Nuove tecniche per sistemare gli errori di splicing nei disturbi genetici
La ricerca su EDSpliCE porta speranza per correggere i difetti di splicing nelle malattie genetiche.
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Indice
- Approcci terapeutici per correggere lo splicing
- Introduzione di una nuova piattaforma di editing: EDSpliCE
- Come funziona EDSpliCE
- Testing di EDSpliCE nelle culture cellulari
- Validazione nelle cellule derivate da pazienti
- Considerazioni sulla sicurezza e effetti off-target
- Direzioni future e applicazioni
- Conclusione
- Fonte originale
- Link di riferimento
La corretta splicing è fondamentale per la produzione di trascritti mRNA adeguati nelle cellule eucariote. Questo è un passaggio chiave prima del processo di traduzione, dove l'mRNA si trasforma in proteine funzionanti. Il processo di splicing è controllato da un gruppo di proteine conosciute come spliceosoma, che identifica sequenze specifiche nel pre-mRNA. Queste sequenze segnano dove devono essere rimossi gli introni (regioni non codificanti) e dove devono essere uniti gli esoni (regioni codificanti).
Negli ultimi anni, gli scienziati hanno trovato un numero crescente di varianti geniche che causano malattie interferendo con il corretto splicing. Queste varianti portano alla formazione di trascritti difettosi, che possono essere una causa comune di disturbi ereditari. La scoperta di queste varianti ha messo in evidenza l'importanza di uno splicing corretto, dimostrando che molte malattie sono collegate a questo processo.
Approcci terapeutici per correggere lo splicing
La ricerca sulle varianti che influenzano lo splicing ha aperto nuove vie per lo sviluppo di trattamenti innovativi. Un focus particolare è stato posto sulle varianti introniche profonde, che possono attivare pseudoesoni, aggiungendo regioni codificanti extra che possono interrompere la funzione normale delle proteine. Gli oligonucleotidi antisenso (ASOs) e l'editing genomico CRISPR/Cas9 sono emersi come metodi promettenti per affrontare questi problemi di splicing.
Gli ASOs funzionano legandosi a sequenze specifiche sul pre-mRNA che provocano uno splicing errato, impedendo allo spliceosoma di riconoscere queste regioni. Questo aiuta a ripristinare la corretta formazione di mRNA maturo. Tuttavia, spesso è necessaria un'amministrazione ripetuta degli ASOs perché i loro effetti sono temporanei.
L'editing genomico CRISPR/Cas9 offre una soluzione più permanente riparando direttamente i difetti di splicing nel DNA. I metodi attuali richiedono generalmente due RNA guida per mirare alle aree genomiche intorno alle varianti introniche profonde, aumentando il rischio di cambiamenti indesiderati nel DNA, come l'instabilità cromosomica.
Introduzione di una nuova piattaforma di editing: EDSpliCE
Per migliorare i metodi esistenti, i ricercatori hanno creato una nuova piattaforma di editing chiamata Enhanced-Deletion Splicing Correction Editing (EDSpliCE). Questo approccio innovativo mira a correggere gli errori di splicing causati da varianti introniche profonde. EDSpliCE ha mostrato promettenti risultati in test preliminari che coinvolgono malattie retiniche ereditarie, spesso legate a difetti di splicing.
Negli esperimenti iniziali, i ricercatori si sono concentrati su diverse varianti patogene all'interno dei geni ABCA4 e USH2A, noti per causare condizioni come la malattia di Stargardt e la sindrome di Usher. Questi geni sono grandi, rendendoli difficili da prendere di mira con metodi tradizionali di terapia genica che si basano su vettori virali.
Come funziona EDSpliCE
La piattaforma EDSpliCE utilizza una versione modificata della proteina Cas9, collegata a un'altra proteina chiamata TREX2 che aiuta a migliorare il processo di editing. Questa modifica consente a EDSpliCE di generare cancellazioni più ampie nel DNA, mirano alle regioni responsabili degli errori di splicing. Creando cambiamenti sostanziali nelle sequenze, la piattaforma impedisce allo spliceosoma di riconoscere e includere i pseudoesoni nel trascritto finale di mRNA.
I ricercatori hanno confrontato EDSpliCE con l'approccio standard Cas9, notando che EDSpliCE poteva ripristinare efficacemente il normale splicing in diverse varianti testate in modo più affidabile. La nuova piattaforma ha mostrato potenziale per correggere difetti di splicing in diversi modelli sperimentali, dimostrando la sua versatilità ed efficienza.
Testing di EDSpliCE nelle culture cellulari
Per valutare ulteriormente l'efficacia di EDSpliCE, gli scienziati hanno condotto esperimenti utilizzando linee cellulari umane, in particolare cellule HEK293T. Questi test hanno coinvolto la co-trasfezione delle cellule con costrutti di minigene che imitano i difetti di splicing legati alle varianti mirate. Utilizzando diverse combinazioni di EDSpliCE e il metodo standard Cas9, hanno potuto vedere quanto bene ciascun metodo ripristinava il corretto splicing.
I risultati hanno indicato che EDSpliCE ha costantemente superato il metodo standard Cas9, ottenendo percentuali più elevate di trascritti spliced correttamente. Nei casi in cui sono stati testati più RNA guida, EDSpliCE ha fornito risultati significativamente migliori, suggerendo che l'aggiunta di TREX2 sta migliorando il processo di editing.
Validazione nelle cellule derivate da pazienti
Portando la ricerca a un livello successivo, gli scienziati hanno testato EDSpliCE su cellule derivate da pazienti con specifiche condizioni genetiche. Questi fibroblasti derivati da pazienti, che portano le varianti patogene, sono stati elettroporati con i componenti di EDSpliCE, e poi sono stati analizzati i risultati dell'editing.
Le analisi hanno dimostrato che EDSpliCE ha efficacemente salvato i difetti di splicing in queste cellule dei pazienti, producendo alti livelli di trascritti spliced correttamente. I risultati sono stati incoraggianti, indicando che EDSpliCE ha il potenziale di essere sviluppato come un approccio terapeutico per trattare i disturbi genetici legati agli errori di splicing.
Considerazioni sulla sicurezza e effetti off-target
Un aspetto cruciale dell'editing genomico è garantire la sicurezza degli approcci utilizzati. I ricercatori hanno valutato i possibili effetti off-target di EDSpliCE. Hanno condotto sequenziamenti ad alta capacità del DNA genomico editato per valutare se fossero avvenuti cambiamenti indesiderati al di fuori delle regioni mirate.
I risultati hanno mostrato che EDSpliCE mantiene un profilo di off-target comparabile a quello del Cas9 standard, indicando che il nuovo metodo non aumenta significativamente il rischio di mutazioni indesiderate. Inoltre, le cancellazioni più ampie e più direzionali indotte da EDSpliCE hanno ridotto la probabilità di instabilità cromosomica, rendendolo un'opzione più sicura per applicazioni terapeutiche.
Direzioni future e applicazioni
I risultati promettenti della piattaforma EDSpliCE suggeriscono che potrebbe diventare uno strumento efficace nel trattamento di varie malattie genetiche legate agli errori di splicing, soprattutto quelle che coinvolgono varianti introniche profonde. La capacità di indurre cambiamenti prevedibili e sostanziali nei meccanismi di splicing potrebbe permettere terapie mirate che possono essere personalizzate per pazienti individuali.
In particolare, le malattie oculari rappresentano un'area di significativo interesse, poiché molte di queste condizioni sono ereditarie e collegate a difetti di splicing. Lo sviluppo di un sistema duale AAV o di ortologhi Cas9 più piccoli potrebbe facilitare metodi di somministrazione adatti per applicazioni cliniche.
Conclusione
Lo studio dello splicing e della sua relazione con le malattie genetiche continua a rivelare importanti intuizioni per potenziali terapie. Con EDSpliCE, i ricercatori stanno facendo un passo avanti verso soluzioni di editing genomico più efficaci e sicure per correggere difetti di splicing. Mentre affinano ulteriormente questa tecnologia e la sottopongono a trial clinici, la speranza è di fornire nuove vie per trattare disturbi ereditari causati da errori di splicing, migliorando in ultima analisi gli esiti per i pazienti e avanzando la terapia genica nel complesso.
Attraverso la continua ricerca e sviluppo, EDSpliCE si presenta come un'alternativa promettente ai metodi esistenti, dimostrando il potenziale di rivoluzionare la gestione dei disturbi genetici legati ad anomalie di splicing. Con la comunità scientifica che abbraccia strategie innovative come EDSpliCE, il futuro del trattamento genetico sembra sempre più ottimista, aprendo la strada a interventi più accessibili ed efficaci per le persone con condizioni ereditarie.
Titolo: EDSpliCE, a CRISPR-Cas9 gene editing platform to rescue splicing, effectively corrects inherited retinal dystrophy-associated splicing defects
Estratto: BackgroundCorrect splicing of transcripts is essential to ensure the production of functional gene products in eukaryotic cells. Missplicing of transcripts has been identified as the underlying molecular mechanisms behind various disease-causing variants in a wide range of inherited genetic conditions. Achieving therapeutic splicing correction is possible through antisense oligonucleotide and CRISPR/Cas9 strategies. However, while antisense oligonucleotides offer effective modulation, they do not enable for permanent correction. On the other hand, current CRISPR/Cas9 approaches often rely on dual-gRNA-inducing deletion of larger pieces of DNA, containing the site(s) responsible for the splicing defect, particularly the elimination of pseudoexons, raising concerns about potential chromosomal instability. ResultsThe novel gene editing strategy, Enhanced-Deletion Splicing Correction Editing (EDSpliCE), just uses single gRNAs to effectively correct aberrant splicing caused by pseudoexon sequence inclusion into the mature mRNA. By employing Cas9 fused to a human exonuclease (TREX2), EDSpliCE achieves targeted enhanced deletions of sequences involved in pseudoexon recognition, thereby restoring correct splicing of the pre-mRNA. By addressing two isolated (ABCA4:c.5197-557G>T and USH2A:c.7595-2144A>G) and two clustered (ABCA4:c.5196+1013A>G and ABCA4:c.5196+1056A>G) pathogenic deep-intronic variants, we demonstrated effective splicing rescue in minigene assay employing distinct single gRNAs. Further validation in patient-derived fibroblasts for the common USH2A:c.7595-2144A>G variant confirmed consistent and high splicing correction. Additionally, the characterization of achieved gene editing affirmed the generation of enhanced deletions by EDSpliCE, revealed high directionality of editing events for all the single gRNAs tested in patient-derived fibroblasts and did not show higher off-target editing potential on selected loci. ConclusionsThe successful implementation of the EDSpliCE platform for splicing correction and modulation offers a promising and versatile gene editing approach to address splicing defects, potentially providing a safer option to existing gene editing strategies.
Autori: Pietro De Angeli, S. Shliaga, A. Flores-Tufino, E. Roschi, S. Spaag, K. Stingl, L. Kuehlewein, B. Wissinger, S. Kohl
Ultimo aggiornamento: 2024-03-30 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.03.27.587013
Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.03.27.587013.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/
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