Nuovi materiali avanzano gli sforzi per la rilevazione della materia oscura
Gli scienziati hanno creato un materiale ibrido per migliorare il rilevamento dei neutroni nella ricerca sulla materia oscura.
― 6 leggere min
Indice
- La sfida della rilevazione dei neutroni
- Progetto DarkSide-20k
- Creazione di PMMA caricato di gadolinio
- Passaggi nello sviluppo del materiale
- Progettazione e purificazione
- Produzione in laboratorio
- Processo di polimerizzazione
- Concentrazione e uniformità del gadolinio
- Requisiti di radiopurezza
- Produzione su scala industriale
- Ottimizzazione del processo di produzione
- Test e caratterizzazione
- Proprietà meccaniche
- Conclusione
- Fonte originale
- Link di riferimento
Nella ricerca della materia oscura, gli scienziati stanno sviluppando nuovi modi per rilevare particelle che sono difficili da osservare. Uno di questi sforzi prevede la creazione di un tipo speciale di materiale che può aiutare a identificare i Neutroni, che possono interferire con la rilevazione delle particelle di materia oscura. Questo articolo parla della creazione di un nuovo materiale ibrido che incorpora nanoparticelle di Gadolinio in un polimero. L'obiettivo di questo materiale è migliorare la sensibilità della rilevazione dei neutroni negli esperimenti focalizzati su eventi rari, in particolare quelli che cercano particelle massicce a interazione debole (WIMPs), uno dei principali candidati per la materia oscura.
La sfida della rilevazione dei neutroni
Quando gli scienziati cercano di trovare la materia oscura, devono affrontare vari rumori di fondo che possono confondere i loro risultati. I neutroni, che possono interagire con i nuclei atomici, sono uno di questi rumori. Le loro interazioni possono imitare quelle delle particelle WIMP, rendendo difficile distinguerle. Per risolvere questo problema, negli esperimenti si usano spesso rivelatori di neutroni per catturare e analizzare eventi neutronici potenziali attorno ai loro obiettivi principali.
DarkSide-20k
ProgettoIl progetto DarkSide-20k, condotto presso il laboratorio nazionale del Gran Sasso in Italia, mira a rilevare direttamente i WIMPs. Uno dei requisiti chiave per questo esperimento è mantenere un basso livello di radiazione di fondo. Questo ha portato allo sviluppo di un innovativo materiale ibrido che combina idrogeno e gadolinio. Il gadolinio è molto efficace nella cattura dei neutroni grazie alla sua alta sezione d'urto di cattura dei neutroni, mentre l'idrogeno aiuta a rallentare i neutroni per una migliore rilevazione.
PMMA caricato di gadolinio
Creazione diIl nuovo materiale ibrido si basa sul polimetilmetacrilato, o PMMA. Il PMMA è scelto perché è ricco di idrogeno e può essere creato con un alto livello di purezza. I ricercatori hanno deciso di caricare il PMMA con ossido di gadolinio sotto forma di nanoparticelle per potenziare le sue capacità di rilevazione dei neutroni. Questo comporta diversi passaggi, tra cui progettare il materiale, purificarlo, costruirlo e testarne le proprietà.
Passaggi nello sviluppo del materiale
Progettazione e purificazione
La prima fase prevede la progettazione del materiale PMMA caricato di gadolinio. I ricercatori devono trovare composti stabili di gadolinio che possano essere usati con il PMMA, poiché le opzioni standard sono per lo più solubili solo in soluzioni complicate. Dopo una ricerca di mercato approfondita, hanno scelto l'ossido di gadolinio in forma di nanoparticelle perché soddisfa sia le esigenze di costo che di prestazioni.
Produzione in laboratorio
Per i test di laboratorio, il team crea una dispersione colloidale di ossido di gadolinio in PMMA liquido. Iniziano con una concentrazione molto bassa e la aumentano lentamente per trovare i livelli ottimali. Si assicurano che le nanoparticelle rimangano distribuite uniformemente nella soluzione per evitare agglomerati, che potrebbero influenzare negativamente l'efficacia del prodotto finale.
Processo di polimerizzazione
Il processo di polimerizzazione prevede di mescolare l'ossido di gadolinio nel PMMA e permettere che si solidifichi. Gli scienziati effettuano questo in un ambiente controllato per mantenere la stabilità e ridurre al minimo eventuali problemi. Iniziano la polimerizzazione usando sostanze chimiche specifiche che aiutano a trasformare il monomero liquido in un polimero solido.
Concentrazione e uniformità del gadolinio
Ottenere una distribuzione uniforme di gadolinio è fondamentale per garantire l'efficacia del materiale nella cattura dei neutroni. I ricercatori hanno determinato che una concentrazione di gadolinio di circa lo 0,5% a l'1% in peso è ideale. Hanno anche impostato requisiti severi per l'uniformità, assicurandosi che il gadolinio sia distribuito uniformemente nel materiale per migliorare la rilevazione dei neutroni.
Requisiti di radiopurezza
Un altro aspetto critico è mantenere bassa radioattività nel materiale. Troppa contaminazione radioattiva potrebbe portare a un maggior rumore di fondo, minando la sensibilità dell'esperimento. Il team ha esaminato tutti i componenti del materiale per contaminanti radioattivi, assicurandosi che le loro concentrazioni rimanessero al di sotto dei limiti accettabili. Questo processo ha coinvolto l'uso di tecniche avanzate per valutare la purezza dei materiali utilizzati nel composto ibrido.
Produzione su scala industriale
Poiché il progetto DarkSide-20k ha bisogno di circa 20 tonnellate di questo nuovo materiale, i ricercatori hanno dovuto adattare i loro metodi per la produzione su larga scala. Hanno collaborato con un'azienda italiana per trasferire le tecniche sviluppate dal laboratorio a un contesto industriale. Questo processo ha comportato l'affinamento di come il materiale viene miscelato e polimerizzato su una scala molto più grande.
Ottimizzazione del processo di produzione
In un contesto industriale, è fondamentale mantenere la coerenza nelle proprietà del materiale. Il team ha lavorato per ottimizzare i passaggi di miscelazione e polimerizzazione per produrre fogli più spessi di PMMA caricato di gadolinio. Questo ha richiesto aggiustamenti accurati nella quantità di gadolinio e nelle condizioni di lavorazione per garantire uniformità e le proprietà meccaniche desiderate.
Test e caratterizzazione
Dopo la produzione, il materiale viene sottoposto a rigorosi test per valutare le sue caratteristiche. Questo include l'esame della sua densità, delle proprietà meccaniche e dell'efficacia nella cattura dei neutroni. I risultati di questi test indicano se il materiale soddisfa le specifiche necessarie per l'uso nell'esperimento DarkSide-20k.
Proprietà meccaniche
Sebbene la resistenza meccanica non sia il focus principale, alcuni test assicurano comunque che il Gd-PMMA possa resistere al suo ambiente, specialmente a temperature criogeniche dove avrà luogo l'esperimento. I ricercatori hanno condotto test meccanici per raccogliere dati su proprietà come la resistenza alla trazione e il modulo di Young. Queste proprietà sono cruciali per confermare che il materiale possa tollerare le condizioni che incontrerà.
Conclusione
Lo sviluppo di questo nuovo materiale ibrido mostra progressi significativi nella ricerca per rilevare la materia oscura attraverso il tagging dei neutroni. Incorporando nanoparticelle di gadolinio in un polimero ricco di idrogeno, i ricercatori hanno creato un prodotto sia efficace che scalabile per grandi esperimenti come il DarkSide-20k. Ulteriori studi continueranno a perfezionare le proprietà del materiale e a garantire che soddisfi i severi requisiti necessari per un rilevamento di materia oscura di successo.
Grazie a una ricerca dedicata e alla collaborazione, il progetto DarkSide-20k si avvicina sempre di più a comprendere la natura misteriosa della materia oscura, un componente elusivo che costituisce una parte significativa dell'universo. Questo nuovo materiale potrebbe giocare un ruolo cruciale nel dare senso alla complessità dell'universo e nel svelare i segreti nascosti al suo interno.
Titolo: A new hybrid gadolinium nanoparticles-loaded polymeric material for neutron detection in rare event searches
Estratto: Experiments aimed at direct searches for WIMP dark matter require highly effective reduction of backgrounds and control of any residual radioactive contamination. In particular, neutrons interacting with atomic nuclei represent an important class of backgrounds due to the expected similarity of a WIMP-nucleon interaction, so that such experiments often feature a dedicated neutron detector surrounding the active target volume. In the context of the development of DarkSide-20k detector at INFN Gran Sasso National Laboratory (LNGS), several R&D projects were conceived and developed for the creation of a new hybrid material rich in both hydrogen and gadolinium nuclei to be employed as an essential element of the neutron detector. Thanks to its very high cross-section for neutron capture, gadolinium is one of the most widely used elements in neutron detectors, while the hydrogen-rich material is instrumental in efficiently moderating the neutrons. In this paper results from one of the R&Ds are presented. In this effort the new hybrid material was obtained as a poly(methyl methacrylate) (PMMA) matrix, loaded with gadolinium oxide in the form of nanoparticles. We describe its realization, including all phases of design, purification, construction, characterization, and determination of mechanical properties of the new material.
Autori: DarkSide-20k Collaboration, F. Acerbi, P. Adhikari, P. Agnes, I. Ahmad, S. Albergo, I. F. Albuquerque, T. Alexander, A. K. Alton, P. Amaudruz, M. Angiolilli, E. Aprile, R. Ardito, M. Atzori Corona, D. J. Auty, M. Ave, I. C. Avetisov, O. Azzolini, H. O. Back, Z. Balmforth, A. Barrado Olmedo, P. Barrillon, G. Batignani, P. Bhowmick, V. Bocci, W. Bonivento, B. Bottino, M. G. Boulay, A. Buchowicz, S. Bussino, J. Busto, M. Cadeddu, M. Cadoni, R. Calabrese, V. Camillo, A. Caminata, N. Canci, A. Capra, M. Caravati, M. Cárdenas-Montes, N. Cargioli, M. Carlini, A. Castellani, P. Castello, P. Cavalcante, D. Cavallo, S. Cebrian, J. Cela Ruiz, S. Chashin, A. Chepurnov, L. Cifarelli, D. Cintas, M. Citterio, B. Cleveland, Y. Coadou, V. Cocco, D. Colaiuda, E. Conde Vilda, L. Consiglio, B. S. Costa, M. Czubak, S. D'Auria, M. D. Da Rocha Rolo, G. Darbo, S. Davini, S. De Cecco, G. De Guido, G. Dellacasa, A. V. Derbin, A. Devoto, F. Di Capua, A. Di Ludovico, L. Di Noto, P. Di Stefano, L. K. Dias, D. Díaz Mairena, X. Ding, C. Dionisi, G. Dolganov, F. Dordei, V. Dronik, A. Elersich, E. Ellingwood, T. Erjavec, M. Fernandez Diaz, A. Ficorella, G. Fiorillo, P. Franchini, D. Franco, H. Frandini Gatti, E. Frolov, F. Gabriele, D. Gahan, C. Galbiati, G. Galinski, G. Gallina, M. Garbini, P. Garcia Abia, A. Gawdzik, A. Gendotti, A. Ghisi, G. K. Giovanetti, V. Goicoechea Casanueva, A. Gola, L. Grandi, G. Grauso, G. Grilli di Cortona, A. Grobov, M. Gromov, M. Guerzoni, M. Gulino, C. Guo, B. R. Hackett, A. Hallin, A. Hamer, M. Haranczyk, B. Harrop, T. Hessel, S. Hill, S. Horikawa, J. Hu, F. Hubaut, J. Hucker, T. Hugues, E. V. Hungerford, A. Ianni, V. Ippolito, A. Jamil, C. Jillings, R. Keloth, N. Kemmerich, A. Kemp, C. L. Kendziora, M. Kimura, K. Kondo, G. Korga, L. Kotsiopoulou, S. Koulosousas, A. Kubankin, M. Kuss, M. Kuzniak, M. Kuzwa, M. La Commara, M. Lai, E. Le Guirriec, E. Leason, A. Leoni, L. Lidey, M. Lissia, L. Luzzi, O. Lychagina, O. Macfadyen, I. N. Machulin, S. Manecki, I. Manthos, L. Mapelli, A. Marasciulli, S. M. Mari, C. Mariani, J. Maricic, A. Marini, M. Martinez, C. J. Martoff, G. Matteucci, K. Mavrokoridis, A. B. McDonald, J. Mclaughlin, S. Merzi, A. Messina, R. Milincic, S. Minutoli, A. Mitra, A. Moharana, S. Moioli, J. Monroe, E. Moretti, M. Morrocchi, T. Mroz, V. N. Muratova, M. Murphy, M. Murra, C. Muscas, P. Musico, R. Nania, M. Nessi, G. Nieradka, K. Nikolopoulos, E. Nikoloudaki, J. Nowak, K. Olchanski, A. Oleinik, V. Oleynikov, P. Organtini, A. Ortiz de Solórzano, M. Pallavicini, L. Pandola, E. Pantic, E. Paoloni, D. Papi, G. Pastuszak, G. Paternoster, D. Peddis, P. A. Pegoraro, K. Pelczar, L. A. Pellegrini, R. Perez, F. Perotti, V. Pesudo, S. I. Piacentini, N. Pino, G. Plante, A. Pocar, M. Poehlmann, S. Pordes, P. Pralavorio, D. Price, S. Puglia, M. Queiroga Bazetto, F. Ragusa, Y. Ramachers, A. Ramirez, S. Ravinthiran, M. Razeti, A. L. Renshaw, M. Rescigno, F. Retiere, L. P. Rignanese, A. Rivetti, A. Roberts, C. Roberts, G. Rogers, L. Romero, M. Rossi, A. Rubbia, D. Rudik, M. Sabia, S. Sadashivajois, P. Salomone, O. Samoylov, E. Sandford, S. Sanfilippo, D. Santone, R. Santorelli, E. M. Santos, C. Savarese, E. Scapparone, G. Schillaci, F. G. Schuckman, G. Scioli, D. A. Semenov, A. Sheshukov, M. Simeone, P. Skensved, M. D. Skorokhvatov, S. Slimani, O. Smirnov, T. Smirnova, B. Smith, A. Sotnikov, F. Spadoni, M. Spangenberg, R. Stefanizzi, A. Steri, V. Stornelli, S. Stracka, S. Sulis, A. Sung, C. Sunny, Y. Suvorov, A. M. Szelc, O. Taborda, R. Tartaglia, A. Taylor, J. Taylor, S. Tedesco, G. Testera, K. Thieme, A. Thompson, A. Tonazzo, S. Torres-Lara, S. Tosi, A. Tricomi, E. V. Unzhakov, T. J. Vallivilayil, M. Van Uffelen, L. Velazquez-Fernandez, T. Viant, S. Vicini, S. Viel, A. Vishneva, R. B. Vogelaar, J. Vossebeld, B. Vyas, M. Wada, M. B. Walczak, H. Wang, Y. Wang, S. Westerdale, L. Williams, R. Wojaczynski, M. M. Wojcik, M. Wojcik, T. Wright, Y. Xie, C. Yang, J. Yin, A. Zabihi, P. Zakhary, A. Zani, Y. Zhang, T. Zhu, A. Zichichi, G. Zuzel, M. P. Zykova
Ultimo aggiornamento: 2024-04-29 00:00:00
Lingua: English
URL di origine: https://arxiv.org/abs/2404.18492
Fonte PDF: https://arxiv.org/pdf/2404.18492
Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Modifiche: Questa sintesi è stata creata con l'assistenza di AI e potrebbe presentare delle imprecisioni. Per informazioni accurate, consultare i documenti originali collegati qui.
Si ringrazia arxiv per l'utilizzo della sua interoperabilità ad accesso aperto.
Link di riferimento
- https://geant4.web.cern.ch/docs/
- https://indico.cern.ch/event/716552/sessions/310940/attachments/1848752/3040841/A_Convenient_Approach_to_Sub-ppt_Level_Measuring_of_U_and_Th_in_Acrylic.pdf
- https://edepot.wur.nl/174304
- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/B9781483232027500043
- https://doi.org/10.1007/978-94-007-1700-8
- https://doi.org/10.1021/ac50164a028
- https://doi.org/10.1007/978-94-017-8739-0_2
- https://www.claxitalia.com
- https://www.uibm.gov.it/bancadati/Advanced_search/type_url?type=pt&cl=1