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# Fisica# Fenomeni astrofisici di alta energia

I buchi neri doppi di OJ 287

I ricercatori stanno studiando due buchi neri supermassivi in OJ 287 e le loro interazioni.

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OJ 287 è un tipo di galassia conosciuta come oggetto BL Lacertae, situata nella costellazione del Cancro, a circa cinque miliardi di anni luce dalla Terra. Ha attirato l'attenzione non solo perché contiene un buco nero supermassiccio (SMBH), comune in queste galassie, ma anche perché ospita due SMBH che orbitano l'uno attorno all'altro. Questo rende OJ 287 l'unico sistema binario conosciuto di due SMBH.

Il buco nero principale in questa galassia è enorme, pesando circa 18 miliardi di volte la massa del nostro Sole. Il buco nero secondario, invece, è più piccolo, con una massa di circa 100 milioni di masse solari. Il buco nero secondario ruota attorno al buco nero principale, passando attraverso il suo disco di materia circostante circa ogni 12 anni.

Importanza della Ricerca

Lo studio di OJ 287 è importante perché permette ai ricercatori di apprendere di più sui buchi neri e sul loro comportamento, specialmente nei sistemi binari. Capire la dinamica di tali sistemi aiuta a comprendere come evolvono le galassie, in particolare attraverso eventi come le fusioni di galassie, che portano comunemente alla formazione di queste coppie di buchi neri binari.

Le Osservazioni

Recenti osservazioni di OJ 287 sono state effettuate utilizzando il telescopio a raggi X a bordo dell'Osservatorio Neil Gehrels Swift. Queste osservazioni si sono concentrate sull'attività di flare della sorgente, aiutando a raffinare la nostra comprensione della natura e della massa del buco nero secondario. Analizzando i flare a raggi X, i ricercatori hanno scoperto che gli spettri di energia in vari stati della sorgente potevano essere modellati usando un metodo specifico noto come modello di Comptonizzazione a Movimento di Massa (BMC).

Questa analisi ha rivelato una correlazione tra l'indice dei fotoni a raggi X e il tasso con cui la materia viene attratta nel buco nero. Questa tendenza ha mostrato che, man mano che aumentava il tasso di accrescimento di massa, anche l'indice dei fotoni aumentava, il che è fondamentale per stimare la massa del buco nero secondario in OJ 287.

Il Ciclo di 12 Anni

OJ 287 mostra un peculiare ciclo di attività di 12 anni che ha portato a diverse teorie per spiegare questo comportamento. Una teoria prominente suggerisce che questa periodicità sia dovuta al moto orbitale dei due buchi neri, dove il buco nero secondario influenza periodicamente la materia che circonda il buco nero principale.

In studi precedenti, le osservazioni hanno catturato la distribuzione spettrale dell'energia di OJ 287. Alcune osservazioni hanno indicato che lo spettro di emissione cambiava significativamente durante questi cicli, suggerendo interazioni tra i due buchi neri e il disco di accrescimento circostante.

Due Buchi Neri che Interagiscono

L'ipotesi centrale dello studio è che OJ 287 sia un sistema binario composto da due buchi neri. La presenza del buco nero secondario potrebbe portare a perturbazioni nel disco di materia che circonda il buco nero principale. Questa interazione può causare che la materia circostante venga attratta o temporaneamente disturbata, risultando in un aumento della Luminosità e in attività di flare nei raggi X e nelle lunghezze d'onda ottiche.

I ricercatori hanno utilizzato vari modelli per analizzare gli spettri di energia e valutare come le emissioni a raggi X cambiano mentre il buco nero secondario si muove attraverso il disco di accrescimento del primario. Hanno adottato un metodo che valuta i diversi stati durante le eruzioni, concentrandosi sulle transizioni tra stati basso-duro, intermedio-morbido e alto-morbido.

Tecnica di Analisi Spettrale

Per modellare gli spettri di energia raccolti da OJ 287, i ricercatori hanno impiegato una combinazione del modello BMC, che simula i processi di Comptonizzazione, e un modello di assorbimento che considera il materiale neutro che circonda i buchi neri. Hanno anche esaminato diversi parametri degli spettri per determinare come si relazionano al tasso di accrescimento di massa sui buchi neri.

L'analisi ha coinvolto l'adattamento dei dati e la determinazione di parametri chiave come l'indice dei fotoni e la normalizzazione che rappresentano la luminosità della sorgente. Regolando questi parametri, si poteva ottenere una comprensione più chiara del comportamento e della massa del buco nero.

Il Ruolo degli Spettri di Densità di Potenza

Oltre all'analisi spettrale, i ricercatori hanno esaminato gli spettri di densità di potenza (PDS) di OJ 287 nel tempo. Questa analisi ha rivelato come i segnali a raggi X variassero e ha permesso ai ricercatori di dedurre la dimensione della regione in cui venivano prodotte le emissioni a raggi X, nota come nube di Compton.

Studiare i modelli di frequenza all'interno del PDS ha permesso agli scienziati di stimare la dimensione di questa nube e di ricollegarla alla massa del buco nero secondario. I risultati hanno suggerito una connessione tra la dimensione della nube di Compton e il tasso di accrescimento, supportando ulteriormente l'idea che la massa del buco nero secondario sia di circa 100 milioni di masse solari.

Stima della Massa del Buco Nero

La stima della massa del buco nero secondario in OJ 287 è stata ottenuta utilizzando un metodo di scalatura che si basa su relazioni stabilite in altre sorgenti di buchi neri ben studiate. Confrontando i comportamenti di OJ 287 con sorgenti di riferimento, i ricercatori sono stati in grado di dedurre la massa del buco nero secondario.

Il metodo di scalatura è vantaggioso perché può fornire stime di massa senza richiedere misurazioni di distanza precise alla sorgente. L'approccio utilizza proprietà note di altre sorgenti di buchi neri per creare una correlazione che può essere applicata a OJ 287.

Risultati e Implicazioni

I risultati della ricerca hanno portato alla conclusione che il buco nero secondario in OJ 287 ha una massa di circa 100 milioni di masse solari. Questa scoperta è in linea con il comportamento osservato durante le interazioni periodiche dei due buchi neri e sostiene l'idea di un sistema binario stabile.

Le implicazioni di queste scoperte si estendono oltre OJ 287. Comprendere la meccanica di tali sistemi binari contribuisce alla conoscenza più ampia sulla formazione delle galassie e sull'evoluzione dei Buchi Neri Supermassicci nell'universo.

Conclusione

OJ 287 offre uno studio affascinante nel campo dell'astrofisica, mostrando come i buchi neri binari interagiscono e influenzano il loro intorno. La ricerca continua su questa galassia migliora la nostra comprensione di questi oggetti massicci e del ruolo che svolgono nel cosmo. Esaminando le correlazioni tra le emissioni a raggi X e i tassi di accrescimento di massa, gli scienziati stanno mettendo insieme il complicato puzzle della dinamica dei buchi neri, che ha significative implicazioni per il futuro degli studi astronomici.

Direzioni Future

Man mano che i ricercatori continuano a osservare OJ 287 e sistemi simili, perfezioneranno le loro tecniche per stimare le masse dei buchi neri e comprendere il loro comportamento. Nuove tecnologie e metodi emergeranno probabilmente, approfondendo la nostra comprensione dei buchi neri, non solo in OJ 287 ma in tutto l'universo.

Lo studio continuo di tali sistemi binari getterà luce sui complessi processi che governano la formazione e l'evoluzione delle galassie. I lavori futuri potrebbero anche esplorare come ambienti e interazioni diverse influenzino il comportamento dei buchi neri, ampliando ulteriormente la nostra comprensione di questi oggetti enigmatici. La ricerca di conoscenza in questo campo rimane un'impresa affascinante, con ogni nuova scoperta che porta a più domande e approfondimenti sulla natura dell'universo.

Fonte originale

Titolo: OJ~287: a new BH mass estimate of the secondary

Estratto: We presented a study of outburst activity in the BL Lacertae source OJ~287, observed extensively with the X-ray telescope (XRT) onboard Neil Gehrels Swift Observatory. We demonstrated that the results of our analysis of X-ray flaring activity using the Swift/XRT data allow to refine the key characteristics of the OJ~287 secondary (its nature and mass). We discovered that the energy spectra in all spectral states can be fitted using the XSPEC Bulk Motion Comptonization (BMC) model. As a result we found that the X-ray photon index of the BMC model, Gamma correlates with the mass accretion rate, dot. We established that Gamma increases monotonically with dot from the low-hard state, Gamma~ 1.5 to the high-soft state, Gamma~2.8 and finally saturates. The index behavior was similar to that in a number of black hole (BH) candidates in which we showed that its saturation was an observational evidence of the presence of a BH. Based on this correlation, we applied a scaling method and determined that a secondary BH mass in OJ~287 is about ~1.25x10^8 solar masses, using the well-studied X-ray BH binaries XTE~1550--564, H~1743--322, 4U~1630--47, GRS~1915+105 as well as extragalactic BHs ESO~243--49 and M101~ULX--1, as reference sources. Also using the power spectrum analysis we inferred the size of the Compton cloud L_{CC}~ 10^{13} cm where X-ray spectra were formed. Using this value of L_{CC} we confirmed that a BH mass of the secondary in OJ~287 was of order of 10^8 solar masses as we derived using the index, Gamma-correlation (the scaling method) with respect of the mass accretion rate.

Autori: Lev Titarchuk, Elena Seifina, Chris Shrader

Ultimo aggiornamento: 2023-02-12 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://arxiv.org/abs/2302.06068

Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2302.06068

Licenza: https://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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