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La formazione dell'acetaldeide nello spazio

Le origini dell'acetaldeide nello spazio offrono spunti sui mattoni della vita.

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L'Acetaldeide è una semplice molecola organica che si trova comunemente nello spazio. È una delle molecole organiche complesse (iCOMs) più frequentemente rilevate nelle regioni tra le stelle, conosciute come Mezzo Interstellare (ISM). Gli scienziati sono interessati all'acetaldeide perché potrebbe essere collegata all'origine della vita. Capire come si forma l'acetaldeide e altre molecole simili nello spazio è una sfida continua e un argomento di studio tra i ricercatori.

Il Mezzo Interstellare e l'Acetaldeide

Il mezzo interstellare è un'area vasta piena di gas e polvere, dove le stelle e i pianeti iniziano a formarsi. All'interno di questo mezzo, gli scienziati hanno identificato varie molecole organiche complesse. Si pensa che queste molecole siano importanti mattoni per la vita. L'acetaldeide, con la sua struttura chimica, è uno dei protagonisti in questi processi. La sua formazione potrebbe fornire indizi su come potrebbe iniziare la vita complessa.

I ricercatori sono divisi su come si formano l'acetaldeide e altre iCOM nello spazio. Alcuni pensano che si formino nella fase gassosa, mentre altri credono che vengano create sulle superfici di minuscole particelle di polvere. Alcuni propongono che entrambi i processi possano avvenire. Nella fase gassosa, l'acetaldeide può essere prodotta da molecole più semplici, come l'Etanolo o i radicali etilici. Sulle particelle di polvere, le reazioni possono avvenire quando i radicali si combinano, ma ci sono complicazioni, come le barriere energetiche che rendono alcune reazioni meno probabili.

Indagare la Formazione dell'Acetaldeide sulle Particelle di Polvere

Gli scienziati stanno esaminando un nuovo percorso per la formazione dell'acetaldeide che avviene sulla superficie di granuli coperti di ghiaccio. Si concentrano sulla reazione tra un radicale metilico e il monossido di carbonio (CO) che fa parte di una miscela di ghiaccio sporco, che di solito contiene sia acqua che CO. Questa reazione è seguita dall'aggiunta di idrogeno per creare acetaldeide.

Attraverso studi computazionali, i ricercatori simulano queste reazioni. Scoprono che il passo iniziale, che coinvolge il radicale metilico e il CO, affronta barriere significative che possono rendere difficile l'avvenimento della reazione nelle fredde condizioni dello spazio. Tuttavia, il passo successivo, in cui viene aggiunto l'idrogeno, sembra essere più facile dato che non richiede di superare una significativa barriera energetica, purché le due specie reagenti siano allineate correttamente.

In generale, questi studi suggeriscono che il processo di formazione dell'acetaldeide in tali ambienti non è molto probabile.

Acetaldeide: Una Molecola Comune in Vari Ambienti

L'acetaldeide è stata rilevata in molte aree diverse del cosmo, comprese regioni fredde e calde di formazione stellare, così come in giovani sistemi stellari e comete. La sua presenza in aree fredde e dense indica che non può essere formata solo attraverso reazioni superficiali che coinvolgono altre molecole oltre all'idrogeno e all'ossigeno.

I percorsi che portano alla formazione di molecole organiche complesse come l'acetaldeide sono ancora dibattuti, poiché sia le reazioni di fase gassosa che quelle superficiali giocano un ruolo significativo. Sono emerse varie teorie riguardo a come queste molecole si uniscano, come reazioni in fase gassosa o azioni specifiche sulle superfici delle particelle di polvere.

Diversi studi di ricerca hanno esplorato come potrebbe formarsi l'acetaldeide, sia attraverso approcci sperimentali che teorici. Alcuni hanno proposto percorsi che coinvolgono certe reazioni di fase gassosa o trasformazioni di molecole più semplici, come l'etanolo, in specie più complesse come l'acetaldeide.

Il Ruolo dell'Etanolo

L'etanolo è stato identificato come un potenziale precursore dell'acetaldeide. Una rete di reazioni, spesso conosciuta come "albero genealogico dell'etanolo", illustra come varie molecole organiche complesse possano derivare dall'etanolo. Queste includono acetaldeide, glicolaldeide, acido acetico e acido formico.

La presenza di etanolo ghiacciato è stata osservata in alcune osservazioni spaziali, sostenendo l'idea che l'etanolo potrebbe contribuire alla formazione di acetaldeide nello spazio.

Sfide negli Esperimenti di Laboratorio

Quando si conducono esperimenti di laboratorio per simulare queste reazioni, i risultati sono stati a volte incoerenti. Mentre alcuni esperimenti hanno prodotto acetaldeide da una miscela di ghiaccio e altri gas, altri non ci sono riusciti. Le complicazioni sorgono quando sono coinvolti i radicali, poiché la loro presenza può portare a reazioni laterali che impediscono la formazione di acetaldeide.

Gli studi teorici suggeriscono anche che la formazione di acetaldeide attraverso reazioni radicaliche, in particolare sulle superfici di ghiaccio, è limitata da barriere energetiche che devono essere superate. Ad esempio, la ricerca sulle reazioni tra radicali metilici e monossido di carbonio su superfici di ghiaccio indica che la probabilità di formare acetaldeide è bassa in questi ambienti.

Meccanismi di Reazione Superficiale

Quando si studia come potrebbe formarsi l'acetaldeide sulle superfici di ghiaccio, si considerano due meccanismi principali: Langmuir-Hinshelwood (LH) ed Eley-Rideal (ER). Il meccanismo LH prevede che i reagenti diffondano sulla superficie prima di reagire, mentre il meccanismo ER permette ai reagenti della fase gassosa di reagire direttamente con molecole legate alla superficie.

In questa indagine, è stato proposto un nuovo meccanismo a due fasi per formare acetaldeide. Nel primo passo, un radicale metilico reagisce con una molecola di CO legata alla superficie, e nel secondo passo, viene aggiunto idrogeno al radicale acetil risultante. Il processo considera sia i meccanismi LH che ER, calcolando le possibili barriere energetiche e la fattibilità della reazione.

Approccio Computazionale

Per comprendere meglio queste reazioni, gli scienziati utilizzano strumenti computazionali avanzati per modellare le interazioni. Queste simulazioni aiutano a chiarire come la struttura della superficie di ghiaccio influisce sulla probabilità che le reazioni avvengano. I risultati indicano che configurazioni specifiche delle molecole e le loro posizioni sul ghiaccio possono influenzare significativamente gli esiti delle reazioni.

La ricerca mette in evidenza come le interazioni tra le molecole e la superficie di ghiaccio influenzino l'energia potenziale. Più il sistema è rigido, meno è probabile che i reagenti possano unirsi per formare nuovi prodotti, in particolare acetaldeide.

Risultati dello Studio

I risultati di questo studio computazionale rivelano che, mentre l'idrogenazione dell'acetil sembra facile, la reazione iniziale che coinvolge un radicale metilico e CO ha barriere sostanziali. Ciò significa che la formazione di acetaldeide è poco probabile che avvenga attraverso reazioni superficiali nelle fredde condizioni presenti nello spazio.

Inoltre, le evidenze sperimentali si allineano a queste tendenze, indicando che l'acetaldeide è più probabile che si formi in reazioni di fase gassosa piuttosto che su superfici ghiacciate. Questo riporta l'attenzione ai percorsi di fase gassosa quando si cerca di capire come questa molecola appare in vari ambienti cosmici.

Implicazioni per l'Astrofisica

Le implicazioni di questi risultati si estendono a come vediamo la formazione di molecole organiche complesse nello spazio. Suggeriscono la necessità di dare la priorità alle reazioni di fase gassosa nei modelli futuri volti a spiegare l'abbondanza di acetaldeide osservata in molte regioni dell'universo.

In luce dei risultati, la narrativa di lunga data che enfatizza le reazioni superficiali per la sintesi di certe molecole deve essere rivista. La produzione di acetaldeide sembra essere più legata ai processi di fase gassosa, ridefinendo le teorie riguardanti le sue origini e il suo significato nello sviluppo della vita.

Conclusione

La ricerca in corso sulla formazione dell'acetaldeide nello spazio sottolinea la complessità dei processi molecolari che potrebbero portare ai mattoni della vita. Mentre le interazioni sulle superfici di ghiaccio offrono spunti intriganti, diventa chiaro che le reazioni di fase gassosa probabilmente giocano un ruolo più significativo nella sintesi dell'acetaldeide nei freddi angoli del cosmo.

Man mano che gli scienziati continuano a esplorare le molte reazioni che avvengono nella vastità dello spazio, comprendere come molecole semplici come l'acetaldeide contribuiscano al grande puzzle dell'astrobiologia rimane un'impresa affascinante.

Fonte originale

Titolo: Quantum mechanical modeling of the grain-surface formation of acetaldehyde on H$_2$O:CO dirty ice surfaces

Estratto: Acetaldehyde (CH$_3$CHO) is one of the most detected interstellar Complex Organic Molecule (iCOM) in the interstellar medium (ISM). These species have a potential biological relevance, as they can be precursors of more complex species from which life could have emerged. The formation of iCOMs in the ISM is a challenge and a matter of debate, whether gas-phase, grain-surface chemistry or both are needed for their synthesis. In the gas-phase, CH$_3$CHO can be efficiently synthesized from ethanol and/or ethyl radical. On the grain-surfaces, radical-radical recombinations were traditionally invoked. However, several pitfalls have been recently identified, such as the presence of energy barriers and competitive side reactions (i.e., H abstractions). Here we investigate a new grain-surface reaction pathway for the formation of acetaldehyde, namely the reaction between CH$_3$ and a CO molecule of a dirty water/CO ice followed by hydrogenation of its product, CH$_3$CO. To this end, we carried out \textit{ab initio} computations of the reaction occurring on an ice composed by 75% water and 25% CO molecules. We found that the CH$_3$ + CO$_{(ice)}$ reaction exhibits barriers difficult to overcome in the ISM, either adopting a Langmuir-Hinshelwood or an Eley-Rideal mechanism. The subsequent hydrogenation step is found to be barrierless, provided that the two reacting species have the correct orientation. Therefore, this pathway seems unlikely to occur in the ISM.

Autori: Jessica Perrero, Piero Ugliengo, Cecilia Ceccarelli, Albert Rimola

Ultimo aggiornamento: 2023-08-12 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://arxiv.org/abs/2308.06492

Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2308.06492

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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