Sfide della vaccinazione COVID-19 per le persone con disabilità in Kenya
Questo studio analizza i tassi di vaccinazione tra le persone con disabilità in Kenya durante la pandemia.
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Indice
- Progettazione dello Studio
- Ambientazione dello Studio
- Raccolta Dati
- Gestione e Analisi dei Dati
- Considerazioni Etiche
- Risultati dell'Analisi Univariata
- Risultati dell'Analisi Bivariata
- Fattori Sociali e Comportamentali che Influenzano l'Assunzione del Vaccino
- Risultati dell'Analisi Multivariata
- Conclusione
- Fonte originale
Il Kenya è stato colpito duramente dalla pandemia di COVID-19, con molte infezioni e un numero significativo di morti. L'impatto del virus è stato pesante, soprattutto per le persone con Disabilità (PWD), che affrontano sfide uniche in fatto di salute e accesso ai servizi. Nonostante gli sforzi del governo per avviare un programma di Vaccinazione anti-COVID-19 che includesse i PWD, ci sono poche informazioni su quanti indivudui di questo gruppo siano stati vaccinati e quali fattori influenzano la loro decisione di vaccinarsi.
Il governo keniano ha dato priorità alla vaccinazione come modo per controllare la diffusione del COVID-19. I PWD erano inclusi nel piano, ma i dati sulle loro percentuali di vaccinazione sono stati per lo più assenti. Questa mancanza di informazioni rende difficile capire quanto siano stati efficaci gli sforzi di vaccinazione per questo gruppo vulnerabile. Molti studi hanno esaminato le percentuali di vaccinazione tra vari gruppi demografici, ma pochi si sono concentrati sulle sfide specifiche affrontate dai PWD nei paesi a basso e medio reddito.
Entro la fine del 2022, circa il 37% degli adulti keniani e il 10% dei bambini tra i 12 e i 18 anni erano completamente vaccinati. Le persone più giovani mostrano meno disponibilità a vaccinarsi rispetto a quelle più grandi. Zone come Nairobi e Rift Valley riportavano tassi di vaccinazione più alti, mentre regioni come la Costa e il Nordest avevano tassi più bassi. La fiducia nella sicurezza del vaccino influenzava fortemente la decisione delle persone di vaccinarsi, con molti che dubitavano della sua sicurezza e tendevano a rifiutarlo. Tuttavia, fattori importanti e unici per i PWD venivano spesso trascurati in questi studi.
Ci sono lacune nelle informazioni disponibili riguardo le disuguaglianze sanitarie tra i PWD, che ostacolano gli sforzi per promuovere l'inclusività nelle risposte al COVID-19. La ricerca mostra che le percentuali di vaccinazione per le persone con disabilità sono generalmente più basse rispetto a quelle per le persone senza disabilità, nonostante il maggior rischio di malattie gravi e morte a causa del COVID-19.
Date queste preoccupazioni, volevamo indagare quanti PWD in Kenya avessero ricevuto il vaccino anti-COVID-19 e identificare i fattori demografici, sociali e comportamentali che influenzavano le loro decisioni di vaccinazione.
Progettazione dello Studio
Abbiamo usato un approccio a metodi misti nel nostro studio, combinando sia la raccolta di dati quantitativi che qualitativi. Questo significava che abbiamo esaminato numeri da sondaggi insieme a storie personali e esperienze di PWD. I nostri sondaggi erano organizzati per valutare sia i fattori sociali che i comportamenti legati alla vaccinazione anti-COVID-19 tra i PWD.
Ambientazione dello Studio
Lo studio è stato condotto in quattro regioni del Kenya in base alla prevalenza delle disabilità, assicurando di avere una combinazione di prospettive urbane e rurali. Le contee incluse erano Embu, Siaya, Mombasa e Nairobi, ognuna con tassi di disabilità variabili. I nostri partecipanti sono stati selezionati da un database nazionale di PWD, concentrandosi su individui con diversi tipi di disabilità, tra cui mobilità, visione e disabilità cognitive.
Raccolta Dati
Abbiamo raccolto dati dal 27 al 31 marzo 2023. Abbiamo selezionato un totale di 792 PWD e utilizzato uno strumento mobile per i sondaggi. Dati qualitativi sono stati anche raccolti attraverso discussioni di gruppo e interviste con diversi attori nella comunità dei servizi per disabili. Gli assistenti alla ricerca sono stati formati adeguatamente per garantire una comunicazione e comprensione efficaci, specialmente con individui con disabilità uditive.
Gestione e Analisi dei Dati
Tutti i dati raccolti sono stati elaborati e analizzati utilizzando software statistico. Abbiamo presentato i nostri risultati in tabelle chiare per facilitare la comprensione dei vari fattori che influenzano l'assunzione del vaccino. Per i dati qualitativi, abbiamo utilizzato software specializzati per organizzare e analizzare le risposte, cercando temi legati all'assunzione del vaccino.
Considerazioni Etiche
Ci siamo assicurati di ottenere l'approvazione etica per il nostro studio. I partecipanti sono stati informati sullo studio e dovevano dare il loro consenso prima di partecipare, garantendo la loro comprensione dei potenziali rischi e benefici.
Risultati dell'Analisi Univariata
Un totale di 792 rispondenti ha partecipato al nostro sondaggio, con rappresentanza da tutte e quattro le contee. Molti rispondenti vivevano in aree urbane e l'età media era di circa 44 anni. La maggior parte delle persone intervistate aveva disabilità motorie, ma alcuni avevano anche altre disabilità. Una parte significativa dei partecipanti era disoccupata.
Risultati dell'Analisi Bivariata
La nostra analisi ha mostrato che fattori come la contea di residenza, età, stato civile e alcuni tipi di disabilità hanno avuto un impatto notevole sull'assunzione del vaccino. Tuttavia, altri fattori come il genere e la storia di infezioni pregresse da COVID-19 non hanno mostrato un effetto significativo.
Fattori Sociali e Comportamentali che Influenzano l'Assunzione del Vaccino
Fattori come avere un caregiver principale, il livello di istruzione e lo stato occupazionale hanno anche giocato un ruolo nell'assunzione del vaccino. Anche se la maggior parte di queste variabili non aveva una forte connessione con la vaccinazione, l'occupazione si è rivelata un predittore significativo. Le persone che percepivano un rischio maggiore di contrarre il COVID-19, avevano maggiore fiducia nella sicurezza del vaccino e ricevevano raccomandazioni da operatori sanitari erano più propense a vaccinarsi.
I partecipanti hanno espresso che le loro principali motivazioni per vaccinarsi erano proteggere se stessi e le loro famiglie. Tuttavia, problemi come la paura di effetti collaterali negativi del vaccino e la mancanza di informazioni affidabili erano barriere importanti all'assunzione del vaccino. Molti PWD hanno riferito di aver sentito parlare di effetti negativi del vaccino da altri, causando loro esitazione.
Sebbene le persone si fidassero dei loro fornitori di assistenza sanitaria per informazioni accurate sul vaccino, molti hanno riferito di non essere stati raggiunti da questi operatori. Questa mancanza di accesso ai fornitori di assistenza sanitaria ha portato alcuni a sentirsi incerti riguardo al vaccino, non sapendo dove vaccinarsi e affrontando ostacoli per arrivare ai siti di vaccinazione.
Risultati dell'Analisi Multivariata
Nella nostra analisi più approfondita, abbiamo trovato che età, contea, stato occupazionale, percezione del rischio, fiducia nel vaccino e raccomandazioni sanitarie influenzavano significativamente l'assunzione del vaccino. Le persone più grandi erano più propense a vaccinarsi. Anche lo stato occupazionale si è dimostrato un fattore chiave, con quelli occupati più propensi a ricevere il vaccino.
Il tasso di vaccinazione tra i partecipanti PWD era del 59%, che era più alto rispetto al tasso di vaccinazione della popolazione generale in quel momento. Tuttavia, quelli con disabilità cognitive e di autosufficienza erano meno propensi a vaccinarsi. Questa disparità può essere collegata alle difficoltà di comunicazione e di accesso alle informazioni che affrontano queste persone.
Conclusione
In generale, il nostro studio fa luce sull'assunzione del vaccino contro il COVID-19 tra i PWD in Kenya, rivelando differenze notevoli nei tassi tra i vari tipi di disabilità. La fiducia nel vaccino, lo stato occupazionale, il rischio personale percepito e le raccomandazioni sanitarie erano forti predittori dell'assunzione del vaccino. D'altra parte, le preoccupazioni sulla sicurezza del vaccino e la mancanza di informazioni hanno ostacolato molti PWD dal vaccinarsi.
Migliorare l'accesso al vaccino per i PWD richiede attenzione a specifiche barriere che affrontano, inclusi problemi di trasporto e lunghi tempi di attesa presso i siti di vaccinazione. Strategie per migliorare il coinvolgimento, una comunicazione più efficace da parte dei fornitori sanitari e una maggiore collaborazione con le organizzazioni per disabili possono aiutare a garantire un accesso equo ai vaccini per tutti, indipendentemente dalle loro capacità.
Titolo: Behavioural and Social Predictors of COVID-19 Vaccine Uptake among Persons with Disabilities in Kenya.
Estratto: The uptake of the COVID-19 vaccine by persons with disabilities remains largely unknown in low-and middle-income countries. This evidence gap necessitates disability-focused research to inform improvements in access and inclusion in the last mile of COVID-19 vaccination programs and to support future programs for other vaccine-preventable diseases. We aimed to identify behavioural and social predictors of COVID-19 uptake among persons with disabilities in Kenya. This was a convergent parallel mixed method study that involved questionnaires (792), key informants interviews, and focus group discussions among persons with disabilities and key stakeholders (government actors and professional associations). Data were analysed using STATA statistical analysis software (version 14). Chi-square (X2) and Fishers exact tests were used to test for differences in categorical variables; multivariate regression analysis was employed to ascertain the factors that influence uptake of COVID-19 among persons with disabilities (PWDs) in Kenya. Approximately 59% of persons with disabilities reported to be fully vaccinated, with significant disparities noted among those with cognition (34.2%) and self-care (36.6%) impairments. Confidence in vaccine benefits (Adjusted odds ration [OR]; 11.3, 95% CI; 5.2-24.2), health worker recommendation (OR; 2.6, 95% CI; 1.8-3.7), employment (OR; 2.1, 95% CI; 1.4-3.1), perceived risk (OR; 2.0, 95% CI; 1.3-3.1), age and area of residence were statistically significant predictors of vaccine uptake among PWDs. The primary reasons for low uptake included perceived negative vaccine effects and lack of adequate information. No association was found between having a primary caregiver and/or assistive device, with COVID-19 vaccine uptake. Subsequent vaccination deployments should map and reach PWDs through relevant institutions of PWDs, and localized vaccination campaigns. Related communication strategies should leverage on behaviour change techniques that inspire confidence in vaccines, and on the credibility and trust in health workers to improve vaccine uptake.
Autori: Jarim Oduor Omogi, M. Josphat, R. Moraro, A. Alasmari, L. Kanyangi, R. Mwema, S. Simiyu, S. Kosgei
Ultimo aggiornamento: 2023-10-04 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.10.03.23296513
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.10.03.23296513.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
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