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Tracciando le origini dei plastidi nelle alghe

I ricercatori stanno studiando la storia complessa dei plastidi in alcuni gruppi di alghe.

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Le origini delle strutture complesse chiamate Plastidi in certi gruppi di alghe sono un argomento intrigante nello studio di come gli esseri viventi si sono evoluti. In particolare, i ricercatori stanno cercando di capire come questi plastidi, ritenuti provenire dalle alghe rosse, siano finiti in quattro gruppi diversi: Cryptista, Alveolata, Stramenopiles e Haptista. Questi gruppi vengono chiamati collettivamente "CASH". Ci sono due idee principali per spiegare questo mistero.

Ipotesi In Concorso

La prima idea è nota come ipotesi dei cromalveolati. Secondo questa visione, i plastidi sono originati da un evento unico in cui un'alga è stata assorbita da un'altra, segnando l'inizio della linea CASH. Col tempo, questo antenato ha trasmesso i plastidi, ma alcune specie li hanno persi durante l'evoluzione.

La seconda idea è chiamata ipotesi della endosimbiosi seriale. Questa suggerisce che i plastidi siano stati assorbiti più recentemente da uno dei lignaggi CASH dopo che si erano già separati l'uno dall'altro. In questo caso, i plastidi si sono poi diffusi agli altri gruppi attraverso ulteriori eventi di assorbimento.

Nonostante queste opinioni diverse, c'è ancora molto da scoprire su quali alghe rosse abbiano veramente contribuito ai plastidi. Studi che analizzano i geni all'interno di questi plastidi hanno trovato prove che li collegano a un ramo specifico di alghe rosse. Tuttavia, nonostante queste scoperte, gli scienziati faticano ancora a ricostruire le esatte relazioni tra questi gruppi di alghe rosse.

Analisi Filogenomiche

Per capire meglio dove si inseriscano questi plastidi all'interno delle alghe rosse, i ricercatori hanno deciso di utilizzare materiale genetico da una fonte diversa. Hanno esaminato i genomi dei nucleomorfi da un gruppo di alghe chiamato Cryptophyta. I nucleomorfi sono piccoli nuclei trovati in certi plastidi complessi. Queste strutture sono state studiate abbastanza da suggerire che provengano dalle alghe rosse.

L'analisi dei nucleomorfi implica di guardare tre tipi di geni: quelli che sono conservati, quelli che si trovano solo nei nucleomorfi e quelli che non sembrano corrispondere a nulla di conosciuto. I geni conservati sono fondamentali per mappare le relazioni tra diversi tipi di organismi.

I ricercatori hanno migliorato la loro raccolta di dati delle alghe rosse sequenziando nuovi genomi nucleari da sette diverse specie. Queste nuove informazioni, unite ai dati precedentemente pubblicati, hanno costituito la base per un'analisi dettagliata delle relazioni tra nucleomorfi e alghe rosse.

Risultati dell'Analisi

Il team ha raccolto sequenze proteiche dai nucleomorfi e dai nuovi genomi di alghe rosse. Dopo un'attenta elaborazione, hanno creato una supermatrice con oltre 51.000 posizioni di dati. Questa matrice conteneva informazioni provenienti da varie alghe, permettendo loro di valutare la posizione dei nucleomorfi di Cryptophyta all'interno del quadro più ampio dell'evoluzione delle alghe rosse.

Quando hanno analizzato questi dati, si aspettavano di vedere certe relazioni basate sulle teorie esistenti, ma hanno trovato qualcosa di diverso. I loro risultati hanno mostrato che i nucleomorfi erano strettamente legati a un gruppo specifico di alghe rosse, noto come Cyanidiophytina. Questo risultato contraddice studi precedenti che avevano collocato i nucleomorfi con un altro gruppo di alghe rosse chiamato Rhodophytina.

Per convalidare le loro scoperte, i ricercatori hanno condotto diversi test per verificare se i loro risultati fossero influenzati da artefatti statistici o errori. Nessuno di questi test ha messo significativamente in discussione la loro scoperta principale.

Importanza dei Risultati

I risultati hanno indicato che il legame tra i nucleomorfi e Cyanidiophytina è forte. Questo suggerisce che le origini dei plastidi potrebbero essere collegate a questo specifico gruppo di alghe rosse. Tuttavia, non esclude completamente la potenziale connessione con Rhodophytina, soprattutto poiché quella connessione è stata documentata in studi precedenti.

La cosa più importante è che le loro scoperte suggeriscono che i nucleomorfi non provengono da una delle classi conosciute di Rhodophytina o nemmeno da quella che attualmente comprendiamo di Cyanidiophytina. Invece, sembrano puntare a un'origine antica di queste strutture all'interno delle alghe rosse.

Questo solleva diverse domande interessanti. Questo processo di assorbimento è avvenuto prima che le diverse classi di alghe rosse iniziassero a evolversi? O proveniva da un lignaggio che non è ancora stato riconosciuto? Le possibilità suggeriscono una storia delle alghe rosse che è ancora in gran parte inesplorata.

Implicazioni Più Ampie

Se questo nuovo approccio ai nucleomorfi venisse confermato, potrebbe suggerire una connessione con ambienti d'acqua dolce, dove si pensa che sia avvenuta molta dell'evoluzione fotosintetica precoce. Questo potrebbe cambiare il modo in cui gli scienziati vedono la storia precoce degli organismi fotosintetici e il loro sviluppo nel tempo.

Metodologia

Per raccogliere i dati necessari, i ricercatori hanno iniziato a coltivare varie specie di alghe rosse ed estrarre il loro DNA. Hanno sequenziato questo DNA utilizzando tecnologie avanzate e processato i dati per creare assemblaggi genomici. Questi assemblaggi sono stati poi utilizzati per prevedere geni codificanti per le proteine, portando all'identificazione di sequenze chiave necessarie per ulteriori analisi.

I ricercatori hanno combinato le loro nuove sequenze con quelle esistenti per garantire un dataset completo. Hanno eseguito test dettagliati per convalidare le loro scoperte, assicurandosi che i loro modelli fossero robusti e non distorti da pregiudizi nei dati.

Conclusione

L'indagine sulle origini dei plastidi complessi in alcune alghe continua a essere un argomento difficile. I ricercatori hanno fatto notevoli progressi nella comprensione delle relazioni tra nucleomorfi e alghe rosse. Le scoperte forniscono una nuova prospettiva sulla storia di questi organismi e sollevano domande intriganti sulla loro evoluzione.

C'è ancora molto da scoprire riguardo alle origini esatte e alle connessioni tra queste alghe. Le ricerche future potrebbero portare a nuove scoperte che illuminano ulteriormente la storia complessa della vita sulla Terra, in particolare su come vari organismi abbiano interagito ed evoluto insieme nel corso di milioni di anni.

In definitiva, comprendere le origini dei plastidi potrebbe portare a un approfondimento dell'evoluzione della vita fotosintetica e della sua importanza nel plasmare gli ecosistemi del pianeta.

Fonte originale

Titolo: Nucleomorph phylogenomics suggests a deep and ancient origin of cryptophyte plastids within Rhodophyta

Estratto: The evolutionary origin of red algae-derived complex plastids remains obscure. Cryptophyta, one of four eukaryotic lineages harboring these plastids, still contain nucleomorphs, highly reduced remnants of red algal nuclei. The genes present on nucleomorph genomes can be used for phylogenomic reconstruction in order to unravel the evolutionary origin of all red complex plastids and provide data independent from previously analyzed plastid-encoded datasets. Here, we leverage these genes in a first attempt at pinpointing the position of cryptophyte nucleomorphs within a comprehensive diversity of Rhodophyta, including new sequence representatives from seven deep-branching red algae. Our analyses place cryptophyte nucleomorphs as sister to the extremophilic subphylum Cyanidiophytina. This conflicts with published analyses based on plastidial genes that placed red complex plastids closer to the mesophilic Rhodophytina. Our results reject a nucleomorph origin within any known subgroup of Rhodophyta, instead suggesting a deep and possibly freshwater origin of complex red plastids.

Autori: Lukas V. F. Novak, S. A. Munoz-Gomez, F. van Beveren, M. Ciobanu, L. Eme, P. Lopez-Garcia, D. Moreira

Ultimo aggiornamento: 2024-03-11 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.03.10.584144

Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.03.10.584144.full.pdf

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia biorxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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