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L'impatto della vittimizzazione sul comportamento criminale dei giovani

Indagare su come la vittimizzazione influisce sul comportamento criminale futuro negli adolescenti.

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Vittime Oggi, OffensoriVittime Oggi, OffensoriDomanigiovanile e crimine.Esplorare i legami tra vittimizzazione
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Gli Adolescenti spesso affrontano violenza e Vittimizzazione, che possono influenzare negativamente il loro comportamento in futuro. Capire come essere vittime influisca sui reati futuri, specialmente tra i giovani, è fondamentale per creare politiche efficaci che li proteggano. Questo articolo si concentra sullo studio di questa relazione, con l’obiettivo di fornire spunti significativi sul legame tra vittimizzazione e comportamenti criminali futuri.

Il Legame tra Vittimizzazione e Comportamento Criminale

Le ricerche mostrano che quando i giovani subiscono vittimizzazione, possono essere più inclini a comportamenti violenti o criminali man mano che crescono. Questa idea è spesso associata al "Ciclo della Violenza", che suggerisce che le persone che vengono ferite da altri possono perpetuare loro stesse la violenza. Molte politiche sono state progettate basandosi su questa teoria, ma ci sono pochi studi specifici sugli adolescenti che vivono alti tassi di vittimizzazione.

La maggior parte degli studi sul Ciclo della Violenza si è concentrata sui bambini più piccoli, mentre gli impatti sugli adolescenti sono meno compresi. Man mano che i giovani si sviluppano, le loro esperienze possono influenzare il loro comportamento in modo unico. È cruciale che i decisori politici riconoscano se e come la vittimizzazione influisca sui comportamenti futuri in questo gruppo.

Ricerche Precedenti

Studi precedenti hanno scoperto che i bambini che affrontano abusi o negligenza mostrano spesso segni di comportamento violento più avanti nella vita. Questi risultati evidenziano la necessità di considerare attentamente come diversi tipi di vittimizzazione influenzino i giovani. Nonostante ciò, c'è ancora una mancanza di ricerche dedicate a vedere specificamente come le esperienze degli adolescenti influenzino il loro comportamento futuro.

Alcune teorie suggeriscono che il momento della vittimizzazione sia importante nel plasmare le azioni future. Per esempio, gli abusi durante l'infanzia possono avere un legame più forte con la violenza futura rispetto alla vittimizzazione subita durante l'adolescenza. Altri studi hanno esplorato il bullismo tra coetanei, trovando che le vittime di bullismo sono più propense a mostrare tendenze violente in seguito.

Sfide Metodologiche

Studiare gli effetti della vittimizzazione presenta diverse sfide. Un problema principale è che può essere difficile identificare l'impatto preciso della vittimizzazione quando entrano in gioco altri fattori, come il contesto e lo stato socioeconomico. Le persone vittimizzate possono differire in modi importanti da quelle che non lo sono, complicando la possibilità di trarre conclusioni chiare.

Un'altra sfida è la sovrapposizione tra vittimizzazione e comportamento criminale. A volte, le persone vittimizzate possono anche diventare trasgressori, rendendo difficile capire se la vittimizzazione passata porti a violenza futura o viceversa. Usare dati accurati nel tempo è necessario per chiarire queste relazioni, ma seguire le persone per diversi anni può introdurre problemi come il dropout dagli studi, complicando ulteriormente l'analisi.

Il Dataset Add Health

Per questa ricerca è stato utilizzato il dataset Add Health, che è il più grande sondaggio sugli adolescenti negli Stati Uniti. Questo dataset include varie informazioni raccolte da giovani nel corso di diversi anni, permettendo ai ricercatori di studiare l'impatto della vittimizzazione sui comportamenti criminali futuri.

Il sondaggio Add Health ha seguito studenti dalla settima alla dodicesima classe, ponendo domande relative a vittimizzazione e comportamento criminale. Analizzando questi dati, i ricercatori mirano a capire gli effetti diretti di essere vittima sul comportamento criminale successivo tra gli adolescenti.

Vittimizzazione e Comportamento Criminale

Con il dataset Add Health a disposizione, l'obiettivo è valutare come la vittimizzazione si relaziona con i comportamenti criminali futuri tra gli adolescenti. Questa ricerca utilizza nuovi metodi statistici per analizzare i dati in modo efficace, nonostante manchino informazioni da alcuni rispondenti.

Stimando come il tasso di criminalità potrebbe cambiare se gli adolescenti non avessero subito vittimizzazione, i ricercatori possono comprendere meglio l'estensione del potenziale impatto. I risultati mostrano che se nessuna delle persone vittimizzate fosse stata vittimizzata, il tasso di comportamento criminale sarebbe stato notevolmente più basso. Questo risultato fornisce evidenze di un legame causale tra vittimizzazione e comportamento criminale futuro tra gli adolescenti.

Variazioni di Età negli Effetti

Un aspetto interessante di questa ricerca è l'esame di come l'età influisca sulla relazione tra vittimizzazione e comportamento criminale. Analizzando diversi gruppi di età, diventa evidente che gli effetti della vittimizzazione potrebbero variare a seconda dell'età in cui si verifica.

Gli adolescenti più giovani possono sperimentare un legame più forte tra vittimizzazione e comportamenti criminali futuri rispetto agli adolescenti più grandi. Questo suggerisce che l'impatto della vittimizzazione potrebbe diminuire man mano che gli individui crescono, il che implica che la teoria del Ciclo della Violenza potrebbe dover essere rivalutata per diversi gruppi di età.

Metodi Statistici

Per garantire l'accuratezza dei risultati, i ricercatori hanno impiegato tecniche statistiche avanzate che tengono conto dei dati mancanti e dei potenziali fattori confondenti. Utilizzando un metodo che combina più approcci, l'obiettivo è fornire una stima affidabile di come la vittimizzazione influisca sui comportamenti criminali futuri.

Attraverso questa metodologia rigorosa, l'analisi mira a scoprire non solo gli effetti medi, ma anche come diversi fattori influenzino questi risultati. In questo modo, i ricercatori possono avere un quadro più chiaro della relazione tra vittimizzazione e comportamento criminale tra gli adolescenti.

Analisi di Sensibilità

Per verificare l'affidabilità dei loro risultati, i ricercatori hanno condotto analisi di sensibilità. Questi test aiutano a determinare quanto siano robusti i risultati rispetto a fattori confondenti non misurati - variabili che potrebbero influenzare sia la vittimizzazione che i comportamenti criminali futuri ma non sono incluse nell'analisi.

Esplorando diversi scenari, i ricercatori mirano a garantire che le loro conclusioni reggano anche quando si considerano possibili influenze nascoste. Questo fornisce una direzione su come interpretare i risultati e le implicazioni sottostanti.

Offese Non Violente vs. Violente

Un altro aspetto critico della ricerca è la distinzione tra reati non violenti e violenti. Suddividendo i tipi di reati commessi, i ricercatori possono apprendere di più su come essere vittima influisca sulla natura del comportamento criminale futuro.

I risultati suggeriscono che la vittimizzazione influenza principalmente i crimini non violenti, come il furto, piuttosto che i crimini violenti. Comprendere queste differenze è importante per indirizzare risorse e sviluppare programmi di intervento mirati per i giovani.

Conclusione

Le evidenze suggeriscono un legame chiaro tra vittimizzazione e comportamenti criminali futuri tra gli adolescenti. Analizzando il dataset Add Health, i ricercatori hanno scoperto che la vittimizzazione contribuisce significativamente a un aumento dei comportamenti delinquenti. L'età in cui un individuo subisce vittimizzazione gioca un ruolo chiave nel determinare l'entità di questo effetto.

Questi risultati hanno implicazioni significative per i politici, poiché evidenziano l'importanza di affrontare la vittimizzazione tra gli adolescenti. Gli sforzi per ridurre i tassi di vittimizzazione potrebbero portare a tassi più bassi di comportamenti criminali futuri, il che alla fine beneficerebbe sia gli individui che le comunità.

Direzioni Future

Ulteriori ricerche sono essenziali per costruire su questi risultati e aiutare a chiarire le complessità della relazione tra vittimizzazione e comportamento criminale. Indagare come fattori aggiuntivi influenzino questa dinamica, come il contesto familiare e l'ambiente sociale, potrebbe fornire approfondimenti più profondi.

Inoltre, esplorare gli effetti a lungo termine della vittimizzazione nel corso della vita aiuterà i politici a progettare strategie di prevenzione e intervento più efficaci per proteggere gli adolescenti vulnerabili e promuovere comportamenti più salutari. In definitiva, uno sforzo mirato per comprendere e affrontare le cause profonde della vittimizzazione sarà fondamentale per modellare un futuro più sicuro per i giovani.

Fonte originale

Titolo: Effects of Adolescent Victimization on Offending: Flexible Methods for Missing Data & Unmeasured Confounding

Estratto: The causal link between victimization and violence later in life is largely accepted but has been understudied for victimized adolescents. In this work we use the Add Health dataset, the largest nationally representative longitudinal survey of adolescents, to estimate the relationship between victimization and future offending in this population. To accomplish this, we derive a new doubly robust estimator for the average treatment effect on the treated (ATT) when the treatment and outcome are not always observed. We then find that the offending rate among victimized individuals would have been 3.86 percentage points lower if none of them had been victimized (95% CI: [0.28, 7.45]). This contributes positive evidence of a causal effect of victimization on future offending among adolescents. We further present statistical evidence of heterogeneous effects by age, under which the ATT decreases according to the age at which victimization is experienced. We then devise a novel risk-ratio-based sensitivity analysis and conclude that our results are robust to modest unmeasured confounding. Finally, we show that the found effect is mainly driven by non-violent offending.

Autori: Mateo Dulce Rubio, Edward H. Kennedy, Valerio Baćak, Daniel S. Nagin

Ultimo aggiornamento: 2023-09-21 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://arxiv.org/abs/2309.12595

Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2309.12595

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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