L' aumento delle infezioni resistenti ai farmaci nei pazienti trapiantati
Alti tassi di infezioni resistenti ai farmaci rappresentano seri rischi per i riceventi di trapianto.
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Indice
- Infezioni del Sangue nei Riceventi di Trapianto
- La Necessità di Studiare le Infezioni
- Batteri Chiave di Interesse
- Raccolta di Informazioni
- Come Sono State Analizzate le Dati
- Risultati sulle Infezioni del Sangue
- Tassi di Mortalità Associati alle Infezioni
- Importanza del Controllo delle Infezioni
- Direzioni per la Ricerca Futura
- Conclusione
- Fonte originale
I trapianti di organi solidi sono una procedura medica che salva vite per le persone con gravi insufficienze d'organo. Anche se questo può dare ai pazienti un'altra possibilità di vita, li rende anche più suscettibili alle infezioni. Queste infezioni possono danneggiare il nuovo organo e portare a seri problemi di salute.
Infezioni del Sangue nei Riceventi di Trapianto
Tra queste infezioni, le infezioni del sangue (BSI) sono particolarmente pericolose. Sono una delle principali cause di malattia e morte nei pazienti trapiantati. Quando le BSI avvengono con shock settico, il rischio di morte può arrivare fino al 50%. Avere una BSI dopo un trapianto spesso significa rimanere in ospedale più a lungo, fare più visite e avere costi significativi.
Le infezioni causate da batteri resistenti ai farmaci sono comuni in questi pazienti. Questo è dovuto a vari fattori, tra cui l'uso prolungato di diversi antibiotici, farmaci che indeboliscono il sistema immunitario, la presenza di dispositivi medici che rimangono nel corpo e il contatto frequente con strutture sanitarie. Anche il trapianto stesso aumenta il rischio di contrarre infezioni da batteri resistenti ai farmaci.
Queste infezioni sono più propense a portare alla morte e possono causare il fallimento del nuovo organo. Trattare queste infezioni può essere difficile perché ci sono spesso opzioni di trattamento limitate, che possono anche essere dannose.
La Necessità di Studiare le Infezioni
Molti rapporti hanno evidenziato le alte percentuali di infezioni resistenti ai farmaci e i loro esiti sfavorevoli nei pazienti trapiantati. Tuttavia, c'è ancora una necessità pressante di saperne di più su queste infezioni e sulle loro tendenze nel tempo. A causa della mancanza di revisioni approfondite, questo studio esamina quanto spesso si verificano infezioni del sangue resistenti ai farmaci e i tassi di mortalità correlati nei pazienti trapiantati. Lo studio si concentra sui batteri più significativi che influenzano le scelte di trattamento.
Batteri Chiave di Interesse
Per lo studio, sono stati scelti sei tipi di batteri resistenti ai farmaci in base alla loro importanza nei pazienti trapiantati. Questi includono:
- Enterobacterales resistenti ai carbapenemi (CRE)
- Acinetobacter baumannii resistente ai carbapenemi (CRAB)
- Pseudomonas aeruginosa resistente ai carbapenemi (CRPA)
- Enterobacterales resistenti alle cefalosporine di terza generazione (3GCR-E)
- Enterococcus faecium resistente alla vancomicina (VRE)
- Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA)
Raccolta di Informazioni
Per raccogliere dati, i ricercatori hanno esaminato tutti gli studi esistenti sulle infezioni resistenti ai farmaci nei pazienti adulti trapiantati. Hanno incluso studi che fornivano informazioni chiare su queste infezioni e su quante fossero risultate in decessi. Hanno escluso studi che non presentavano dati chiari, come rapporti di casi o revisioni senza dati originali.
L'attenzione principale era su quanto spesso si verificavano queste infezioni e i tassi complessivi di mortalità associati.
Come Sono State Analizzate le Dati
Lo studio ha comportato la ricerca attraverso database medici per ricerche rilevanti. Non c'erano restrizioni su tempo o lingua, e sono stati utilizzati vari termini di ricerca relativi alle infezioni del sangue e alla resistenza ai farmaci.
Dopo uno screening accurato, i ricercatori hanno incluso un totale di 52 studi nella loro analisi finale. Hanno esaminato una gamma di fattori, tra cui la dimensione delle popolazioni di studio, i tipi di trapianti e i batteri coinvolti. Hanno anche controllato la qualità degli studi utilizzando una scala specifica.
Risultati sulle Infezioni del Sangue
L'analisi ha mostrato che una percentuale elevata di infezioni del sangue nei pazienti trapiantati era causata da batteri resistenti ai farmaci. Le percentuali variavano ampiamente, con alcuni studi che riportavano una resistenza del 13,6% per alcuni batteri, mentre altri notavano tassi molto più alti.
Diverse regioni del mondo avevano tassi diversi di resistenza ai farmaci. Ad esempio, l’Asia aveva i tassi più alti di MRSA e CRE, mentre il Nord America aveva alti tassi di VRE.
Tassi di Mortalità Associati alle Infezioni
Lo studio ha anche esaminato quanti pazienti trapiantati sono morti a causa di infezioni causate da questi batteri resistenti ai farmaci. Questi dati variavano ampiamente tra gli studi, ma mostrano una tendenza preoccupante di alti tassi di mortalità. Alcuni riportavano tassi di mortalità del 15,4% fino a 82,4%.
I ricercatori hanno notato che molti studi non differenziavano tra morti causate da infezioni resistenti ai farmaci rispetto a quelle suscettibili. Tuttavia, ogni volta che venivano fatte comparazioni, le infezioni causate da batteri resistenti ai farmaci erano costantemente associate a tassi di mortalità più elevati.
Importanza del Controllo delle Infezioni
I risultati sottolineano la necessità di misure di controllo delle infezioni solide nei pazienti trapiantati. La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di acquisire queste infezioni mortali. Questo include una gestione attenta degli antibiotici usati prima e dopo l’intervento chirurgico, controlli rigorosi delle infezioni negli ospedali e monitoraggi regolari dei farmaci immunosoppressori e dei dispositivi medici.
La rilevazione precoce delle infezioni può portare a rapidi aggiustamenti nel trattamento, il che è essenziale date le implicazioni. Sono inoltre necessari migliori metodi di test per identificare rapidamente i batteri resistenti ai farmaci.
Direzioni per la Ricerca Futura
Lo studio ha indicato diverse aree in cui è necessaria ulteriore ricerca. C'è una mancanza di dati coerenti su tipi specifici di trapianti e le loro infezioni correlate. Questa incoerenza rende difficile confrontare i risultati tra diversi studi.
Le indagini future dovrebbero coinvolgere gruppi più ampi di pazienti e metodi di reporting coerenti, specialmente riguardo ai tassi di mortalità. Creare e mantenere registri di trapianto che monitorino le infezioni e i loro esiti potrebbe aiutare a raccogliere i dati necessari per una migliore gestione dei riceventi di trapianto.
Conclusione
In sintesi, i riceventi di trapianto di organi solidi affrontano rischi significativi da infezioni del sangue resistenti ai farmaci, che portano a tassi elevati di malattia e morte. Ci sono notevoli variazioni nei tassi di queste infezioni in diverse regioni, il che sottolinea la necessità di continuare le ricerche e concentrare gli sforzi su strategie di prevenzione e trattamento. Affrontare queste sfide è cruciale per migliorare i risultati di salute in questa popolazione di pazienti vulnerabili.
Titolo: Multidrug-resistant organism bloodstream infections in solid organ transplant recipients and impact on mortality: a systematic review
Estratto: BackgroundBloodstream infections (BSI) cause significant morbidity and mortality in solid organ transplant (SOT) recipients. There are few data regarding the contribution of multidrug-resistant organisms (MDROs) to these infections. ObjectivesWe evaluated the resistance-percentage of MDRO BSIs in SOT recipients and assessed associated mortality. MethodsA systematic review Data sourcesMEDLINE and Embase databases up to January 2024. Study eligibility criteriaStudies of adult SOT recipients that quantify MDRO BSI resistance-percentage and/or associated crude mortality. MDROs studied were carbapenem-resistant Enterobacterales (CRE), Acinetobacter baumannii (CRAB) and Pseudomonas aeruginosa (CRPA), third-generation-cephalosporin-resistant Enterobacterales (3GCR-E), methicillin-resistant Staphylococcus aureus (MRSA) and vancomycin-resistant Enterococcus faecium (VRE). ParticipantsAdult SOT recipients with a microbiologically confirmed BSI. InterventionsNot applicable. Risk of bias assessmentNewcastle Ottawa Scale. Methods of data synthesisMDRO BSI resistance-percentage and mortality outcomes were reported as median (IQR) and crude mortality (%), respectively. ResultsOf 945 studies identified, 52 were included. Most were retrospective (41/52) and/or single centre (37/52), and liver transplantation was the most studied SOT type (22/52). High resistance-percentages of BSIs were noted, ranging from 13.6% CRE for Enterobacterales to 59.2% CRAB for Acinetobacter baumannii. Resistance-percentage trends decreased over time, but these changes were not statistically significant. Asia had highest resistance-percentages for MRSA (86.2% [IQR 77.3-94.6%]), 3GCR-E (59.5% [IQR 40.5-66.7%]) and CRE (35.7% [IQR 8.3-63.1%]). North America had highest VRE resistance-percentages (77.7% [IQR 54.6-94.7%]). Crude mortality was 15.4-82.4% and was consistently higher than non-MDRO BSIs. ConclusionsMDRO BSIs resistance-percentages were high for all pathogens studied (IQR 24.6-69.4%) but there was geographical and temporal heterogeneity. MDRO BSIs were associated with high mortality in SOT recipients. Microbiological and clinical data in this vulnerable population were incomplete, highlighting the need for robust international multi-centre studies.
Autori: Nenad Macesic, A. J. Liu, A. S. M. Dennis, Z. Fariha, R. Pai Mangalore
Ultimo aggiornamento: 2024-07-30 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.07.18.24310675
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.07.18.24310675.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/
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