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Vaccini vs. COVID-19: Una corsa per la sicurezza

Come i vaccini combattono il COVID-19 e si adattano ai nuovi varianti.

Sandhya Bangaru, Abigail M. Jackson, Jeffrey Copps, Monica L. Fernández-Quintero, Jonathan L. Torres, Sara T. Richey, Bartek Nogal, Leigh M. Sewall, Alba Torrents de la Peña, Asma Rehman, Mimi Guebre-Xabier, Bethany Girard, Rituparna Das, Kizzmekia S. Corbett-Helaire, Robert A. Seder, Barney S. Graham, Darin K. Edwards, Nita Patel, Gale Smith, Andrew B. Ward

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Indice

La pandemia di COVID-19 ha creato un bisogno urgente e veloce di vaccini per combattere la diffusione del virus noto come SARS-CoV-2. In tempi record, sono stati creati e distribuiti vaccini efficaci a livello globale. Questo sforzo è stato paragonabile a una corsa contro il tempo, mentre i ricercatori lavoravano instancabilmente per tenere a bada il virus.

Come Funzionano i Vaccini

I vaccini allenano il nostro sistema immunitario a riconoscere e combattere le infezioni. Quando ci vacciniamo, il corpo impara a riconoscere parti del virus, rendendo più facile affrontare infezioni reali in seguito. La maggior parte dei vaccini COVID-19 si concentra sulla Proteina Spike del virus, che gioca un ruolo chiave nell'aiutare il virus ad entrare nelle cellule umane.

Quando il corpo rileva la proteina spike, produce anticorpi. Questi anticorpi sono come piccoli guerrieri pronti a combattere il virus se prova a invadere di nuovo. I vaccini possono creare questi anticorpi sia in persone che non hanno mai avuto il virus che in quelle già infette.

Tipi di Vaccini COVID-19

Sono stati creati diversi tipi di vaccini COVID-19, ognuno usando metodi diversi per stimolare il sistema immunitario. Ecco alcuni esempi notevoli:

Vaccini mRNA

I vaccini mRNA, come quelli sviluppati da Moderna e Pfizer-BioNTech, usano un pezzo di materiale genetico chiamato RNA messaggero (mRNA) che istruisce le cellule a produrre un pezzo innocuo della proteina spike. Questo allena il sistema immunitario senza usare il virus vivo.

Vaccini a Vettore Virale

Un altro tipo è il vaccino a vettore virale, come quello di Janssen. Questo metodo utilizza un virus diverso (non quello che causa COVID-19) come sistema di consegna per introdurre istruzioni per costruire la proteina spike.

Vaccini Subunità Proteica

Ci sono anche vaccini a subunità proteica come Novavax, che contengono pezzi innocui del virus (proteine) invece dell'intero virus o del suo materiale genetico.

Tutti questi vaccini puntano a preparare il corpo a combattere il virus reale se mai dovesse bussare.

La Sfida delle Varianti

Anche se i vaccini iniziali sono stati efficaci nel ridurre le infezioni, l'emergere di nuove varianti del virus ha posto delle sfide. Alcune varianti possono parzialmente sfuggire alla risposta immunitaria scatenata dai vaccini. La variante Omicron, ad esempio, ha dimostrato la capacità di eludere le difese immunitarie in alcuni casi, rendendo necessario per gli scienziati adattare e migliorare continuamente i vaccini.

Richiami

Sono stati introdotti richiami per aiutare a rafforzare la risposta immunitaria e migliorare la protezione contro queste varianti. I richiami monovalenti (che mirano a una sola proteina spike) e bivalenti (che mirano a più varianti) hanno dimostrato di migliorare le risposte anticorpali. Tuttavia, mantenere un'immunità duratura rimane un lavoro in corso.

Comprendere la Proteina Spike e gli Anticorpi

La proteina spike è fondamentale nello sforzo di progettare vaccini. Mirando a questa proteina, i vaccini possono generare anticorpi che neutralizzano il virus. Gli anticorpi neutralizzanti, spesso chiamati nAbs, si legano direttamente alla proteina spike e impediscono al virus di entrare nelle cellule.

Diverse Parti della Proteina Spike

La proteina spike ha diverse regioni di interesse:

  • Dominio di Legame ai Recettori (RBD): Qui la proteina spike si attacca alle cellule umane e la maggior parte degli anticorpi neutralizzanti colpisce quest'area.
  • Dominio N-Terminale (NTD): Un'altra regione che può attivare una risposta immunitaria, anche se è meno chiaro come funzionino gli anticorpi contro quest'area.
  • Regione S2: Questa parte è coinvolta nella fusione effettiva del virus con la cellula ospite.

La ricerca ha indicato che una varietà di anticorpi può mirare sia al RBD che all'NTD, giocando ruoli diversi nella risposta immunitaria protettiva.

Caratterizzare le Risposte Anticorpali

Gli scienziati studiano gli anticorpi per capire quanto bene funzionano i vaccini e come possano essere migliorati. Isolando e analizzando questi anticorpi da individui vaccinati, i ricercatori possono costruire un quadro più chiaro della risposta immunitaria.

Anticorpi Monoclonali vs. Policloni

Gli anticorpi possono essere monoclonali (da un singolo tipo di cellula immunitaria) o policlonali (da più tipi di cellule). Gli anticorpi monoclonali sono spesso usati nei trattamenti e possono essere caratterizzati con precisione, mentre gli anticorpi policlonali sono la risposta naturale del corpo a infezioni o vaccinazioni.

Gli anticorpi policlonali offrono una difesa più ampia contro il virus, poiché possono mirare a più regioni della proteina spike. La loro diversità gioca un ruolo vitale nella protezione contro diversi ceppi.

Il Ruolo della Microscopia Elettronica

Tecniche avanzate come la microscopia elettronica aiutano i ricercatori a visualizzare gli anticorpi legati al virus. Questa tecnologia consente agli scienziati di vedere quanto siano efficaci gli anticorpi nel mirare alla proteina spike e può portare a intuizioni per migliori progetti di vaccini.

Osservare le Risposte in Diversi Gruppi

Gli studi hanno esaminato come diversi vaccini performano nei trial clinici e in varie popolazioni. Ad esempio, i ricercatori hanno testato le risposte sia a vaccini mRNA che a vaccini a subunità proteica in primati non umani (NHP) e partecipanti ai trial umani.

Risposte dai Primati Non Umani

Negli studi con NHP, i ricercatori hanno osservato schemi simili di risposte anticorpali tra i due tipi di vaccini. Entrambi i tipi hanno suscitato risposte forti, in particolare contro la proteina spike.

Gli NHP aiutano gli scienziati a capire quanto possa essere duratura ed efficace la risposta immunitaria, poiché sono più simili agli esseri umani rispetto ad altri modelli di test.

Risposte dai Partecipanti ai Trial Clinici

Anche i partecipanti ai trial clinici hanno mostrato risposte promettenti. I destinatari dei vaccini hanno sviluppato una varietà di anticorpi che mirano a diverse regioni della proteina spike. L'analisi ha rivelato che alcuni partecipanti avevano livelli più alti di alcuni tipi di anticorpi, suggerendo differenze in quanto bene funzionano i diversi vaccini.

L'Importanza della Diversità Anticorpale

La diversità nella risposta anticorpale è importante perché aumenta le possibilità di neutralizzare efficacemente il virus, in particolare contro le varianti emergenti. Più tipi di anticorpi il corpo può produrre, migliore sarà la difesa contro un paesaggio virale in cambiamento.

Analizzare le Specificità Anticorpali

I ricercatori analizzano i tipi specifici di anticorpi generati da diversi vaccini. Cercano schemi che indicano quanto bene un vaccino può proteggere contro le varianti. Ad esempio, gli anticorpi che mirano all'NTD hanno dimostrato di avere difficoltà contro le varianti, il che è una considerazione importante per lo sviluppo futuro dei vaccini.

Limiti e Ricerca Continua

Anche se i vaccini sono stati uno strumento fondamentale nella lotta contro il COVID-19, non sono una soluzione universale. L'emergere di varianti significa che i vaccini devono essere continuamente aggiustati e migliorati. La ricerca continua a cercare nuovi obiettivi e strategie per migliorare l'efficacia del vaccino.

Direzioni Future

Gli scienziati stanno anche cercando di creare vaccini che possano indurre una risposta più forte a regioni altamente variabili del virus. Comprendere quali tipi di anticorpi funzionano meglio può aiutare nella progettazione di futuri vaccini.

Inoltre, ci sono lavori in corso per monitorare le risposte anticorpali nel tempo per valutare quanto dura l'immunità e come cambia con diverse varianti.

Conclusioni

La corsa contro il COVID-19 ha mostrato un progresso incredibile nello sviluppo dei vaccini e nella nostra comprensione delle risposte anticorpali. Mentre i ricercatori continuano a imparare di più su come adattare i vaccini per affrontare nuove varianti, l'obiettivo rimane chiaro: proteggere efficacemente le persone dal COVID-19 mantenendo il passo con un virus in rapida evoluzione.

Alla fine, è un po' come giocare a whack-a-mole contro un avversario molto scivoloso e astuto, ma con la scienza come nostro fidato martello, stiamo facendo progressi verso la vittoria in questo gioco.

Fonte originale

Titolo: Structural serology of polyclonal antibody responses to mRNA-1273 and NVX-CoV2373 COVID-19 vaccines

Estratto: Current COVID-19 vaccines are largely limited in their ability to induce broad, durable immunity against emerging viral variants. Design and development of improved vaccines utilizing existing platforms requires an in-depth understanding of the antigenic and immunogenic properties of available vaccines. Here we examined the antigenicity of two of the original COVID-19 vaccines, mRNA-1273 and NVX-CoV2373, by electron microscopy-based polyclonal epitope mapping (EMPEM) of serum from immunized non-human primates (NHPs) and clinical trial donors. Both vaccines induce diverse polyclonal antibody (pAb) responses to the N-terminal domain (NTD) in addition to the receptor-binding domain (RBD) of the Spike protein, with the NTD supersite being an immunodominant epitope. High-resolution cryo-EMPEM studies revealed extensive pAb responses to and around the supersite with unique angles of approach and engagement. NTD supersite pAbs were also the most susceptible to variant mutations compared to other specificities, indicating that ongoing Spike ectodomain-based vaccine design strategies should consider immuno-masking this site to prevent induction of these strain-specific responses.

Autori: Sandhya Bangaru, Abigail M. Jackson, Jeffrey Copps, Monica L. Fernández-Quintero, Jonathan L. Torres, Sara T. Richey, Bartek Nogal, Leigh M. Sewall, Alba Torrents de la Peña, Asma Rehman, Mimi Guebre-Xabier, Bethany Girard, Rituparna Das, Kizzmekia S. Corbett-Helaire, Robert A. Seder, Barney S. Graham, Darin K. Edwards, Nita Patel, Gale Smith, Andrew B. Ward

Ultimo aggiornamento: 2024-12-12 00:00:00

Lingua: English

URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.12.11.628030

Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.12.11.628030.full.pdf

Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.

Si ringrazia biorxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.

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