L'impatto della realtà virtuale sulla percezione del dolore e del piacere
Questo studio esplora come la realtà virtuale influisce sui nostri sentimenti di dolore e piacere.
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Indice
I nostri sentimenti e pensieri giocano un ruolo enorme in come viviamo le sensazioni nostre e degli altri. Anche se tanti studi hanno analizzato come ci sentiamo quando vediamo qualcun altro soffrire, non ci si è concentrati tanto su come viviamo il Piacere tramite il tatto. Recentemente, si è cominciato a dare più attenzione a come possiamo provare sia Dolore che piacere da lontano, grazie a tecnologie come la realtà virtuale (VR). La VR crea ambienti che sembrano super reali e ci fa sentire come se avessimo un corpo virtuale. Questo può portarci a provare reali sensazioni di piacere o disagio quando vediamo azioni dolorose o piacevoli che accadono a quel corpo virtuale.
Realtà Virtuale e Sensazioni
Nella realtà virtuale, quando vediamo una mano virtuale essere punta da un ago o accarezzata, può scatenare sensazioni di dolore o piacere. Questo succede perché il nostro cervello collega queste esperienze virtuali al nostro corpo. La tecnologia aiuta a creare una connessione forte, facendoci sentire quello che prova il personaggio virtuale. C'è una mancanza di ricerche su come i nostri cervelli reagiscono quando guardiamo queste sensazioni virtuali, soprattutto per quanto riguarda il piacere. La maggior parte degli studi si è concentrata su come rispondiamo al dolore virtuale, mentre le reazioni al piacere virtuale rimangono meno esplorate.
Il Cervello e le Esperienze Sensoriali
Le ricerche mostrano che il nostro cervello attiva diverse parti quando vediamo dolore rispetto al piacere. Quando guardiamo qualcuno che soffre, alcune onde cerebrali cambiano, segnalando la risposta involontaria del nostro corpo. Tuttavia, non è chiaro come il nostro cervello reagisca a sensazioni piacevoli, soprattutto in ambienti VR. Questo è fondamentale perché capire come il piacere vicariante venga elaborato nel nostro cervello può aiutarci a capire di più sull'empatia e le interazioni sociali.
Panoramica dello Studio
In questo studio, abbiamo esaminato come le persone vivono il dolore e il piacere virtuale quando osservano queste azioni tramite la realtà virtuale. Volevamo specificamente vedere come vedere una mano virtuale ferita o toccata possa portare a reali sensazioni di dolore o piacere. Abbiamo utilizzato un setup unico dove i Partecipanti vivevano queste sensazioni da due prospettive: come se il corpo virtuale fosse il loro o come se appartenesse a qualcun altro. Inoltre, abbiamo misurato le risposte cerebrali per vedere se ci fossero cambiamenti nell'Attività Cerebrale quando le persone osservavano questi sentimenti virtuali.
Partecipanti
In totale, 24 volontari sani hanno partecipato a questo studio. Sono stati scelti con cura per assicurarsi che non avessero conoscenze pregresse sugli obiettivi dello studio. Ogni partecipante era equipaggiato con occhiali VR per vivere un ambiente virtuale che assomigliava a un soggiorno. Avrebbero visto uno scenario virtuale dove due avatar erano seduti uno di fronte all'altro.
Setup dell'Ambiente Virtuale
Il setup virtuale includeva un soggiorno realistico dove due avatar virtuali si fronteggiavano. Un pannello grigio era posizionato tra loro per impedire di vedersi in faccia, concentrandosi solo sui loro corpi. Gli avatar erano creati per sembrare reali e venivano mostrati in un modo che faceva sentire i partecipanti come se fossero direttamente in quello spazio. L'obiettivo era creare un forte senso di presenza, dove i partecipanti avrebbero sentito come se la mano virtuale fosse la loro.
Stimoli Sperimentali
Durante lo studio, abbiamo mostrato ai partecipanti tre diversi tipi di azioni virtuali. Queste includevano una mano virtuale punta da un ago (che rappresenta il dolore), una mano virtuale dolcemente accarezzata (che rappresenta il piacere), e un'azione neutra dove una palla virtuale toccava semplicemente la mano. Ogni scenario è stato progettato con cura per garantire che i partecipanti sentissero una forte connessione con le azioni che stavano osservando.
Valutazioni soggettive
Dopo ogni stimolo virtuale, ai partecipanti è stato chiesto di valutare le loro sensazioni riguardo a ciò che avevano osservato. Hanno valutato quanto fosse piacevole o sgradevole l'esperienza, quanto intense si sentivano le sensazioni e quanto sentivano che la mano virtuale appartenesse a loro. Queste valutazioni ci hanno aiutato a capire la connessione personale che i partecipanti sentivano con le esperienze virtuali.
Registrazione e Analisi EEG
Per misurare la risposta del cervello, abbiamo utilizzato l'EEG (elettroencefalografia) per registrare l'attività cerebrale mentre i partecipanti interagivano con l'ambiente virtuale. Ci siamo concentrati nel catturare diversi schemi di onde cerebrali e cambiamenti che si verificavano quando i partecipanti osservavano il dolore virtuale, il piacere o stimoli neutri. Questo ci ha aiutato ad analizzare come i loro cervelli reagivano a queste esperienze.
Risultati
Valutazioni Soggettive
I partecipanti hanno riferito di aver provato sensazioni negative più forti quando osservavano le azioni dolorose rispetto a quelle neutre e piacevoli. Hanno valutato le azioni piacevoli come più positive. Interessante è che la prospettiva da cui osservavano queste azioni non sembrava cambiare significativamente le loro sensazioni riguardo agli stimoli.
Attività Cerebrale
Risposte EEG Precoce
Quando abbiamo esaminato l'attività cerebrale, abbiamo trovato alcuni schemi interessanti. Il cervello mostrava risposte più forti sia al dolore che al piacere rispetto agli stimoli neutri. Questo suggerisce che i nostri cervelli prestano più attenzione alle esperienze che hanno valore emotivo, siano esse dolorose o piacevoli. Le onde cerebrali osservate indicavano che entrambi i tipi di stimoli avevano un impatto significativo su come si verificava l'attenzione e l'elaborazione emotiva.
Risposte EEG Tardive
Nelle misurazioni successive, abbiamo trovato che le risposte del cervello al tatto piacevole erano in realtà più piccole rispetto a dolore e situazioni neutre. Questo indica che le esperienze piacevoli potrebbero evocare meno attività cerebrale rispetto a quelle dolorose, anche se sono comunque significative.
Analisi Tempo-Frequenza
Quando abbiamo esaminato più a fondo come l'attività cerebrale cambiava nel tempo, abbiamo notato che sia il dolore che il piacere influenzavano certe frequenze delle onde cerebrali. Il dolore e il piacere aumentavano alcune attività delle onde cerebrali durante finestre temporali specifiche dopo che gli stimoli erano stati mostrati. Tuttavia, gli effetti erano più forti quando i partecipanti osservavano gli stimoli come se fossero le loro azioni.
Conclusione
Questo studio ha illuminato come le esperienze virtuali di dolore e piacere influenzino le nostre percezioni e l'attività cerebrale. Anche se abbiamo molta ricerca focalizzata su come viviamo il dolore attraverso le azioni degli altri, la nostra comprensione di come sentiamo il piacere è ancora nelle fasi iniziali. Utilizzando la realtà virtuale, possiamo creare esperimenti controllati per esplorare ulteriormente questi sentimenti.
Le nostre scoperte possono potenzialmente aiutare a capire come le persone elaborano le emozioni durante le interazioni sociali e potrebbero essere utili per pratiche terapeutiche, soprattutto per gli individui che faticano a provare piacere o dolore. Comprendere questi concetti attraverso il prisma delle sensazioni virtuali apre nuove strade per la ricerca e le applicazioni in psicologia e neuroscienze.
Implicazioni per la Ricerca Futura
Man mano che quest'area di studio continua a crescere, c'è molto di più da esplorare riguardo a come le esperienze virtuali possono influenzare le nostre emozioni e le risposte cerebrali. Ulteriori ricerche possono aiutare a chiarire perché diversi tipi di sensazioni evocano livelli variabili di attività cerebrale e risposta emotiva. Inoltre, applicare queste intuizioni in contesti clinici potrebbe fornire informazioni preziose per trattare individui con problemi di elaborazione sensoriale.
In sintesi, questo studio evidenzia la profondità dell'esperienza emozionale umana, indicando che sia il dolore che il piacere vengono processati in modo distintivo nei nostri cervelli, e che la realtà virtuale può servire come uno strumento potente per comprendere queste complesse interazioni.
Titolo: Taking the perspective of an embodied avatar modulates the temporal dynamics of vicarious pain and pleasure: a combined Immersive Virtual Reality and EEG study
Estratto: Observing negative and positive valence virtual stimuli can influence the onlookers subjective and brain reactivity. However, information about the complex link between vicarious pain and pleasure, observers perspective taking, and cerebral activity is scarce. To address this knowledge gap, we asked twenty-four, VR-immersed healthy participants to report about pleasant, painful, and neutral stimuli delivered to a virtual hand seen from either a first-person perspective (1PP) or third-person perspective (3PP) while undergoing time and time-frequency EEG recording. Participants experienced a stronger sense of ownership over a virtual hand when they viewed it from a 1PP compared to a 3PP. Furthermore, participants rated pain-inducing and pleasure-inducing stimuli as most unpleasant and pleasant, and as more intense. We observed distinct EEG patterns in early (N2, early posterior negativity- EPN) and late (late positive potential-LPP) event-related potentials, as well as in EEG power. The N2 and EPN components showed higher amplitudes for pain and pleasure stimuli compared to neutral stimuli particularly when seen from a 1PP. Conversely, the LPP component exhibited a smaller amplitude for pleasure stimuli compared to both pain and neutral stimuli. We also found that theta-band power increased and alpha power decreased for pain and pleasure stimuli viewed from a 1PP vs a 3PP perspective. Also, in the ultra-late time-window, we observed a decrease in theta, alpha, and beta-band power specifically associated with pleasure stimuli. Our study provides novel evidence on how perspective taking influences the temporal dynamics of vicarious sensations and on distinct electrocortical markers of observed pain and pleasure.
Autori: Salvatore Maria Aglioti, V. Nicolardi, G. Tieri, M. P. Lisi, M. Mello, M. Fusaro
Ultimo aggiornamento: 2024-06-16 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.06.14.598683
Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.06.14.598683.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
Si ringrazia biorxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.