Ricerca sul Miglio Perlaceo e l'Efficienza nella Traspirazione
Uno studio rivela differenze genetiche nell'efficienza dell'uso dell'acqua del miglio perla.
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Indice
Il miglio perla è un tipo di cereale, conosciuto scientificamente come Pennisetum glaucum. È una delle migliori coltivazioni per crescere in zone aride perché riesce a sopravvivere con pochissima acqua. I contadini lo coltivano principalmente per il mangime degli animali e come alimento base nelle regioni dove la pioggia è scarsa e arriva in piccole quantità.
Nei posti dove si coltiva il miglio perla, la stagione delle piogge è spesso breve e imprevedibile. Se non piove abbastanza verso la fine della stagione di crescita, le piante possono soffrire di una cosa chiamata stress da siccità terminale. Questo stress succede quando le piante stanno fiorendo e riempiendo i loro chicchi. Una situazione del genere può ridurre drasticamente sia la quantità di grano che il rendimento totale.
Un fattore chiave su come si comporta il miglio perla nei periodi di secco si chiama efficienza di traspirazione (ET). L'ET è la misura di quanto materiale vegetale (Biomassa) viene creato usando l'acqua che la pianta perde attraverso piccole aperture nelle sue foglie. Un'ET più alta significa che la pianta usa l'acqua in modo più efficiente, il che è fondamentale per sopravvivere alle condizioni di siccità.
Importanza dell’Efficienza di Traspirazione
Avere un'ET più alta può aiutare il miglio perla a sfruttare al meglio la poca umidità nel terreno. Se una pianta riesce a usare l'acqua in modo efficiente, aiuta a mantenere il terreno umido più a lungo, permettendo di avere abbastanza acqua quando ne ha più bisogno, specialmente durante la fase di riempimento dei chicchi, che è critica per il rendimento.
L’ET è influenzata da molti fattori, comprese le caratteristiche fisiche della pianta e le condizioni ambientali in cui cresce. A causa di questa complessità, gli scienziati vogliono studiare l’ET in diverse situazioni per identificare i migliori tratti genetici che aiutano il miglio perla a prosperare in condizioni aride.
Negli ultimi anni, i ricercatori hanno sviluppato nuovi metodi per misurare l’ET in un singolo ciclo di coltivazione, permettendo di cercare differenze genetiche. Questo implica l'uso di attrezzature speciali che pesano le piante in diverse fasi di crescita. Calcolando la quantità di biomassa prodotta per unità di acqua usata, gli scienziati possono valutare quali varietà sono più adatte per le aree aride.
Gli Studi di Ricerca
Sono stati condotti diversi esperimenti per studiare l’ET nel miglio perla. Per questi studi, l’acqua è stata gestita con attenzione e le piante sono state cresciute in condizioni controllate per monitorare da vicino il loro utilizzo di acqua e crescita.
Gli esperimenti si sono svolti all’ICRISAT in India per tre anni diversi. Durante questi periodi sono stati raccolti dati meteorologici, come temperatura e livelli di umidità. Queste informazioni aiutano a capire come diverse condizioni climatiche influenzano la crescita delle piante e l’ET.
In uno degli studi, sono state coltivate varie linee di miglio perla, comprese linee inbred e varietà ibride specificamente selezionate per diverse zone di pioggia in India. L’obiettivo era valutare la diversità genetica nell’ET e vedere come diverse condizioni influenzassero ogni tipo di pianta.
Condizioni di Crescita delle Piante
Le piante sono state coltivate in contenitori speciali chiamati lisimetri che permettevano di misurare con precisione l'uso dell'acqua e la crescita delle piante. Questi contenitori erano riempiti di terra e tutti i fertilizzanti necessari venivano aggiunti prima della semina.
Durante gli esperimenti, le piante venivano annaffiate regolarmente e i loro pesi venivano registrati per monitorare quanta acqua usavano. Queste informazioni erano cruciali per calcolare l’ET. Dopo che le piante erano mature, venivano raccolte, essiccate e pesate per determinare la loro biomassa totale e il rendimento dei chicchi.
Risultati degli Studi
I risultati degli studi hanno mostrato che l’ET varia ampiamente tra le diverse varietà di miglio perla. Alcune linee hanno performato meglio di altre in termini di efficienza nell’uso dell’acqua. Questa variazione indica che ci sono effettivamente differenze genetiche tra le piante.
In generale, l’ET si è rivelata moderatamente ereditabile, il che significa che alcuni tratti vengono tramandati attraverso le generazioni. Questa scoperta è incoraggiante perché suggerisce che i sementi possono essere selezionati e sviluppati per varietà migliori in condizioni aride.
Negli esperimenti, la produzione di biomassa e la quantità di acqua utilizzata hanno mostrato forti relazioni. In generale, le piante che producevano più biomassa tendevano anche a usare l’acqua in modo più efficiente. Tuttavia, non tutte le piante seguivano questo schema, indicando che alcune possono raggiungere alti rendimenti con un uso relativamente basso di acqua.
Impatti Ambientali sulla Crescita delle Piante
Diverse condizioni climatiche degli anni di sperimentazione hanno influenzato anche l’ET. Ad esempio, in un anno, le piante sono cresciute quasi il doppio rispetto a un altro anno. Questo è stato in parte dovuto a condizioni meteorologiche migliori, come livelli di umidità più elevati e meno stress da calore.
Gli studi hanno rivelato che l’ET era più alta negli anni con condizioni meteorologiche più favorevoli. Al contrario, condizioni meteorologiche severe possono portare a un’ET inferiore e a un rendimento complessivo minore. Questo sottolinea l’importanza dei fattori ambientali per capire quanto bene il miglio perla possa adattarsi alle condizioni aride.
Confronto tra Diverse Condizioni di Crescita
In un’altra parte della ricerca, gli scienziati hanno confrontato come le piante si comportavano sotto due diverse condizioni di irrigazione: ben annaffiate e stressate per mancanza d’acqua. In generale, le piante sotto condizioni ben annaffiate crescevano meglio e producevano più biomassa e chicchi rispetto a quelle stressate dalla mancanza d’acqua. Tuttavia, le piante in condizioni di stress idrico mostrano comunque variabilità nell’ET, suggerendo che alcune fossero meglio adattate alle fasi di siccità.
Gli studi hanno evidenziato che mentre l’irrigazione influisce su come crescono le piante, le differenze genetiche giocano anche un ruolo chiave. Anche in condizioni difficili, alcuni Genotipi sono stati in grado di mantenere un’ET più alta rispetto ad altri.
Ibridi contro Inbred
La ricerca ha anche confrontato piante ibride-quelle create da linee madri diverse-con linee inbred, che provengono dallo stesso stock genetico. Gli ibridi tendevano a produrre più biomassa e avere un’ET più alta rispetto agli inbred.
È interessante notare che nelle zone più secche, le varietà ibride mostravano una gamma più ampia di ET, suggerendo che i programmi di allevamento dovrebbero concentrarsi sulla selezione dei migliori ibridi per ambienti specifici. Nelle zone più umide, però, c’era meno variazione tra genotipi, indicando che i fattori ambientali giocano un ruolo maggiore nelle prestazioni.
Conclusione e Direzioni Future
In generale, questa ricerca sottolinea la necessità di continuare a lavorare per comprendere l’ET nel miglio perla. È chiaro che sia la genetica che le condizioni ambientali influenzano quanto bene le piante si comportano sotto stress.
Per gli studi futuri, gli scienziati intendono valutare l’ET in condizioni ambientali più varie e approfondire le basi genetiche delle differenze di ET tra le varietà di miglio perla. Selezionando per una migliore ET, i breeders possono aiutare a sviluppare nuove varietà di miglio perla che possono prosperare in condizioni climatiche difficili, portando benefici agli agricoltori nelle regioni dove l’acqua è scarsa.
Questo lavoro è cruciale non solo per migliorare il miglio perla come coltura, ma anche per garantire la sicurezza alimentare nelle aree che affrontano condizioni di siccità sempre più gravi. I risultati di questi studi offrono spunti preziosi che possono essere applicati ad altre colture, contribuendo a pratiche agricole migliori nelle regioni aride di tutto il mondo.
Titolo: Transpiration efficiency variations in the pearl millet reference collection PMiGAP
Estratto: Transpiration efficiency (TE), the biomass produced per unit of water transpired, is a key trait for crop performance under limited water. As water becomes scarce, increasing TE would contribute to increase crop drought tolerance. This study is a first step to explore pearl millet genotypic variability for TE on a large and representative diversity panel. We analyzed TE on 538 pearl millet genotypes, including inbred lines, test-cross hybrids, and hybrids bred for different agroecological zones. Three lysimeter trials were conducted in 2012, 2013 and 2015, to assess TE both under well-watered and terminal-water stress conditions. We recorded grain yield to assess its relationship with TE. Up to two-fold variation for TE was observed over the accessions used. Mean TE varied between inbred and testcross hybrids, across years and was slightly higher under water stress. TE also differed among hybrids developed for three agroecological zones, being higher in hybrids bred for the wetter zone, underlining the importance of selecting germplasm according to the target area. Environmental conditions triggered large genotype-by-environment interactions, although TE showed some moderately high heritability. Transpiration efficiency was the second contributor to grain yield after harvest index, hence its relevance in pearl millet breeding programs. Future research on TE in pearl millet should focus (i) on investigating the causes of its plasticity i.e. the GxE interaction (ii) on studying its genetic basis and its association with other important physiological traits.
Autori: Vincent Vadez, L. Gregoire, J. Kholova, R. Srivastava, C. T. Hash, Y. Vigouroux
Ultimo aggiornamento: 2024-02-19 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.02.16.580642
Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.02.16.580642.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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