Sviluppi Promettenti nella Creazione di Vaccini contro la Malaria
Il nuovo vaccino RH5 mostra potenzialità per una migliore prevenzione della malaria nei bambini.
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Indice
- L'impatto del COVID-19
- Sviluppi sui vaccini
- La necessità di vaccini per lo stadio del sangue
- Il candidato vaccino RH5
- Primi studi clinici
- Lo studio di fase 1b
- Reclutamento e regimi di dosaggio
- Sicurezza e reattogenicità
- Monitoraggio degli effetti collaterali e delle reazioni
- Risposte immunitarie
- Misurazione delle risposte anticorpali
- Attività di inibizione della crescita (GIA)
- Risultati dei test GIA
- Andare avanti con gli studi
- Direzioni future della ricerca
- Conclusione
- Fonte originale
La malaria è una malattia seria causata da parassiti trasmessi attraverso le punture di zanzare infette. Rimane una delle principali cause di malattia e morte nel mondo, soprattutto in regioni come l'Africa subsahariana. Solo nel 2022 ci sono stati circa 249 milioni di casi, portando a circa 608.000 morti, con molte di queste morti che riguardano bambini piccoli.
L'impatto del COVID-19
La pandemia di COVID-19 ha interrotto molti servizi sanitari, compresi quelli volti a prevenire la malaria. Questo imprevisto, insieme a problemi come la resistenza ai farmaci e i cambiamenti climatici, presenta sfide continue. Nonostante i progressi nella riduzione dei casi di malaria tra il 2000 e il 2015, la situazione è peggiorata da allora, rendendo i Vaccini efficaci più importanti che mai.
Sviluppi sui vaccini
Recentemente, due vaccini contro la malaria, RTS,S/AS01 (Mosquirix™) e R21/Matrix-M™, sono stati raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questi vaccini mirano a una fase specifica del parassita della malaria e hanno dimostrato di funzionare bene nei bambini durante gli studi clinici. Tuttavia, c'è ancora bisogno di vaccini migliori che possano durare più a lungo e richiedere meno dosi.
La necessità di vaccini per lo stadio del sangue
Una grande sfida con i vaccini attuali è che potrebbero non funzionare efficacemente contro lo stadio ematico dell'infezione da malaria. Per affrontare questo, i ricercatori stanno considerando lo sviluppo di un vaccino complementare per lo stadio ematico. Questo tipo di vaccino mira a impedire ai parassiti della malaria di entrare nei globuli rossi, il che potrebbe aiutare a controllare l'infezione e ridurre la diffusione della malattia.
RH5
Il candidato vaccinoUno dei candidati più promettenti in questo campo è basato su una proteina chiamata RH5. Questa proteina è fondamentale per il parassita della malaria per infettare i globuli rossi. Studi iniziali hanno mostrato che vaccinarsi con RH5 può proteggere dalla malaria in modelli animali, e i ricercatori sono ansiosi di esplorarne l'efficacia negli esseri umani.
Primi studi clinici
Il primo vaccino RH5 ha utilizzato un vettore virale speciale per somministrare il vaccino a adulti sani nel Regno Unito. Questo vaccino è stato ben tollerato, e i partecipanti hanno sviluppato una buona risposta immunitaria. Tuttavia, la risposta immunitaria era più debole rispetto a quella osservata nei Neonati africani, che sono la popolazione target principale per i vaccini contro la malaria.
Considerato ciò, i ricercatori hanno deciso di testare il vaccino RH5 in un'area endemica di malaria in Tanzania. I risultati di questi studi sono stati promettenti, mostrando che i neonati che hanno ricevuto il vaccino hanno sviluppato forti risposte immunitarie.
Lo studio di fase 1b
Lo studio di fase 1b si è concentrato sul vaccino RH5, noto come RH5.1, e coinvolgeva sia adulti che neonati in Tanzania. L'obiettivo dello studio era valutare la sicurezza e la risposta immunitaria a questa nuova formulazione del vaccino, insieme a un adiuvante specifico che aiuta a potenziare il sistema immunitario.
Reclutamento e regimi di dosaggio
I partecipanti sono stati reclutati da diverse aree in Tanzania, con i ricercatori che hanno preso in considerazione attentamente la loro esposizione precedente alla malaria. Lo studio includeva diversi gruppi basati sull'età e sul momento delle dosi. I partecipanti adulti ricevevano dosi diverse del vaccino per valutare quanto bene funzionasse.
I neonati ricevevano il vaccino a vari intervalli, alcuni ricevendo dosi a un mese di distanza e altri una dose ritardata. L'obiettivo era vedere quale programma producesse la migliore risposta immunitaria.
Sicurezza e reattogenicità
Lo studio ha mostrato che il vaccino RH5.1 era sicuro sia per adulti che per neonati. La maggior parte degli effetti collaterali erano lievi e si risolvevano rapidamente. Ad esempio, alcuni partecipanti hanno sperimentato un leggero gonfiore nel sito di iniezione e i neonati occasionalmente sviluppavano lievi febbri. Gli effetti collaterali gravi erano rari e nessuno era direttamente collegato al vaccino.
Monitoraggio degli effetti collaterali e delle reazioni
I partecipanti sono stati monitorati attentamente dopo ogni vaccinazione. Gli operatori sanitari controllavano il loro stato nei giorni successivi alla vaccinazione per registrare eventuali reazioni. Controlli regolari hanno anche consentito ai ricercatori di raccogliere informazioni su eventuali effetti collaterali imprevisti.
Era importante valutare non solo le reazioni immediate, ma anche la salute a lungo termine dopo le vaccinazioni.
Risposte immunitarie
Il principale obiettivo dello studio era misurare le risposte immunitarie al vaccino RH5.1. I ricercatori hanno monitorato i livelli di anticorpi specifici nel sangue che combattono il parassita della malaria.
Misurazione delle risposte anticorpali
I campioni di sangue sono stati prelevati in diversi momenti per misurare quanto bene i partecipanti rispondevano al vaccino. I risultati hanno mostrato che sia adulti che neonati sviluppavano livelli significativi di anticorpi anti-RH5 dopo la vaccinazione. Infatti, i neonati avevano livelli di anticorpi notevolmente più elevati rispetto agli adulti, il che è un segno promettente per lo sviluppo di vaccini efficaci contro la malaria per i bambini piccoli.
Attività di inibizione della crescita (GIA)
Un fattore chiave nella valutazione dell'efficacia del vaccino è la sua capacità di inibire la crescita del parassita della malaria. Questo è stato misurato attraverso un test che determina quanto bene gli anticorpi possono uccidere il parassita in laboratorio.
Risultati dei test GIA
I risultati del test GIA hanno indicato che il vaccino ha portato a una forte capacità di inibire il parassita della malaria sia negli adulti che nei neonati. I livelli di inibizione erano particolarmente elevati nei neonati che ricevevano dosi specifiche del vaccino.
Questi risultati suggeriscono che il vaccino RH5.1 ha il potenziale di fornire una protezione significativa contro la malaria nei bambini, che sono i più vulnerabili a questa malattia.
Andare avanti con gli studi
Sulla base dei risultati positivi dello studio di fase 1b, il vaccino RH5.1 sta ora passando a studi più ampi e completi per valutare la sua efficacia nella prevenzione della malaria in contesti del mondo reale.
Direzioni future della ricerca
Studi futuri esploreranno i migliori modi per somministrare il vaccino, inclusa l'analisi di vari regimi di dosaggio e come combinarlo con i vaccini contro la malaria esistenti. L'obiettivo finale è creare un vaccino contro la malaria altamente efficace che possa ridurre i casi e salvare vite nelle popolazioni vulnerabili.
Conclusione
La malaria rimane una sfida significativa per la salute globale, ma i progressi nello sviluppo dei vaccini, in particolare con candidati come RH5.1, offrono speranza per strategie di prevenzione più efficaci. La continua ricerca e gli studi clinici sono fondamentali per combattere questa malattia, soprattutto nelle regioni più colpite dalla malaria.
Attraverso sforzi collaborativi e approcci innovativi, c'è una strada per affrontare la malaria, proteggere le popolazioni vulnerabili e, infine, ridurre il peso di questa malattia devastante.
Titolo: First Phase 1b, single-center, age de-escalation trial of the P. falciparum blood-stage malaria vaccine candidate RH5.1/Matrix-M™: a delayed boost regimen induces high levels of functional antibodies in 5-17 month old Tanzanian infants
Estratto: BackgroundRH5.1 is a soluble protein vaccine candidate for blood-stage Plasmodium falciparum malaria, previously trialed in healthy UK adults in combination with AS01B adjuvant. Here, RH5.1 was formulated with Matrix-M adjuvant to assess safety and immunogenicity in a malaria-endemic adult and pediatric population for the first time. MethodsWe conducted a Phase 1b, single-center, dose-escalation, age de-escalation, first-in-human trial of RH5.1/Matrix-M in Bagamoyo, Tanzania. Healthy adults (18-45 years) and infants (5-17 months) were recruited to receive the RH5.1/Matrix-M vaccine candidate in a variety of dosing regimens, including monthly dosing (0-1-2 month) or delayed booster dosing (0-1-6 month) using a 10 {micro}g dose of RH5.1, or delayed fractional booster dosing (0-1-6 month) with the first two doses of RH5.1 at 50 {micro}g and the third dose at 10 {micro}g. All RH5.1 protein doses were formulated with 50 {micro}g Matrix-M adjuvant. Primary outcomes for vaccine safety included solicited and unsolicited adverse events after each vaccination, along with any serious adverse events (SAEs) during the study period. Secondary outcome measures for immunogenicity included the concentration and avidity of anti-RH5.1 serum IgG antibodies by ELISA and their percentage growth inhibition activity (GIA) in vitro against P. falciparum parasites using purified IgG. All participants receiving at least one dose of vaccine were included in the primary analyses. FindingsBetween 25th January 2021 and 15th April 2021 a total of 60 adults and infants were enrolled; 57 of these completed the vaccination series, and 55 completed 22 months of follow-up post-third vaccination. Vaccinations were well-tolerated across both age groups. There were five SAEs involving four infant participants during the trial, none of which were deemed related to vaccination. RH5-specific T cell and serum antibody responses were induced by vaccination. The anti-RH5 serum IgG responses were significantly higher in the 5-17 month old infant groups as compared to adults. Serum antibody responses contracted over time post-third vaccination, but a similar hierarchy of responses across the age groups was maintained after 22 months follow-up (674 days post-third vaccination). Vaccine-induced anti-RH5 antibodies showed in vitro GIA with comparable functional quality across all age groups and dosing regimens. The highest anti-RH5 serum IgG responses were observed post-third vaccination in the 5-17 month old infants vaccinated with the 0-1-6 month delayed booster regimen using the 10 {micro}g dose of RH5.1 (median 723 {micro}g/mL; range: 450-1436 {micro}g/mL), resulting in 100 % (11/11 infants) showing >60 % GIA following dilution of total IgG to 2.5 mg/mL (median 88 %; range: 73-97 %). InterpretationThe RH5.1/Matrix-M vaccine candidate shows an acceptable safety and reactogenicity profile and highly promising antibody immunogenicity in 5-17 month old infants residing in a malaria-endemic area. The 0-1-6 month delayed booster regimen in 5-17 month old infants induced the highest levels of functional GIA reported to-date following human vaccination, with all infants achieving a level of GIA previously associated with protective outcome against blood-stage P. falciparum challenge in non-human primates. These data support onward efficacy assessment of this vaccine candidate against clinical malaria in young African infants. FundingThe European and Developing Countries Clinical Trials Partnership (EDCTP). Trial RegistrationClinicalTrials.gov: NCT04318002.
Autori: Angela M Minassian, S. E. Silk, W. F. Kalinga, J. Salkeld, I. M. Mtaka, S. Ahmed, F. Milando, A. Diouf, C. K. Bundi, N. Balige, O. Hassan, C. G. Mkindi, S. Rwezaula, T. Athumani, S. Mswata, N. S. Lilolime, B. Simon, H. Msami, M. Mohamed, D. M. David, L. Mohammed, G. Nyaulingo, B. Mwalimu, O. Juma, T. G. Mwamlima, I. A. Sasamalo, R. P. Mkumbange, J. J. Kamage, J. R. Barrett, L. D. W. King, M. M. Hou, D. Pulido, C. Carnrot, A. M. Lawrie, R. E. Cowan, F. L. Nugent, R. Roberts, J.-S. Cho, C. A. Long, C. M. Nielsen, K. Miura, S. J. Draper, A. I. Olotu
Ultimo aggiornamento: 2024-03-26 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.03.25.24304862
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.03.25.24304862.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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