Avanzando i ricevitori ibridi nelle comunicazioni wireless
Migliorare l'efficienza energetica e spettrale nei sistemi MIMO con ADC a bassa risoluzione.
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Indice
Nel campo delle comunicazioni wireless, c'è un crescente interesse a migliorare l'Efficienza Energetica e l'Efficienza Spettrale, soprattutto con i progressi della tecnologia. Un modo per ottenere questo è attraverso i sistemi Massive MIMO, che utilizzano molte antenne nelle stazioni base per migliorare la trasmissione del segnale. Tuttavia, usare così tante antenne può portare a un alto consumo di energia, che è un grande svantaggio, specialmente nelle bande ad alta frequenza.
I Convertitori analogico-digitale (ADC) sono componenti critici in questi sistemi. Trasformano i segnali analogici ricevuti dalle antenne in segnali digitali per il trattamento. La sfida qui è che più bit usa un ADC, più energia consuma. Ad esempio, gli ADC ad alta velocità che usano da 8 a 12 bit possono consumare davvero tanto-spesso diversi watt. Questo evidenzia la necessità di ADC a bassa risoluzione che consumano meno energia ma potrebbero avere alcune limitazioni in termini di prestazioni.
Il Beamforming Ibrido è una strategia che combina l'elaborazione digitale e analogica per ridurre il numero di catene RF necessarie, che sono i componenti che lavorano con i segnali. Questa tecnica permette di bilanciare i costi energetici e le prestazioni del sistema. Quando gli ADC a bassa risoluzione sono inclusi in questo tipo di configurazione di beamforming, offre un modo per gestire il consumo energetico in modo efficace pur mantenendo prestazioni decenti.
In molti studi, è stata esplorata la prestazione dei ricevitori ibridi utilizzando ADC a bassa risoluzione. Questi studi evidenziano spesso i compromessi tra il consumo energetico e la capacità di trasmettere dati in modo efficiente. Tuttavia, gran parte di questo lavoro si è concentrato sui sistemi di comunicazione a banda stretta, quindi i risultati potrebbero non essere applicabili direttamente ai sistemi a banda larga che vengono spesso utilizzati per segnali ad alta frequenza.
In un tipico sistema MIMO a banda larga, i segnali vengono trasmessi su diversi subcarriers, il che può complicare l'analisi. La necessità di considerare come i segnali si comportano su diverse frequenze rende lo studio della distorsione di quantizzazione-errori che si verificano quando i segnali vengono convertiti da analogico a digitale-più complesso. La sfida consiste nel progettare sistemi che possano massimizzare le prestazioni date queste distorsioni, specialmente quando si usano ADC a bassa risoluzione.
L'indagine inizia con un modello per un sistema MIMO massive uplink dove una stazione base (BS) riceve segnali da più dispositivi utente (UE) con un'unica antenna. La BS è dotata di un certo numero di antenne e utilizza un'architettura di beamforming ibrido completamente connessa per elaborare i segnali. L'intero sistema si basa su una corretta gestione dei segnali ricevuti su un canale a banda larga per gestire efficacemente la selettività di frequenza.
Per analizzare le performance, viene definito il modello di quantizzazione per gli ADC. Ogni ADC è trattato come un semplice quantizzatore che elabora i segnali in base a soglie predefinite. Queste soglie definiscono come i segnali in arrivo vengono convertiti in valori digitali. L'obiettivo è garantire che il processo minimizzi gli errori il più possibile, specialmente nel contesto dei segnali ricevuti in un'impostazione MIMO.
Una volta stabilito il modello, il passo successivo è considerare come il sistema massimizza l'efficienza spettrale (SE)-questo misura sostanzialmente quanto efficacemente il sistema utilizza la larghezza di banda. Calcolare la SE implica considerare non solo i segnali in elaborazione ma anche le distorsioni e il rumore introdotti tramite la quantizzazione. Questo rende il compito non banale, poiché una modellazione accurata del rumore e della distorsione è essenziale per risultati significativi.
L'approccio proposto affronta le sfide di combinare diversi tipi di combinatori-analogici e a banda base-per ottenere il miglior risultato possibile. Nonostante le difficoltà insite nel compito, esiste un metodo per aggiornare e ottimizzare efficacemente entrambi i tipi di combinatori in modo iterativo. Affinando questi componenti, l'intero sistema può performare meglio in termini di SE senza un uso eccessivo di energia.
Le simulazioni numeriche forniscono intuizioni su quanto bene funzioni il design proposto rispetto ai benchmark esistenti. Questi risultati sottolineano che il ricevitore ibrido performa bene in diverse condizioni, specialmente per quanto riguarda la gestione dell'effetto beam squint-un fenomeno che può degradare le prestazioni quando si utilizzano sistemi a bassa risoluzione. Il ricevitore ibrido si dimostra resistente in situazioni dove altri sistemi potrebbero avere difficoltà.
Inoltre, osservando l'efficienza energetica (EE), il design del ricevitore ibrido proposto supera significativamente i ricevitori completamente digitali, soprattutto quando si utilizzano ADC a bassa risoluzione. Questa è una scoperta importante poiché l'efficienza energetica è un aspetto cruciale dei moderni sistemi di comunicazione wireless, specialmente con l'aumento della domanda di trasmissione dati.
L'efficienza energetica è definita come la quantità di dati trasmessi rispetto all'energia consumata. Ad esempio, all'aumentare del numero di bit nell'ADC, l'efficienza energetica tende a diminuire per i ricevitori digitali. Questo è principalmente dovuto all'aumento del consumo energetico in quei sistemi. Al contrario, il ricevitore ibrido beneficia di un numero ridotto di catene RF, permettendo prestazioni migliori nell'uso dell'energia, specialmente quando si impiegano ADC a bassa risoluzione.
Analizzando la relazione tra oversampling, risoluzione dei bit e efficienza energetica, diventa chiaro che aumentare la frequenza di oversampling può migliorare l'efficienza spettrale sia per i ricevitori digitali che per quelli ibridi. Tuttavia, questo deve essere bilanciato attentamente poiché tassi di oversampling più elevati possono anche portare a un aumento del consumo energetico, in particolare con ADC ad alta risoluzione.
Gli sforzi per valutare il compromesso tra efficienza spettrale ed efficienza energetica rivelano che trovare un equilibrio ottimale è essenziale. Un ricevitore ibrido che impiega l'oversampling tende a performare bene, specialmente quando la risoluzione dell'ADC è superiore a tre bit. Al contrario, per risoluzioni più basse, i ricevitori digitali possono superare quelli ibridi.
In sintesi, il design di ricevitori ibridi per sistemi massive MIMO-OFDM che utilizzano ADC a bassa risoluzione combinati con oversampling rappresenta una promettente via per migliorare le prestazioni nelle comunicazioni wireless. La capacità di derivare approssimazioni in forma chiusa e sviluppare algoritmi efficienti per ottimizzare i combinatori consente una gestione efficace del consumo energetico e un miglioramento dell'efficienza spettrale.
Con l'evoluzione di queste tecnologie, l'integrazione di varie strategie sarà fondamentale per affrontare le crescenti richieste dei moderni sistemi di comunicazione mantenendo l'efficienza energetica e le prestazioni. I risultati suggeriscono un futuro positivo per i design dei ricevitori ibridi, rafforzando il loro potenziale significato nelle reti wireless di prossima generazione.
Titolo: Hybrid Receiver Design for Massive MIMO-OFDM with Low-Resolution ADCs and Oversampling
Estratto: Low-resolution analog-to-digital converters (ADCs) and hybrid beamforming have emerged as efficient solutions to reduce power consumption with satisfactory spectral efficiency (SE) in massive multiple-input multiple-output (MIMO) systems. In this paper, we investigate the performance of a hybrid receiver in uplink massive MIMO orthogonal frequency-division multiplexing (OFDM) systems with low-resolution ADCs and oversampling. Considering both the temporal and spatial correlation of the quantization distortion (QD), we derive a closed-form approximation of the frequency-domain QD covariance matrix, which facilitates the evaluation of the system SE. Then we jointly design the analog and baseband combiners to maximize the SE. The formulated problem is significantly challenging due to the constant-modulus constraint of the analog combiner and its coupling with the digital one. To overcome the challenges, we transform the objective function into an equivalent but more tractable form and then iteratively update the analog and digital combiner. Numerical simulations verify the superiority of the proposed algorithm compared to the considered benchmarks and show the resilience of the hybrid receiver to beam squint for low-resolution systems. Furthermore, the results show that the proposed hybrid receiver design with oversampling can achieve significantly higher energy efficiency compared to the digital one.
Autori: Mengyuan Ma, Nhan Thanh Nguyen, Italo Atzeni, Markku Juntti
Ultimo aggiornamento: 2024-08-09 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2407.04408
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2407.04408
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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