Esposizione ai metalli pesanti nelle donne incinte in Siria
La ricerca mette in evidenza i livelli di metalli pesanti nei neonati delle aree colpite dai conflitti in Siria.
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Indice
Studiare come le mamme incinte siano esposte ai Metalli pesanti è importante. Questi metalli possono attraversare la placenta e influenzare il feto in sviluppo. La presenza di metalli pesanti nel corpo di una madre può portare a vari problemi di salute per il bambino, sia immediatamente che più tardi nella vita.
I problemi immediati possono includere parto prematuro, crescita lenta, malformazioni e persino morte prima della nascita. L'Esposizione a lungo termine può causare problemi come difficoltà respiratorie e alcuni tipi di cancro nei bambini. A causa di questi rischi, molti ricercatori in tutto il mondo stanno studiando come questi metalli vengano rilevati in diversi campioni legati al feto, come il sangue del Cordone ombelicale.
Preoccupazioni Crescenti in Siria
La Siria affronta una situazione unica a causa di anni di conflitto, che ha portato a un aumento dell'inquinamento, compresi i metalli pesanti. La guerra ha causato un aumento nell'uso di vari armamenti e ha anche danneggiato la qualità dei prodotti disponibili, incluso il petrolio. La scarsa regolamentazione delle industrie e l'aumento della densità abitativa in alcune zone hanno reso più probabile la presenza di metalli pesanti nell'ambiente.
Nelle Regioni costiere della Siria, gli studi hanno mostrato alti livelli di metalli tossici come piombo, mercurio, arsenico, cromo e nichel nell'ambiente e nel cibo. Mentre alcuni studi hanno analizzato i livelli di questi metalli nei lavoratori, ci sono stati pochissimi studi focalizzati sulle donne incinte e i loro bambini.
La Necessità di Ricerca
Date le pericolosità dei metalli pesanti per i bambini in sviluppo, c'è una chiara necessità di studiare questa questione in Siria. L'obiettivo di questo studio è valutare i livelli di metalli tossici nei Neonati, specialmente quelli nati nelle regioni costiere. L'intento è creare un database che possa servire da base per studi futuri e informare le misure per ridurre l'esposizione.
Design dello Studio
Questo studio si è svolto in un anno, da maggio 2022 ad aprile 2023, presso l'Ospedale Nazionale di Maternità a Tartous. Questo ospedale vede circa 2.500 nascite all'anno, rendendolo un luogo ideale per una tale ricerca. Prima che lo studio iniziasse, è stata ottenuta l'approvazione etica, assicurando che i diritti dei partecipanti fossero rispettati.
Le madri sono state avvicinate e informate riguardo allo studio. Se accettavano, firmavano un modulo di consenso che permetteva di testare il sangue del loro bambino per i metalli pesanti. In totale, sono state incluse 210 coppie madre-neonato.
Raccolta dei Campioni
Lo studio non ha stabilito alcun criterio di esclusione, il che significa che tutti i neonati sani i cui genitori acconsentivano sono stati inclusi. I campioni di sangue sono stati prelevati dal cordone ombelicale immediatamente dopo la nascita. Il sangue è stato raccolto e trattato seguendo metodi specifici per prepararlo al test.
I campioni sono stati poi analizzati per i livelli di diversi metalli pesanti, tra cui piombo, mercurio, cadmio, arsenico, cromo e nichel.
Risultati
Lo studio ha raccolto dati sui partecipanti, inclusi l'età e il peso delle madri e le caratteristiche dei neonati come peso, lunghezza e circonferenza cranica.
Livelli di Metalli Pesanti
La ricerca è stata in grado di rilevare tutti i metalli pesanti testati nel sangue del cordone ombelicale. I risultati hanno mostrato i seguenti intervalli per ciascun metallo:
- Piombo (Pb): livelli da 6.18 a 17.60 µg/L, con una mediana di 11.68 µg/L.
- Mercurio (Hg): livelli da 1.05 a 7.62 µg/L, con una mediana di 4.19 µg/L.
- Cadmio (Cd): livelli da 0.01 a 0.67 µg/L, con una mediana di 0.29 µg/L.
- Arsenico (As): livelli da 0.30 a 5.70 µg/L, con una mediana di 2.33 µg/L.
- Cromo (Cr): livelli da 0.02 a 0.43 µg/L, con una mediana di 0.19 µg/L.
- Nichel (Ni): livelli da 0.01 a 0.94 µg/L, con una mediana di 0.09 µg/L.
Confronti con Dati Internazionali
Confrontando questi risultati con studi internazionali, risulta chiaro che i livelli di metalli trovati in questo studio sono tra i più bassi a livello globale. Ad esempio, i livelli di piombo trovati erano ben al di sotto dei limiti raccomandati per i bambini, e i livelli di mercurio erano anche inferiori rispetto a molti altri studi.
Questo suggerisce che, nonostante le preoccupazioni per l'esposizione ai metalli pesanti in Siria a causa di fattori ambientali, i livelli effettivi nei neonati potrebbero non essere così elevati come temuto.
Importanza dei Risultati
I risultati forniscono una base per ulteriori esplorazioni. Poiché questa ricerca è una delle prime del suo genere in Siria, stabilisce le fondamenta per studi più completi che possono approfondire le fonti di esposizione e eventuali impatti sulla salute.
Creando un riferimento per i livelli di metalli pesanti nei neonati, può aiutare a plasmare strategie e politiche di salute pubblica mirate a ridurre l'esposizione ambientale a queste sostanze dannose.
Conclusione
In conclusione, lo studio evidenzia l'importanza di valutare l'esposizione ai metalli pesanti nelle donne in gravidanza e nei loro neonati, in particolare in regioni colpite da conflitti e inquinamento, come la Siria. I relativamente bassi livelli di metalli pesanti trovati in questo studio sono incoraggianti ma sottolineano la necessità di continuare la ricerca in quest'area. Gli sforzi futuri dovrebbero concentrarsi sulla comprensione delle connessioni tra esposizione ai metalli pesanti, fattori ambientali e risultati di salute sia per le madri che per i loro figli. Questo sarà cruciale per plasmare strategie efficaci di salute pubblica e promuovere un ambiente più sano per le generazioni future.
Titolo: A preliminary study to evaluate the exposure of human fetus to heavy metals in the umbilical cord blood in Syria
Estratto: The environmental situation in Syria needs a comprehensive assessment, especially in light of the conditions it has been experiencing for thirteen years, which have exacerbated pollution with heavy metals (HM) in various regions, including the coastal one. This preliminary and first survey in Syria aims to evaluate the exposure of human fetus in the population to HM by measuring the toxic metals spread in the coastal environment in the umbilical cord blood (UCB), which are lead (Pb), mercury (Hg), cadmium (Cd), arsenic (As), chromium (Cr) and nickel (Ni). The study was conducted between May 2022 and April 2023 among healthy newborns of the National Maternity Hospital in the Mediterranean coastal city of Tartous. This study adopted the official method of the American Association for Analytical Chemistry (AOAC, 2002) in collecting, preserving and processing UCB samples, and the heavy metals were measured using an Atomic Absorption Spectrometer. The statistical study was carried out using SPSS Statistics 23.0 (Statistical Package for Social Sciences). The lower and upper limits for the concentrations of the studied elements in UCB range between: Pb (6.18-17.60{micro}g/L), Hg (1.05-7.62{micro}g/L), Cd (0.01-0.67{micro}g/L), As (0.30-5.70{micro}g/L), Cr (0.02-0.43{micro}g/L), Ni (0.01-0.94{micro}g/L). The concentrations of all HM measured in UCB are below the recommended international reference limits. This paper represents the first step in studying the assessment of fetal exposure to HM in our region. The current and future studies aim to expand the study area to include all of Syria, in addition to linking laboratory levels of HM with various sources of exposure and pregnancy outcomes observed at birth.
Autori: maryana kabbaa, E. Fadel, F. Mayhoub
Ultimo aggiornamento: 2024-03-19 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.03.17.24304428
Fonte PDF: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2024.03.17.24304428.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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