Nuove intuizioni sulle misurazioni dei segnali del cuore
I ricercatori trovano la distanza chiave per interpretare meglio i segnali del cuore.
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Indice
- Cosa sono gli Elettrogrammi Unipolari e Bipolari?
- Obiettivo dello Studio
- Raccolta Dati
- Processo di Acquisizione degli Elettrogrammi
- Analisi degli Elettrogrammi
- Risultati su Dimensione degli Elettrodi e Caratteristiche degli EGM
- Relazione Tra Distanza e Caratteristiche EGM
- Implicazioni per la Pratica Clinica
- Limitazioni
- Conclusione
- Fonte originale
Nel campo della salute del cuore, i medici usano strumenti speciali chiamati cateteri per misurare i Segnali Elettrici del cuore. Queste misurazioni ci aiutano a capire come funziona il cuore e possono indirizzare trattamenti come l'ablazione con catetere, che è una procedura per risolvere i problemi del ritmo cardiaco. Ci sono due tipi principali di misurazioni: elettrogrammi unipolari e bipolari (EGM). Ogni tipo fornisce informazioni diverse a seconda di come sono impostati gli Elettrodi e della loro distanza dal tessuto cardiaco.
Cosa sono gli Elettrogrammi Unipolari e Bipolari?
Gli elettrogrammi unipolari offrono una visione più ampia dell'attività elettrica perché catturano segnali da un'area più grande del cuore. Possono mostrare segnali sia vicini che lontani. D'altro canto, gli elettrogrammi bipolari misurano la differenza nei segnali elettrici tra due elettrodi posizionati vicini. Questo significa che si concentrano maggiormente sull'attività locale del cuore e tendono ad annullare i segnali più lontani.
Non è ancora chiaro come la distanza da cui inizia l'attività elettrica influisca su queste misurazioni. Capire questa relazione è importante per i medici per pianificare i trattamenti in modo efficace, poiché devono sapere se l'energia del catetere può raggiungere la sorgente dei segnali elettrici.
Obiettivo dello Studio
L'obiettivo di questo studio era indagare come il tipo di elettrodo e la loro distanza dalla sorgente elettrica influenzano gli elettrogrammi unipolari e bipolari. Inoltre, lo studio mirava a trovare una distanza specifica che possa aiutare i medici a distinguere tra segnali provenienti direttamente dal cuore (campo vicino) e quelli provenienti da lontano (campo lontano).
Raccolta Dati
Per raccogliere dati, lo studio si è concentrato sull'atrio sinistro del cuore di pazienti con una condizione chiamata fibrillazione atriale. Questa è quando il cuore batte in modo irregolare. I ricercatori hanno usato un tipo specifico di catetere per mappare l'attività elettrica mentre il cuore era in un ritmo normale. Ogni elettrodo sul catetere ha una dimensione e una posizione diverse, il che influisce sulle misurazioni che effettuano.
Processo di Acquisizione degli Elettrogrammi
L'atrio sinistro è stato mappato usando un catetere dotato di vari tipi di elettrodi. Ogni elettrodo ha una forma e una dimensione diverse, influenzando come registrano i segnali cardiaci. Lo studio ha elaborato queste registrazioni per analizzare quanto bene gli elettrodi catturavano l'attività elettrica da diverse distanze.
Analisi degli Elettrogrammi
Il team di ricerca si è concentrato su diverse caratteristiche chiave degli elettrogrammi. Hanno misurato l'ampiezza del segnale (quanto è forte il segnale), la durata del segnale, quanto velocemente cambia il segnale e la componente ad alta frequenza, che aiuta a identificare dettagli cruciali sull'attività elettrica.
Hanno analizzato migliaia di misurazioni provenienti da diversi pazienti e hanno categorizzato i dati in base a quanto erano lontani gli elettrodi dal tessuto cardiaco. Questa categorizzazione ha permesso loro di confrontare più efficacemente le prestazioni dei vari tipi di elettrodi.
Risultati su Dimensione degli Elettrodi e Caratteristiche degli EGM
Lo studio ha trovato che gli elettrodi più piccoli, come gli elettrodi ad anello, mostrano segnali più forti rispetto agli elettrodi a punta più grandi quando sono posizionati alla stessa distanza dal cuore. Inoltre, la distanza tra l'elettrodo e il tessuto cardiaco ha giocato un ruolo importante nelle caratteristiche degli elettrogrammi.
Quando il team di ricerca ha esaminato rigidamente le misurazioni unipolari, hanno notato che più piccolo era l'elettrodo, più potente era il segnale in alcuni casi. Tuttavia, questo non era sempre vero per i mini-elettrodi, che producevano segnali simili rispetto all'elettrodo a punta più grande. Questa incoerenza potrebbe dipendere dal posizionamento dei mini-elettrodi sul catetere.
Relazione Tra Distanza e Caratteristiche EGM
Man mano che la distanza tra l'elettrodo e il tessuto cardiaco aumentava, la forza dei segnali diminuiva. Questa diminuzione seguiva uno schema prevedibile, dove un segnale forte a distanze ravvicinate si indeboliva gradualmente man mano che l'elettrodo si allontanava dal cuore. In particolare, hanno trovato una diminuzione marcata della forza del segnale fino a 4 mm dal tessuto cardiaco, il che suggeriva che questa distanza potrebbe servire come riferimento per distinguere i segnali da campo vicino da quelli da campo lontano.
Entro questa distanza di 4 mm, caratteristiche come ampiezza e pendenza erano significativamente più alte, e la componente ad alta frequenza era anche più pronunciata. Questa scoperta suggeriva che i segnali all'interno di questo intervallo erano più affidabili per comprendere l'attività elettrica del cuore.
Implicazioni per la Pratica Clinica
Attualmente, i medici si basano principalmente su valutazioni visive per classificare gli elettrogrammi come campo vicino o lontano. Tuttavia, questo studio suggerisce che è necessario un approccio più sistematico, specialmente quando si determina quanto è lontano l'elettrodo dalla sorgente dei segnali elettrici. Stabilendo una distanza specifica di 4 mm come soglia, i medici possono identificare meglio i segnali che possono essere mirati per il trattamento.
In linea con le moderne tecniche di ablazione che possono influenzare il tessuto fino a 5 mm di profondità, questa soglia sembra pratica. Per i segnali unipolari e bipolari, avere componenti ad alta frequenza sopra il 10% e il 30% rispettivamente indica l'efficacia di questo parametro di distanza.
Limitazioni
Sebbene i risultati siano stati significativi, ci sono alcune limitazioni da notare. Innanzitutto, la mappatura tridimensionale potrebbe non riflettere sempre accuratamente la posizione esatta del tessuto cardiaco, il che potrebbe influenzare i calcoli delle distanze degli elettrodi. In secondo luogo, lo studio si è principalmente concentrato sull'atrio sinistro, e i risultati potrebbero differire in altre aree del cuore o in diverse condizioni, come il tessuto ventricolare.
Infine, le variazioni nella posizione e nella configurazione degli elettrodi potrebbero introdurre ulteriori sfide nell'interpretare i risultati. La presenza di sangue può anche modificare il modo in cui i segnali vengono percepiti, il che complica ulteriormente il quadro.
Conclusione
In sintesi, la relazione tra dimensione degli elettrodi, distanza e caratteristiche degli elettrogrammi è cruciale per interpretare accuratamente i segnali cardiaci durante gli studi elettrofisiologici. Gli elettrodi più piccoli tendono a fornire segnali più forti, e la distanza dal tessuto cardiaco è significativamente legata alla forza e alla qualità delle misurazioni.
Stabilire una distanza di cutoff di 4 mm può aiutare i medici a differenziare meglio tra segnali da campo vicino e lontano, portando a decisioni migliori nella pianificazione dei trattamenti. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati in vari contesti clinici e per valutare la loro applicabilità in diversi tipi di tessuto cardiaco.
Titolo: The Effect of Electrode-Tissue Distance on Unipolar and Bipolar Voltage Electrograms for large-Tip, Ring-, and Mini-Electrodes
Estratto: BackgroundThe characteristics of intracardiac unipolar and bipolar voltage electrograms (EGM) acquired by electrophysiological catheters depend on the electrode design and configuration.The aim of the study was to assess the impact of electrode design and distance from the myocardial electric source on the unipolar and bipolar intracardiac electrograms recorded with a multi-electrode ablation catheter do deduce a cut-off for far-field versus near-field discrimination. MethodsWe retrospectively analyzed left atrial electroanatomical maps of 25 patients performed using an ablation catheter with a 4.5 mm tip-, mini- and 2 mm ring electrodes. The unipolar and bipolar EGMs were characterized based on peak-to-peak amplitude, signal duration (width), maximal slope, and relative power of the high frequency spectrum (HF_rel). Distances of the electrode from the tissue were calculated from the electroanatomic reconstruction. ResultsWe analyzed EGMs of 5183 catheter positions. The unipolar EGM of ring electrodes showed an increased amplitude (140%), slope (150%) and HF_rel (16% vs 11%) compared to the tip- and mini-electrodes. In contrast, for bipolar EGM, the tip-ring pair showed the largest amplitude, width, and slope. The median amplitude, slope, and HF_rel for the ring electrodes followed a power-law decay function with distance. A cut-off of 4 mm was determined for far-field versus near-field discrimination. ConclusionsWe showed a higher unipolar amplitude for small ring-electrodes compared to larger tip electrodes. Furthermore, a rapid decay of the amplitude, slope, and HF_rel with distance could be observed. The decay functions are suggestive for a near-field cut-off distance below 4mm from the tissue.
Autori: Sven Knecht, V. Schlageter, A. Luca, P. Badertscher, P. Krisai, T. Kueffer, D. Spreen, J. Katic, S. Osswald, B. Schaer, C. Sticherling, M. Kühne
Ultimo aggiornamento: 2024-01-28 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.01.24.24301751
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.01.24.24301751.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/
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