Il Ruolo del Timing nelle Interazioni Sociali per le Persone con Autismo
La ricerca esamina come il tempismo influisca sulle connessioni sociali nelle persone autistiche.
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Indice
- L'importanza della Sincronia nelle Interazioni Sociali
- Il Ruolo del Timing nelle Interazioni Sociali
- Lo Studio di Ricerca
- Reclutamento dei Partecipanti
- Design Sperimentale
- Analisi Comportamentale
- Osservazioni sul Comportamento di Tapping
- Studio di Attivazione Neurale
- Conclusione
- Fonte originale
- Link di riferimento
Le interazioni sociali possono essere complicate. Ci sono vari comportamenti e segnali che guidano come le persone comunicano tra loro. Uno degli ambiti chiave dove possono sorgere difficoltà è nei Disturbi dello Spettro Autistico (ASD). Le persone con autismo spesso trovano difficile interagire socialmente in modo fluido, il che può portare a fraintendimenti e imbarazzi.
Le ricerche hanno dimostrato che la sincronia interpersonale, ovvero la capacità delle persone di coordinare i loro comportamenti nel tempo, gioca un ruolo importante nel buon esito delle interazioni sociali. Quando due persone si muovono o reagiscono in sincronia, in genere sentono una connessione più forte e un miglior legame. Tuttavia, gli studi indicano che questa sincronia è spesso ridotta nelle persone con autismo, il che significa che possono avere più difficoltà durante le interazioni sociali.
Le ragioni di questa riduzione nella sincronia non sono completamente comprese. Potrebbe essere che le persone autistiche elaborano il tempo e i segnali in modo diverso rispetto a chi non ha autismo. Alcuni studi indicano differenze nel modo in cui le persone con autismo percepiscono il tempo, ma il legame tra tempo, sincronia e comportamento sociale è ancora poco chiaro.
L'importanza della Sincronia nelle Interazioni Sociali
La sincronia interpersonale è cruciale per una Comunicazione efficace. Per esempio, quando si gioca a un gioco o si partecipa a un ballo, essere in sintonia con il proprio partner migliora l'esperienza e aiuta a costruire un legame. Questa sincronia include la condivisione di ritmo, tempistiche ed emozioni.
Negli individui con autismo, gli studi hanno trovato che questa sincronia potrebbe essere più debole. Questo significa che quando interagiscono con gli altri, potrebbero non cogliere i segnali o rispondere allo stesso ritmo dei loro partner conversazionali. I ricercatori hanno iniziato a esaminare più a fondo questa questione per vedere se questa differenza nel timing influisce su come vivono le situazioni sociali.
Il Ruolo del Timing nelle Interazioni Sociali
Il timing è essenziale per interazioni di successo. Se una persona risponde troppo lentamente o fuori ritmo rispetto a un'altra, può creare confusione o disconnessione. Per esempio, se due persone suonano la batteria insieme, ma una è fuori sincronia, l'esperienza complessiva ne risente.
Le ricerche mostrano che le persone con autismo possono avere esperienze diverse riguardo alla percezione del tempo. Alcuni studi hanno trovato che possono elaborare certi compiti legati al timing meglio di chi non è autistico, ma in altri ambiti si comportano in modo simile. Nonostante questi risultati contrastanti, sembra che le difficoltà con il timing e la reattività impattino le interazioni sociali.
Lo Studio di Ricerca
Uno studio recente aveva come obiettivo di indagare le differenze tra individui autistici e non autistici nel partecipare a interazioni sociali semplici. I ricercatori volevano determinare se l'esperienza di sincronia e la capacità di comunicazione reciproca fossero le stesse nei due gruppi.
Nello studio, i Partecipanti hanno interagito con un partner virtuale attraverso un semplice gioco di pressing di pulsanti. Ogni volta che il partecipante premeva un pulsante, il partner virtuale rispondeva con un ritardo che poteva essere breve o lungo. I ricercatori hanno variato non solo la velocità delle risposte, ma anche quanto fosse costante la risposta del partner per creare condizioni di bassa o alta sincronia.
Prima dello studio principale, i partecipanti sono stati formati per garantire che capissero il compito. Questo era cruciale per eliminare confusione e aiutarli a sentirsi a proprio agio durante l'Interazione.
Reclutamento dei Partecipanti
Lo studio ha coinvolto 33 individui diagnosticati con autismo e 29 individui che non erano stati diagnosticati con autismo. Tutti i partecipanti sono stati accuratamente selezionati per assicurarsi che soddisfacessero i criteri specifici richiesti per lo studio. I ricercatori hanno garantito che i gruppi fossero simili per età e QI, ma differenti in tratti legati all'autismo e alla coordinazione.
Design Sperimentale
I partecipanti hanno partecipato a un semplice compito interattivo dove comunicavano con un partner virtuale. Premendo pulsanti inviavano segnali, e il partner virtuale rispondeva in modo che potesse mimare il loro ritmo da vicino o rispondere più lentamente. La risposta del partner virtuale era controllata da un computer per creare queste diverse condizioni di sincronia.
Dopo aver completato i compiti, i partecipanti hanno valutato la loro esperienza, specificamente quanto sentivano una connessione con il partner virtuale e quanto si sentivano sincronizzati durante il compito.
Analisi Comportamentale
I ricercatori hanno analizzato le risposte dei partecipanti per capire come la sincronia ha influenzato i loro sentimenti di legame e connessione. È stato notato che i partecipanti avrebbero dovuto segnalare maggiori sensazioni di sincronia e connessione quando interagivano con partner che rispondevano rapidamente e in modo costante.
Tuttavia, lo studio ha rivelato che, mentre gli individui autistici hanno segnalato alcune sensazioni di connessione, le differenze nelle risposte non erano così forti come previsto. Questo suggerisce che le loro esperienze di sincronia durante il compito potrebbero non differire significativamente da quelle senza autismo.
Osservazioni sul Comportamento di Tapping
Inoltre, lo studio ha valutato quanto spesso i partecipanti inviassero segnali al partner virtuale. È stato trovato che i partecipanti producevano più segnali quando il partner virtuale rispondeva rapidamente. Questo indica che i partecipanti erano coinvolti nel compito e consapevoli del timing coinvolto nell'interazione.
Interessante notare che entrambi i gruppi hanno risposto in modo simile riguardo al loro comportamento di tapping. Questo risultato suggerisce che i meccanismi di base dell'interazione reciproca potrebbero essere intatti per le persone con autismo, anche se vivono le situazioni sociali in modo diverso in generale.
Studio di Attivazione Neurale
I ricercatori hanno anche indagato l'attività cerebrale dei partecipanti usando tecnologia fMRI durante i compiti. Questo ha permesso loro di vedere quali aree del cervello erano attive quando gli individui interagivano con i loro partner virtuali.
Analizzando l'attività cerebrale, i ricercatori si aspettavano di vedere schemi diversi tra individui autistici e non autistici, specialmente quando interagivano con partner che avevano livelli di reattività variabili. Tuttavia, i risultati hanno mostrato che entrambi i gruppi mostravano attivazione simile in aree del cervello che sono spesso associate alla coordinazione e all'interazione sociale.
Questo risultato è importante perché suggerisce che le basi dell'interazione sociale potrebbero non essere fondamentalmente compromesse negli individui autistici quando il compito non richiede strategie mentali profonde o interpretazioni di segnali sociali complessi.
Conclusione
In generale, i risultati di questo studio forniscono preziose intuizioni su come le persone con autismo partecipano a interazioni sociali di base. Entrambi i gruppi hanno mostrato sensazioni simili di connessione e attività nel cervello durante compiti semplici focalizzati su timing e coordinazione.
Le implicazioni di questo studio suggeriscono che, mentre gli individui con autismo possono avere difficoltà con interazioni sociali più complesse che richiedono una comprensione e interpretazione più profonde, possono comunque impegnarsi con successo in scambi reciproci più semplici e basati sul ritmo. Questi risultati evidenziano la necessità di ulteriori ricerche per esplorare come compiti sociali più coinvolgenti e complessi possano mettere in luce le differenze sfumate nel modo in cui le persone autistiche navigano nelle situazioni sociali.
Futuri studi potrebbero approfondire vari aspetti dei segnali sociali, comprese le espressioni emotive, per comprendere meglio come le persone autistiche vivono e interpretano interazioni sociali più intricate. Le sfide che affrontano potrebbero non derivare dalla loro capacità di interagire in sincronia, ma piuttosto dalle complessità che sorgono quando le interazioni sociali diventano più impegnative.
Titolo: Neural processing of social reciprocity in autism
Estratto: Social reciprocity and interpersonal synchrony implicitly mediate social interactions to facilitate natural exchanges. These processes are altered in autism, but it is unclear how such alterations manifest at the neural level during social interaction processing. Using task-based fMRI, we investigated the neural correlates of interpersonal synchrony during basic reciprocal interactions in a preregistered study. Participants communicated with a virtual partner by sending visual signals. Analyses showed comparable activation patterns and experienced synchrony ratings between autistic and non-autistic participants, as well as between interactions with virtual partners who had high or low synchronous responses. An exploratory whole brain analysis for the effect of task revealed significant activation of the right inferior frontal gyrus (IFG) and left anterior inferior parietal lobe (IPL); areas associated with cognitive control, temporal coordination, and action observation. This activation was independent of the virtual partners response synchrony and was similar for autistic and non-autistic participants. These results provide an initial look into the neural basis of processing social reciprocity in autism, particularly when individuals are part of an interaction, and hint that the neural processing of social reciprocity may be spared in autism when their partners behavior is predictable.
Autori: Afton M. Bierlich, I. S. Plank, N. T. Scheel, D. Keeser, C. M. Falter-Wagner
Ultimo aggiornamento: 2024-01-31 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.01.31.24302051
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.01.31.24302051.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/
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