Il cambiamento nei report della pandemia durante il Covid-19
Esaminando come il Covid-19 ha cambiato il modo in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità riporta i focolai.
― 6 leggere min
Indice
Quando c'è un'epidemia di malattia infettiva, sapere subito cosa sta succedendo è super importante. Le notifiche rapide aiutano a controllare la diffusione e gli effetti della malattia. Per focolai gravi, soprattutto quelli che si diffondono in fretta e sono difficili da rintracciare, le comunicazioni internazionali sono fondamentali. Secondo alcune regole internazionali, i paesi devono informare l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) su focolai che soddisfano certi criteri. L'OMS raccoglie anche informazioni da notizie e rapporti dei paesi. Mettono insieme queste informazioni e a volte le condividono direttamente con i paesi o con il pubblico.
Una delle principali risorse che usa l'OMS per condividere informazioni sui focolai è il Disease Outbreak News (DON). Questo servizio online esiste dal 1996 e contiene molti rapporti su focolai in tutto il mondo. I rapporti di solito indicano dove si verifica l'epidemia, cosa l'ha causata (se noto), il numero di casi, dettagli su come i paesi stanno rispondendo e indicazioni dall'OMS. Da gennaio 1996 a dicembre 2019, il DON ha pubblicato 2.789 rapporti su epidemie importanti come quella di Ebola in West Africa nel 2014, insieme ad altri eventi.
Il DON è noto per non fornire un quadro completo di tutti i focolai di malattie infettive. Le malattie e i paesi inclusi nei rapporti sono cambiati nel tempo. Questo cambiamento riflette non solo la storia degli focolai, ma anche l'attuale focus dell'OMS e le preoccupazioni dei paesi coinvolti. Negli ultimi anni, il DON ha mostrato più rapporti su epidemie importanti, mentre malattie che colpiscono soprattutto popolazioni più povere, come il colera, hanno ricevuto meno attenzione.
COVID-19 sulla segnalazione
L'impatto delA causa della pandemia di Covid-19, l'OMS ha dovuto adattare il modo in cui usa il DON. Un aggiornamento recente ha aggiunto 242 nuovi record dal 2020 al 2023, guardando a come sono stati segnalati il Covid-19 e altri focolai importanti. Il database esistente è stato espanso per catturare queste nuove informazioni in modo più semplice.
Tra il 1 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2023, l'OMS ha emesso 242 rapporti tramite il DON, discutendo di focolai di 42 malattie diverse in 89 paesi. Tuttavia, i rapporti sulla pandemia di Covid-19 sono stati sorprendentemente pochi, costituendo solo circa il 3% dei rapporti totali. La maggior parte dei rapporti riguardanti il Covid-19 sono stati pubblicati nel 2020. Il primo rapporto è uscito il 5 gennaio 2020, poco dopo che l'OMS ha appreso di un focolaio di polmonite in Cina. Questo rapporto forniva informazioni iniziali, comprese menzioni di un mercato legato a molti dei casi iniziali.
Dopo questo primo gruppo di rapporti, l'OMS ha iniziato a emettere aggiornamenti giornalieri sul Covid-19 a partire dal 21 gennaio 2020, allontanandosi dal DON per questo scopo. La prima menzione del Covid-19 nel DON dopo i rapporti iniziali è stata il 6 novembre 2020, che ha segnalato una variante trovata in allevamenti di visoni in Danimarca. Diversi altri rapporti su varianti di Covid-19 sono stati pubblicati prima della fine del 2020, ma dopo non ci sono stati ulteriori aggiornamenti sul Covid-19 nel DON, inclusi rapporti sulla variante Omicron altamente trasmissibile.
Altri focolai durante la pandemia
Oltre al Covid-19, il DON ha coperto varie altre malattie durante la pandemia. Sono state identificate 42 malattie diverse, comprese le febbri emorragiche virali e un'epidemia di Mpox, dichiarata emergenza sanitaria pubblica dall'OMS. L'epidemia di mpox è avvenuta principalmente insieme al Covid-19. Nonostante ciò, i rapporti relativi a mpox sono stati pochi, con solo 14 pubblicati entro il 2023.
Il primo rapporto su mpox è uscito nell'ottobre 2020, dettagliando un significativo focolaio nella Repubblica Democratica del Congo. Con il progredire della pandemia, sono stati condivisi diversi rapporti riguardanti casi emersi in paesi più ricchi, anche se si credeva che fossero contenuti. A metà del 2022, un aumento dei casi di mpox tra gruppi specifici nei paesi ad alto reddito ha portato a rapporti aggiuntivi. Tuttavia, il reporting su mpox è cessato il 6 luglio 2022, quando l'OMS è passata a un altro formato di reporting.
L'Influenza è sempre stata uno degli argomenti più segnalati nel DON, ma durante la pandemia, i modelli di reporting sono cambiati significativamente. Il numero di rapporti che dettagliavano i casi di influenza dalla Cina è diminuito, con solo tre rapporti specificamente sull'influenza A su un totale di otto riguardanti la Cina. Nuovi sottotipi di influenza continuavano a essere segnalati, evidenziando la continua conformità alle regole di reporting internazionali, ma il focus complessivo è cambiato a causa del Covid-19.
Inoltre, c'è stato un aumento dei rapporti su malattie influenzate dai cambiamenti climatici, come la febbre dengue e il colera. Questo aumento indica una crescente consapevolezza dei rischi per la salute legati ai cambiamenti climatici e agli focolai che potrebbero verificarsi come conseguenza.
Il ruolo in evoluzione dell'OMS e le sfide
Durante la pandemia di Covid-19, l'OMS si è trovata a gestire un numero insolito di emergenze sanitarie contemporaneamente. L'organizzazione ha diverse piattaforme per condividere informazioni con i paesi e il pubblico, inclusi il DON, rapporti sulla situazione e aggiornamenti sui social media. Il modo in cui vengono segnalati gli focolai riflette spesso le priorità dell'OMS.
Durante la pandemia è stata sviluppata una nuova piattaforma online, che consente agli utenti di cercare tra tutti i rapporti del DON. La piattaforma ha anche chiarito i criteri per cui i focolai vengono inclusi nel reporting. Il DON si concentra su focolai che potrebbero avere impatti significativi sulla salute, che sono di preoccupazione internazionale o che potrebbero interrompere viaggi e commerci.
Questa trasparenza nel processo di reporting è importante. In passato, era difficile capire perché alcuni focolai venissero segnalati e altri no. Ora è più chiaro come l'OMS decide cosa includere nel DON. Alcune malattie, come l'influenza e certe febbri emorragiche, saranno sempre monitorate attentamente. C'è anche un crescente riconoscimento dell'impatto delle malattie sensibili al clima, come si vede nelle recenti tendenze di reporting.
È interessante notare che, mentre varie varianti di Covid-19 sono state segnalate nel DON, la variante Omicron, altamente contagiosa, non è stata inclusa. Questo solleva interrogativi sulle pratiche di reporting dell'OMS e mette in evidenza le sfide che l'organizzazione deve affrontare nel mantenere le norme internazionali durante le emergenze sanitarie.
Conclusione
La situazione durante la pandemia di Covid-19 ha costretto l'OMS ad adattare e cambiare il proprio approccio al reporting degli focolai. Ci sono stati cambiamenti nel modo in cui vengono priorizzati le diverse malattie, riflettendo le preoccupazioni sanitarie in evoluzione e una maggiore consapevolezza delle questioni legate al clima. Mentre il mondo continua a affrontare emergenze sanitarie, il ruolo del DON resta cruciale. Serve come uno strumento importante per monitorare gli focolai e informare le risposte internazionali, rendendo la necessità di un reporting equilibrato e tempestivo più importante che mai.
Titolo: The WHO Disease Outbreak News during the Covid-19 pandemic
Estratto: During the Covid-19 pandemic, the World Health Organization (WHO) was faced with the task of regular public updating--about both the pandemic itself, and hundreds or potentially thousands of other health emergencies. Here, we examined the 242 reports published in the WHO Disease Outbreak News (DON) during the first four years of the Covid-19 pandemic (2020 to 2023), and document the diseases and regions that were reported. We find that multinational epidemics of diseases like Ebola virus and MERS-CoV continue to dominate the DON. However, recent years have also seen more reports of climate-sensitive infectious diseases, as well as a state shift in influenza outbreak reporting in both China and the rest of the world. Surprisingly, the DON was only minimally used to document the Covid-19 pandemic and the global mpox epidemic, almost exclusively before the declaration of a public health emergency of international concern. Notably, inconsistent reporting related to Covid-19 variants of concern speaks to the ongoing evolution of the DON as a resource, and potentially, to its complicated relationship with international travel and trade restrictions. We suggest that researchers should continue to exercise caution when treating the DON as a global record of outbreak history, but that the DON is a compelling record of the WHO itself, including the process it uses to assess outbreak risk.
Autori: Rebecca Katz, C. M. Weets, C. J. Carlson, H. Robertson, K. Toole, L. McGivern, E. J. Graeden
Ultimo aggiornamento: 2024-02-20 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.02.19.24303038
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.02.19.24303038.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
Si ringrazia medrxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.