Cambiamenti del microbioma nei pazienti con COVID-19
Uno studio rivela che i cambiamenti nei batteri intestinali sono legati alla gravità del COVID-19.
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Indice
- Che cos'è la Metagenomica?
- Apprendimento Automatico nella Ricerca sul Microbioma
- Caratteristiche dei Partecipanti
- Composizione del Microbioma Intestinale
- Diversità Batterica
- Presenza di Batteri Patogeni
- Analisi della Diversità Batterica
- Diversità Alpha
- Diversità Beta
- Cambiamenti nella Composizione Batterica
- Prevedere la Gravità del COVID-19 con l'Apprendimento Automatico
- Risultati Complessivi
- Diversità Batterica e Salute
- Ruolo dei Patogeni Opportunistici
- Utilizzo dell'Apprendimento Automatico
- Limitazioni dello Studio
- Conclusione
- Fonte originale
Studi recenti mostrano cambiamenti nel microbioma intestinale e in altri microbiomi, incluso quelli in bocca e gola, dopo che le persone si infettano con il COVID-19. Questi cambiamenti potrebbero portare a malattie più gravi e persino alla morte, poiché possono rendere i pazienti più suscettibili ad altre infezioni. Vari rapporti evidenziano infezioni batteriche nei pazienti COVID-19, ma i risultati variano tra i diversi gruppi di persone. Le infezioni batteriche sono state più comuni nei pazienti COVID-19, con Streptococcus pneumoniae che è il più frequentemente trovato, seguito da Klebsiella pneumoniae. Anche se può essere difficile capire se un batterio stia causando un'infezione o sia solo presente nel corpo, non comprendiamo ancora completamente quanto e in che modo queste infezioni batteriche si verifichino nei pazienti COVID-19.
Metagenomica?
Che cos'è laLa metagenomica è un metodo che aiuta gli scienziati a identificare i patogeni in un campione in modo più efficace rispetto ai test tradizionali che si concentrano su germi specifici. Questo metodo fornisce anche informazioni utili sui tipi e le quantità di diversi microbici presenti. Usare questi dati insieme a informazioni cliniche e demografiche aiuta i ricercatori a capire meglio come questi germi interagiscono e si comportano in ambienti diversi. Tuttavia, analizzare questo dato complesso è difficile perché non ci sono abbastanza metodi consolidati per valutare quantitativamente come il microbioma si relaziona con gli esiti di salute.
Apprendimento Automatico nella Ricerca sul Microbioma
Sempre più ricercatori stanno usando l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico per studiare la relazione tra ospiti e i loro microbiomi. Questi strumenti sono migliori nel gestire dati complessi rispetto ai metodi tradizionali. Nel nostro studio, abbiamo usato l'apprendimento automatico per analizzare i dati dei pazienti COVID-19 in Uganda, concentrandoci sulla previsione dei germi che potrebbero essere collegati ai diversi stadi della malattia.
Caratteristiche dei Partecipanti
Abbiamo raccolto campioni di feci da 105 partecipanti, che sono stati analizzati per capire i loro profili microbici. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi: casi di COVID-19 lieve (42 partecipanti), casi gravi (58 partecipanti) e individui sani (5 partecipanti). Quelli nel gruppo grave erano generalmente più anziani, con un'età media di 45,5 anni, rispetto a un'età media di 32,6 anni per i casi lievi. La maggior parte dei partecipanti era sposata e, mentre la maggior parte dei casi lievi non aveva altri problemi di salute, un numero significativo di casi gravi ne aveva.
Composizione del Microbioma Intestinale
La composizione del microbioma intestinale mostrava differenze tra i tre gruppi. Un batterio specifico chiamato Faecalibacterium prausnitzii è stato trovato sia nei casi lievi che in quelli gravi, ma era più comune negli individui sani. Altri batteri come Eggerthella lenta e Collinsella aerofaciens sono stati trovati in tutti i gruppi. Alcune specie erano più comuni nei casi lievi, mentre altre erano più abbondanti nei casi gravi. Livelli aumentati di Akkermansia muciniphila e Prevotella copri erano collegati ai casi gravi, mentre gli individui sani avevano più Bacteroides plebeius.
Diversità Batterica
Quando guardiamo alla diversità batterica tra casi lievi e gravi, abbiamo trovato una diversità simile tra i due gruppi, suggerendo che non ci fosse una differenza significativa. Tuttavia, quando confrontavamo la composizione generale dei microbi intestinali, abbiamo osservato modelli distinti. Sebbene i batteri Bacteroides fossero presenti in tutti i gruppi, ce n'era meno negli individui infettati, e si notava un aumento di altri gruppi batterici come Prevotella e Streptococcus in quelli con COVID-19.
Presenza di Batteri Patogeni
Alcuni batteri che possono causare malattie erano trovati più frequentemente nei casi gravi di COVID-19. Ad esempio, Haemophilus influenzae e Klebsiella oxytoca erano sempre più presenti in quelli con sintomi più gravi. Staphylococcus aureus è stato trovato in tutti i gruppi, ma i livelli erano più alti nei casi gravi. Altri batteri dannosi come Salmonella enterica erano quasi assenti nelle persone sane ma aumentavano dalla presenza da casi lievi a casi gravi.
Analisi della Diversità Batterica
Diversità Alpha
Per misurare la diversità batterica, abbiamo usato un metodo chiamato indice di diversità di Shannon. Ci siamo concentrati sul confronto tra casi lievi e gravi, poiché c'erano solo pochi campioni da individui sani. I risultati hanno mostrato che la diversità microbica era simile tra i due gruppi. Ulteriori test statistici hanno confermato questi risultati, indicando nessuna differenza significativa nella diversità basata sulla severità del COVID-19.
Diversità Beta
Per la diversità beta, abbiamo usato un metodo per visualizzare le differenze nelle comunità microbiche. Sono stati identificati tre cluster distinti, con casi lievi e gravi distribuiti tra tutti i cluster. Statistiche alla fine hanno mostrato una differenza notevole nella composizione del microbioma basata sulla severità, ma questo spiegava solo una piccola percentuale della variazione nella composizione della comunità.
Cambiamenti nella Composizione Batterica
Usando un'analisi di abbondanza differenziale, abbiamo identificato cambiamenti significativi nella composizione microbica tra casi lievi e gravi. Alcuni batteri mostravano riduzioni nell'abbondanza nei casi gravi, mentre altri erano significativamente più alti. Ad esempio, famiglie come Enterococcaceae aumentavano drasticamente nei casi gravi, suggerendo il loro ruolo nella progressione della malattia.
Prevedere la Gravità del COVID-19 con l'Apprendimento Automatico
Abbiamo usato tecniche di apprendimento automatico per prevedere quali pazienti avevano un COVID-19 più grave basato sulle loro caratteristiche demografiche e profili microbici. L'ospedalizzazione serviva come un marcatore per i casi gravi. Vari modelli sono stati testati, con il modello Random Forests che ha ottenuto il miglior risultato, raggiungendo un'accuratezza dell'83,3%. Questo modello ha evidenziato diversi fattori importanti, inclusa l'età e batteri specifici, che indicavano un potenziale legame con la gravità della malattia.
Risultati Complessivi
La nostra analisi ha rivelato che il microbioma intestinale in Uganda differiva significativamente tra individui con COVID-19 lieve e grave e persone sane. Anche se alcuni batteri comuni sono stati trovati tra tutti i gruppi, l'abbondanza di altri variava significativamente a seconda dello stato di salute. Questo suggerisce che questi microbici potrebbero essere influenzati dalla presenza della malattia.
Diversità Batterica e Salute
Una diminuzione della diversità microbica è stata collegata a casi più gravi di COVID-19, supportando l'idea che un microbioma diversificato potrebbe offrire una certa protezione contro le malattie. Incoraggiare la diversità attraverso cambiamenti dietetici e interventi potrebbe aiutare a ridurre la gravità della malattia. Studi simili altrove hanno suggerito collegamenti tra certi microbici e l'efficacia della replicazione virale, il che potrebbe portare a terapie mirate.
Ruolo dei Patogeni Opportunistici
Aumenti di batteri dannosi e diminuzioni di microbici benefici sono stati osservati nei pazienti con COVID-19. Questo è in linea con studi precedenti che hanno notato cambiamenti microbici simili durante le infezioni. La presenza accentuata di batteri potenzialmente dannosi potrebbe contribuire a malattie più gravi in questi pazienti.
Utilizzo dell'Apprendimento Automatico
Ricerche precedenti hanno usato l'apprendimento automatico per prevedere la gravità della malattia basata sulla composizione microbica, confermando l'esistenza di modelli microbici unici nei pazienti COVID-19. Alcuni studi hanno notato un potenziale ruolo protettivo di certi batteri, come il Prevotella, durante la ripresa dal virus. Tuttavia, i risultati possono variare in base a diversi fattori, come i metodi di raccolta dei campioni e le caratteristiche dei pazienti.
Limitazioni dello Studio
Questo studio ha affrontato diverse limitazioni, compreso un numero ridotto di individui sani a causa di restrizioni durante la pandemia COVID-19. Questo squilibrio ha reso difficile fare confronti solidi tra i gruppi. Inoltre, fattori come l'uso precedente di antibiotici e la dieta, che possono influenzare la composizione del microbioma, non sono stati esaminati in modo approfondito. Abbiamo anche usato l'ospedalizzazione come modo per categorizzare la gravità, che potrebbe essere soggettivo.
Conclusione
Il microbioma gioca un ruolo essenziale nel come il COVID-19 colpisce i pazienti, in particolare in Uganda. La presenza di batteri dannosi e la mancanza di quelli benefici nei pazienti COVID-19 indicano significativi cambiamenti microbici che potrebbero avere implicazioni terapeutiche. Aumenti di certi batteri e una diversità ridotta nel microbioma correlano con malattie più gravi.
È necessaria ulteriore ricerca per esplorare come specifici batteri impattino sulla gravità del COVID-19 e per stabilire collegamenti più chiari tra la composizione microbica e gli esiti di salute. L'applicazione dell'apprendimento automatico nella previsione della gravità della malattia dai dati microbici apre nuove strade per trattamenti su misura. Comprendendo meglio queste connessioni, potremmo sviluppare strategie più efficaci per gestire malattie come il COVID-19.
Titolo: Gut microbial profiling of COVID-19 patients in Uganda
Estratto: BackgroundWhile COVID-19 spread globally, the role of the gut microbiota in patient outcomes has remained an area of exploration especially in resource limited settings. This study aimed to comprehensively profile the gut microbiome among Ugandan COVID-19 patients and infer potential implications. MethodsNasopharyngeal swabs, stool, clinical and demographic data were collected from COVID-19 confirmed cases at the COVID-19 isolation and treatment centers in Kampala and Entebbe, Uganda, during the first and second waves of the pandemic in Uganda (i.e., 2020 and 2021, respectively). SARS-CoV-2 presence in the swab samples was confirmed by quantitative real-time RT-PCR assays. 16S rRNA metagenomic next-generation sequencing was performed on the DNA extracted from the stool samples, followed by bioinformatics analysis. Machine learning was used to determine microbes that were associated with disease severity. ResultsWe observed varied gut microbial composition between COVID-19 patients and healthy controls. Potentially pathogenic bacteria such as Klebsiella oxytoca, Salmonella enterica and Serratia marcescens had an increased presence in COVID-19 disease states, especially severe cases. Enrichment of opportunistic pathogens, such as Enterococcus species, and depletion of beneficial microbes, like Alphaproteobacteria, was observed between mild and severe cases. Machine learning identified age and microbes such as Ruminococcaceae, Bacilli, Enterobacteriales, porphyromonadaceae, and Prevotella copri as predictive of severity. ConclusionThese findings suggest that the microbiome plays a role in the dynamics of SARS-CoV-2 infection in African patients. The shift in abundance of specific microbes can moderately predict severity of COVID-19 in this population. Their direct or indirect roles in determining severity should be investigated further for potential therapeutic interventions.
Autori: David Patrick Kateete, Christopher Lubega, Ronald Galiwango, Emmanuel Nasinghe, Monica Mbabazi, Daudi Jjingo, Alison Elliott
Ultimo aggiornamento: 2024-06-30 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.06.28.601197
Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.06.28.601197.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
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