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# Fisica# Astrofisica delle galassie# Cosmologia e astrofisica non galattica

Indagare sui barioni mancanti nelle galassie

Questo studio rivela prove di gas caldo nei aloni delle galassie, affrontando il problema dei barioni mancanti.

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Indice

Le galassie sono enormi sistemi fatti per lo più di stelle, gas e materia oscura. Uno dei misteri che gli astronomi stanno cercando di risolvere è perché molte galassie non sembrano avere la quantità di materia normale, o baryoni, che ci si aspetta. I baryoni includono idrogeno, elio e elementi più pesanti, che sono i mattoni delle stelle e dei pianeti.

In molte galassie, la quantità di baryoni rilevata è molto inferiore a quella prevista dalle teorie basate sulla quantità di materia oscura che le circonda. Questo ha portato a quello che viene chiamato "problema dei baryoni mancanti". Gli scienziati pensano che i baryoni mancanti potrebbero nascondersi in un gas sottile che circonda le galassie, noto come Medium Circumgalattico (CGM).

Il CGM può avere diverse fasi di temperatura. Alcune parti sono fresche e dense, mentre altre potrebbero essere molto calde. Il CGM caldo è più difficile da rilevare perché a temperature elevate, gli atomi di idrogeno possono diventare completamente ionizzati, rendendoli invisibili alle tecniche osservazionali attuali.

Questo studio si concentra sull'uso dei dati a raggi X di galassie specifiche per cercare prove di gas caldo nel CGM. Analizzando gli spettri a raggi X dei quasar, che sono oggetti estremamente luminosi e distanti, possiamo dedurre la presenza di questo gas caldo e capire meglio di più sui baryoni nelle galassie.

Il Problema dei Baryoni Mancanti

Gli astronomi hanno a lungo osservato una discrepanza tra la quantità di materia baryonica prevista nelle galassie e quella trovata. Nelle galassie più piccole e nei nani, i baryoni mancanti sembrano essere particolarmente pronunciati. Le ricerche mostrano che i dischi galattici in piccoli aloni, come quelli con masse intorno ai 10 milioni di masse solari, contengono solo una frazione dei baryoni attesi.

Molti dei baryoni che non vengono trovati nelle osservazioni convenzionali potrebbero trovarsi nel CGM, che circonda le galassie ben oltre i loro dischi visibili. L'attrazione gravitazionale delle galassie si estende notevolmente a causa della materia oscura, che influisce sul comportamento del gas circostante. Ci sono nuvole di gas fresco nel CGM, ma queste non sono sufficienti a risolvere il problema dei baryoni mancanti.

Alcuni scienziati propongono che una quantità significativa di baryoni potrebbe esistere in uno stato più caldo, coesistendo con il gas più freddo. Questo studio mira a scoprire quel gas caldo mancante analizzando i dati a raggi X di tre quasar.

Osservazione e Metodologia

Per indagare il CGM caldo, abbiamo selezionato tre quasar di sfondo la cui luce passa attraverso gas noti e freschi. Studiando i dati degli spettri a raggi X di questi quasar, abbiamo cercato Linee di Assorbimento specifiche che potessero indicare la presenza di gas caldo.

I nostri obiettivi comprendevano tre quasar che si è scoperto avere assorbitori circumgalattici freschi. Ogni quasar aveva certi dati disponibili da analizzare. Il metodo principale prevedeva di accatastare gli spettri a raggi X di questi oggetti per aumentare il significato statistico di eventuali segnali rilevati.

Raggruppando gli spettri a raggi X su una scala comune e combinandoli, abbiamo potuto amplificare i veri segnali d'interesse. Questo ci ha permesso di cercare segni di gas caldo a temperature vicine a quelle previste per l'alone viriale.

Rilevamento del CGM Caldo

Analizzando i dati impilati dei quasar, abbiamo trovato prove di caratteristiche di assorbimento corrispondenti a gas caldo. I segnali indicavano che il gas caldo potrebbe effettivamente essere presente nei CGM delle galassie target.

I test statistici suggerivano che le linee di assorbimento associate erano significative. Abbiamo registrato vari livelli di confidenza per diverse transizioni a raggi X, il che è tipico in tali studi. La rilevazione di questi segnali apre nuove strade per capire meglio dove si nascondono i baryoni mancanti.

Durante la nostra analisi, abbiamo cercato linee di assorbimento specifiche indicative di ossigeno e azoto altamente ionizzati, che ci si aspetta nella fase calda del CGM. Abbiamo misurato il significato statistico di queste linee, il che ci ha aiutato a confermarne la realtà rispetto a fluttuazioni casuali o rumore nei dati.

Implicazioni per l'Evoluzione delle Galassie

I dati suggeriscono che il CGM caldo gioca un ruolo cruciale nel bilancio complessivo dei baryoni delle galassie. Comprendere le proprietà di questo gas può fornire spunti su come evolvono le galassie e come interagiscono con l'ambiente circostante.

Esaminando le proprietà del gas caldo rilevato, abbiamo notato la sua densità media, temperatura e massa. Il gas caldo potrebbe aiutare a mediare il flusso di baryoni dentro e fuori dalle galassie, influenzando i tassi di formazione stellare e il ciclo di vita dei baryoni nell'universo.

Se la maggior parte dei baryoni si trova in questa fase calda del CGM, indicherebbe un cambiamento nella nostra comprensione della formazione e dell'evoluzione delle galassie. Invece di essere confinati solo alla materia visibile nelle stelle e nel gas freddo, una porzione significativa di baryoni potrebbe esistere in uno stato che non è facilmente osservabile.

Conclusione

Il rilevamento di gas caldo nel medium circumgalattico collegato alle tre galassie L analizzate fornisce prove cruciali sull'esistenza dei baryoni mancanti. Questo studio migliora la nostra comprensione del contenuto di baryoni delle galassie e implica che molto di ciò che pensavamo ci mancasse potrebbe effettivamente essere presente, semplicemente in una forma difficile da rilevare.

I risultati suggeriscono che la frazione di baryoni nelle tipiche galassie L può essere spiegata da questo gas caldo, aiutando a riconciliare le osservazioni con le aspettative teoriche. Andando avanti, queste intuizioni contribuiranno significativamente ai modelli di formazione ed evoluzione delle galassie, offrendo un quadro più completo su come le galassie interagiscono con i loro ambienti e il ciclo di vita della loro materia baryonica.

Questo studio è fondamentale per comprendere la natura complessa dell'universo e le varie fasi che i baryoni attraversano, aprendo la strada a future esplorazioni in astrofisica.

Fonte originale

Titolo: X-Ray Detection of the Galaxy's Missing Baryons in the Circum-Galactic Medium of L$^*$ Galaxies

Estratto: The amount of baryons hosted in the disks of galaxies is lower than expected based on the mass of their dark-matter halos and the fraction of baryon-to-total matter in the universe, giving rise to the so called galaxy missing-baryon problem. The presence of cool circum-galactic matter gravitationally bound to its galaxy's halo up to distances of at least ten times the size of the galaxy's disk, mitigates the problem but is far from being sufficient for its solution. It has instead been suggested, that the galaxy missing baryons may hide in a much hotter gaseous phase of the circum-galactic medium, possibly near the halo virial temperature and co-existing with the cool phase. Here we exploit the best available X-ray spectra of known cool circum-galactic absorbers of L$^*$ galaxies to report the first direct high-statistical-significance (best estimates ranging from $4.2-5.6\sigma$, depending on fitting methodology)} detection of associated OVII absorption in the stacked XMM and Chandra spectra of three quasars. We show that these absorbers trace hot medium in the X-ray halo of these systems, at logT(in k)$\simeq 5.8-6.3$ K (comprising the halo virial temperature T$_{vir} \simeq 10^6$ K). We estimate masses of the X-ray halo within 1 virial radius within the interval M$_{hot-CGM}\simeq (1-1.7)\times 10^{11} (Z/0.3 Z_{\odot})^{-1}$ M$_{\odot}$. For these systems, this corresponds to galaxy missing baryon fractions in the range $\xi_b = M_{hot-CGM}/M_{missing}\simeq (0.7-1.2) (Z/0.3 Z_{\odot})^{-1}$, thus potentially closing the galaxy baryon census in typical L$^*$ galaxies. Our measurements contribute significantly to the solution of the long-standing galaxy missing baryon problem and to the understanding of the continuous cycle of baryons in-and-out of galaxies throughout the life of the universe.

Autori: Fabrizio Nicastro, Yair Krongold, Taotao Fang, Filippo Fraternali, Smita Mathur, Stefano Bianchi, Alessandra De Rosa, Enrico Piconcelli, Luca Zappacosta, Manuela Bischetti, Chiara Feruglio, Anjali Gupta, Zheng Zhou

Ultimo aggiornamento: 2023-08-01 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://arxiv.org/abs/2302.04247

Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2302.04247

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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