Valutare la salute dei pazienti prima dell'intervento chirurgico in Sudafrica
Questo studio analizza l'impatto delle cliniche preoperatorie sul recupero dei pazienti.
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Indice
Quando qualcuno ha bisogno di un'operazione, è importante controllare la sua salute prima dell'intervento. Questo processo, chiamato valutazione preoperatoria, aiuta i dottori a individuare eventuali problemi medici che potrebbero influenzare l'operazione o la ripresa. Questa valutazione può portare a risultati migliori per i pazienti e aiutare gli ospedali a usare le risorse in modo più saggio. Ogni anno, milioni di interventi chirurgici importanti vengono eseguiti in tutto il mondo, e le complicazioni durante o dopo queste operazioni possono causare seri problemi per i pazienti, comprese degenze ospedaliere più lunghe e persino la morte.
Le cliniche preoperatorie svolgono un ruolo chiave nell'individuare eventuali problemi di salute nei pazienti. Queste cliniche possono aiutare a ridurre il numero di cancellazioni last minute delle operazioni e accorciare il tempo che i pazienti trascorrono in ospedale dopo l'intervento. È stato scoperto che i pazienti che visitano queste cliniche sono meno propensi ad avere le loro procedure annullate nel giorno dell’operazione, il che può essere frustrante per tutti. Ridurre il tempo in ospedale può anche abbattere i costi sia per i pazienti che per le strutture mediche.
L'importanza delle cliniche preoperatorie
Le cliniche preoperatorie aiutano a identificare i fattori di rischio che potrebbero portare a complicazioni dopo l'intervento. I fattori di rischio comuni includono età, diabete, pressione alta, Obesità e problemi renali. Alcuni pazienti potrebbero aver bisogno di cure extra dopo le operazioni, e queste cliniche aiutano i dottori a capire quali pazienti potrebbero necessitare di quel supporto.
Il punteggio del Revised Cardiac Risk Index (RCRI) aiuta a prevedere quali pazienti sono più a rischio di avere complicazioni durante interventi non cardiaci. Allo stesso modo, il sistema di valutazione dell'American Society of Anesthesiologists (ASA) aiuta a valutare la salute di un paziente prima dell’intervento. Le ricerche mostrano che i pazienti con punteggi ASA più alti tendono ad avere degenze più lunghe dopo l'operazione.
Obiettivi dello studio
L'obiettivo di questo studio era esaminare il profilo dei pazienti che si recano in una clinica preoperatoria in una pratica privata a Johannesburg, Sudafrica. Si voleva capire per quanto tempo questi pazienti rimangono in ospedale dopo l'intervento e quali fattori potrebbero influenzare quella durata. Queste informazioni possono aiutare a migliorare le cure e la pianificazione delle risorse negli ospedali sudafricani.
Progettazione e contesto dello studio
È stata ottenuta l'approvazione etica prima di iniziare lo studio. La ricerca ha coinvolto la revisione dei dati dei pazienti che hanno visitato una clinica preoperatoria a Benoni, Johannesburg, tra il 25 gennaio 2021 e il 15 giugno 2022.
I pazienti inclusi nello studio dovevano avere almeno 18 anni ed essere stati indirizzati per interventi non cardiaci. Coloro che avevano meno di 18 anni o non avevano accettato di partecipare sono stati esclusi. I dati sono stati raccolti dai registri della clinica e dai dati di ammissione ospedaliera.
Raccolta e analisi dei dati
I dati sono stati organizzati in un foglio di calcolo per facilitare l'analisi. Sono state raccolte informazioni sulle demografie dei pazienti, sui problemi di salute e su altri risultati medici. Questi dati permettono ai ricercatori di esaminare vari aspetti della salute dei pazienti e come si relazionano con le durate delle degenze in ospedale dopo l'operazione.
Un totale di 214 pazienti ha frequentato la clinica preoperatoria, con 213 autorizzati all'intervento. Una piccola parte di questi pazienti ha avuto le operazioni rinviate o annullate.
Demografia dei pazienti
L'età media dei pazienti che frequentavano la clinica era di circa 61 anni, con la maggior parte dei pazienti di sesso femminile. Molti pazienti presentavano problemi di salute come pressione alta, colesterolo alto e diabete.
La maggior parte dei pazienti è stata indirizzata per interventi programmati come operazioni al ginocchio o all'anca, isterectomie e interventi al seno. Oltre la metà dei pazienti è stata classificata come obesa in base al loro Indice di Massa Corporea (BMI).
Le letture della pressione sanguigna mostravano che una parte significativa dei pazienti aveva valori più alti del normale, il che potrebbe anche segnalare potenziali complicazioni.
Risultati sulla durata della degenza
Lo studio ha rilevato che i pazienti avevano durate variabili di degenza ospedaliera in base al tipo di intervento subito. In generale, molti pazienti sono rimasti in ospedale per più di un giorno, con una durata media di circa 3,5 giorni. I pazienti che hanno subito interventi al ginocchio o all'anca erano più propensi a richiedere cure intensive dopo l'operazione rispetto a quelli che avevano avuto interventi al seno o all'utero.
Fattori come punteggi RCRI più alti indicavano una maggiore probabilità di degenze più lunghe. Per i pazienti sottoposti ad interventi al ginocchio, una bassa funzionalità renale era associata a degenze prolungate.
Impatto dei fattori di salute
Diversi problemi di salute hanno influenzato la durata della degenza in ospedale dopo l’operazione. L'età è stata citata come un fattore di rischio significativo, con pazienti più anziani che spesso necessitano di più tempo per riprendersi. In particolare, i pazienti sopra i 65 anni che hanno subito interventi all'anca tendevano a rimanere in ospedale più a lungo.
Il diabete è stato esaminato ma non ha influenzato significativamente la durata della degenza in questo studio. Molti pazienti diabetici sono stati educati su come gestire la loro condizione prima dell'intervento, il che potrebbe aver contribuito a tempi di recupero più brevi.
L'obesità, sebbene spesso associata a complicazioni, non ha mostrato una forte connessione con degenze più lunghe in questo studio. Questo potrebbe essere dovuto alle cure ben gestite che la sanità privata offre, permettendo ai pazienti di affrontare meglio i loro problemi di salute concomitanti.
Limiti dello studio
Nonostante le sue intuizioni preziose, lo studio ha alcune limitazioni. È stato condotto in una singola clinica privata, che potrebbe non rappresentare gli ospedali pubblici o regioni diverse in Sudafrica. La dimensione limitata del campione potrebbe influenzare i risultati, in particolare tra i pazienti con condizioni di salute specifiche.
Inoltre, non esaminare le varie tecniche chirurgiche potrebbe far perdere importanti intuizioni sui tempi di recupero dei pazienti. L'uso dei registri medici per la raccolta dei dati potrebbe anche portare a imprecisioni se i registri erano incompleti.
Conclusione
Questo studio offre un quadro più chiaro dei pazienti che frequentano una clinica preoperatoria in Sudafrica e mette in evidenza vari fattori che possono influenzare il loro recupero dopo l'intervento. Sottolinea l'importanza delle valutazioni preoperatorie nella gestione della salute dei pazienti e nel migliorare i risultati chirurgici.
Ulteriori ricerche possono basarsi su questi risultati, concentrandosi su gruppi più ampi e incorporando diversi tipi di interventi e pratiche di cura. Comprendere questi aspetti può aiutare a migliorare le cure chirurgiche e i risultati per i pazienti in futuro.
Titolo: A Prospective Study of Preoperative Risk Factors Associated with Extended Length of Stay in Patients Attending a Pre-operative Clinic in South Africa
Estratto: BackgroundPreoperative assessment clinics play a critical role in identifying, evaluating, and mitigating perioperative risks. Despite global data highlighting the importance of preoperative risk factors on surgical outcomes, there remains limited information on their impact on postoperative length of stay in South African contexts. ObjectivesThis study aimed to describe the demographic and clinical profiles of patients referred to a preoperative clinic in Johannesburg, South Africa, and to examine factors associated with postoperative length of stay (LOS). MethodsThis was a prospective cohort study conducted between 2021 and 2022 at a private clinic. Patients aged [≥]18 years undergoing non-cardiac surgery were included. Data on demographics, comorbidities, surgical procedures, and clinical outcomes were collected. Statistical analysis was performed to assess relationships between preoperative risk factors, including ASA grading, Revised Cardiac Risk Index (RCRI), eGFR, Diabetes Mellitus, age, obesity and LOS. ResultsA total of 214 patients were assessed, of which 75.7% were female, with a median age of 62.5 years. Common comorbidities included hypertension (59.3%) and obesity (55%). The median LOS was 3.5 days, with 47.2% of patients staying more than 3 days postoperatively. Knee (33.2%) and hip surgeries (21%) were the most common procedures. A significant association was found between longer LOS and RCRI score [≥]1 (p=0.007), as well as renal dysfunction in knee surgery patients (p=0.027) and age in patients undergoing hip surgery (p=0.049). There was no significant association between ASA grade, presence of diabetes mellitus, eGFR, age or obesity. ConclusionsIncreased RCRI scores, renal dysfunction, and age were associated with prolonged hospital stay. Findings highlight the need for targeted interventions in preoperative care to reduce LOS, particularly for high-risk patients. Further research is needed to validate these results across broader healthcare settings and to establish appropriate protocols for South African patients undergoing pre-operative assessment.
Autori: Kuven Naidu, N. Kajee, B. Wadee
Ultimo aggiornamento: 2024-10-16 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.10.13.24315313
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.10.13.24315313.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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