Il ruolo della temperatura nelle infezioni da Pseudomonas aeruginosa
Ricerche mostrano come la temperatura influisce sulla produzione di fattori nocivi in P. aeruginosa.
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Indice
Pseudomonas Aeruginosa è un tipo di batterio che riesce a vivere in ambienti diversi. Questa capacità di adattamento è ciò che gli consente di sopravvivere in posti dove altri batteri non ce la fanno. Spesso si trova in terreni e acque inquinate dall’attività umana. Anche se è una parte naturale dell’ambiente, può causare infezioni gravi nelle persone, specialmente in chi ha alcune patologie, come la fibrosi cistica. Le infezioni da questo batterio possono essere serie e addirittura fatali.
È interessante notare che P. aeruginosa può infettare non solo gli esseri umani, ma anche altri animali come rettili e insetti, e persino piante. I fattori che lo fanno ammalare le persone sono simili, indipendentemente da dove provenga il batterio, che sia dall'ambiente o da una persona malata.
Come Funziona P. aeruginosa
La capacità di P. aeruginosa di produrre fattori nocivi è controllata a livello di attività genica, rispondendo ai cambiamenti nell'ambiente. Uno dei sistemi chiave che aiuta a regolare questo si chiama Quorum Sensing (QS). Questo sistema funziona come una rete di comunicazione tra le cellule batteriche. Quando i batteri crescono, rilasciano molecole segnali chiamate autoinduttori. Quando si accumulano abbastanza di queste molecole, segnalano ai batteri di cambiare comportamento.
P. aeruginosa ha diversi sistemi per controllare il suo comportamento. Uno di questi sistemi, chiamato sistema las, include un regolatore chiamato LasR e un'altra molecola chiamata LasI che produce la molecola di segnale 3-oxo-C12-HSL. Quando 3-oxo-C12-HSL si lega a LasR, attiva diversi geni che aiutano i batteri a produrre fattori che possono far ammalare le persone.
Un altro sistema si chiama sistema rhl. Funziona insieme al sistema las e regola la produzione di diversi fattori nocivi, inclusa una molecola chiamata Pioocianina, che è importante per la sopravvivenza del batterio.
P. aeruginosa ha anche un terzo sistema, noto come sistema pqs. Questo sistema utilizza molecole di segnale diverse, che fanno parte di un gruppo chiamato 4-idrossi-2-alkilchinoline. Il sistema pqs è un po' diverso dagli altri due, ma è comunque importante nel controllare cosa fanno i batteri.
Temperatura e P. aeruginosa
Oltre ai sistemi QS, P. aeruginosa deve poter percepire i cambiamenti di temperatura. Quando infetta un essere umano, si trova in ambienti più caldi rispetto a dove vive normalmente, come in acqua o nel suolo. La ricerca ha dimostrato che la capacità di produrre certi fattori nocivi è influenzata dai cambiamenti di temperatura.
Per esempio, alcuni geni controllati dal sistema rhl potrebbero avere livelli di attività diversi a seconda che i batteri siano esposti a temperature basse o alte. Alcuni studi hanno suggerito che l’espressione di questi geni potrebbe aumentare in condizioni più calde, mentre altri non hanno trovato cambiamenti significativi.
Risultati sull'Attività Genica
I nostri studi hanno esaminato come la temperatura influisce sull'attività di RhlR, un regolatore chiave nel sistema rhl. Abbiamo controllato specificamente la produzione di pioocianina monitorando l'attività di un gene reporter. Abbiamo coltivato P. aeruginosa a due temperature diverse: 37°C (che assomiglia alle condizioni interne di un mammifero) e 25°C (una temperatura ambientale).
Sorprendentemente, abbiamo scoperto che i livelli del gene della pioocianina erano più alti a 25°C rispetto a 37°C. Questo non era ciò che ci aspettavamo, dato che pensavamo che la temperatura più alta avrebbe causato più attività genica.
Per assicurarci che RhlR fosse responsabile di questa attività, abbiamo usato un ceppo di P. aeruginosa privo di RhlR e abbiamo scoperto che non poteva produrre pioocianina a nessuna delle due temperature. Questo ha confermato che RhlR è davvero necessario per i cambiamenti nella produzione di pioocianina dipendenti dalla temperatura.
Ulteriori Indagini
Volevamo esplorare perché RhlR mostrasse un’attività maggiore a temperature più basse. Abbiamo controllato se la quantità di RhlR prodotta fosse diversa alle due temperature. Tuttavia, non abbiamo trovato differenze significative nei livelli di RhlR tra 37°C e 25°C. Questo suggeriva che il cambiamento nell'attività genica non fosse dovuto alla quantità di RhlR prodotta, ma probabilmente a quanto efficacemente RhlR funzionasse a temperature diverse.
Per chiarire questo, abbiamo indagato come la presenza di molecole di segnale come C4-HSL e la proteina chaperone PqsE influenzassero l'attività di RhlR. I nostri risultati hanno rivelato che anche senza i segnali abituali, RhlR poteva ancora mostrare attività a temperature più basse. Abbiamo anche appreso che l'attività di RhlR sembra dipendere di più dalla temperatura che dai livelli delle molecole di segnale presenti.
Regolando la concentrazione di C4-HSL fornita ai batteri, abbiamo scoperto che RhlR era più attivo a 25°C rispetto a 37°C, il che indica che temperature più basse aumentano l'attività di questo regolatore.
Comprendere P. aeruginosa nelle Infezioni
La capacità di P. aeruginosa di adattarsi a temperature diverse potrebbe avere implicazioni su come causa le malattie. Alcuni dei suoi fattori nocivi sono controllati dal sistema QS, e l'attività di questo sistema può cambiare in base alla temperatura.
Per esplorare ulteriormente questo, abbiamo usato Galleria mellonella, un tipo di larva di falena, come modello per studi sulle infezioni. Questo ci ha permesso di vedere come temperature diverse influenzano la virulenza del batterio. Abbiamo infettato gruppi di larve con P. aeruginosa normale o ceppi privi di certi geni (come rhlR o rhlI) e li abbiamo tenuti a temperature diverse.
A temperatura più calda, 37°C, i ceppi mutati mostravano meno virulenza rispetto al ceppo normale. Tuttavia, a temperatura più bassa, 25°C, il ceppo privo di rhlI mostrava livelli di virulenza simili a quelli del ceppo normale. Questo suggerisce che a questa temperatura ambientale, i batteri mutati potessero ancora produrre fattori nocivi in modo efficace, il che aumentava la loro capacità di causare malattie.
Riassunto
Pseudomonas aeruginosa è un batterio altamente adattabile che riesce a prosperare in una varietà di ambienti, compresi i corpi umani. La capacità di questo batterio di regolare i suoi fattori nocivi è strettamente legata alla temperatura circostante. I nostri risultati indicano che temperature più basse possono aumentare l’attività di regolatori chiave come RhlR, permettendo ai batteri di compensare la mancanza di fattori di segnale.
La ricerca non ha solo implicazioni per come comprendiamo il comportamento di questo batterio nell'ambiente, ma fa anche luce su come possa rappresentare una minaccia seria in contesti clinici. Sottolinea l'importanza di considerare le condizioni ambientali quando si studiano le infezioni batteriche e il loro impatto sulla salute umana.
In conclusione, il nostro lavoro enfatizza l'incredibile adattabilità di P. aeruginosa mentre si muove attraverso ambienti diversi, mostrando la sua capacità di prosperare, produrre fattori nocivi e potenzialmente causare infezioni in condizioni varie. I risultati suggeriscono che la ricerca futura dovrebbe continuare a esplorare come i fattori ambientali influenzano il comportamento batterico, il che può portare a una migliore comprensione e trattamento delle infezioni causate da questo patogeno opportunista.
Titolo: Temperature-responsive control of Pseudomonas aeruginosa virulence determinants through the stabilization of quorum sensing transcriptional regulator RhlR
Estratto: The versatile bacterium Pseudomonas aeruginosa thrives in diverse environments and is notably recognized for its role as an opportunistic pathogen. In line with its adaptability, P. aeruginosa produces various exoproducts crucial for survival and virulence, several of which regulated through quorum sensing (QS). These factors are also regulated in response to environmental cues, such as temperature changes. As a pathogen, P. aeruginosa is generally thought to activate its virulence factors at temperatures akin to warm-blooded hosts rather than environmental temperatures. Recent studies elucidated the functional structure of the QS transcriptional regulator RhlR, which depends on the stabilizing effects of its cognate autoinducing ligand, N-butanoyl-L-homoserine lactone (C4-HSL), and of the moonlighting chaperone PqsE. Given the influence of temperature on biomolecular dynamics, we investigated how it affects RhlR activity using the RhlR-regulated phzA1 promoter as a proxy. Unexpectedly, we found that RhlR activity is higher at 25{degrees}C than at 37{degrees}C. This temperature-dependent regulation likely stems from altered RhlR turnover, with the presence of PqsE extending RhlR activity tenfold from its basal level at 37{degrees}C to that observed at 25{degrees}C. This lower, environmental-like temperature promotes increased affinity between RhlR and C4-HSL, a trait significantly compromised in the absence of PqsE. These results suggest that this response depends on the structural integrity of the complex, indicating that temperature functions as an additional regulating and stabilizing factor of RhlR function. Accordingly, lower growth temperature fails to increase the activity of a structurally stabilized version of RhlR. The thermoregulation aspect of RhlR activity and signalling impacts the virulence profile of a mutant unable to produce C4-HSL, underscoring its significance in bacterial behaviours and potentially conferring an evolutionary advantage. Author SummaryPseudomonas aeruginosa is recognized for its capacity to colonize vastly different environments, thereby encountering a range of temperatures. The bacteriums ability to adapt to these settings necessitates finely regulated gene expression. Within this regulatory framework lies quorum sensing (QS), the intercellular communication system used by P. aeruginosa to orchestrate the expression of genes responsible for producing diverse exoproducts, including the blue phenazine pyocyanin. RhlR primarily governs the expression of genes required for pyocyanin production, including the phz1 operon. Unlike other QS regulators, RhlR possesses a distinctive characteristic - in addition to its cognate signalling ligand C4-HSL, it depends on the presence of the chaperone-like protein PqsE for stability and activity. This intrinsic instability implies that RhlR may be susceptible to external influences that can modulate its function. Indeed, a lower culture temperature, akin to an environmental-like condition, induces the transcription of the phz1 operon, used as a proxy for RhlR activity. Using a combination of genetic approaches, we present evidence that this thermoregulation is due to an impact on the stability of the RhlR/C4-HSL/PqsE complex. We further show the biological effect of this regulation mechanism in an infection setting, which could underscore a relevant role for other bacterial behaviours.
Autori: Eric Deziel, T. de Oliveira Pereira, M.-C. Groleau, N. Doucet
Ultimo aggiornamento: 2024-05-13 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.05.13.593818
Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.05.13.593818.full.pdf
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