Valutare le interventi per ridurre l'uso di oppioidi nella gestione del dolore cronico
Uno studio valuta i metodi per ridurre le prescrizioni di oppioidi per i pazienti con dolore cronico.
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Indice
Gli oppioidi vengono spesso usati per trattare vari tipi di Dolore, specialmente il dolore severo causato da condizioni come il cancro e per le persone in cure palliative. Negli ultimi tempi, c'è stata un'aumento notevole nel numero di prescrizioni di oppioidi per gestire il dolore Cronico non oncologico. Questa tendenza è particolarmente forte in paesi come gli Stati Uniti, il Canada e il Regno Unito.
Nonostante il loro uso diffuso, studi dimostrano che gli oppioidi potrebbero non essere molto efficaci per il sollievo dal dolore a lungo termine. Le sperimentazioni cliniche indicano che i benefici nel ridurre il dolore sono spesso minimi e durano di solito solo per un breve periodo, fino a 12 settimane. Anche se non ci sono prove sufficienti riguardo la sicurezza dell'uso degli oppioidi a lungo termine, molti rischi sono conosciuti. L'uso prolungato di oppioidi può portare a seri effetti collaterali, compresi problemi respiratori, fratture ossee e persino un aumento del rischio di morte. Inoltre, assumere oppioidi per lunghi periodi può causare dipendenza e tossicodipendenza.
Date queste problematiche, le linee guida mediche incoraggiano i fornitori di assistenza sanitaria a riflettere attentamente su quando prescrivere oppioidi. Suggeriscono che i dottori dovrebbero ridurre la quantità di oppioidi prescritti se i potenziali pericoli superano i benefici. Tuttavia, questa riduzione non è semplice. Molti pazienti temono i sintomi da astinenza, non hanno supporto adeguato dai sistemi sanitari e sociali, e spesso hanno opzioni limitate per metodi alternativi di sollievo dal dolore.
Attualmente c'è una mancanza di linee guida su come ridurre efficacemente l'uso di oppioidi. Quindi, c'è un bisogno urgente di studi che valutino diverse interventi che possano aiutare a ridurre l'uso di oppioidi e valutare i loro effetti sugli esiti dei pazienti, soprattutto nella medicina di base, dove vengono fatte la maggior parte delle prescrizioni di oppioidi.
Studi Precedenti sulla Riduzione degli Oppioidi
Diverse recensioni passate hanno esaminato strategie per ridurre l'uso di oppioidi nei pazienti affetti da dolore cronico. Tuttavia, molti di questi studi hanno preso in considerazione un ampio ventaglio di opzioni, rendendo difficile applicare i loro risultati in contesti specifici di medicina di base. Ad esempio, alcune recensioni hanno esaminato trattamenti come la stimolazione del midollo spinale, che non sono tipicamente disponibili nella medicina di base. Altri hanno considerato la riduzione graduale degli oppioidi senza combinare questi sforzi con terapie di supporto, lasciando i pazienti meno propensi a voler ridurre i loro farmaci.
Quando i pazienti non ricevono trattamenti alternativi, possono essere riluttanti a fermarsi o a ridurre l'uso di oppioidi perché dipendono da questi farmaci per gestire il dolore nelle situazioni quotidiane. Inoltre, senza supporto aggiuntivo, diventa difficile individuare gli elementi specifici che aiutano a ridurre la dose di oppioidi. Alcune recensioni precedenti hanno anche incluso studi pilota più piccoli che non avevano un obiettivo chiaro di ridurre l'uso di oppioidi, concentrandosi invece sulla gestione dei sintomi da astinenza.
Alla luce di queste lacune nella conoscenza e dell'emergere di nuove ricerche, c'è un chiaro bisogno di una nuova valutazione dei dati disponibili.
Obiettivi del Nuovo Studio
L'obiettivo di questa revisione era valutare diverse interventi dirette dai fornitori di assistenza sanitaria mirate a ridurre o fermare l'uso di oppioidi tra pazienti con dolore cronico non oncologico. Lo studio si è concentrato principalmente sui contesti in cui questi pazienti ricevono solitamente cure, che sono per lo più nelle cure primarie.
Gli obiettivi specifici includevano:
- Misurare quanto si riduce la dose media di oppioidi.
- Valutare quanti pazienti smettono completamente di usare oppioidi.
- Valutare i cambiamenti nella gravità del dolore e eventuali effetti negativi legati agli interventi.
Metodi dello Studio
Questa revisione sistematica ha seguito procedure rigorose per garantire la sua completezza. I ricercatori hanno condotto ricerche approfondite in database medici fino alla fine del 2023 per raccogliere studi pertinenti. Hanno incluso solo studi ben progettati, come studi controllati randomizzati e studi di coorte, che si concentravano su interventi di medicina di base mirati a ridurre l'uso di oppioidi in pazienti adulti con dolore cronico.
Gli studi sono stati esclusi se combinavano oppioidi con altri tipi di farmaci per il dolore o se erano impostati in ospedali. Hanno anche escluso studi che non offrivano ai pazienti trattamenti alternativi o sostituti mentre cercavano di ridurre gli oppioidi.
Risultati della Selezione degli Studi
Dall'iniziale ricerca di migliaia di record, solo un numero ristretto di studi ha soddisfatto i criteri rigorosi. In totale, sono stati inclusi undici studi, composti da cinque studi controllati randomizzati e sei studi di coorte. Gli studi variavano in dimensioni e si sono svolti principalmente negli Stati Uniti, con uno nel Regno Unito.
Le interventi esaminate in questi studi includevano una varietà di metodi come:
- Passare dagli oppioidi ad altre sostanze come la cannabis.
- Approcci fisici come yoga e agopuntura.
- Strategie psicologiche e comportamentali che coinvolgono la terapia cognitivo-comportamentale e tecniche di mindfulness.
- Approcci di team multidisciplinari che integrano diverse opzioni di trattamento.
La maggior parte degli studi ha confrontato questi interventi con le cure abituali, che è il trattamento standard che i pazienti riceverebbero senza questi interventi.
Risultati sulla Riduzione degli Oppioidi
Sia gli studi randomizzati che quelli osservazionali hanno mostrato che i pazienti nei gruppi d'Intervento hanno ridotto significativamente il loro consumo di oppioidi rispetto a quelli che ricevevano cure standard. Le riduzioni delle dosi di oppioidi erano notevoli, con evidenze che suggeriscono che alcuni metodi d'intervento come la mindfulness e la terapia comportamentale cognitiva erano particolarmente efficaci.
Tuttavia, quando si trattava di fermare completamente l'uso degli oppioidi, i risultati non erano così forti. Molti studi non hanno mostrato differenze significative nei tassi in cui i pazienti hanno smesso di usare oppioidi tra chi riceveva gli interventi e chi no.
Anche la gravità del dolore è stata misurata, ma la differenza nei livelli di dolore tra i gruppi era piccola e non statisticamente significativa. Questo implica che, mentre alcuni interventi possono ridurre il consumo di oppioidi, non portano sempre a una riduzione evidente del dolore.
Comprendere gli Eventi Avversi
Gli eventi avversi legati alla riduzione degli oppioidi non sono stati comunemente riportati in questi studi. La maggior parte dei problemi segnalati erano di natura psicologica o legati al sistema nervoso. Alcuni studi hanno notato casi di dolore aumentato o sintomi da astinenza tra i partecipanti, ma non hanno registrato eventi avversi gravi.
Eventi avversi sono stati osservati in un numero limitato di casi, compresi disturbi del sonno e mal di testa, ma queste occorrenze erano relativamente basse.
Sommario dei Principali Risultati
Questa revisione ha messo in evidenza che gli interventi mirati a ridurre l'uso di oppioidi nei pazienti con dolore cronico nei contesti di medicina di base possono essere efficaci. Sono state notate riduzioni significative nelle dosi di oppioidi, in particolare con approcci basati sulla mindfulness. Tuttavia, non sono state trovate differenze significative in termini di fermare completamente l'uso di oppioidi o migliorare la gravità del dolore.
Lo studio ha anche sottolineato l'importanza di utilizzare una gamma di opzioni di trattamento, comprese le terapie psicologiche, i trattamenti fisici e l'educazione, per ottenere risultati migliori.
Confronto con la Letteratura Esistente
I risultati di questa revisione si allineano con valutazioni precedenti che hanno notato prove insufficienti per trarre conclusioni forti sulle strategie di riduzione degli oppioidi. Tuttavia, aggiorna la letteratura precedente incorporando nuovi studi e sottolineando il contesto unico delle cure primarie.
Linee Guida Cliniche e Direzioni Future
Le linee guida attuali suggeriscono di iniziare a ridurre le dosi di oppioidi gradualmente, il che questa revisione supporta. La riduzione media osservata nello studio ha superato le raccomandazioni standard senza peggiorare il dolore, anche se le risposte individuali possono variare.
Studi futuri dovrebbero indagare elementi specifici degli interventi che riducono efficacemente l'uso di oppioidi e valutare i loro impatti a lungo termine. C'è anche un bisogno urgente di considerare come queste strategie possano essere implementate in vari contesti sanitari per garantire una gestione efficace del dolore minimizzando la dipendenza dagli oppioidi.
Nel complesso, questa revisione sistematica illumina l'efficacia degli approcci combinati al trattamento e sostiene la necessità di ulteriori ricerche per consolidare la base di prove per ridurre l'uso di oppioidi nella gestione del dolore cronico.
Titolo: Interventions to reduce opioid use for patients with chronic non-cancer pain in primary care settings: a systematic review and meta-analysis
Estratto: ObjectiveThis systematic review and meta-analysis aimed to assess interventions to reduce opioid use for patients with chronic non-cancer pain (CNCP) versus usual care or active controls in primary care settings. MethodsIn this registered study (PROSPERO: CRD42022338458), we searched MEDLINE, Embase PsycInfo, CINAHL, and Cochrane Library from inception to December 28th 2021, and updated on Dec 14th 2023 for randomized controlled trials (RCTs) and cohort studies with no restrictions. Methodological quality was assessed using the Cochrane Risk of Bias tool for RCTs and Newcastle Ottawa Scale for cohort studies. Primary outcomes included mean reduction in morphine equivalent daily dose (reported as mean differences [MDs] mg/day; 95% confidence intervals [95%CIs]) and/or opioid cessation proportion. Secondary outcomes were mean changes in pain severity (reported as standardized mean difference [SMDs]; 95%CIs) and (serious) adverse events. Meta-analyses were performed using random-effects models. ResultsWe identified 3,826 records, of which five RCTs (953 participants) and six cohort studies (967 participants) were included. Overall, opioid dosage was significantly reduced in intervention groups compared to controls (MD: -24.88 mg/day, 95%CI: -36.40 to -13.36; I2=59.41%; nine studies). Subgroup analyses revealed significant opioid dose reductions with mindfulness (MD: -29.36 mg/day 95%CI: - 40.55 to -18.17; I2=0.0%; two trials) and CBT-based multimodalities (MD: -41.68 mg/day; 95%CI: -58.47 to -24.89; I2=0.0%; two cohort studies), respectively, compared to usual care. No significant differences were observed in opioid cessation (Odds ratio: 1.55, 95%CI: 0.3 to 2.81, I2=50.79%; three studies) or pain severity (SMD: -0.13, 95%CI: -0.37 to 0.11; I2=33.51%; three trials). Adverse events were infrequently examined, with withdrawal symptoms commonly reported. ConclusionsThe studied interventions were effective in reducing opioid dosage for people with CNCP in primary care. They highlighted the importance of multidisciplinary collaboration. Large-scale RCTs measuring the long-term effects and cost of these interventions are needed before their implementation.
Autori: Qian Cai, C. Grigoroglou, T. Allen, T.-C. Chen, L.-C. Chen, E. Kontopantelis
Ultimo aggiornamento: 2024-03-18 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.03.13.24304059
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.03.13.24304059.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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