimenti mediatici.
Metodi di raccolta dati
Ci siamo concentrati sull'anno 2022 per la nostra analisi per avere una prospettiva chiara e recente. Abbiamo evitato il 2021 a causa delle interruzioni causate dalla pandemia di COVID-19. Esaminando il 2022, abbiamo cercato un equilibrio tra eventi recenti ed evitare fattori confondenti.
Per identificare eventi xenofobi, abbiamo cercato temi specifici nel GKG che riguardano azioni negative contro i rifugiati. Inizialmente, abbiamo raccolto un ampio dataset e lo abbiamo filtrato per identificare eventi unici legati ai rifugiati.
Processo di analisi dei dati
Il nostro obiettivo principale era evidenziare i paesi che avevano più eventi legati ai rifugiati riportati del previsto rispetto alle loro popolazioni di rifugiati. Per ottenere questo, abbiamo calcolato la proporzione di rifugiati in ciascun paese rispetto alla sua popolazione totale. Abbiamo ottenuto dati sul numero di persone sfollate e sui loro paesi ospitanti da fonti affidabili.
Successivamente, abbiamo confrontato il numero di eventi GDELT rilevanti per paese con la proporzione di rifugiati. Questo ci ha permesso di identificare i paesi in cui gli eventi xenofobi sembravano essere un problema più grande di quanto suggerissero i numeri dei rifugiati.
Risultati
Abbiamo sviluppato una mappa per mostrare le differenze negli eventi xenofobi riportati nei vari paesi. Alcuni paesi, come USA, Cina e Ucraina, avevano una frequenza elevata di eventi riportati rispetto ai loro numeri di rifugiati. Questo potrebbe essere dovuto a una maggiore copertura mediatica in queste regioni.
Curiosamente, paesi come Turchia, Colombia, Germania, Pakistan e Uganda, che ospitano un gran numero di rifugiati, non si trovavano tra i primi 10 paesi per eventi xenofobi riportati. Al contrario, Nigeria e Rwanda, che ospitano meno rifugiati, mostrano un numero sproporzionato di eventi.
Classificazione degli eventi
Per approfondire, abbiamo esaminato i codici degli eventi in GDELT e li abbiamo divisi in due categorie ampie: "Diretti" e "Indiretti". Le azioni dirette coinvolgono eventi reali come aggressioni o proteste, mentre le azioni indirette riguardano discussioni su questioni. Su 2.778 eventi, il 13% è stato classificato come "Diretto" e l'87% come "Indiretto".
Questo suggerisce che gran parte della discussione sulla xenofobia coinvolge parole piuttosto che azioni. Ad esempio, la Nigeria, che ha riportato alti livelli di xenofobia, non ha avuto eventi violenti diretti nei dati.
Direzioni future
Considerando i limiti del nostro studio, c'è bisogno di ulteriori ricerche. Ci siamo concentrati su eventi con informazioni specifiche sui luoghi, ma sarebbe prezioso esplorare eventi senza dati sulla posizione. Inoltre, espandere lo studio per includere più anni potrebbe aiutare a osservare modelli e tendenze nel tempo.
Utilizzando i nostri risultati, potremmo creare strumenti migliori per visualizzare e monitorare gli incidenti xenofobi contro i rifugiati.
Conclusione
Nella nostra esplorazione dei dati GDELT, abbiamo evidenziato paesi con rapporti di eventi xenofobi legati ai rifugiati superiori alle aspettative. Anche se il nostro studio si è concentrato sul 2022, indica che la relazione tra le popolazioni di rifugiati e la xenofobia è più complessa di quanto si pensi. I nostri risultati suggeriscono che le dinamiche politiche e la rappresentazione mediatica giocano ruoli significativi nel modo in cui questi eventi vengono riportati e percepiti.
Questo studio non solo contribuisce al dialogo in corso su xenofobia e questioni di rifugiati, ma stabilisce anche le basi per future ricerche che possono aiutare a monitorare e affrontare efficacemente queste sfide sociali.
Titolo: Xenophobic Events vs. Refugee Population -- Using GDELT to Identify Countries with Disproportionate Coverage
Estratto: In this preliminary study, we used the Global Database of Events, Language, and Tone (GDELT) database to examine xenophobic events reported in the media during 2022. We collected a dataset of 2,778 unique events and created a choropleth map illustrating the frequency of events scaled by the refugee population's proportion in each host country. We identified the top 10 countries with the highest scaled event frequencies among those with more than 50,000 refugees. Contrary to the belief that hosting a significant number of forced migrants results in higher xenophobic incidents, our findings indicate a potential connection to political factors. We also categorized the 20 root event codes in the CAMEO event data as either "Direct" or "Indirect". Almost 90% of the events related to refugees in 2022 were classified as "Indirect".
Autori: Himarsha R. Jayanetti, Erika Frydenlund, Michele C. Weigle
Ultimo aggiornamento: 2023-08-09 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2308.05038
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2308.05038
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.
Link di riferimento
- https://www.overleaf.com/project/6263656cafab1d69e3f6ac65
- https://www.gdeltproject.org/
- https://twitter.com/
- https://www.internal-displacement.org
- https://acleddata.com/
- https://www.xenowatch.ac.za
- https://data.gdeltproject.org/documentation/GDELT-Event_Codebook-V2.0.pdf
- https://cloud.google.com/bigquery
- https://www.unhcr.org/refugee-statistics/download/?url=c1lN2c
- https://www.census.gov/programs-surveys/international-programs/data.html