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Impatto del COVID-19 sulla salute mentale degli anziani

Questo articolo esamina i cambiamenti nella salute mentale degli anziani durante la pandemia di COVID-19.

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Negli ultimi anni, i problemi di salute mentale come Depressione e ansia sono diventati una grande preoccupazione in tutto il mondo. La pandemia di COVID-19 ha peggiorato questa situazione, portando più persone a vivere questi problemi di salute mentale. Questo articolo guarda a come la pandemia ha colpito gli anziani e quali fattori potrebbero aiutare a proteggere la loro salute mentale.

Salute Mentale Prima e Durante la Pandemia

Nel 2019, depressione e ansia erano tra le principali sfide sanitarie nel Regno Unito e a livello globale. La pandemia di COVID-19 ha aumentato notevolmente il numero di persone che affrontano questi problemi. Studi hanno mostrato che molti anziani hanno vissuto un aumento del disagio psicologico, specialmente nei primi giorni della pandemia. Cambiamenti nelle politiche sociali, fiducia nella sanità, stress legato alla pandemia e sensazioni di solitudine hanno tutti giocato un ruolo in questo aumento.

Gli anziani sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi sulla salute durante le crisi come le pandemie. Rischiano di più di morire, hanno meno accesso alle cure e spesso vivono un aumento dell'isolamento sociale e delle difficoltà finanziarie. La ricerca ha mostrato che molti anziani hanno riportato livelli più alti di depressione e ansia durante la pandemia, soprattutto durante i lockdown.

Il Ruolo dell'Attività Fisica

L'attività fisica (AF) è qualsiasi movimento che utilizza energia, ed è stato dimostrato che aiuta a ridurre i sintomi di depressione e ansia. Tuttavia, durante la pandemia, molte persone, compresi gli anziani, hanno visto un calo nei loro livelli di attività fisica. Uno studio ha indicato che gli anziani che hanno ridotto la loro attività fisica erano più propensi a soffrire di depressione e ansia.

Nonostante questi risultati, non è chiaro se un'attività fisica regolare possa aiutare gli anziani a costruire resilienza contro problemi di salute mentale in periodi stressanti come la pandemia.

Infiammazione e Salute Mentale

Una possibile connessione tra età, attività fisica e salute mentale è l'infiammazione. Con l'età, le persone possono sperimentare un'infiammazione di basso grado, che potrebbe contribuire a problemi di salute mentale. D'altra parte, l'esercizio aerobico regolare può aiutare a ridurre alcuni marcatori infiammatori nel corpo.

Alcune ricerche suggeriscono che l'infiammazione potrebbe avere un ruolo nella causa della depressione, mentre le evidenze che collegano l'infiammazione all'ansia sono meno chiare. L'infiammazione cronica di basso grado potrebbe rendere gli individui più suscettibili a problemi di salute mentale, specialmente di fronte allo stress.

Obiettivo della Ricerca

Abbiamo voluto indagare tre domande chiave riguardo agli anziani durante la pandemia. Prima di tutto, ci siamo chiesti se livelli più alti di attività fisica prima della pandemia portassero a tassi più bassi di depressione e ansia durante la pandemia. Secondo, volevamo scoprire se l'infiammazione di basso grado prima della pandemia fosse legata a più depressione e ansia in quel periodo. Infine, abbiamo esaminato se un aumento dell'attività fisica durante la pandemia potesse ridurre l'impatto dell'infiammazione sulla salute mentale.

Design dello Studio

Abbiamo raccolto dati da uno studio chiamato English Longitudinal Study of Ageing (ELSA), che si concentra su adulti di età pari o superiore a 50 anni. Questo studio ha raccolto diverse informazioni sulla salute e socio-economiche, comprese le valutazioni della salute mentale, i livelli di attività fisica e i marcatori di infiammazione.

La nostra analisi si è concentrata sui partecipanti che avevano completato le loro valutazioni di salute prima della pandemia. Abbiamo esaminato la loro attività fisica e eventuali segni di infiammazione, controllando questi dati rispetto alla loro salute mentale durante la pandemia.

Valutazione della Salute Mentale

Per valutare la depressione, abbiamo utilizzato un breve questionario che identificava sintomi comuni come sentirsi soli o avere difficoltà a dormire. Per l'ansia, abbiamo impiegato una scala diversa che misurava i sintomi vissuti nelle ultime due settimane, come sentirsi nervosi o non riuscire a smettere di preoccuparsi.

Misurazione dell'Attività Fisica

I partecipanti hanno riportato con quale frequenza si dedicavano a vari livelli di attività fisica, da leggera a vigorosa. Abbiamo creato un punteggio per rappresentare l'attività fisica complessiva di una persona, dando più peso alle attività vigorose e moderate. Questo punteggio ci ha permesso di monitorare i cambiamenti nei livelli di attività fisica prima e durante la pandemia.

Misurazione dell'Infiammazione

Abbiamo misurato l'infiammazione utilizzando un test del sangue che indicava i livelli di proteina C-reattiva (PCR), un marcatore associato all'infiammazione. Livelli più alti di PCR possono indicare problemi di salute, quindi abbiamo utilizzato una soglia specifica per identificare i partecipanti con infiammazione di basso grado.

Risultati

I nostri risultati hanno evidenziato alcune tendenze interessanti. Gli anziani che si impegnavano in livelli più elevati di attività fisica prima della pandemia erano meno propensi a sviluppare sintomi significativi di depressione e ansia a causa della pandemia. Infatti, un piccolo aumento dell'attività fisica era legato a una significativa riduzione del rischio di questi problemi di salute mentale.

Inoltre, gli anziani con segni di infiammazione di basso grado prima della pandemia affrontavano un rischio maggiore di sviluppare depressione durante la pandemia. Tuttavia, il legame tra infiammazione di basso grado e ansia non era così chiaro.

Infine, mentre abbiamo esplorato se l'attività fisica potesse ridurre gli effetti dell'infiammazione sulla salute mentale, i nostri risultati non supportano questa idea. Sembra che l'attività fisica e l'infiammazione operino in modo indipendente rispetto alla salute mentale.

Discussione

Il nostro studio rafforza l'idea che rimanere attivi sia vantaggioso, specialmente per gli anziani, poiché può aiutare a proteggere contro problemi di salute mentale. La pandemia ha dimostrato che anche piccoli aumenti nell'attività fisica possono portare a benefici sostanziali per il benessere mentale.

Il legame tra infiammazione e depressione è anche interessante. Gli anziani con segni di infiammazione prima della pandemia avevano maggiori probabilità di sperimentare depressione durante la stessa. Sebbene il legame tra infiammazione e ansia non fosse così forte, suggerisce che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere pienamente queste relazioni.

Inoltre, mentre l'attività fisica potrebbe non influenzare direttamente il legame tra infiammazione e salute mentale, i benefici complessivi di rimanere attivi non dovrebbero essere sottovalutati.

Punti di Forza e Limitazioni

Il nostro studio ha molti punti di forza, tra cui un ampio campione nazionale e misure validate per la salute mentale. Tuttavia, ci sono anche alcune limitazioni. I dati su attività fisica e salute mentale erano auto-riportati, il che può a volte portare a imprecisioni. Inoltre, abbiamo esaminato solo un marcatore infiammatorio (PCR), lasciando fuori altri potenziali fattori.

Riconosciamo anche che usare un modo diversificato per misurare i sintomi di salute mentale potrebbe introdurre variabilità nei nostri risultati. Nonostante queste limitazioni, le nostre conclusioni sugli effetti positivi dell'attività fisica sulla salute mentale hanno un significato notevole.

Ricerche Future

Studi futuri dovrebbero indagare gli effetti di varie forme di attività fisica sulla salute mentale, in particolare utilizzando misure più oggettive. Esplorare il ruolo di diversi marcatori infiammatori potrebbe fornire ulteriori spunti. Inoltre, studiare l'interazione tra attività fisica, infiammazione e salute mentale in popolazioni diverse sarà fondamentale.

In conclusione, incoraggiare gli anziani a mantenere o aumentare i loro livelli di attività fisica potrebbe offrire un approccio promettente per affrontare le sfide della salute mentale, in particolare durante momenti stressanti come la pandemia di COVID-19.

Fonte originale

Titolo: Physical activity, low-grade inflammation, and psychological responses to the COVID-19 pandemic among older adults in England

Estratto: Mental health responses to the COVID-19 pandemic have been widely studied, but less is known about the potentially protective role of physical activity (PA) and the impact of low-grade inflammation. Using a sample of older adults from England, this study tested (1) if pre-pandemic PA and its changes during the pandemic were associated with mental health responses; (2) if older adults with low-grade inflammation experienced greater increases in depression and anxiety, compared to pre-pandemic levels; (3) if PA attenuated the association between inflammation and depression/anxiety. The study used data from the English Longitudinal Study of Ageing, a cohort study following a national sample aged 50+. Information on mental health and PA were collected before the pandemic (2016/17 and 2018/19) and during November and December 2020. Inflammation was ascertained using pre-pandemic C-reactive protein (CRP). Analyses were adjusted for sociodemographic and health-related factors and pre-pandemic mental health. Increasing PA from before to during the pandemic was linked to reduced odds of depression (OR = 0.955, 95%CI [0.937, 0.974]) and anxiety (OR = 0.954, 95%CI [0.927;0.982]). Higher pre-pandemic PA was associated with reduced odds of depression (OR = 0.964, 95%CI [0.948, 0.981]) and anxiety (OR = 0.976, 95%CI [0.953, 1.000]), whereas elevated CRP was associated with 1.343 times higher odds of depression (95%CI [1.100, 1.641]). PA did not attenuate the inflammation-depression association. The findings suggest that PA may contribute to psychological resilience among older adults, independently of inflammation. Further research is needed to explore the psychobiological pathways underlying this protective mechanism.

Autori: Martin N. Danka, A. Steptoe, E. Iob

Ultimo aggiornamento: 2024-04-15 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.04.14.24305797

Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.04.14.24305797.full.pdf

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia medrxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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