Produzione di L-asparaginasi da E. coli per il trattamento del cancro
Uno studio rivela il potenziale dell'E. coli nella produzione di un enzima fondamentale per combattere il cancro.
― 6 leggere min
Indice
L-Asparaginasi è un enzima che lavora con l'aminoacido L-asparagina. Viene principalmente usato come trattamento per alcuni tipi di cancro, soprattutto la leucemia e il linfoma. Infatti, gioca un ruolo importante nella domanda globale di trattamenti per il cancro. L-asparaginasi è spesso combinata con altri farmaci, come la vincristina e i glucocorticoidi, per aumentarne l'efficacia. Ci sono due tipi principali di L-asparaginasi: extracellulare e intracellulare. Questi Enzimi si trovano in vari organismi, come animali, batteri e piante, ma gli esseri umani non li producono.
L-asparagina è essenziale sia per le cellule sane che per quelle tumorali. Le cellule cancerose si affidano all'L-asparagina del corpo perché non possono produrla da sole. Quando l'L-asparagina viene ridotto dall'L-asparaginasi, le cellule tumorali perdono un nutriente vitale di cui hanno bisogno per crescere, il che può portare alla loro morte. Le cellule normali non sono colpite dall'L-asparaginasi perché possono produrre la loro L-asparagina quando serve.
Uno dei vantaggi dell'L-asparaginasi è che è non tossica e si decompone facilmente nell'ambiente, rendendola sicura per l'uso. Le principali fonti di L-asparaginasi sono alcuni batteri, in particolare Escherichia coli e specie di Erwinia. Questi batteri sono stati usati in ambito clinico per trattare efficacemente la leucemia linfoblastica grazie alla loro forte interazione con il substrato su cui agiscono.
Escherichia coli (E. Coli) è un tipo di batterio che vive nell'intestino degli animali a sangue caldo. Anche se la maggior parte dei ceppi di E. coli è innocua, alcuni possono causare malattie gravi, come la tossinfezione alimentare. I ceppi innocui svolgono un ruolo nella digestione producendo vitamina K e prevenendo l'insediamento di batteri nocivi nell'intestino. Gli scienziati usano spesso l'agar EMB, un mezzo di crescita speciale, per isolare E. coli perché è selettivo per i batteri gram-negativi, rendendo più facile identificare questo organismo.
Raccolta Campioni e Lavoro di Laboratorio
In un recente studio, sono stati raccolti campioni dall'area di Gubriye, specificamente dal fiume Wabe e dai rifiuti di una caffetteria dell'Università di Wolkite. Questi campioni sono stati trasportati al laboratorio di Biotecnologie Molecolari dell'università e conservati in un ambiente fresco fino al momento dell'uso.
Per identificare E. coli in questi campioni, i ricercatori hanno stimato il numero di colonie, il loro colore e dimensione. Hanno preparato una serie di provette sterili, aggiunto acqua distillata e diluito i campioni. Dopo aver mescolato i campioni, li hanno inoculati su piastre di agar Eosin Methylene Blue, utilizzate per far crescere E. coli. Le piastre sono state incubate per 24 ore, permettendo alle colonie di svilupparsi. Una volta che le colonie erano visibili, i ricercatori hanno usato un metodo chiamato "metodo della piastra distribuita" per isolare ulteriormente le colonie per i test.
Per confermare l'identità delle colonie di E. coli, i ricercatori hanno eseguito vari test biochimici. Tra questi ci sono stati test come IMViC, TSI e test della catalasi, che aiutano a identificare caratteristiche specifiche dei batteri. I risultati hanno mostrato che la maggior parte dei test era positiva per E. coli, confermando la sua presenza.
Produzione di L-Asparaginasi
Dopo aver identificato gli isolati di E. coli, i ricercatori si sono concentrati sulla loro capacità di produrre L-asparaginasi. Hanno messo gli isolati su piastre di agar speciali e diviso quelle piastre in sezioni. Una piastra è servita come controllo per garantire test accurati. I ricercatori hanno incubato le piastre per vedere quali isolati producevano L-asparaginasi.
Per testare la produzione dell'enzima, i ricercatori hanno preparato un mezzo di produzione con ingredienti specifici come NaCl, maltosio e acido L-aspartico. Hanno mantenuto un pH adatto e sterilizzato il mezzo per un uso sicuro. Dopo aver aggiunto i batteri e averli fatti crescere, i ricercatori hanno misurato la densità ottica (OD) delle colture per monitorare la crescita e l'attività enzimatica.
Nel frattempo, hanno anche raccolto campioni dal mezzo di produzione usando una centrifuga per separare l'enzima dai detriti cellulari. Il liquido contenente l'enzima è stato conservato per ulteriori test, mentre la parte solida è stata scartata.
Test di Attività Enzimatiche
Per determinare l'efficacia dell'L-asparaginasi, i ricercatori hanno condotto un test di attività enzimatiche. Hanno utilizzato un mezzo di agar speciale che cambia colore in risposta ai cambiamenti di pH. Quando l'enzima lavora, scompone l'L-asparagina, il che porta a un aumento del pH, causando il cambiamento di colore del mezzo da arancio a rosa attorno ai pozzetti dove l'enzima è stato aggiunto. La dimensione della zona rosa indica il livello di attività enzimatica.
In questo studio, sono stati selezionati vari isolati di E. coli per la loro capacità di produrre L-asparaginasi. Dei 14 isolati testati, 11 provenivano dai rifiuti della caffetteria, mentre 3 erano stati ottenuti dall'acqua del fiume. I ricercatori hanno scoperto che E. coli proveniente dai rifiuti della caffetteria ha dimostrato una capacità maggiore di produrre L-asparaginasi.
Lo studio ha anche messo in evidenza l'importanza del tempo di incubazione sulla produzione dell'enzima. I risultati hanno mostrato che un periodo di incubazione più lungo portava a una maggiore attività enzimatica.
Conferma Genetica della Produzione di L-Asparaginasi
Per confermare ulteriormente la capacità degli isolati di E. coli di produrre L-asparaginasi, i ricercatori hanno usato un metodo chiamato PCR (reazione a catena della polimerasi). Questa tecnica consente agli scienziati di amplificare segmenti di DNA, permettendo loro di trovare geni specifici associati alla produzione di L-asparaginasi. Estraendo il DNA dagli isolati batterici e utilizzando primer specifici progettati per un gene che codifica per l'L-asparaginasi, i ricercatori sono riusciti a confermare la sua presenza nei campioni.
I risultati della PCR hanno mostrato una chiara banda alla dimensione attesa, indicando che circa il 50% degli isolati potrebbe potenzialmente produrre L-asparaginasi. Questa conferma è cruciale perché aiuta a identificare quali ceppi possono essere utilizzati per applicazioni terapeutiche.
Conclusione
L-asparaginasi è un enzima significativo con usi essenziali in medicina, in particolare nel trattamento di alcuni tipi di cancro come la leucemia. La ricerca mostra che E. coli proveniente dai rifiuti della caffetteria dell'Università di Wolkite è una fonte promettente per la produzione di questo enzima. Lo studio ha trovato che questi isolati batterici hanno dimostrato una maggiore capacità di produzione di L-asparaginasi rispetto a quelli provenienti dal fiume.
I risultati indicano che l'utilizzo delle acque reflue delle caffetterie potrebbe fornire una fonte sostenibile di batteri produttori di L-asparaginasi. Man mano che la ricerca in questo campo progredisce, potrebbero esserci più opportunità per trovare nuovi e efficaci enzimi per varie applicazioni, in particolare nel trattamento del cancro. Il lavoro continuo nel campo della biologia molecolare e della biotecnologia può portare allo sviluppo di metodi migliori per la produzione di enzimi, beneficiando in última analisi sia la medicina che l'industria.
Titolo: Potential L-asparaginase producing E.coli sources among River water and cafeteria sewage: The case of Wabe River and Wolkite University students' cafeteria in Wolkite, Ethiopia.
Estratto: L-asparaginase is a promising enzyme for cancer treatment and is found in plants, animals and microbes. This enzyme is of great medical and industrial importance. It is used with inside the remedy of acute lymphoblastic leukemia and helps in reducing the acryl amide substances found in fried and baked foods. Its source varies from bacteria to yeast and fungi. This study aimed to screen the potential L-asparaginase producing E. coli isolates among river water and cafeteria sewage samples near the Gubryie area, SNNPR-Ethiopia. In this study, E. coli isolates were isolated from sewage from the Wabe River and Wolkite University student cafeteria. During the study, 14 isolates, 11 from cafeteria sewage and 3 from Wabe River, were confirmed to be E. coli using IMViC, TSI, SCA, and Gram tests. For the E. coli-positive samples, screening of L-asparaginase was performed using the phenol red indicator. The change in color from yellow to pink in M9 media due to the acidic environment created when L-asparagine was degraded to urea indicates the presence of L-asparginase in the potent E. coli cells. The production of L-asparaginase was carried out using submerged fermentation method. Mechanical cell disruption method, high speed centrifugation, was used to separate the secreted enzyme from cells. The potential of the E. coli cells to produce L-asparginase was also checked using a rapid plate assay method with the indicator dye phenol red. The zone of inhibition for the intracellular enzyme activity ranges from 16.5 mm up to 22.25 mm while that of extracellular enzyme ranged from 7.5 mm up to 9 mm. The commonly used software system is SPSS version 23. The PCR result depicted that the ansA gene presence was confirmed in 50% of the isolates. The result confirmed that the E.coli isolates from sewage showed better L-asparaginase production potency than the Wabe River isolates. This study indicated that E. coli strains are promising sources of L-Asparginase for food and pharmacological companies if the scale-up of this work has been completed in the future.
Autori: Kajelcha Fikadu Tufa, S. B. Mosisa, A. B. Beriso
Ultimo aggiornamento: 2024-05-23 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.05.23.595502
Fonte PDF: https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.05.23.595502.full.pdf
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
Si ringrazia biorxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.