Nuove scoperte sul comportamento delle proteine agli interface
La ricerca svela come le interazioni proteiche alle interfacce influenzano il raggruppamento e l'aggregazione.
Evan Spruijt, B. Visser, M. van Haren, W. Lipinski, K. van Leijenhorst-Groener, M. Claessens, M. Queiros, C. Ramos
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Indice
- Come le interfacce influenzano il comportamento delle proteine
- Scoperte sulle proteine HNRNPA1 e FUS
- Proteine cariche e la loro attrazione verso le interfacce
- Studio delle interfacce dell’α-sinucleina e dei condensati
- Strategie per controllare l'accumulo di proteine
- Esplorare il comportamento delle proteine con diversi condensati
- L'impatto dell'aggiunta di NTP e RNA
- Adsorbimento competitivo per ridurre l'accumulo di proteine
- Interazioni con le membrane e legame delle proteine
- L'effetto delle condizioni cambiate sull'aggregazione delle proteine
- Comprendere i meccanismi dietro le interazioni delle proteine
- Pensieri finali sulla gestione delle proteine
- L'impatto della ricerca in contesti biologici
- Direzioni future nella ricerca sulle proteine
- Fonte originale
- Link di riferimento
Le cellule lavorano sempre sodo per rimanere sane. Una delle cose che fanno è controllare lo stato delle loro proteine, assicurandosi che siano nella forma giusta. Quando le proteine si ripiegano male o si accumulano, possono causare problemi seri, portando a malattie come l'Alzheimer e il Parkinson.
Come le interfacce influenzano il comportamento delle proteine
Gli scienziati hanno studiato come superfici diverse, o interfacce, possano cambiare il modo in cui le proteine si accumulano. Queste interfacce possono agire da inneschi per far iniziare l'aggregazione delle proteine. I ricercatori hanno esaminato varie superfici, come superfici solide, membrane di lipidi e persino il confine aria-acqua. Recentemente, hanno scoperto che alcuni gruppi di proteine chiamati Condensati Biomolecolari possono anche raccogliere queste proteine e aiutare ad avviare il processo di aggregazione.
HNRNPA1 e FUS
Scoperte sulle proteineUno studio si è concentrato sulla proteina hnRNPA1, dimostrando che forma strutture simili a fibre sulla superficie dei suoi stessi condensati. Questo processo potrebbe essere rallentato aggiungendo proteine speciali che ricoprono la superficie. Un'altra ricerca ha esaminato la proteina FUS, scoprendo che il suo cambiamento da uno stato liquido a uno solido inizia anche sulla superficie dei condensati. C'è ancora molto da imparare su come le proteine si comportano a queste interfacce e su come fermare o invertire questo comportamento.
Proteine cariche e la loro attrazione verso le interfacce
I condensati biomolecolari hanno cariche, sia a causa dei tipi di proteine di cui sono composti sia perché attraggono ioni diversi. Molte proteine che tendono ad aggregarsi, come α-sinucleina e tau, hanno aree cariche che possono attirarle verso queste interfacce cariche. Pensiamo che la carica di questi condensati sia fondamentale per controllare come le proteine si raccolgono sulle loro superfici.
Studio delle interfacce dell’α-sinucleina e dei condensati
Nel nostro lavoro, abbiamo studiato come diversi modelli di condensati con cariche regolabili attirano la proteina α-sinucleina. Volevamo capire come la carica del condensato influisca su dove vanno le proteine. Misurando la carica prima e dopo aver aggiunto l’α-sinucleina, abbiamo scoperto che la proteina si attacca all'interfaccia secondo uno schema specifico. Abbiamo notato che il modo in cui l’α-sinucleina si lega a queste interfacce non è permanente, e possiamo invertire questo processo.
Strategie per controllare l'accumulo di proteine
Dai nostri risultati, abbiamo proposto tre strategie per gestire dove si raccoglie l’α-sinucleina:
Aggiungere molecole: Introducendo altre biomolecole come nucleosidi trifosfati (NTPs) o RNA, possiamo cambiare la carica dei condensati.
Introdurre proteine concorrenti: Aggiungendo altre proteine che possono attaccarsi al condensato, possiamo allontanare l’α-sinucleina dalla sua interfaccia.
Utilizzare membrane: Se riusciamo a incoraggiare l’α-sinucleina ad attaccarsi alle superfici delle membrane invece che ai condensati, possiamo tenerla lontana dalle interfacce problematiche.
Esplorare il comportamento delle proteine con diversi condensati
Abbiamo utilizzato condensati modello per approfondire come le superfici cariche influenzano l'accumulo di α-sinucleina e altre proteine. Abbiamo scoperto che quando è presente l’α-sinucleina, può aumentare significativamente la velocità con cui si accumula. Abbiamo notato che diverse parti della proteina α-sinucleina si comportano in modo diverso riguardo a dove preferiscono legarsi.
L'impatto dell'aggiunta di NTP e RNA
Quando abbiamo testato l'effetto dell'aggiunta di ATP, abbiamo visto che questa molecola poteva cambiare il modo in cui l’α-sinucleina interagisce con le interfacce dei condensati. Quando aggiunta, l’α-sinucleina è stata allontanata dall'interfaccia e questo ha causato un abbassamento della carica complessiva dei condensati.
Adsorbimento competitivo per ridurre l'accumulo di proteine
Abbiamo anche esaminato come altre proteine potrebbero prendere il posto dell’α-sinucleina all'interfaccia. Proteine come GFP-G3BP1 ed EGFP-NPM1 sono state osservate mentre dislocavano efficacemente l’α-sinucleina. Alcune di queste proteine formavano fasi separate nei condensati, il che aiutava a sequestrare l’α-sinucleina.
Interazioni con le membrane e legame delle proteine
Un altro aspetto interessante è stata l'interazione tra l’α-sinucleina e le membrane. Quando sono state introdotte membrane, abbiamo trovato che potevano tirare l’α-sinucleina lontano dall'interfaccia del condensato. Questo fornisce una seconda superficie su cui l’α-sinucleina può legarsi, prevenendo l'accumulo nel condensato.
L'effetto delle condizioni cambiate sull'aggregazione delle proteine
La nostra ricerca ha mostrato che rimuovere l’α-sinucleina dalle interfacce dei condensati potrebbe rallentare la velocità di aggregazione. Ad esempio, con l'aggiunta di ATP, il processo di aggregazione è stato significativamente ritardato.
Comprendere i meccanismi dietro le interazioni delle proteine
L'interazione delle cariche a queste interfacce gioca un ruolo significativo nel comportamento delle proteine. Questo significa che capire come controllare queste cariche potrebbe essere utile per modificare le interazioni proteiche all'interno delle cellule.
Pensieri finali sulla gestione delle proteine
In generale, i nostri risultati fanno luce sull'importanza delle interazioni con le interfacce negli ambienti cellulari, che possono influenzare come le proteine si aggregano. Utilizzando varie strategie per gestire queste interazioni, potremmo trovare modi per aiutare a prevenire o invertire l'aggregazione delle proteine legate a malattie gravi.
L'impatto della ricerca in contesti biologici
Questa ricerca potrebbe avere implicazioni per capire come le cellule possono regolare i comportamenti delle proteine per mantenere equilibrio e salute. Imparando a gestire le superfici dei condensati, possiamo aiutare a risolvere i problemi di piegatura e aggregazione che portano a gravi disfunzioni cellulari e malattie.
Direzioni future nella ricerca sulle proteine
C'è ancora molto da esplorare in questo campo. I futuri studi potrebbero concentrarsi su come diversi fattori ambientali influenzano il comportamento delle proteine o su come molecole specifiche possono essere utilizzate in strategie terapeutiche per aiutare a gestire l'aggregazione delle proteine nelle cellule. Abbiamo appena iniziato a scalfire la superficie per comprendere queste interazioni complesse, ma è chiaro che svolgono un ruolo cruciale nella salute cellulare.
Titolo: Controlling interfacial protein adsorption, desorption and aggregation in biomolecular condensates
Estratto: The aggregation of amyloidogenic proteins is linked to age-related diseases. The presence of interfaces can affect their aggregation mechanism, often speeding up aggregation. -Synuclein (Syn) can adsorb to biomolecular condensates, leading to heterogenous nucleation and faster aggregation. Understanding the mechanism underlying localization of amyloidogenic proteins at condensate interfaces is crucial for developing strategies to prevent or reverse their binding. We show that Syn localization to the surface of peptide-based heterotypic condensates is an adsorption process governed by the proteins condensate-amphiphilic nature. Adsorption occurs in multiple layers and levels off at micromolar concentrations. Based on these findings, we design three strategies to modulate Syn accumulation: (i) addition of biomolecules that decrease the condensate {zeta}-potential, such as NTPs and RNA, (ii) competitive adsorption of proteins targeting the condensate interface, such as G3BP1, DDX4-YFP, EGFP-NPM1, Hsp70, Hsc70, and (iii) preferential adsorption of Syn to membranes. Removing Syn from the condensate interface slows aggregation, highlighting potential cellular control over protein adsorption and implications for therapeutic strategies. Graphical abstract O_FIG O_LINKSMALLFIG WIDTH=200 HEIGHT=128 SRC="FIGDIR/small/619145v1_ufig1.gif" ALT="Figure 1"> View larger version (39K): [email protected]@1369671org.highwire.dtl.DTLVardef@ced970org.highwire.dtl.DTLVardef@2578b0_HPS_FORMAT_FIGEXP M_FIG C_FIG
Autori: Evan Spruijt, B. Visser, M. van Haren, W. Lipinski, K. van Leijenhorst-Groener, M. Claessens, M. Queiros, C. Ramos
Ultimo aggiornamento: 2024-10-22 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.10.20.619145
Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.10.20.619145.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/
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