Dinamiche della Simmetria nella Fisica Teorica
Esaminando il comportamento dei sistemi fisici senza simmetria di Lorentz a diversi livelli energetici.
― 6 leggere min
Indice
- Contesto
- Emergenza della Simmetria di Lorentz
- Metodi Olografici
- Punti Fissi e Flussi RG
- Classificazione dei Punti Fissi
- Punti Fissi di Lifshitz
- Emergenza della Simmetria nei Flussi
- Modelli Olografici Senza Invarianza di Lorentz
- Operatori di Scalatura e il Loro Ruolo
- Potenziali Quadratici e Quartici
- Funzioni Monotone nei Flussi RG
- La Linea Critica di Lifshitz
- Conclusione
- Fonte originale
- Link di riferimento
In fisica teorica, spesso studiamo come i sistemi fisici si comportano a diversi livelli di energia. Un concetto importante in questo campo è il flusso dei modelli mentre cambiano da condizioni ad alta energia (ultravioletta, o UV) a condizioni a bassa energia (infrarossa, o IR). Questo studio è particolarmente utile quando guardiamo a sistemi che non seguono le solite regole di simmetria, in particolare la Simmetria di Lorentz, che è una parte fondamentale di come comprendiamo l'universo ad alte energie.
Contesto
Quando studiamo sistemi fisici senza simmetria di Lorentz, scopriamo che questi sistemi possono avere vari comportamenti che dipendono dalle loro proprietà dinamiche. Si possono categorizzare questi comportamenti usando un numero speciale chiamato esponente dinamico. Questo esponente ci aiuta a descrivere come il sistema transita tra diversi stati o punti fissi mentre cambiamo i livelli di energia.
Un esempio comune è il comportamento delle particelle non relativistiche. Queste particelle seguono regole diverse quando sono a riposo o si muovono molto velocemente. Per esempio, quando il momento di una particella cambia, il suo comportamento può passare da uno stato ad alta energia a uno stato a bassa energia, e questa transizione può essere compresa attraverso il concetto di punti fissi all'interno della teoria.
Emergenza della Simmetria di Lorentz
Nei casi in cui la simmetria di Lorentz è violata ad alte energie, può talvolta riemergere a livelli di energia più bassi a causa delle interazioni all'interno del sistema. Questo fenomeno è particolarmente interessante perché suggerisce che l'apparente assenza di simmetria ad alte energie potrebbe non essere una caratteristica fondamentale dell'universo, ma piuttosto un risultato di condizioni specifiche.
Metodi Olografici
Per studiare queste transizioni e l'emergenza della simmetria di Lorentz, i ricercatori utilizzano metodi olografici. L'olografia è uno strumento potente che consente ai fisici di tradurre problemi in uno spazio a dimensioni superiori in uno a dimensioni inferiori. Questa tecnica si è rivelata utile nello studio di teorie fortemente accoppiate dove i metodi tradizionali potrebbero avere difficoltà.
L'analisi implica considerare teorie che possono mostrare la scalatura di Lifshitz, un comportamento spesso riscontrato nei sistemi di materia condensata. La scalatura di Lifshitz descrive come certe quantità fisiche cambiano con l'energia ed è caratterizzata dall'esponente dinamico.
Punti Fissi e Flussi RG
I punti fissi sono essenziali per capire come le teorie si comportano a diversi scale di energia. Sono stati specifici di un sistema che non cambiano quando li scalate. Indagando su questi punti fissi, i fisici possono ottenere intuizioni su come il sistema evolve mentre l'energia cambia.
Quando un sistema fluisce da un Punto Fisso a un altro, questo si chiama flusso del gruppo di rinormalizzazione (RG). La natura di questi flussi può rivelare informazioni importanti sulla fisica sottostante, incluso il potenziale emergere della simmetria di Lorentz a basse energie.
Classificazione dei Punti Fissi
In un dato framework, i punti fissi possono essere classificati in diversi tipi, a seconda della presenza o meno della simmetria di Lorentz e del tipo di comportamento di scalatura. Alcuni punti fissi possono mostrare un comportamento invariato sotto trasformazioni di scala, mentre altri potrebbero non farlo. Questa classificazione aiuta a comprendere la struttura complessiva della teoria e come diverse situazioni possano svilupparsi.
Punti Fissi di Lifshitz
Un tipo di punto fisso degno di discussione è il punto fisso di Lifshitz. Questi punti sono caratterizzati da un comportamento di scalatura diverso e sono rilevanti nelle teorie di campo non relativistiche. In un sistema che mostra scalatura di Lifshitz, l'esponente dinamico gioca un ruolo Cruciale, determinando come gli osservabili si comportano mentre cambia la scala di energia.
Emergenza della Simmetria nei Flussi
Lo studio dei flussi tra punti fissi può far luce su come le simmetrie possano emergere dinamicamente. Per esempio, anche partendo da una teoria che viola la simmetria di Lorentz, il flusso RG potrebbe guidare il sistema verso uno stato in cui la simmetria di Lorentz viene ripristinata nel limite infrarosso.
Modelli Olografici Senza Invarianza di Lorentz
In assenza di simmetria di Lorentz, i fisici possono utilizzare modelli olografici bottom-up. Questi modelli aiutano a sondare la dinamica del sistema senza dover fare affidamento su assunzioni specifiche sulla natura dello spaziotempo. Variazioni nei parametri, come temperatura e densità di carica, possono permettere ai ricercatori di scoprire diversi flussi RG e punti fissi associati a violazioni della simmetria di Lorentz.
Operatori di Scalatura e il Loro Ruolo
Gli operatori di scalatura sono vitali per comprendere il comportamento dei sistemi fisici. Quando introduciamo questi operatori, possiamo manipolare la dinamica del sistema, portando a vari tipi di flussi RG. A seconda della dimensione di scalatura di questi operatori, possono avere impatti diversi sul flusso RG, influenzando se il sistema fluisce verso un punto fisso invariato di Lorentz o rimane con violazioni.
Potenziali Quadratici e Quartici
Diversi potenziali possono influenzare la natura dei flussi RG. Per esempio, un semplice potenziale quadratico può influenzare il comportamento del sistema e l'emergenza della simmetria di Lorentz nell'infrarosso. Analizzando il paesaggio potenziale, i ricercatori possono prevedere come il sistema evolve mentre vari parametri vengono regolati.
Utilizzando potenziali più complessi, inclusi termini quartici, si può migliorare l'efficienza del recupero della simmetria di Lorentz nell'infrarosso. Questa efficienza è essenziale per comprendere come le teorie fortemente accoppiate possano mostrare comportamenti complessi diversi da quelli osservati in sistemi debolmente accoppiati.
Funzioni Monotone nei Flussi RG
Nello studio dei flussi RG, è utile identificare funzioni monotone che possono aiutare a tenere traccia dei cambiamenti nei gradi di libertà mentre il sistema evolve. Queste funzioni possono fornire intuizioni sulla natura del flusso e se determinate simmetrie emergano o scompaiano durante la transizione tra diverse scale di energia.
Una delle principali sfide è determinare se esiste una funzione monotona in condizioni in cui la simmetria di Lorentz è violata. Lo studio di queste funzioni può aiutare i fisici a valutare la stabilità dei punti fissi e prevedere come il sistema potrebbe comportarsi in diverse condizioni.
La Linea Critica di Lifshitz
Un'area di ricerca entusiasmante coinvolge la ricerca di linee critiche di punti fissi che mostrano scalatura di Lifshitz. Tali linee critiche possono fornire un percorso continuo nello spazio dei parametri dove possono essere osservati vari comportamenti fisici. Questo è particolarmente interessante perché consente di esaminare sistemi che subiscono transizioni continue piuttosto che cambiamenti bruschi.
Modificando le proprietà del potenziale in un modo specifico, i ricercatori possono stabilire un framework per queste linee critiche, permettendo dinamiche più ricche e flussi più intricati tra i punti fissi.
Conclusione
L'esplorazione dei flussi olografici di Lifshitz e la dinamica della simmetria nei sistemi fisici offre intuizioni preziose sulla natura del nostro universo. Esaminando come i sistemi si comportano a diversi livelli di energia, gli scienziati possono svelare i meccanismi dietro l'emergenza di simmetrie chiave e il loro crollo in vari contesti.
L'interazione tra olografia, flussi RG e comportamento dei punti fissi rimane un'area di ricerca fondamentale. Man mano che approfondiamo la nostra comprensione di questi concetti, apriamo la strada a nuove scoperte nella fisica ad alta energia, nella materia condensata e oltre.
In sintesi, lo studio dei sistemi fisici senza simmetria di Lorentz e di come evolvono sotto diverse condizioni energetiche rivela un arazzo complesso di comportamenti. Sfruttando tecniche moderne e ampliando i nostri quadri teorici, possiamo continuare a rivelare i principi sottostanti che governano l'universo.
Titolo: Holographic Lifshitz flows
Estratto: Without Lorentz symmetry, generic fixed points of the renormalization group (RG) are labelled by their dynamical (or `Lifshitz') exponent $z$. Hence, a rich variety of possible RG flows arises. The first example is already given by the standard non-relativistic limit, which can be viewed as the flow from a $z=1$ UV fixed point to a $z=2$ IR fixed point. In strongly coupled theories, there are good arguments suggesting that Lorentz invariance can emerge dynamically in the IR from a Lorentz violating UV. In this work, we perform a generic study of fixed points and the possible RG flows among them in a minimal bottom-up holographic model without Lorentz invariance, aiming to shed light on the possible options and the related phenomenology. We find: i) A minor generalization of previous models involving a massive vector field with allowed self-couplings leads to a much more efficient emergence of Lorentz invariance than in the previous attempts. Moreover, we find that generically the larger is the UV dynamical exponent $z_{UV}$ the faster is the recovery of Lorentz symmetry in the IR. ii) We construct explicitly a holographic model with a line of fixed points, realizing different Lifshitz scaling along the line. iii) We also confirm the monotonicity of a recently proposed a-function along all our Lorentz violating RG flows.
Autori: Matteo Baggioli, Oriol Pujolas, Xin-Meng Wu
Ultimo aggiornamento: 2024-09-02 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2407.11552
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2407.11552
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.
Link di riferimento
- https://dx.doi.org/10.1103/RevModPhys.83.11
- https://arxiv.org/abs/0801.0287
- https://dx.doi.org/10.1016/0370-2693
- https://arxiv.org/abs/hep-ph/9205228
- https://dx.doi.org/10.1103/RevModPhys.77.1423
- https://arxiv.org/abs/hep-ph/0410047
- https://dx.doi.org/10.1007/JHEP11
- https://arxiv.org/abs/1412.3430
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.94.076004
- https://arxiv.org/abs/1604.00669
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.98.016011
- https://arxiv.org/abs/1712.00445
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.61.2376
- https://dx.doi.org/10.1080/00018739400101505
- https://arxiv.org/abs/cond-mat/9501089
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.83.085004
- https://arxiv.org/abs/1012.5944
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.92.025041
- https://arxiv.org/abs/1503.02498
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.93.065043
- https://arxiv.org/abs/1511.00697
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.102.116002
- https://arxiv.org/abs/2009.11480
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.102.056021
- https://arxiv.org/abs/2004.07249
- https://arxiv.org/abs/2406.10330
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevB.23.4615
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.35.1678
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevB.64.195109
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.88.217204
- https://dx.doi.org/10.1016/0550-3213
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.108.251602
- https://arxiv.org/abs/1203.0609
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.110.091601
- https://arxiv.org/abs/1203.1494
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.79.084008
- https://arxiv.org/abs/0901.3775
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.104.181302
- https://arxiv.org/abs/0909.3525
- https://dx.doi.org/10.1088/1126-6708/2009/11/020
- https://arxiv.org/abs/0906.3477
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.81.125005
- https://arxiv.org/abs/1003.4430
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.91.074508
- https://arxiv.org/abs/1411.4667
- https://dx.doi.org/10.1007/JHEP03
- https://arxiv.org/abs/2212.07717
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.94.081601
- https://arxiv.org/abs/hep-ph/0404271
- https://dx.doi.org/10.1007/JHEP01
- https://arxiv.org/abs/1109.4495
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.85.085009
- https://arxiv.org/abs/1106.2035
- https://dx.doi.org/10.1016/j.physletb.2010.05.029
- https://arxiv.org/abs/1003.2364
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.83.105027
- https://arxiv.org/abs/1102.0789
- https://dx.doi.org/10.1007/978-4-431-55441-7
- https://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-35184-7
- https://arxiv.org/abs/1305.0011
- https://dx.doi.org/10.1134/S0040577916120084
- https://arxiv.org/abs/1505.04130
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.83.3605
- https://arxiv.org/abs/hep-th/9903190
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.78.106005
- https://arxiv.org/abs/0808.1725
- https://arxiv.org/abs/0812.0530
- https://dx.doi.org/10.1088/0264-9381/28/22/225028
- https://arxiv.org/abs/1108.3067
- https://arxiv.org/abs/1005.4690
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.121.121601
- https://arxiv.org/abs/1708.05691
- https://arxiv.org/abs/1206.1047
- https://dx.doi.org/10.1007/JHEP08
- https://arxiv.org/abs/1304.7776
- https://arxiv.org/abs/1305.3784
- https://arxiv.org/abs/1306.3344
- https://arxiv.org/abs/1310.5740
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.91.026005
- https://arxiv.org/abs/1406.5992
- https://arxiv.org/abs/1408.3271
- https://dx.doi.org/10.1007/JHEP07
- https://arxiv.org/abs/1412.8638
- https://dx.doi.org/10.1088/0264-9381/33/3/033001
- https://arxiv.org/abs/1512.03554
- https://dx.doi.org/
- https://doi.org/10.1016/0370-2693
- https://dx.doi.org/10.1007/JHEP12
- https://arxiv.org/abs/1107.3987
- https://dx.doi.org/10.4310/ATMP.1999.v3.n2.a7
- https://arxiv.org/abs/hep-th/9904017
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.82.046006
- https://arxiv.org/abs/1006.1263
- https://arxiv.org/abs/1011.5819
- https://dx.doi.org/10.1088/1751-8113/40/25/S57
- https://arxiv.org/abs/cond-mat/0610375
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.104.086028
- https://arxiv.org/abs/1907.01546
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.101.046007
- https://arxiv.org/abs/1906.09620
- https://arxiv.org/abs/2209.06818
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.103.026009
- https://arxiv.org/abs/2007.07273
- https://dx.doi.org/10.1007/JHEP05
- https://arxiv.org/abs/2302.11096
- https://arxiv.org/abs/1401.4998
- https://arxiv.org/abs/2304.01807
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.82.109905
- https://arxiv.org/abs/1007.1428
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevB.76.134514
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevLett.94.235702
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevE.74.041124
- https://dx.doi.org/10.1103/PhysRevD.76.044028
- https://arxiv.org/abs/hep-th/0702117
- https://dx.doi.org/10.1140/epjc/s10052-014-2790-x
- https://arxiv.org/abs/1305.3919
- https://arxiv.org/abs/1306.4601
- https://dx.doi.org/10.1007/JHEP10
- https://arxiv.org/abs/1905.02653
- https://dx.doi.org/10.1007/s11433-021-1681-8
- https://arxiv.org/abs/2101.01892
- https://dx.doi.org/10.1103/RevModPhys.95.011001