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# Fisica# Strumentazione e rivelatori# Esperimento nucleare

Progressi nella tecnologia di rilevamento di eventi nucleari

Gli scienziati testano nuovi rilevatori per cercare il decadimento a doppio beta in un laboratorio sotterraneo.

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Scoperte nel rilevamentoScoperte nel rilevamentonucleare in Spagnadel decadimento a doppio beta.Nuovi détecteurs avanzano la ricerca
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Nella ricerca di eventi nucleari rari, gli scienziati stanno testando nuovi rivelatori in una struttura sotterranea in Spagna. Questi rivelatori sono progettati per cercare un tipo specifico di decadimento nucleare conosciuto come decadimento doppio beta. Per questo, stanno utilizzando due tipi di Bolometri scintillanti realizzati con materiali cristallini speciali.

Cos'è un Bolometro Scintillante?

Un bolometro scintillante è un dispositivo che può rilevare luce e calore generati da interazioni con particelle nucleari. Quando certe particelle colpiscono il cristallo, producono luce e calore. Il bolometro cattura entrambi i segnali e consente ai ricercatori di analizzare l'energia delle interazioni, fornendo dati importanti per comprendere processi nucleari rari.

La Posizione e l'Installazione

I test avvengono presso il laboratorio sotterraneo di Canfranc, conosciuto anche come struttura CROSS. Questo laboratorio è stato dotato di un nuovo sistema di sospensione dei rivelatori che aiuta a ridurre il rumore e le vibrazioni, che possono interferire con le misurazioni. La struttura utilizza un tipo speciale di sistema di raffreddamento che può raggiungere temperature molto basse, essenziali per il funzionamento di questi rivelatori sensibili.

I Cristalli Utilizzati nei Rivelatori

I due cristalli principali utilizzati in questa ricerca sono il tungstato di cadmio (CdWO4) e il molibdato di litio (Li2MoO4). Il cristallo CdWO4 è stato testato in precedenza ed è utilizzato come rivelatore di riferimento. Il cristallo Li2MoO4 è stato sviluppato di recente attraverso un progetto mirato a migliorare la tecnologia dei rivelatori per esperimenti di nuova generazione.

Entrambi i cristalli hanno proprietà promettenti per rilevare i specifici livelli energetici associati al decadimento doppio beta. Quando le particelle interagiscono con questi materiali, producono luce, che viene poi catturata da rivelatori di luce accoppiati ai cristalli.

Risultati nel Raffreddamento e nelle Prestazioni

I ricercatori sono riusciti a raffreddare i rivelatori fino a 15 mK, che è molto vicino allo zero assoluto. A queste basse temperature, i rivelatori hanno mostrato prestazioni eccellenti, in particolare nella risoluzione energetica. Il rivelatore CdWO4 ha dimostrato una risoluzione di 6 keV, che è tra le migliori per i rivelatori termici realizzati con questi materiali.

Anche il rivelatore Li2MoO4 ha mostrato una buona risoluzione energetica, rendendolo un forte candidato per esperimenti futuri focalizzati su decadimenti nucleari rari.

Strategie di Riduzione del Rumore

Nella struttura aggiornata, le condizioni di rumore sono state notevolmente migliorate. I ricercatori hanno scoperto che il nuovo sistema di sospensione riduce efficacemente le vibrazioni causate dall'attrezzatura di raffreddamento. Tuttavia, è stato ancora rilevato un certo rumore ad alta frequenza, indicando che ulteriori miglioramenti potrebbero essere fatti nel cablaggio e nel design dell'installazione.

Importanza della Radiopurità

La radiopurità si riferisce al livello di contaminazione radioattiva nei materiali utilizzati per i rivelatori. Un'alta radiopurità è essenziale per garantire che il rumore di fondo non oscura i segnali di eventi rari. I cristalli Li2MoO4 utilizzati in questo progetto hanno raggiunto un buon livello di radiopurità, mostrando solo tracce di elementi radioattivi come il Polonio-210 e il Radon-226, che sono al di sotto dei livelli che interferirebbero con gli esperimenti.

Capacità di Identificazione delle Particelle

Entrambi i bolometri scintillanti hanno mostrato forti capacità di identificazione delle particelle. Il rivelatore CdWO4 può distinguere efficacemente tra diversi tipi di particelle grazie alla sua alta efficienza di scintillazione. Al contrario, il rivelatore Li2MoO4 ha mostrato una minore efficienza di scintillazione, ma ha comunque funzionato bene per l'identificazione delle particelle.

Applicando una tecnica specifica di amplificazione del segnale chiamata effetto Neganov-Trofimov-Luke, i ricercatori hanno migliorato le prestazioni dei rivelatori di luce accoppiati a entrambi i tipi di bolometri. Questa amplificazione ha consentito una maggiore sensibilità e una migliore rilevazione delle particelle.

Panoramica sul Decadimento Doppio Beta

Il decadimento doppio beta è un processo nucleare raro in cui un nucleo emette due elettroni anziché uno. Questo si verifica in alcuni isotopi ed è un'area critica di studio per cercare di comprendere la fisica fondamentale, in particolare in relazione ai neutrini. La ricerca del decadimento doppio beta è una motivazione primaria per questi esperimenti, poiché scoprire questo decadimento avrebbe significative implicazioni per la nostra comprensione della fisica delle particelle.

Prospettive Future

La ricerca in corso mira a migliorare ulteriormente le tecnologie utilizzate in questi rivelatori. I progressi ottenuti in questo studio pongono le basi per futuri esperimenti focalizzati sul decadimento doppio beta e altri processi nucleari rari. Gli obiettivi principali per il futuro includono migliorare la sensibilità dei rivelatori, raggiungere livelli ancora più elevati di radiopurità e migliorare il design complessivo per minimizzare le interferenze del rumore.

Con l'evoluzione di queste tecnologie, gli scienziati potranno apprendere di più sulle forze fondamentali della natura e sul comportamento delle particelle subatomiche, contribuendo alla nostra comprensione generale dell'universo.

Conclusione

In sintesi, la ricerca condotta presso la struttura CROSS rappresenta un passo significativo avanti nella ricerca di eventi nucleari rari. L'uso di bolometri scintillanti avanzati realizzati con cristalli CdWO4 e Li2MoO4 dimostra il potenziale di queste tecnologie per future indagini sul decadimento doppio beta e altre aree importanti nella fisica delle particelle. I continui miglioramenti nelle prestazioni, nella radiopurità e nella riduzione del rumore sono cruciali per il successo degli esperimenti di nuova generazione che cercano di esplorare i misteri dell'universo.

Fonte originale

Titolo: Test of $^{116}$CdWO$_4$ and Li$_2$MoO$_4$ scintillating bolometers in the CROSS underground facility with upgraded detector suspension

Estratto: In preparation to the CROSS $2\beta$ decay experiment, we installed a new detector suspension with magnetic dumping inside a pulse-tube cryostat of a dedicated low-background facility at the LSC (Spain). The suspension was tested with two scintillating bolometers based on large-volume 116CdWO4 (CWO-enr) and Li2MoO4 (LMO) crystals. The former, a reference device, was used for testing new noise conditions and for comparing bolometric performance of an advanced Li2MoO4 crystal developed in the framework of the CLYMENE project, in view of next-generation double-beta decay experiments like CUPID. We cooled down detectors to 15 mK and achieved high performance for all tested devices. In particular both CWO-enr and LMO bolometers demonstrated the energy resolution of 6 keV FWHM for the 2.6 MeV gamma quanta, among the best for thermal detectors based on such compounds. The baseline noise resolution (FWHM) of the CWO-enr detector was improved by 2 keV, compared to the best previous measurement of this detector in the CROSS facility, while the noise of the Ge-based optical bolometer was improved by a factor 2, to 100 eV FWHM. Despite of the evident progress in the improving of noise conditions of the set-up, we see high-frequency harmonics of a pulse-tube induced noise, suggesting a noise pick-up by cabling. Another Ge light detector was assisted with the signal amplification exploiting the Neganov-Trofimov-Luke effect, which allowed to reach 20 eV FWHM noise resolution by applying 60 V electrode bias. Highly-efficient particle identification was achieved with both detectors, despite a low scintillation efficiency of the LMO material. The radiopurity level of the LMO crystal is rather high; only traces of 210Po and 226Ra were detected (0.1 mBq/kg each), while the 228Th activity is expected to be at least an order of magnitude lower, as well as a 40K activity is found to be < 6 mBq/kg.

Autori: A. Ahmine, I. C. Bandac, A. S. Barabash, V. Berest, L. Bergé, J. M. Calvo-Mozota, P. Carniti, M. Chapellier, I. Dafinei, F. A. Danevich, T. Dixon, L. Dumoulin, F. Ferri, A. Giuliani, C. Gotti, P. Gras, D. L. Helis, A. Ianni, L. Imbert, H. Khalife, V. V. Kobychev, S. I. Konovalov, P. Loaiza, P. de Marcillac, S. Marnieros, C. A. Marrache-Kikuchi, M. Martinez, C. Nones, E. Olivieri, A. Ortiz de Solórzano, Y. Peinaud, G. Pessina, D. V. Poda, Th. Redon, Ph. Rosier, J. A. Scarpaci, V. I. Tretyak, V. I. Umatov, M. Velazquez, M. M. Zarytskyy, A. Zolotarova

Ultimo aggiornamento: 2023-07-27 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://arxiv.org/abs/2307.14831

Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2307.14831

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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