Nuovi marcatori ematici per prevedere il rischio di malattie cardiache
Uno studio rivela che nuovi marcatori del sangue potrebbero prevedere meglio il rischio di malattie cardiache nascoste.
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Le malattie cardiache dovute all'accumulo di grasso nelle arterie continuano a essere una delle principali cause di morte e disabilità in tutto il mondo. Nonostante i progressi nei trattamenti, molte persone con questa condizione non mostrano sintomi fino a quando non si verificano gravi problemi di salute, come attacchi di cuore o ictus. Le ricerche mostrano che, anche con una maggiore consapevolezza e controlli per fattori di rischio come l'ipertensione e i livelli di colesterolo non salutari, molte persone hanno ancora malattie cardiache nascoste. In uno studio con oltre 25.000 persone senza malattie cardiache note, più del 42% mostrava segni di ostruzione arteriosa.
Poiché non è pratico controllare tutti per questi problemi nascosti, i medici spesso si affidano a calcolatori di rischio per identificare chi è a rischio di malattie cardiache. Strumenti come i calcolatori Framingham e QRISK3 aiutano a stimare la probabilità di malattie cardiache in base a fattori come età, sesso e stile di vita. Tuttavia, questi strumenti sono più efficaci per gruppi di persone piuttosto che per individui. Alcuni studi hanno trovato che questi calcolatori sovrastimano spesso il rischio, specialmente negli adulti più anziani.
La necessità di una migliore valutazione del rischio
C'è un crescente interesse nel trovare nuovi modi per identificare le persone a rischio di malattie cardiache. Comprendere il ruolo dell'infiammazione nell'accumulo arterioso ha portato i ricercatori a concentrarsi su specifiche cellule immunitarie note come Monociti. Queste cellule sono coinvolte nei cambiamenti delle arterie e possono essere trovate in numero maggiore nelle persone con malattie arteriose. Tuttavia, non è stato studiato quanto siano utili come segnali di allerta precoce per le malattie cardiache in persone senza sintomi.
In questo studio, i ricercatori hanno cercato di vedere se misurare certi tipi di monociti nel sangue potesse aiutare a prevedere la presenza e la gravità della malattia arteriosa, valutata attraverso una specifica tecnica ecografica chiamata spessore intima-media carotidea (cIMT). Credevano che questi marcatori ematici sarebbero stati migliori nel prevedere il rischio rispetto ai calcolatori di rischio standard.
Progettazione dello studio
Lo studio ha incluso 39 partecipanti sani. Sono stati reclutati sia tramite pubblicità che da pazienti che visitavano una clinica per l'ipertensione. Alcune persone sono state escluse, come quelle con una storia di problemi cardiaci o problemi di salute significativi.
Ogni partecipante ha subito una revisione della storia medica, un esame fisico e un monitoraggio cardiaco per escludere eventuali preoccupazioni sanitarie significative. È stata misurata la pressione sanguigna e sono stati prelevati campioni di sangue per l'analisi. Inoltre, i partecipanti hanno subito un'ecografia carotidea per determinare lo spessore delle pareti arteriose e controllare l'accumulo di placca. È stato calcolato anche il rischio di malattia cardiaca a 10 anni utilizzando il punteggio QRISK3.
Analisi del sangue
Dopo aver raccolto il sangue, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica chiamata citometria a flusso per analizzare i tipi di monociti presenti. Hanno cercato diversi sottotipi di queste cellule immunitarie e hanno valutato i loro livelli. Questi monociti sono stati categorizzati in base ai loro marcatori di superficie, che aiutano a identificare la loro funzione e ruolo nell'infiammazione.
Ecografia carotidea
È stata eseguita un'ecografia carotidea per misurare cIMT, che serve come un buon indicatore della salute arteriosa. È stato valutato lo spessore delle pareti arteriose utilizzando attrezzature di imaging specializzate e i dati sono stati raccolti per l'analisi. I ricercatori erano interessati sia allo spessore medio che alla presenza di eventuale placca, che indica un rischio maggiore per le malattie cardiache.
Risultati
Dei 39 partecipanti, 10 sono stati trovati con placca nelle arterie carotidi. I valori di cIMT erano simili su entrambi i lati del collo, permettendo ai ricercatori di utilizzare una misurazione media per ulteriori analisi.
È stata esaminata la relazione tra i diversi tipi di monociti e cIMT. I ricercatori hanno scoperto che i monociti classici correlavano significativamente con cIMT più basso, mentre i monociti intermedi e non classici avevano una forte correlazione positiva con valori di cIMT più alti. Inoltre, gli aggregati monociti-piastrine (MPA) mostrano anch'essi una correlazione positiva con cIMT.
Per creare una nuova misura, i ricercatori hanno sviluppato il punteggio di rischio aterosclerosi monocitica (MARS), che combinava i diversi tipi di monociti e MPA. Questo punteggio mostrava la correlazione più forte con cIMT rispetto al punteggio QRISK3.
Mentre QRISK3 correlava con cIMT, mostrava molta più variabilità tra gli individui. Il punteggio MARS è stato in grado di fornire un quadro più chiaro del rischio individuale senza fare troppo affidamento su una comprensione dettagliata del profilo di salute di ogni persona.
MARS e rischio cardiovascolare
I valori CIMT sono stati categorizzati in alto e basso rischio in base a età e sesso. I ricercatori hanno quindi analizzato quanto bene MARS e QRISK3 potessero prevedere cIMT ad alto rischio e la presenza di placca. MARS ha dimostrato un'accuratezza significativamente migliore nella previsione di cIMT ad alto rischio e presenza di placca rispetto al punteggio QRISK3.
Combinare MARS con QRISK3 o altri marcatori cellulari non ha migliorato l'abilità predittiva. Questo suggerisce che MARS potrebbe essere considerato un metodo più affidabile per prevedere malattie cardiache nascoste in persone che non mostrano ancora sintomi.
Importanza della rilevazione precoce
Essere in grado di prevedere le malattie cardiache in modo accurato in quelli senza sintomi è cruciale per una prevenzione tempestiva. Cambiamenti nello stile di vita e farmaci possono migliorare significativamente gli esiti di salute per chi è identificato a rischio elevato. Le attuali linee guida sottolineano l'importanza dell'intervento precoce nelle persone considerate a maggior rischio di problemi cardiovascolari.
Anche se i calcolatori di rischio sono utili per valutare grandi popolazioni, non sono sufficienti quando si tratta di valutazioni individuali. Questo studio evidenzia la necessità di approcci innovativi, come MARS, per identificare meglio chi è a rischio di malattie cardiache, anche quando i fattori di rischio tradizionali sono assenti.
Limiti dello studio
Anche se i risultati sono promettenti, il numero limitato di partecipanti solleva interrogativi sull'applicabilità più ampia dei risultati. Tuttavia, le forti correlazioni trovate tra MARS e sia cIMT che la presenza di placca supportano l'importanza dei risultati.
L'obiettivo finale è prevedere efficacemente eventi cardiaci futuri. Questo studio non ha esaminato eventi cardiovascolari reali ma getta le basi per lo sviluppo di un marcatore ematico pratico per studi futuri.
Conclusione
Valutare i tipi di monociti e i livelli di MPA può fornire informazioni preziose sul rischio cardiovascolare. Il punteggio MARS si è dimostrato un predittore più affidabile delle malattie arteriose nascoste rispetto ai calcolatori di rischio tradizionali come QRISK3. Questa ricerca suggerisce che MARS potrebbe essere uno strumento utile per individuare persone che potrebbero necessitare di ulteriori test o trattamenti per ridurre il loro rischio di malattie cardiache. Concentrandosi sulla rilevazione precoce, c'è il potenziale per migliorare gli esiti di salute attraverso interventi meglio mirati.
Titolo: A novel monocyte-based biomarker of cardiovascular risk: comparison with QRISK3
Estratto: AimsCirculating monocyte-platelet aggregates (MPA) and CD14+/CD16+ monocytes are elevated in symptomatic patients with atherosclerotic cardiovascular disease. The aim of this study was to investigate their utility in prediction of early atherosclerosis in asymptomatic subjects, in comparison to a traditional cardiovascular risk calculator, QRISK3. MethodsAsymptomatic patients attending the hypertension clinic at Guys & St Thomas Hospitals, London, and healthy volunteer subjects recruited by advertisement, were enrolled (n = 39). Blood (30 mL) was processed for flow cytometry to measure CD14 and CD16 expression on monocytes, and CD14+CD42b+ MPA. Using these measurements, a novel index termed the Monocyte Atherosclerotic Risk Score (MARS) was developed. All subjects also underwent carotid artery ultrasonic angiography. ResultsBoth QRISK3 and MARS correlated significantly with carotid intima-media thickness (cIMT); however, the correlation was much closer for MARS (r2 = 0.8705, P < 0.0001) than for QRISK3 (r2 = 0.3012, P = 0.0025). ROC analysis revealed MARS to be highly predictive both of cIMT-determined high cardiovascular risk (C-index = 0.9273, P = 0.0001) and presence of carotid plaque (C-index = 0.9385, P = 0.0022), whereas QRISK3 was not. ConclusionsMARS appears superior to QRISK3 in predicting both cIMT and carotid plaque disease. This may help to better identify asymptomatic individuals who would benefit from targeted imaging investigations and prophylactic therapies. LAY SUMMARYIn healthy people with no clinical evidence of cardiovascular disease, prediction of risk of atherosclerotic disease (including coronary heart disease and stroke) is notoriously unreliable; although traditional cardiovascular risk calculators work well at a population level, they are much less reliable in individuals. O_LIWe have developed a blood based biomarker, which we term MARS, which is highly predictive of silent atherosclerosis: much more so than the traditional risk calculator QRISK3, currently in use in the UK. C_LIO_LIThis opens the way to develop a blood test which can be applied clinically to more precisely identify healthy individuals who are at high cardiovascular risk, and who would therefore benefit from further imaging investigations and intensive treatment of cardiovascular risk factors. C_LI
Autori: Albert Ferro, F. Almarri, S. Padayachee, A. Kerr, A. S. Patel
Ultimo aggiornamento: 2024-07-12 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.07.12.24310323
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.07.12.24310323.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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